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La mia Toscana,con gli occhi pieni di meraviglia

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Grace
view post Posted on 30/7/2013, 11:01     +1   -1




RENACCI

Fu un tempo villa ed estesa tenuta dei Marchesi Rinuccini, patroni della chiesa di S. Silvestro.
Sorge sulla riva destra dell'Arno, su di un colle sabbioso cui la località dovette in antico il nome di Renaccio o Renazzo. E' posto al confine fra la diocesi di Fiesole e di Arezzo: nel Medioevo la chiesa di S Niccolò al Renaccio apparteneva al piviere di Gropina nella diocesi di Arezzo mentre la parrocchiale di S. Silvestro a Renaccio spetta tuttora alla diocesi di Fiesole.
La villa é immersa in un bosco di lecci e querce secolari. Poco lontano dalla villa sorgono la chiesa di San Silvestro e la relativa canonica, ingentilite da un agile campanile. La costruzione risale al 1704."
e3fm

le prime gite in bicicletta da sola...meno di due chilometri...un po' più in alto non ricerca di frescura,ma della libertà...nella storia e nella natura...l'immancabile libro fra le mani...due ruote e viaaaa... :D che lucchetti e catenacci erano di là da venire :)

la mi' Zita,simpaticamente,provoca :) e rilancia :D
bene in vista il Cartello del Comune :) anche un "attenti al cane" :D ma Pinocchio docet :P :D ;)
sium


e la mi'città vista da Renacci
cs0h

e la mì' campagna vista da Renacci
flxa

Edited by Grace - 1/8/2013, 20:18
 
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Grace
view post Posted on 30/7/2013, 20:57     +1   -1




f2so
 
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Grace
view post Posted on 30/7/2013, 22:03     +1   -1




la Croce del Pratomagno
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Grace
view post Posted on 31/7/2013, 07:56     +1   -1




... una vecchia fotografia...- :) arriva il treno al Saltino nel 1914.

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www.epodismo.com/100pelli/100p024i.php
Il trenino di Vallombrosa

"Il trenino di Vallombrosa", di Indro Neri, Collana Centopelli n. 24, Neri Editore, Firenze 1998 (seconda edizione riveduta e corretta), 96 pagine, Prezzo 5,16 Euro

Dopo il successo della prima edizione, realizzata in occasione del centenario della costruzione della linea ferroviaria Sant'Ellero-Saltino, ritorna in una veste grafica più accattivante e con testo a fronte in inglese e tedesco "Il trenino di Vallombrosa", una ricerca di ampio respiro che si articola in due sezioni. La prima è quella più propriamente "storica" che rievoca la nascita, i progressi, l'attività ed il successivo declino di questa particolarissima ferrovia, ampiamente corredata da riferimenti fotografici ed illustrazioni d'epoca, molte delle quali inedite, non limitandosi soltanto alla riproduzione delle cartoline sul trenino da tutti conosciute, ma avendo esteso la ricerca anche alle fotografie "di famiglia" conservate come cimeli dalla popolazione locale. Il patrimonio fotografico è stato arricchito in questa seconda edizione di nuove immagini. La seconda parte è invece dedicata al vecchio tracciato come si presenta ai nostri giorni ed illustra passo dopo passo il percorso della vecchia ferrovia, rivolgendosi non solo all'amante dell'escursionismo che già ha una certa pratica di sentieri, ma anche e soprattutto a chi, magari con la famiglia, trovandosi in zona per passare il fine settimana o per trascorrere un periodo più o meno lungo di vacanza, approfittando di una scampagnata nel verde dei boschi di Reggello e di Vallombrosa, voglia cimentarsi in una visita "guidata" alla scoperta di momenti di quella storia locale che non mancherà di affascinare chi vi si avvicina. Il tracciato della vecchia ferrovia, essendo infatti in gran parte ripercorribile a piedi, viene seguito quasi completamente ad esclusione di qualche centinaio di metri iniziali, ed una ventina di fotografie a corredo di questa sezione rendono ancora più facile avventurarsi per l'itinerario proposto, lungo il quale ancora oggi ci si può soffermare ad ammirare quello che resta di una ferrovia unica nel suo genere, come ad esempio il cosiddetto Casotto dell'Omaccio, i resti del ponte sul Vicano, gli attraversamenti della sede stradale, le costruzioni relative alla ferrovia, i terrapieni, i muretti, i marciapiedi, le stazioni. Corredato da una rievocazione della giornata inaugurale tratta dalle cronache d'epoca e da una completa bibliografia sull'argomento, "Il trenino di Vallombrosa" è un'opera che vuole es :) sere un piccolo contributo per valorizzare un patrimonio storico, culturale ed anche, se vogliamo, turistico di notevole importanza sul quale curiosamente poco è stato scritto.



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Il treno sulla via da S. Ellero a Saltino )
(Fonte: Silvio Scala)

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Stazione di S.Ellero
(Fonte: Silvio Scala)


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Fu costruita in fretta e furia questa storica piccola ferrovia a cremagliera...proprio come la linea 4 della metropolitana di Milano,la MM che non arriva mai! ;) :P :D :D :D in soli 4 mesi :) forse ci sono speranze...mah!



