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Perchè non mi è mai piaciuta la Thatcher.

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view post Posted on 10/4/2013, 16:31     +1   -1
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Sise, maliziosamente, dice che la Thatcher non mi piaceva perché era inglese.
E' nota la mia idiosincrasia per gli inglesi. Li considero arroganti, violenti, boriosi peggio dei francesi, pieni di sé.
Posso serenamente ammettere di non essere obiettivo. Nel 43 gli inglesi rasero al suolo la mia città (30mila morti in tre giorni, unica città al mondo che, durante la seconda guerra mondiale ebbe un ordine di evacuazione totale), rea di essere un importante snodo ferroviario ed un punto nevralgico per gli aereoporti da cui partivano i bombardamenti tedeschi.
L'Inghilterra e solo l'Inghilterra e quasi tutte le ex colonie britanniche hanno la guida a sinistra, non usano il sistema metrico decimale. così tanto per marcare la propria differenza.
L'Inghilterra nel 1947 quando dovette concedere l'indipendenza all'India divise la popolazione in base alla religione creando uno stato artificiale, il Pakistan, che da allora è in disaccordo permanente con l'India. Da allora i contrasti, spesso guerre, fra gli indù, sikh e musulmani che fino al 47 avevano vissuto uno affianco dell'altro, hanno causato fra i 500mila ed il milione di morti.
Stessa cosa fecero gli inglesi in Palestina. Separando nettamente ebrei e islamici li misero uno contro l'altro e i risultati li vediamo ancora oggi.
Ma veniamo alla nostra Iron Lady.
Da Primo Ministro s'impegnò per rovesciare il declino economico che interessava il Regno Unito ormai da qualche decennio e per restituire al Paese un importante ruolo nel panorama internazionale. In quanto filo-monetarista, la Thatcher incrementò il tasso d'interesse per ridurre l'inflazione ed aumentò l'IVA, preferendo la tassazione indiretta a quella diretta; questi interventi colpirono soprattutto l'industria manifatturiera e la disoccupazione finì per raddoppiare in poco più di un anno. Nel 1982 l'inflazione tornò a livelli accettabili ed il tasso d'interesse fu abbassato; Nel frattempo l'industria manifatturiera ridusse i propri utili di un terzo in quattro anni e, nello stesso periodo di tempo, la disoccupazione aumentò di quattro volte.
Nella guerra delle Falkland fu determinante per la vittoria l'affondamento dell'incrociatore argentino Generale Belgrano, avvenuto su ordine dell'Iron Lady mentre questo si trovava fuori dal limite della zona di guerra. Il Regno Unito riuscì a sconfiggere militarmente la dittatura di Buenos Aires grazie ad alcune informazioni segrete passate ai britannici da un altro regime sudamericano, il governo cileno del generale Augusto Pinochet, nemico della nazione confinante, oltre che dal permesso accordato dallo stesso Pinochet di sostare in Cile per rifornirsi di carburante agli aerei britannici da guerra.
E qui veniamo all'amicizia di ferro fra Margaret Thatcher e il buon Pinochet.
L’8 aprile Barack Obama ha omaggiato l’ex premier britannica definendola “un esempio di libertà”. A dire la verità, non lo è stata affatto. Nel 1980, un anno dopo essere andata al potere, Thatcher eliminòl’embargo per la fornitura di armi al regime cileno che era stato deciso in precedenza dal governo britannico. Nel 1982, durante la guerra delle Falkland, Pinochet aiutò il governo britannico fornendo informazioni di intelligence sull’Argentina. Da quel momento in poi, la relazione tra i due politici è diventata una vera e propria amicizia: ogni anno la famiglia Pinochet si recava a Londra, e il generale e la premier si incontravano spesso per pranzare insieme o bere un bicchierino di whisky.
