CITAZIONE (schmit @ 13/10/2007, 11:57)
hai fatto la descrizione di una coppia modernisssiissima...
scusa sai, ma quanta pena mi fanno.
Ti assicuro che non soffrono...
Dunque... Per la sera eravamo sistemati: nella nostra stanza era pronto un accogliente divano letto con il suo bravo lumetto per leggere ed un pianoforte perfettamente imballato su cui potevamo poggiare le nostre cose.
La porta non c'era ma il mio premuroso genero aveva provveduto ad appendere nel vano un coloratissimo plaid per proteggere la nostra privacy.
Uno dei due bagni era stato assegnoto a noi ed era perfetto: tutto nuovissimo, mancava solo lo scopino per il water e la porta era una vecchia bussola provvisoria, più piccola del vano di entrata e che non si chiudeva dall'interno. Mia figlia ci spiegò che, vedendo la luce accesa, nessuno si sarebbe azzardato ad entrare.
In effetti i soldi per le porte al momento non ci sono: vogliono comprare delle porte che, secondo me, sono state disegnate da Lecorbusier, perché costano quanto una macchina di grossa cilindrata.
Quindi splendidi parquet, pareti perfettamente rifinite, un enorme televisore al plasma, impianto stereo con tutti i cavi nascosti nelle pareti, cucina di sogno, ma niente porte.
Quando sposai arredai tutta la casa con quello che hanno speso per l'impianto stero, ma loro dicono che possono aspettare e che, quando potranno, compreranno solo roba di qualità "super".
Al rientro dall'ufficio mia figlia arrivò carica di buste del supermercato con la prima spesa e così potemmo anche cenare. Affettuosamente si preoccupò di portarmi il vino (di cui sa che non posso fare a meno), il mio latte ad alta digeribilità e le mie fette biscottate.
Quelle due bimbe poi sono la luce degli occhi miei ed ero felicissimo di potermele godere. Specialmente quando dormivano (avvenimento abbastanza raro). In complesso sono stato bene, sono anche uscito di casa un paio di volte per fare qualche spesetta. Ho solo sofferto un po' di claustrofobia perché la casa è al secondo piano e tutte le aperture sono rigorosamente sigillate da robuste cancellate. Ho accusato mia figlia di paranoia ma poi, guardandomi intorno, mi sono reso conto che tutti gli appartamenti della zona, almeno fino al terzo piano, sono protetti nello stesso modo. D'altra parte, per uscire sul balcone o sul terrazzino, bastava andare a prendere la chiave...
Altro piccolo fastidio, il condomino dello stesso pianerottolo che, ogni volta che usciva o rientrava con la sua fiammante Ferrari, faceva vibrare il palazzo dalle fondamenta.
Ah... Dimenticavo la raccolta differenziata: sotto il balcone della mia stanza c'era, tra l'altro, il raccoglitore per il vetro e, quando qualcuno adava a buttarci le bottiglie queste, cadendo nel recipiente semivuoto, producevano un tale boato da svegliarmi di soprassalto convinto di essere sotto un bombardamento.
Per il resto tutto bene: sono stato contento di trascorrere una settimana con mia figlia e le mie nipotine e sono ancora più contento ora che sonto ritornato a casa.