Benvenuto a me..., Sono Vaede

Vaede, o meglio: il vaede, compare una sola volta, in un romanzo di fantascienza. Non ne ricordo l'autore, forse Heinlein e forse si intitolava "Pianeta pericoloso". Ma non hanno importanza né il titolo né l'autore.
Basti sapere che vi si parla di un pianeta particolarmente rognoso ed arido, i cui abitanti sono stati costretti a grandi sforzi di adattamento per sopravvivere. Al punto di parere poco umani.
Nei deserti di quel pianeta vive il vaede, viene descritto come una specie di liana. E' molto utile perché fornisce acqua ai viandanti. Bisogna soltanto baciarlo (in realtà le cose sono un po' più complicato, serve un apposito attrezzo per aprirne la bocca e bisogna saperlo usare) e lui ti darà la sua acqua, ma non gratis. Al momento di bere ti pianterà una chiostra di aguzzi dentini sulle labbra e suggerà un poco del tuo sangue.
Non si tratta di un vampiro. A differenza di quelle poco simpatiche creature il vaede dà qualcosa in cambio del sangue che preleva: l'acqua, appunto. E pochi decilitri d'acqua possono fare, in uno spaventoso deserto, la differenza tra la vita e la morte.
"Il vaede -dice un indigeno- non vorrebbe dare la sua acqua ma la dà." Evidentemente perché nel sangue è contenuta qualche sostanza per lui indispensabile. Così lo scambio può essere considerato equo. Meno male che esiste il vaede, quindi.
Cosa ci faccia un vaede in un ambiente umido come questo non mi è chiaro, ma tant'è, sono qui.
Qualcuno per caso ha sete?