Jon Lee Anderson racconta che nel 1998, quando Pinochet è stato arrestato per ordine del giudice spagnolo Baltasar Garzón, Thatcher ha mostrato la sua solidarietà andandolo a trovare. In quell’occasione, di fronte alle telecamere della tv britannica, ha detto: “So quanto siamo in debito con te, per il tuo aiuto durante la guerra delle Falkland”. Poi ha concluso: “Sei stato tu che hai portato la democrazia in Cile”.
Tutti sanno chi è Pinochet. Pinochet è morto nel 2006, agli arresti domiciliari e con più di trecento capi d’accusa sulle spalle, dalla violazione di diritti umani alla frode. Fino alla fine, la sua unica difesa è stata un’umiliante dichiarazione di incapacità di intendere e di volere.
Nel 1983, secondo il giornalista Mike Frost, Thatcher avrebbe usato ECHELON, il sistema di spionaggio elettronico attivo in vaste aree del pianeta, e molto utilizzato per la Guerra Fredda, per spiare due suoi ministri dei quali si fidava poco. Dal 1984 Thatcher si impegnò nell'affrontare il potere dei sindacati, varando una legge che rendeva lo sciopero illegale se non fosse stato approvato a voto segreto dalla maggioranza dei lavoratori e rendeva i capi sindacali civilmente responsabili dei danni eventualmente causati da agitazioni non conformi alle regole. Il confronto raggiunse il suo culmine quando il sindacato dei minatori dichiarò lo sciopero ad oltranza per opporsi alla chiusura di parecchie miniere.
Durante il suo terzo mandato si scontrò contro la presunta "promozione" dell'omosessualità da parte degli enti locali, varando una contestata legislazione in tal senso. A questa legge è dedicata la canzone di Boy George, cantante del gruppo Culture Club dal titolo No Clause 28 ("No all'articolo di Legge - N. 28").
In politica estera accentuò la sua ostilità nei confronti dell'Europa, opponendosi fermamente al progetto di creare l'Unione europea e soprattutto alla possibilità di creare una moneta unica; la cosa fu malvista dagli altri leader europei e provocò una prima spaccatura nel partito. In seguito il Ministro dell'Economia e quello degli Esteri minacciarono le dimissioni nel caso in cui il Primo ministro non avesse accettato un accordo europeo riguardante i cambi monetari; il primo rassegnò le dimissioni e gli succedette John Major. Inoltre, nel 1989 la sua popolarità iniziò a declinare, all'inizio a causa di una frenata nella crescita economica (causata dagli alti tassi d'interesse), in seguito a causa della sua riforma del sistema fiscale, con la quale introdusse la cosiddetta poll tax, una tassa calcolata in base alla popolazione, uguale per ogni cittadino residente nel Regno Unito, che era in contrasto con il programma liberista, ed era contestata anche nelle classi basse.
Fu una misura molto impopolare, che diede avvio ad uno sciopero fiscale cui parteciparono più di 18 milioni di persone ed a molte proteste che ebbero un notevole successo, anche la caparbietà della Tatcher ebbe il sopravvento.
Finalmente nel 1990 si tolse dai piedi.
Margaret Thatcher e la sua politica, nota come Thatcherismo sono state, e tuttora rimangono, molto controverse. I suoi ammiratori dicono che abbia contribuito a ringiovanire l'economia del Regno Unito, e che dagli anni novanta in poi la disoccupazione abbia cominciato a diminuire progressivamente e che la Nazione sia diventata una delle più grandi potenze economiche con Stati Uniti e Giappone. I detrattori invece sostengono che le sue politiche sociali aggressive abbiano creato un forte classismo, portando a grandi diseguaglianze tra la classe ricca e quella povera, tanto da creare un'emarginazione dei meno abbienti dalla società britannica. Sostengono, inoltre, che il Thatcherismo abbia dato una marcata impronta egoista alla Gran Bretagna.
La Thatcher, durante i suoi mandati, fu invece odiata visceralmente da buona parte dei britannici non liberisti (negli anni ottanta e anche in seguito furono molti i film e le canzoni dove venne contestata) e ammirata dai più fervidi sostenitori del liberismo.