Telfener e la favolosa ferrovia Sant’Ellero – Saltino

Sulle tracce dell’antica tratta che collegava il Valdarno con i boschi di Vallombrosa

Sulla linea ferroviaria che congiunge Firenze a Roma, in località Sant’Ellero, esiste una piccola stazione in stile svizzero, da cui più di un secolo fa partivano due binari in direzione del Pratomagno. Parliamo della tratta a “cremagliera” Sant’Ellero-Saltino, voluta dall’ingegner Giuseppe Telfener per collegare Vallombrosa con la pianura.

Essa rispondeva all’esigenza di offrire un comodo servizio di trasporto ai numerosi turisti che affollavano la stazione climatica e agli studenti che frequentavano l’Istituto Forestale. La tratta venne costruita in tempi di record: dopo aver ricevuto finanziamenti dallo Stato, dalla Provincia di Firenze e dal Comune di Reggello, la società costituita da Telfener riuscì a terminare i lavori tra il maggio e il settembre del 1892 (l’inaugurazione avvenne ufficialmente il 25 di settembre dello stesso anno).

Il percorso – otto chilometri in 57 minuti – prevedeva pendenze del 22%, che venivano superate facendo ingranare alla ruota mediana della locomotiva la verga dentata (cremagliera) che correva in mezzo ai binari. Durante la salita la locomotiva spingeva da dietro tutto il convoglio, con il capotreno collocato nella prima carrozza, mentre durante la discesa il macchinista e il fuochista (siamo ancora nell’epoca dei treni a vapore) si trovavano nella parte anteriore del treno.

La ferrovia voluta da Telfner ebbe molto successo agli inizi del Novecento in concomitanza con il grande boom turistico di Vallombrosa. La guerra, il trasferimento dell’Istituto Forestale e il progressivo affermarsi delle auto e degli autobus decretarono la fine della ferrovia a cremagliera che chiuse definitivamente i battenti nell’aprile del 1924.

Di essa rimane il ricordo delle belle carrozze aperte con sedili laterali, utilizzate durante la stagione estiva, che attraversavano il bellissimo paesaggio con viste mozzafiato sulle località di Pitiana, Paterno, Melosa, Pagiano. Chi volesse andare alla ricerca delle tracce dell’antica tratta deve attraversare i prati e i boschi che separano Sant’Ellero da Villa Rognetta, la stazione terminale di Saltino, costruita poco fuori il paese per non disturbare i villeggianti.

Sul tragitto di trovano l’ex stazione di Donnini, con un vecchio fabbricato che per anni ha custodito un vagone merci del treno e la piccola stazione di Filiberti, costruita in stile svizzero. Per chi non ama le passeggiate in montagna un modello dell’antica ferrovia a cremagliera di Vallombrosa è stato ricostruito al Museo di oggettistica ferroviaria all’ex stazione Leopolda di Firenze"
http://www.turismo.intoscana.it/intoscana2...1493056459.html








:) :) :) :)

la vasca di Vallombrosa oggi...bella nonostante quell'acqua...diciamo verde speranza ;) :P :D :D :)
folc

Edited by Grace - 31/7/2013, 10:26
 
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Grace
view post Posted on 31/7/2013, 08:39     +1   -1




e oggi mi verrebbe voglia di fare una carezzina al cinghialino...mica per nulla.... :) mi ha sempre portato fortuna ;) strofinare il suo nasino ;)
lo pensiamo e....lo pensiamo nel mondo. :D
z425






1910. Derby, Inghilterra. Il nostro Porcellino porta nel mondo la fiorentinità. Infatti in lingua inglese la statua viene chiamata The Florentine Boar.
Questo, che stava nell'Arboretum di Derby, fu distrutto nel 1941 dalla guerra, e sostituito da un altro Cinghiale Fiorentino in tempi più recenti.

:) :) :) :)

Mi manca è da troppo che son distante,ma ora ripiglio a viaggiare...tu ve di se 'un ripiglio :D :D :D


Fontana del Porcellino
zqiz Il "cignalino"con la "sua"fontana è accanto alla loggia del mercato nuovo :) oggi più conosciuto come mercato della paglia :) realizzato verso la metà del Cinquecento da G. B. del Tasso.

y452


e lo ridiho
toccare il grugno del "cignale" di bronzo al mercato della paglia, porta fortuna... :) e poi :) repetite juvant
c'era sempre un carrettino con un omino che era un'istituzione! :)

I' ppanino co' lla trippa o i' llampredotto all'Arco di San Pierinoooooo: bòoooooonooo!

