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Votes given by pv

view post Posted: 2/1/2024, 01:20 by: Monnalisa     +1Racconti e leggende tristi......... - Letteratura
Conosco la leggenda di Colapesce per aver letto più volte le "Fiabe italiane" di Calvino; anzi, ogni tanto ne rileggo ancora qualcuna perché mi piacciono assai, anche per il modo in cui sono state trascritte.

Tornando a Colapesce, si tratta di una lggenda molto antica, le cui prime fonti scritte risalgono addirittura al XII secolo (qui). Come si vede al link, esistono versioni diverse della fiaba, anche perché appartiene alla tradizione orale tramandata da una generazione all'altra ed ed è così che Calvino l'ha raccolta e trascritta, come tutte le fiabe della sua bellissima raccolta. Nella stessa Sicilia esistono versioni diverse della fiaba: in quella raccontata da Calvino, Colapesce muore per soddisfare il capriccio del re (che poi è un imperatore: Federico II di Svevia); in altre versioni, Cola sacrifica la vita per salvare la Sicilia, come in questa raccontata in dialetto siciliano in forma di filastrocca (che trascrivo, aggiungendo sotto la traduzione italiana), :

La genti lu chiamava Colapisci
pirchì stava ‘nto mari comu ‘npisci
dunni vinia non lu sapia nissunu
fors’ era figghiu di lu Diu Nittunu.

‘Ngnornu a Cola u re fici chiamari
e Cola di lu mari curri e veni.
O Cola lu me regnu a scandagghiari
supra cchi pidamentu si susteni

Colapisci curri e và.
Vaiu e tornu maestà.

Cussì si jetta a mari Colapisci
e sutta l’unni subitu sparisci
ma dopu ‘npocu, chistà novità
a lu rignanti Colapisci dà.

Maestà li terri vostri
stannu supra a tri pilastri
e lu fattu assai trimennu,
unu già si stà rumpennu.

O destinu miu infelici
chi sventura mi predici.
Chianci u re, com’haiu a fari
sulu tu mi poi sarvari.

Su passati tanti jorna
Colapisci non ritorna
e l’aspettunu a marina
lu rignanti e la rigina.

Poi si senti la sò vuci
di lu mari ‘nsuperfici.

Maestà! ccà sugnu, ccà
Maestà ccà sugnu ccà...
‘ta lu funnu di lu mari
ca non pozzu cchiù turnari.

Vui priati la Madonna
ca riggissi stà culonna
ca sinnò si spezzerà
e la Sicilia sparirà.

Su passati tanti anni
Colapisci è sempri ddà
Maestà! Maestà!
Colapisci è sempri ddà.


-----------------------------------

La gente lo chiamava Colapesce
perché stava in mare come un pesce
da dove veniva non lo sapeva nessuno
forse era figlio del Dio Nettuno.

Un giorno a Cola il re fece chiamare
e Cola dal mare di corsa venne.
O Cola, il mio regno devi scandagliare
sopra che fondamento si sostiene.

Colapesce corre e va.
Vado e torno, maestà.

Così si tuffa a mare Colapesce
e sotto le onde subito sparisce
ma dopo un poco, questa novità
al suo re Colapesce dà.

Maestà le terre vostre
stanno sopra a tre pilastri
e il fatto assai tremendo,
uno già si sta rompendo.

O destino mio infelice
che sventura mi predici.
Piange il re, come debbo fare
solo tu mi puoi salvare.

Sono passati tanti giorni
Colapesce non ritorna
e l’aspettano alla marina
il re e la regina.

Poi si sente la sua voce
dal mare in superficie.

Maestà! qua sono, qua
Maestà! qua sono, qua
nel profondo del mare
che non posso più tornare.

Voi pregate la Madonna
che possa reggere questa colonna
altrimenti si spezzerà
e la Sicilia sparirà