Ce n'è a sufficienza perchè non mi sia mai piaciuta.
 
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- rob -
view post Posted on 10/4/2013, 17:46     -1   +1   -1




Io non detesto gli Inglesi, magari non sono simpaticissimi e ci guardano un po' dall'alto in basso, ma lo fanno anche i francesi e peggio ancora.
I tedeschi, stranamente, no. I tedeschi ci adorano ma non ci capiscono, così come noi li capiamo benissimo e non li adoriamo. Dico come media, perché a me i tedeschi piacciono; gli inglesi no, non li detesto ma non mi piacciono.

A parte questo.
Non ho le conoscenze di Gianco per esprimere giudizi sulla Thatcher, non so dire se abbia fatto o meno il bene del Regno Unito. So da tanti film che ho visto che in patria non era particolarmente amata, ma forse ora anche gli inglesi si stanno accorgendo del fatto che le sue cure da cavallo hanno fatto uscire l'Inghilterra da una depressione che sembrava inarrestabile per ridarle un ruolo da grande potenza economica (... e militare, non dimentichiamolo mai).

Più che altro vorrei contrapporre al giudizio di Gianco sui bombardamenti di Foggia un ricordo personale di qualcosa che la mia mamma, a Milano negli anni della guerra, ricordava sempre.
Anche Milano subì pesanti bombardamenti nell'estate del '44 da parte della Royal Aircraft del generale Harris, inglese, ma mia mamma ha sempre detto che quando a Milano si udiva il rombo lontano dei bombardieri in arrivo la gente era contenta, perché al prezzo della distruzione sapeva che ogni bomba sganciata avrebbe significato l'avvicinarsi della fine del regime di Salò e della guerra.

Tutto qui quello che volevo dire.
E anche... sapendo di sfidare una certa impopolarità, aggiungere che forse ormai sarebbe anche il caso di cominciare a pensare se non sia ora di rivedere certi giudizi sulla dittatura cilena... di chiedersi se anche quella, in fondo, non sia stata, a prezzo di grandissimi orrori - sia chiaro - un qualcosa di "storicamente" necessario come fase di transizione verso il rilancio dell'economia cilena che oggi, a quanto si dice, è una delle economie trainanti del sudamerica.

(Prego... insultatemi con garbo e moderazione, se riuscite...)
 
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view post Posted on 10/4/2013, 18:12     +1   -1
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CITAZIONE (- rob - @ 10/4/2013, 18:46) 
E anche... sapendo di sfidare una certa impopolarità, aggiungere che forse ormai sarebbe anche il caso di cominciare a pensare se non sia ora di rivedere certi giudizi sulla dittatura cilena... di chiedersi se anche quella, in fondo, non sia stata, a prezzo di grandissimi orrori - sia chiaro - un qualcosa di "storicamente" necessario come fase di transizione verso il rilancio dell'economia cilena che oggi, a quanto si dice, è una delle economie trainanti del sudamerica.

(Prego... insultatemi con garbo e moderazione, se riuscite...)

Ma va a cagare.
 
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- rob -
view post Posted on 10/4/2013, 18:47     -1   +1   -1




Ellosapevo... :lol:

Non c'è niente da fare... ci sono argomenti tabù, impossibili da toccare se non portando il solito cero al santuario del pensiero unico, sacrario dell'ovvio, che Allende era buono e Pinochet era cattivo... e poi magari con Allende il Cile e tutto il sudamerica appresso sarebbero caduti nell'orbita sovietica, con rischi altissimi per la stabilità e la sicurezza dell'area atlantica, con povertà e arretratezza economica come a Cuba e tutto lo schifezzaio dei regimi comunisti... e magari un giorno, chissà, qualcuno oserà dire che Pinochet è stato il prezzo per salvare il Cile da tutto questo... chissà...
Mica è finita ieri la storia, e mica hanno finito ieri, gli storici, di leggere la storia. Chissà fra cent'anni cosa diranno...
E intanto noi andiamo pure avanti a frantumarci le balle con gli Inti Illimani, che in Italia trovarono l'America... e la coscienza, almeno quella, è salva...
 