Edited by Grace - 31/7/2013, 12:18
 
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Grace
view post Posted on 31/7/2013, 22:00     +1   -1




Casa Editrice Giuntina:-
Se qualcuno dovesse trovarsi in Versilia vicino al Cinquale, sappia che domani giovedì 1° agosto alle ore 21.00 nella parrocchia di Santa Maria della Rosa Località Capanne Marcello Martini, il più giovane deportato politico italiano a Mauthausen, presenterà il suo libro "Un adolescente in Lager"-
www.giuntina.it/Fuori_collana_4/Un_..._lager_390.html

Edited by Grace - 31/7/2013, 23:36
 
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Grace
view post Posted on 31/7/2013, 22:36     +1   -1




Viareggio

A Viareggio si piglia il sole sul moletto :D
wf7b
o meglio lo piglia chi è c'è là perchè

"come si diceva da bamboretti chi va in salotto perde il posto" commentano i viareggini ;)




da un tetto

owei
 
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Grace
view post Posted on 1/8/2013, 14:28     +1   -1




Comune di Capannori
Pubblico delle grandi occasioni ieri sera (mercoledì) ad Artémisia per la serata conclusiva del Festival Gaber-speciale decennale. Grande successo per lo spettacolo 'Dieci anni affollati' diretto da Giulio D'Agnello
www.comune.capannori.lu.it/node/13495 — Festival Gaber. 'Dieci anni affollati' con Giulio D'Agnello (4 foto)
yh1e


è finita...con
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Grace
view post Posted on 2/8/2013, 16:57     +1   -1




dal Casentino al Valdarno...si rotola :)


0ctp


rrel
 
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Grace
view post Posted on 3/8/2013, 20:32     +1   -1




:) Toscana e Toscana...da una collina all'altra :) da una"piaggia" all'altra

un colpo al cerchio ed uno alla botte...piena,si spera.Un buon brindisi :D ..per me rosso fermo.Grazie.
per voi?...'n lo so,ma si scende in cantina e qualcosa di buono e fresco ci sarà ;)

Val d`Orcia
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Val d'Ambra

ra56
 
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Grace
view post Posted on 3/8/2013, 22:27     +1   -1




Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini
(a Uno Mattina Estate 24.07.2013)


www.sbandieratori.it/hcm/hcm30635-7...24.07.2013.html
sbandierattori dei liberi comuni....in Italia ce ne sono tanti....questi sono quelli di Figline Valdarno....da qui il nonno....dalla provincia di Firenze all'aretino...e a un Valdarnese 'un la digerisce proprio bene...ma è così ;)
xs4d



btm1

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Grace
view post Posted on 5/8/2013, 08:37     +1   -1




Torre del Lago Puccini

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il Teatro

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la spiaggia....la Lecciona!
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oggi,dal mitico capo bagnino de La Lecciona :) Viareggio da La Pietra Pana

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Grace
view post Posted on 5/8/2013, 08:53     +1   -1




ora vo...appuntamento a stasera..anche se non siete puntuali e 'unni'importa ,ma venite

Bòna la schiacciaha, coi' Ggiglio ll'è mmeglio.d'ogni cosa,forse ;) :P :D :D qui si magna "cacio e vino" :)
vxp8

perchè l'è vero che siamo dalle parti de La Lecciona e qui si mangerebbero i "befanini",ma ora ci so' più Fiorentini che Viareggini :P ;) :) :) :)


k20t

sempre dal mitico capo-bagnino...a stasera!
 
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Grace
view post Posted on 5/8/2013, 22:47     +1   -1




Viareggio,Torre del Lago Puccini

Lecciona...arcobaleno
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Lecciona,villa Conchiglia
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e continua la documentazione del mitico capo.bagnino,ma...incredibile il cartello
siun


alla villa Conchiglia....du'assi incroce
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Grace
view post Posted on 6/8/2013, 18:17     +1   -1




Castello di Partina (Bibbiena) Ar

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Partina,frazione di Bibbiena
è uno dei luoghi, dell'amato Casentino, che conservano tanti ricordi del loro passato.
Prima che si sviluppasse l’abitato sulla sinistra dell’Archiano – l’”Archian rubesto” immortalato dalla poesia di Dante nel canto di Bonconte da Montefeltro – o lungo la strada statale, il paese ha conservato per secoli la sua sostanziale struttura medievale. In alto si trovava il castello, cioè la porzione di edificio racchiuso in una cerchia difensiva, e più in alto ancora il cassero, vale a dire il palazzo-fortilizio dei conti Guidi, che dominarono a Partina a partire dall’inizio del Duecento. In bassa si distendeva invece il borgo, sviluppatosi per l’aumento di popolazione sin verso la metà del Trecento. Sulla piazza sorgeva la chiesa parrocchiale di San Biagio, documentata già intorno a quegli anni. Poco lontana dalla piazza si trovava il “piano delle vigne” (il nome ne documenta l’antica funzione), di cui soltanto da pochi anni si è perso memoria perché è stato sostituito dagli attuali giardini pubblici. Nei pressi del fiume, sulla riva destra come è continuato per secoli, lavorava un mulino, per il quale c’è rimasto il contratto con cui il signore del paese, Bandino dei conti Guidi di Romena, lo affittò nel 1350 ad un mugnaio locale, presso il quale dovevano servirsi non soltanto gli abitanti di Partina, ma anche quelli di altri due castelli del conte, Lierna e Ragginopoli, i cui territori confinavano con quello del castello di Partina




Lierna,frazione di Poppi....Casentino
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Edited by Grace - 6/8/2013, 23:44
 
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442 replies since 20/3/2013, 08:55   12819 views
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