Son passati tanti anni
Colapesce è sempre là
Maestà! Maestà!
Colapesce è sempre là.
view post Posted: 13/11/2023, 21:25 by: Shagrath82     +1Benvenuto a me... - Benvenuto e presentazioni
nel dubbio bentornato e poi, perché no, perché non fare un +1?
view post Posted: 5/11/2023, 17:50 by: Vìt     +1In memoria - Fermapensieri: i tuoi pensieri, le tue poesise, favole, storie...
Era basso, oltre la sessantina logorata dal lavoro, fegatoso e caracollante a mancina per via di una caduta da un’impalcatura da giovane. A causa della botta, oltre all’impostazione storta della camminata era leggermente gobbo e con la mano destra mezzo scardinata. Cadde a sinistra e si scardinò la mano destra, bastian contrario pure lì. Aveva anche una zazzera impossibile da domare dove qualche ciuffo grigio spuntava in mezzo alla matassa nera come le sopracciglia folte e sempre aggrottate, che sovrastavano uno sguardo acuto e diretto dal basso verso l’alto.
Pareva una rincagnata caricatura del capitano Achab, un orchetto in là con gli anni che riusciva a incutere terrore anche a marcantoni di due metri. A me faceva incazzare e poi conoscevo il tipo: più ti spaventavi e sottomettevi più ti disprezzava e infieriva. Non era necessariamente bestialità, è che molti sono stati abituati a cavarsela col sotterfugio della compassione umana a basso prezzo, ma Achab non lo fregavi così facilmente con quel trucchetto. Era l'uomo del no e dell'arrangiati, con lui niente ricatti, solo riscatti, se ce la facevi.
Per tre anni, ero ventenne, mi portò dietro in giro per l'Italia, fido braccio destro, con appresso altri due o tre operai.
In quei viaggi alle volte sapeva essere di una gentilezza persino imbarazzante. Mai dimenticherò una notte in un hotel, dopo una dura giornata di lavoro che mi costò uno strappo alla schiena, quando si avvicinò al mio letto per rimboccarmi bene le coperte dicendomi di stare attento a non prendere freddo. A essere cinici si potrebbe pensare che stesse proteggendo un suo investimento, ma certo gli ero simpatico, mi voleva bene e forse vedeva più di quello che sospettavo, lo sbando che vivevo.
Forse voleva salvarmi.
Aggiungerò una cosa che mi è sempre piaciuta di quell’uomo: non mi ha mai rotto l’anima con la questione delle donne. Non si vantava di nessuna conquista o di sue prestazioni particolari con loro, non ciarlava di cosa fossero o meno né cosa farci. Le rispettava, trattava gentilmente e salutava con cortesia e seppur credo tendesse a considerare la dimensione maschile nettamente separata da quella femminile, pareva non avere nessuna recriminazione da fare, alcuna ossessione e parere in merito.
Solo una volta mi disse, dopo che gli raccontai un paio di mie storie, di non stare lì a menarmela tanto e di trovarmi una brava ragazza ma che l’importante, in ogni caso, era di essere una persona indipendente, nient’altro.
Tre o quattro anni dopo che mi licenziai da lui, quando andai a salutarlo reduce da una delle mie storie distruttive, mi guardò scuotendo la testa e disse «Cosa ti avevo detto a proposito di trovarti una brava ragazza? Guarda ora come sei ridotto» dopodiché mi propose di lavorare di nuovo per lui, nonostante fosse evidente che ero uno straccio più che mai. Ancora voleva salvarmi.

Addio signor Achab, vecchio viaggiatore, vecchio capitano.

Edited by Vìt - 5/11/2023, 18:40
view post Posted: 3/11/2023, 06:30 by: Vaede     +1Riconoscere lo Stato palestinese - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
CITAZIONE (Vìt @ 8/10/2023, 10:36) 
Probabilmente, è l'inizio della fine di Israele.

Come gli israeliani fecero fuori Rabin per affossare gli accordi di Oslo, così Hamas ha massacrato 260 persone che ballavano in una festa per affossare l'accordo tra Israele e i sauditi.