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view post Posted on 10/4/2013, 19:26     +1   -1
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CITAZIONE (pv @ 11/9/2004, 12:28) 
11 Settembre 1973, colpo di stato in Cile, finanziato dagli USA e assassinio di Salvador Allende



allende

Discorso del Presidente Allende alla radio, 11 settembre 1973


7.55, Radio Corporaciòn

Parla il Presidente della Repubblica dal palazzo della Moneda. Viene segnalato da informazioni certe che un settore della marina avrebbe isolato Valparaiso e che la città sarebbe stata occupata. Ciò rappresenta una sollevazione contro il Governo, Governo legittimamente costituito, Governo sostenuto dalla legge e dalla volontà del cittadino.

In queste circostanze, mi rivolgo a tutti i lavoratori. Occupate i vostri posti di lavoro, recatevi nelle vostre fabbriche, mantenete la calma e la serenità. Fino ad ora a Santiago non ha avuto luogo nessun movimento straordinario di truppe e, secondo quanto mi è stato comunicato dal capo della Guarnigione, la situazione nelle caserme di Santiago sarebbe normale.

In ogni caso io sono qui, nel Palazzo del Governo, e ci resterò per difendere il Governo che rappresento per volontà del Popolo.

Ciò che desidero, essenzialmente, è che i lavoratori stiano attenti, vigili, e che evitino provocazioni. Come prima tappa dobbiamo attendere la risposta, che spero sia positiva, dei soldati della Patria, che hanno giurato di difendere il regime costituito, espressione della volontà cittadina, e che terranno fede alla dottrina che diede prestigio al Cile, prestigio che continua a dargli la professionalità delle Forze Armate. In queste circostanze, nutro la certezza che i soldati sapranno tener fede ai loro obblighi." Comunque, il popolo e i lavoratori, fondamentalmente, devono rimanere pronti alla mobilitazione, ma nei loro posti di lavoro, ascoltando l'appello e le istruzioni che potrà lanciare loro il compagno Presidente della Repubblica.

8:15 A.M.

Lavoratori del Cile:

Vi parla il Presidente della Repubblica. Le notizie che ci sono giunte fino ad ora ci rivelano l'esistenza di un'insurrezione della Marina nella Provincia di Valparaiso. Ho dato ordine alle truppe dell'Esercito di dirigersi a Valparaiso per soffocare il tentativo golpista. Devono aspettare le istruzioni emanate dalla Presidenza. State sicuri che il Presidente rimarrà nel Palazzo della Moneta per difendere il Governo dei Lavoratori. State certi che farò rispettare la volontà del popolo che mi ha affidato il comando della nazione fino al 4 novembre 1976.

Dovete rimanere vigili nei vostri posti di lavoro in attesa di mie informazioni. Le forze leali rispettose del giuramento fatto alle autorità, insieme ai lavoratori organizzati, schiacceranno il golpe fascista che minaccia la Patria.

8:45 A.M.

Compagni in ascolto:

La situazione è critica, siamo in presenza di un colpo di Stato che vede coinvolta la maggioranza delle Forze Armate. In questo momento infausto voglio ricordarvi alcune delle mie parole pronunciate nell'anno 1971, ve lo dico con calma, con assoluta tranquillità, io non ho la stoffa dell'apostolo né del messia. Non mi sento un martire, sono un lottatore sociale che tiene fede al compito che il popolo gli ha dato. Ma stiano sicuri coloro che vogliono far regredire la storia e disconoscere la volontà maggioritaria del Cile; pur non essendo un martire, non retrocederò di un passo. Che lo sappiano, che lo sentano, che se lo mettano in testa: lascerò la Moneda nel momento in cui porterò a termine il mandato che il popolo mi ha dato, difenderò questa rivoluzione cilena e difenderò il Governo perchè è il mandato che il popolo mi ha affidato. Non ho alternative. Solo crivellandomi di colpi potranno fermare la volontà volta a portare a termine il programma del popolo. Se mi assassinano, il popolo seguirà la sua strada, seguirà il suo cammino, con la differenza forse che le cose saranno molto più dure, molto più violente, perché il fatto che questa gente non si fermi davanti a nulla sarà una lezione oggettiva molto chiara per le masse.

