Che cosa sto leggendo adesso..., e relative recensioni.

Ieri sera, facendo anche assai tardi, ho finito un libro non troppo lungo: Willard e i trofei di Bowling, di Richard Brautigan, lo scrittore Beat morto suicida una ventina di anni fa. Di Brautigan avevo postato non ricordo più quando una poesia (La morte è una bellissima automobile/Pronta per essere rubata). Poi avevo letto "Sognando Babilonia", il più sciammannato noire della letteratura americana. L'avevo trovato notevole, così quando mi sono imbattuto in Willard l'ho comprato, tenuto a bagnomaria per qualche tempo e poi letto in tre giorni. Che dire? Quantomeno che è sorprendente. Tre gruppi di personaggi in tre interni, una coppia di maldestri sadomasochisti messi in crisi da certe verruche, tre fratelli ex giocatori di bowling trasformatisi in balordi dopo che i loro trofei sono stati rubati, una coppia di vicini dei sadomaso, nella cui casa staziona Willard, un grande uccello di cartapesta che veglia sui trofei rubati. Le storie vanno avanti per un po', non appena i personaggi cominciano ad interagire tra loro il libro finisce con una tragico equivoco. Da leggere? Assolutamente si, non fosse altro che per commentare "Ma questo doveva essere proprio matto!"
Nanni

Ps. Il capolavoro di Brautigan sembra essere "Pescando trote in America" Devo vedere di procurarmelo.
N.

urc la foto è proprio quella del perfetto scrittore maledetto della Beat generation, non lo conosco ,però deve essere notevole da come ne hai parlato.

Io ho finito di leggere recentemente "Buio a mezzogiorno" di Koestler sulle purghe staliniane e i metodi che il Partito adottava per salvare la Rivoluzione; un bellissimo libro scritto in maniera sobria e senza fronzoli retorici.

Forse è per questo che mi fa tanto schifo il libro che mi sono messo a leggere subito dopo.
Era tanto che non leggevo gialli, cosi ne ho preso uno che doveva essere..di livello.

L.A. Confidential di James Ellroy , un maestro del genere.

Beh dopo le prime 15 pagine ho gettato la spugna, 'gnaa fo, 'gnaa fo...

Non è una questione di principio, ma ho scoperto che i best sellers proprio non riesco a leggerli, che so, Wilbur Smith, Ellroy, i gialli in generale... L'unico gran venditore che sono riuscito a leggere è stato King, Misery è grande, It non male (deludente il finale new age)
Quei libroni enormi con le copertine tutte colorate non fanno proprio per me, se devo anestetizzarmi meglio un bel Urania. Oppure un libro di Fleming, 007. Sai che sono scritti veramente niente male?
Nanni

anni fa leggevo qualche giallo di Ellery Queen, non erano male per avadere, anche perche massimo di 150 pagine; sto qua è un mattone di 500 pagine! e nelle prime 15 ci sono gia tanti di quei nomi e personaggi che non ci si capisce piu una minchia!

I libri vanno lasciati decantare come i vini. Quelli appena scritti vanno bevuti così, senza pensarci troppo. Se sono molto pesanti meglio lasciarli in cantina e riprenderli qualche tempo dopo. Novantanove su cento sono diventati aceto. Ci sono una marea di libri con più di vent'anni sulla cui qualità è più facile essere informati. Così si frustano le ambizioni degli scrittori contemporanei? Tanto i miei libri non li pubblicano lo stesso, che volete che mi freghi.
Nanni

..MA COSA VI LEGGETE????? non conosco nessuno degli autori da voi citati..sarà perchè non leggo mai scrittori americani nè inglesi..penso cge lingua influisca molto sul modo di comunicare le emozioni..e quindi leggo i sudamericani..baricco(m'inchino alui) ma il libro in assoluto più bello della mia vita è stato "memorie di adriano" un libro piccolo che va letto lentamente perchè ogni frase è pregna di significato.............

Beh, eliminare la letteratura in inglese mi sembra veramente troppo, non hai idea di cosa ti perdi. Nulla contro i latino americani, naturalmente, da Borges a Marquez passando per Amado... Però Baricco proprio non lo sopporto. Meglio Tabucchi, allora. Sostiene Pereira è un gran libro.
Nanni.
Ps: Ma com'è possibile che tu non conosca Stephen King? E' praticamente una rock star, anche se ci sono moltissimi scrittori migliori di lui pochi sono altrettanto famosi tra i contemporanei.
N.

beh eliminare tutto quello che non è in lingua italo-latina mi sembra una operazione barbara ed autolesionistica, come diceva nanni ti perdi davvero molto, a parte la letteratura anglosassone, ti perdi ad esempio tutti i russi e ti assicuro che non è poco ,dei nomi? Dostojevskii, Tolstoj, Cecov, Gogol, Bulgakov, Turgheniev e un mare di altri eccezionali scrittori.

sei giovane e in tempo per ravvederti......

A non voler parlare di Francesi e tedeschi.
N.

Ma a pensarci bene la Yourcenar era appunto Francese... Quindi l'avversione è proprio ed esclusivamente per la letteratura in inglese?
La Yourcenar l'ho letta molto, Memorie di Adriano è bello, ma quello che ho letto con più piacere è stato "Come l'acqua che scorre" Fin dal titolo che è meraviglioso.
Nanni

si, Memorie è un libro davvero bello su questo vedo che siamo tutti daccordo....Come l'acqua non l'ho letto e sto giusto cercando il prossimo libro da leggere....ma non so se ce l'ho.

beh stephen king certo ke lo conosco..come anche i russi...non è una scelta quella di eliminare la letteratura inglese però quel poco che ho letto,con eccezione di shekspeare'non mi è piaciuto e penso che la lingua influisca molto..,ma non voglio arenarmi su questo discorso c'ho un pò di sonno..apprezzo i consigli....BUONANOTTE RAGà.. grazie ..come l'acqua che scorre..bello...baricco va letto con lo stato d'animo adatto..

Ho finito "Colpo di luna" di Simenon. Molto bello, come la maggior parte dei romanzi di Simenon. Ne ha scritto centinaia, ma come cazzo faceva?
Questo poi è notevole per un paio di motivi. Il primo è che è ambientato in Africa, tra i coloni francesi nel Gabon. Il rapporto tra questi coloni e gli indigeni è descritto con molta crudezza, e la ribellione del protagonista, la sua furia, ha una valenza politica, come una protesta, anche se inconsapevole, nei confrontri delle odiose ingiustizie, delle meschinità nei confronti dei locali.
La seconda cosa, assai bizzarra, è che la storia sembra partire da un capitolo di "Viaggio al termine della notte". C'è un giovane che arriva in Africa al soldo di una ditta allo sfascio e deve raggiungere il suo posto di lavoro a monte lungo il fiume. Posto di lavoro al momento occupato da uno squinternato pazzoide. Poi, naturalmente, la storia prende una piega tipicamente Simenoniana: un amore torbido, insiem ambiguo e travolgente, che condurrà gradualmente il protagonista alla degenerazione ed alla follia. Un delitto e persino un processo, molto sui generiis. Un libro di grandissima soddisfazione.
Nanni

Ho letto il codice da vinci. di Dan Brown
Un romanzo scritto in modo da leggerlo tutto d'un fiato.
Non so se le cose scritte in questo libro siano vere, però
mi è piaciuto sentirmi "sacra" in quanto femminile.

ne ho sentito parlare, è una specie dibest seller in questo periodo se non sbaglio; sembrerebbe un thriller da quello che ne so, perche non ce ne parli un po piu diffusamente? grassie