Non è l'inizio della fine, è la continuazione dell'inizio...
view post Posted: 3/11/2023, 05:55 by: Vaede     +1Il forumismo è morto? - La Zattera del Villaggio
per intanto è morto Twitter e ci hanno messo sopra una croce
view post Posted: 12/10/2023, 16:01 by: Vìt     +1Via col vento- 1936- Margareth Mitchell. Il libro - Letteratura
Devo assolutamente riabilitare quella gran donna che fu Rossella O'Hara del film femminista Via col vento, rimettendo in riga i due maschi principali, lo scipito Ashley e l'avventuriero Rhett.
Rossella se li gioca come vuole, il primo lo usa per i suoi sogni romantici ma mai se lo sarebbe sposato, col secondo ci figlia pure ma lo tiene fisso in carreggiata, ovvero fuori dalle balle.
Perché una donna classica, cioè moderna, quello fa.
Da sempre, quando Rhett a fine pellicola dice la famosa frase 'Francamente me ne infischio', tutti sono convinti che dia una lezione a lei e si liberi, mentre è l'esatto opposto.
Una vera donna sa che un uomo in casa, soprattutto un simile uomo, diventa un ameba, e quindi sció sció va' a conquistare il mondo o pascolare le pecore e ritorna se m'annoio o mi serve qualcosa!
Così, quando Rhett dice quella frase, Rossella dentro di sé gongola, l'ha rimesso in carreggiata per il bene di entrambi.
Lei sa quel che conta, ovvero che lui rimanga uomo, e Tara, la terra, non a caso nel finale dice proprio quello.
Rossella non vedeva Ashley, vedeva un desiderio, un sogno di cui non poteva fare a meno. Ma vedeva molto bene Rhett.
Rossella e Rhett sono la coppia perfetta, sempre in rilancio e questo lo decide lei, perché lui tende un po' troppo a fare il romanticone che le si attacca alla gonna dimenticandosi cosa deve essere e fare un uomo. Guai se mollasse, Rossella, che poi se lo ritrova in casa grasso, piagnone e alcolizzato.
Ergo, bravo amore mio, vai vai a infischiartene per strada su, vai a farti degli amici, ammazza qualcuno, guarda ti faccio pure la scena madre e butto giù due lacrime così ti senti più tosto e intraprendente, poi ti richiamo io.
Sia chiaro, Rhett a Melania non l'ha mai considerata. Non è scemo manco lui, perché Rossella è e rimane una gran figa.
view post Posted: 25/9/2023, 11:52 by: Vìt     -1Un boia di meno. - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Giorgio Napolitano, il comunista preferito da Kissinger, prima fascista, poi comunista, poi atlantista, insabbiatore, venduto, subdolo, fossero arrivati i marziani come nuovi padroni sarebbe diventato marzianista.
view post Posted: 24/9/2023, 19:07 by: Vìt     +1I Nobel e mio padre. - Letteratura
Mio padre morì quasi giovane, o quasi vecchio, tra un anno avrò l'età in cui lui andò, e era abbastanza incasinato ma amava i libri, un po' per ambizione borghese un po' per verità. L'unica cosa che ho ereditato da lui fu la collana dei Nobel Utet che mi sono trascinato nelle sacche per l'Italia, da Milano a Palermo, gli piaceva particolarmente Quasimodo, sottolineò più di altri con la matita alcuni suoi passi.
Una collana che, decimata, ho lasciato in Romagna a un caro amico polacco e una cara amica romagnola, gente rara e in gamba con cui però non mi sento più, perché la distanza non può essere coperta, alla lunga, con messaggi e telefonate.
Una collana di libri che mi iniziò alla vera lettura, anche se, sempre di mio padre, lessi ragazzino i Mondadori western, qualche giallo e qualche Urania.
Certo Truman Capote me lo consigliò mia madre, insieme a Amado, le donne amano Amado.
Ma quei libri lì, la collana dei Nobel Utet, piccoli, compatti, perfetti, tradotti da Dio e coi ritratti degli autori e delle autrici in china protetti da carta velina, erano così belli... e felici di viaggiare su treni e navi e aerei e come capitò... e due lasciati in una città, uno in un'altra, e così via e dunque siamo in due, anzi in 78, a ringraziare mio padre.
view post Posted: 23/9/2023, 11:43 by: Cristo 2     +1Un futuro già cominciato. - Popoli, Nazioni, Storia, Religioni, Costume
Da "Spigolature", testo bahà’i:

117:1 Desideroso di rivelare i fondamenti della pace e
della tranquillità del mondo e del progresso dei suoi
popoli, il Grande Essere ha scritto: Verrà il tempo in
cui sarà universalmente sentita l’impellente necessità
di costituire una vasta assemblea che rappresenti tutti
gli uomini. I potenti e i re della terra dovranno
intervenire e, partecipando alle sue deliberazioni,
prendere in considerazione le vie e i mezzi su cui si
baseranno le fondamenta della Grande Pace Mondiale
fra gli uomini. Una simile pace esige che per amore
della tranquillità dei popoli della terra, le Grandi
Potenze si decidano a riconciliarsi pienamente fra di
loro. Se un re si levasse in armi contro un altro, tutti
dovranno sorgere uniti contro di lui ed impedirglielo.
Se ciò accadrà, le nazioni del mondo non avranno
bisogno di alcun altro armamento, oltre a quello necessario
per conservare la sicurezza dei loro regni e
mantenere l’ordine interno nei loro territori. Così si
garantirà la pace e la serenità di tutti i popoli, i governi
e le nazioni. Osiamo sperare che i
re e i sovrani della terra, specchi del benevolo e onnipotente
nome di Dio, assurgano a questo grado e
proteggano l’umanità dal massacro e dalla tirannia...
Si avvicina il giorno in cui tutti i popoli della terra
adotteranno una lingua universale e un’unica scrittura.
Quando ci si sarà giunti, in qualsiasi città arrivino,
ai viaggiatori sembrerà di entrare a casa propria.
Tutto ciò è obbligatorio e assolutamente essenziale.
Incombe ad ogni uomo illuminato e perspicace cercare
di mettere in atto ciò che è stato scritto. È un
vero uomo colui che si dedica oggi a servire l’intera
razza umana. Il Grande Essere dice: Benedetto e felice
colui che si leva a promuovere i migliori interessi
dei popoli e delle tribù della terra.
In un altro passo
Egli ha proclamato: Non ci si deve gloriare di
amare la propria patria ma piuttosto di amare il
mondo intero. La Terra è un solo paese e l’umanità i
suoi cittadini.