Io avevo messo in conto questa possibilità, non la offro né la facilito.

Il processo sociale non scomparirà se scompare un dirigente. Potrà ritardare, potrà prolungarsi, ma alla fine non potrà fermarsi.

Compagni, rimanete attenti alle informazioni nei vostri posti di lavoro, il compagno Presidente non abbandonerà il suo popolo né il suo posto di lavoro. Rimarrò qui nella Moneda anche a costo della mia propria vita.

9:03 A.M. RADIO MAGALLANES

In questi momenti passano gli aerei. Potrebbero mitragliarci. Ma sappiate che noi siamo qui, almeno con il nostro esempio, che in questo paese ci sono uomini che sanno tener fede ai loro obblighi. Io lo farò su mandato del popolo e su mandato cosciente di un Presidente che ha dignità dell'incarico assegnatogli dal popolo in elezioni libere e democratiche.

In nome dei più sacri interessi del popolo, in nome della Patria, mi appello a voi per dirvi di avere fede. La storia non si ferma né con la repressione né con il crimine. Questa è una tappa che sarà superata. Questo è un momento duro e difficile: è possibile che ci schiaccino. Ma il domani sarà del popolo, sarà dei lavoratori. L'umanità avanza verso la conquista di una vita migliore.

Pagherò con la vita la difesa dei principi cari a questa Patria. Coloro i quali non hanno rispettato i loro impegni saranno coperti di vergogna per essere venuti meno alla parola data e ha rotto la dottrina delle Forze Armate.

Il popolo deve stare in allerta e vigile. Non deve lasciarsi provocare, né deve lasciarsi massacrare, ma deve anche difendere le proprie conquiste. Deve difendere il diritto a costruire con il proprio sforzo una vita degna e migliore.

9:10 A.M.

Sicuramente questa sarà l'ultima opportunità in cui posso rivolgermi a voi. La Forza Aerea ha bombardato le antenne di Radio Magallanes. Le mie parole non contengono amarezza bensì disinganno. Che siano esse un castigo morale per coloro che hanno tradito il giuramento: soldati del Cile, comandanti in capo titolari, l'ammiraglio Merino, che si è autodesignato comandante dell'Armata, oltre al signor Mendoza, vile generale che solo ieri manifestava fedeltà e lealtà al Governo, e che si è anche autonominato Direttore Generale dei carabinieri. Di fronte a questi fatti non mi resta che dire ai lavoratori: Non rinuncerò!

Trovandomi in questa tappa della storia, pagherò con la vita la lealtà al popolo. E vi dico con certezza che il seme affidato alla coscienza degna di migliaia di Cileni, non potrà essere estirpato completamente. Hanno la forza, potranno sottometterci, ma i processi sociali non si fermano né con il crimine né con la forza. La storia è nostra e la fanno i popoli.

Lavoratori della mia Patria: voglio ringraziarvi per la lealtà che avete sempre avuto, per la fiducia che avete sempre riservato ad un uomo che fu solo interprete di un grande desiderio di giustizia, che giurò di rispettare la Costituzione e la Legge, e cosi fece. In questo momento conclusivo, l'ultimo in cui posso rivolgermi a voi, voglio che traiate insegnamento dalla lezione: il capitale straniero, l'imperialismo, uniti alla reazione, crearono il clima affinché le Forze Armate rompessero la tradizione, quella che gli insegnò il generale Schneider e riaffermò il comandante Ayala, vittime dello stesso settore sociale che oggi starà aspettando, con aiuto straniero, di riconquistare il potere per continuare a difendere i loro profitti e i loro privilegi.

Mi rivolgo a voi, soprattutto alla modesta donna della nostra terra, alla contadina che credette in noi, alla madre che seppe della nostra preoccupazione per i bambini. Mi rivolgo ai professionisti della Patria, ai professionisti patrioti che continuarono a lavorare contro la sedizione auspicata dalle associazioni di professionisti, dalle associazioni classiste che difesero anche i vantaggi di una società capitalista.

Mi rivolgo alla gioventù, a quelli che cantarono e si abbandonarono all'allegria e allo spirito di lotta. Mi rivolgo all'uomo del Cile, all'operaio, al contadino, all'intellettuale, a quelli che saranno perseguitati, perché nel nostro paese il fascismo ha fatto la sua comparsa già da qualche tempo; negli attentati terroristi, facendo saltare i ponti, tagliando le linee ferroviarie, distruggendo gli oleodotti e i gasdotti, nel silenzio di coloro che avevano l'obbligo di procedere.

Erano d'accordo. La storia li giudicherà.

Sicuramente Radio Magallanes sarà zittita e il metallo tranquillo della mia voce non vi giungerà più. Non importa. Continuerete a sentirla. Starò sempre insieme a voi. Perlomeno il mio ricordo sarà quello di un uomo degno che fu leale con la Patria.

Il popolo deve difendersi ma non sacrificarsi. Il popolo non deve farsi annientare né crivellare, ma non può nemmeno umiliarsi.

Lavoratori della mia Patria, ho fede nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro in cui il tradimento pretende di imporsi. Sappiate che, più prima che poi, si apriranno di nuovo i grandi viali per i quali passerà l'uomo libero, per costruire una società migliore.

Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori!

Queste sono le mie ultime parole e sono certo che il mio sacrificio non sarà invano, sono certo che, almeno, sarà una lezione morale che castigherà la fellonia, la codardia e il tradimento.

Santiago del Cile, 11 Settembre 1973.
 
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- rob -
view post Posted on 10/4/2013, 19:53     +1   -1




Sono questioni complesse, Pv, sulle quali è ancora impossibile dare un giudizio definitivo, e soprattutto che non scada nell’ovvio, né da una parte né dall’altra.
Infatti io non giudico: faccio domande.

E’ un po’ per fare un esempio come la storia delle bombe nucleari sul Giappone a Hiroshima e Nagasaki. C’è chi le chiama il più grande crimine dell’umanità... e c’è chi dice che invece salvarono la vita di decine di migliaia di soldati americani e giapponesi in un conflitto che si era impantanato e che posero fine alla Guerra del Pacifico in un momento nel quale c’era finalmente bisogno di pace, dopo la resa della Germania.

E la stessa cosa vale per il sudamerica.
Chi può dire quali effetti avrebbe avuto una sovietizzazione del sudamerica?... Avrebbe potuto l’America vincere nuovamente il braccio di ferro con la Russia nel caso in cui i Sovietici avessero nuovamente cercato di installare missili nucleari?...
Solo la fermezza e il coraggio dei Kennedy, di McNamara e di Dean Rusk (... e il buon senso di Chruscev, mettiamoci anche questo) riuscirono a scongiurare il rischio di un conflitto atomico nell’ottobre del 62.
Ma Cuba in fondo era un francobollo e non valeva la candela... ma l’intero sudamerica?...

Certo che il golpe fu finanziato dagli Americani. C’è bisogno di dirlo?...
Ma qual era, quale fu il male minore?...

Queste sono le domande alle quali è impossibile rispondere... senza santificare chi santo non era e senza demonizzare chi demonio fu, ma per obblighi di parte.
Che magari oggi, se le cose non fossero andate così, non saremmo nemmeno qui a raccontarcele.
 
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view post Posted on 10/4/2013, 20:17     +1   -1
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CITAZIONE (- rob - @ 10/4/2013, 20:53) 
Chi può dire quali effetti avrebbe avuto una sovietizzazione del sudamerica?

Guarda che quello quotato e' il nocciolo della fesseria.

Ma quando mai Allende era "sovietico"?

E allora il sudamerica era fascista e filoamerikano.

Ma che cazzo stai a dì... :lara:
 
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- rob -
view post Posted on 10/4/2013, 20:25     +1   -1




Ti posso dire di leggere qua, Pv.

http://it.wikipedia.org/wiki/Salvador_Alle...mento_sovietico

So che il pezzo si conclude escludendo rapporti fra l'Unione Sovietica e Allende, ma la questione è assai più controversa di come Wikipedia la presenti ed è ancora oggi oggetto di studio.