Molti vorrebbero adottare l'inglese come lingua universale. Alcuni vorrebbero adottare lo spagnolo, essendo molto diffuso. Io ho già detto che dovrebbe essere adottato l'esperanto, visto che è stato inventato proprio a questo scopo.
view post Posted: 22/9/2023, 18:44 by: Vìt     +1Meteo. A memoria d'uomo. - Meteo, Ambiente, Natura, Ecologia ...
CITAZIONE (Forumista errante @ 22/9/2023, 17:42) 
CITAZIONE (Vìt @ 22/9/2023, 16:42) 
Qui in Sardegna è uno schifo,

Ma il basilico cresce tanto e bene! :B):

PS
Ed io che credevo che fosse una isola meravigliosa!

Alla fine ci si rompe le balle anche della Sardegna, come se ci fosse solo lei, o fosse quella degli anni '50, ma ti rendi conto per esempio di quanto e grande l'Asia, toh?
Noi siamo sempre qui a dire cibo italiano moda italiana Sardegna, e che due palle.
view post Posted: 15/9/2023, 09:51 by: Vìt     +1Che cosa sto leggendo adesso... - Letteratura
Il più grande predatore sulla terra è l'orso bianco, padrone dell'artico, ma anche ursus maritimus in quanto creatura più marina che terrestre, e bestia cui rubò le sembianze Tuunbaq, il gigantesco Dio dell'artico e divoratore di uomini.
La gente del vero popolo del Nord strinse un patto con Tuunbaq, nessuno avrebbe più attraversato l'artico senza il suo permesso, nessuno ci si sarebbe più stabilito, il Dio sarebbe stato onorato e allietato con musiche di gola.
Ma il vero popolo del nord era chiaroveggente, sapeva che un giorno sarebbero arrivati i Kabloona, la gente pallida, i bianchi, e l'imbattibile Tuunbaq sarebbe però morto di malattia, e le case si sarebbero riempite di ubriachezza e di disperazione.
Gli uomini avrebbero dimenticato la gentilezza e avrebbero picchiato le mogli. l'Inua, l'anima dei figli, sarebbe diventato confuso e il Vero Popolo avrebbe perduto i buoni sogni.
Quando il Tuunbaq muore per la malattia dei kabloona, il suo gelido bianco dominio comincia a scaldarsi e a sgelarsi, e gli sciamani sapevano che, per quanto terribile fosse il Dio Tuunbaq, quel futuro senza di lui, e senza il gelido mondo, sarebbe stato peggiore.
view post Posted: 14/9/2023, 18:55 by: Cristo 2     +1La Bibbia attuale è circa un terzo della Bibbia reale: i nuovi insegnamenti. - Popoli, Nazioni, Storia, Religioni, Costume
CITAZIONE (Forumista errante @ 12/9/2023, 20:48) 
Capisco holubice il menagramo, il maleducato che t' aggredisce insultando d'emblée senza nessun motivo: è un imbecille!
Ma Cristo Secondo sembra un credente educato , non insulta egli! Allora perché non argomenta per convincerci?

Io non ho l'ambizione di far diventare credenti gli atei e l'ho detto subito. Cosa dovrei argomentare? Presento le novità dei detti divini, sperando che qualche credente possa accettarle.

Holubice, invece, da ex ateo ha l'ambizione di convertire alla fede qualche ateo.
view post Posted: 14/9/2023, 16:59 by: Vìt     +1I coglioni che ci governano - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
CITAZIONE (pv @ 14/9/2023, 14:10) 
" La meloni al forum sulla crescita demografica di Budapest ribadisce lo slogan del “Dio che va difeso insieme alla famiglia”. " Questa è piu' sbronza del capitone al Papeete...

E' una coatta demmerda come il capitone e tutta la loro classe politica, potranno giusto levare e distruggere come tutti i fasci coatti, poi si vede.
437 replies since 18/8/2002