D'altra parte Wikipedia è Wikipedia, e va presa per quello che è.

P.S. Certo che il sudamerica dei generali era fascista e filoamericano... cos'altro se no?... :D

Ma io adoro l'America... quindi per me "è buono" essere filoamericani.
 
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view post Posted on 10/4/2013, 20:42     +1   -1
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Non è così semplice, Rob, ma adesso non ho tempo e poi manco fino a domenica. Ma voglio approfondire l'argomento.
Una sola considerazione riguardo al tuo esempio.
Per evitare l'ipotesi della morte di qualche decina di migliaia di soldati americani e giapponesi (ma quando mai chi dichiara guerra si preoccupa di qualche migliaio di morti?), con le bombe di Hiroshima e Nagasaki gli americani hanno ucciso oltre 200.000 civili. Per me è e resta un crimine.
 
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- rob -
view post Posted on 10/4/2013, 21:12     +1   -1




CITAZIONE (Gianco @ 10/4/2013, 21:42) 
Non è così semplice, Rob, ma adesso non ho tempo e poi manco fino a domenica. Ma voglio approfondire l'argomento.
Una sola considerazione riguardo al tuo esempio.
Per evitare l'ipotesi della morte di qualche decina di migliaia di soldati americani e giapponesi (ma quando mai chi dichiara guerra si preoccupa di qualche migliaio di morti?), con le bombe di Hiroshima e Nagasaki gli americani hanno ucciso oltre 200.000 civili. Per me è e resta un crimine.

Sì, certo, Gianco... io volevo dire che le due atomiche posero fine a un conflitto che non vedeva sbocchi. Mac Arthur disse chiaramente che uno sbarco in Giappone tipo Normandia era impossibile, la guerra avrebbe potuto protrarsi ancora per anni, con perdite umane incalcolabili da entrambe le parti, e anche civili. Come poteva uscirne l'America già stremata dalla guerra in Europa?...
(che poi la condotta della guerra da parte di Mac Arthur fosse stata ampiamente discutibile è diversa questione).

Le bombe di Nagasaki e Hiroshima si spiegano anche secondo la logica, terribile ma necessaria, del male minore.

E sulla questione cilena io non voglio assumere posizioni. Dico solo che non sono sicuro che vista oggi la fase comunque transitoria di Pinochet e dei generali sia stata del tutto il male del Cile e che Allende al contrario sarebbe stato il bene.
Certo... Allende venne eletto dal popolo con elezioni democratiche (... anche se su questo qualche storico avrebbe da ridire).
Ma chi l'ha detto che il popolo abbia sempre ragione?...
 
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Grace
view post Posted on 10/4/2013, 23:02     +1   -1




www.larivistaintelligente.it/polis/...ignora-thatcher
Addio, signora Thatcher
8 APR

Stefano Bandera

Era del 1925, lo stesso anno in cui nacque mio padre. Quando divenne Primo Ministro del Regno Unito, nel 1979, ero un quindicenne radical che la odiava per partito preso, sapendo e capendo poco o nulla della sua politica. Però mi piacevano i dischi dei Clash, che intitolarono un loro album Sandinista solo perché la Thatcher voleva proibire l’uso di quella parola, o di Morrissey, che in una canzone si augurò la morte della Iron Lady per mezzo di una ghigliottina. Quando scoppiò la guerra delle isole Malvine, nel 1982, fu difficile scegliere con chi schierarsi, tra i generali stragisti argentini e la terribile Madam britannica. Una cosa è certa: se non ci fosse stata, non avremmo avuto capolavori del cinema inglese come Riff, Raff o Piovono pietre, firmati da Ken Loach, o The Full Monty, di Peter Cattaneo. Di lei però, una volta che la vidi in TV, mi impressionò soprattutto una cosa: il modo in cui porgeva le parole, in un inglese assolutamente perfetto, capace di ammaliare chiunque. Se siete stati almeno una volta a Londra e dintorni, sapete come parlano male gli inglesi, sapete cosa voglio dire. Mentre parlava, lei non era inglese, era l’Inghilterra: alle sue spalle si sentiva l’eco di un impero, cancellato da tutti i mappamondi, ma concentrato nella forza di una voce.

P.S."perfetta e perfida"
 
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lupetto_sulla_zattera
view post Posted on 11/4/2013, 16:01     +1   +1   -1




- rob -, dirò una banalità: la storia non si fa con i "se".

Né tu né io né nessuno è in grado di dire "se" Allende sarebbe finito nella cosiddetta orbita sovietica. Né tu né io né nessuno possiamo dire, nel caso fosse avvenuto, "se" i presunto regime sarebbe statopiù o meno orrendo.

Quello che sappiamo è che cosa sia stato il regime di Pinochet. E quello che sappiamo è che a quegli orrori non c'è giustificazione possibile. Né politica né tanto meno economica.

Se su questo siamo d'accordo possiamo divertirci a inventare lo scenario che più ci piace a partire da un qualsiasi "se": scenari paradisiaci o infernali, uno vale l'altro nella fantastoria. Ma se su questo non siamo d'accordo allora forse c'è qualcosa d'altro di cui discutere. Il significato di libertà, dignità, diritto alla vita, terrore, per esempio.
 
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- rob -
view post Posted on 11/4/2013, 18:50     +1   -1




CITAZIONE (lupetto_sulla_zattera @ 11/4/2013, 17:01) 
Quello che sappiamo è che cosa sia stato il regime di Pinochet. E quello che sappiamo è che a quegli orrori non c'è giustificazione possibile. Né politica né tanto meno economica.

Se su questo siamo d'accordo...

Su questo siamo assolutamente d'accordo, Lupetto, e ci mancherebbe.
Che la dittatura dei generali, di Pinochet in Cile o di Videla in Argentina, sia stata orrore, terrore, sangue e morte è un fatto. Un fatto che genera rifiuto nella coscienza civile di qualunque cittadino del mondo, te e me compresi e uniti nello sdegno.

Però è altrettanto vero che se la storia non si fa con i "se", come giustamente dici tu, la politica invece si fa solo con i "se".
La politica - e soprattutto, vorrei dire, la politica estera - non dispone di libri per leggere la storia futura, ha dinanzi a sé solo ipotesi, all'interno delle quali può solo vagliare opzioni più o meno realistiche a seconda di ciò che i servizi di intelligence riescono a fornire e decifrare.

Un'amministrazione - supponiamo l'amministrazione Nixon del '73 - non SA cosa potrebbe scaturire da un certo scenario, SA invece quali ripercussioni potrebbe avere se si determinasse quel certo scenario o un altro, e solo in base a questo può agire... scegliendo ciò che ritiene possa essere il male minore.
Che questo sia etico o immorale, giusto o sbagliato.
Sarà poi la storia, dopo decenni o forse secoli, a dare un giudizio.
 
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view post Posted on 11/4/2013, 20:54     +1   -1
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CITAZIONE (- rob - @ 11/4/2013, 19:50) 
Sarà poi la storia, dopo decenni o forse secoli, a dare un giudizio.

Il mio giudizio e' che il boia Kissinger vada impiccato come Saddam.
 
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lupetto_sulla_zattera
view post Posted on 12/4/2013, 12:15     +1   -1




CITAZIONE (- rob - @ 11/4/2013, 19:50) 
Un'amministrazione - supponiamo l'amministrazione Nixon del '73 - non SA cosa potrebbe scaturire da un certo scenario,

No. Ma SA che cosa sia un Governo legittimo, che cosa sia un colpo di Stato e che cosa sia la sovranità di una nazione. E non esiste giustificazione possibile, neppure politica, se decide di violare la sovranità di una nazione promuovendo un colpo di Stato contro un Governo legittimo. A tutti gli effetti è un atto di guerra. Contro un popolo libero. E non ho bisogno di attendere il giudizio degli storici per saperlo.
 
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16 replies since 10/4/2013, 16:31   185 views
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