Eccolo l'Arno delle Meraviglie,Pruno Bello!
Era pulito e le meraviglie erano con la M maiuscola.Pensa che era pure pieno di quarzo ad accrescere la sensazione che tutto fosse prezioso.
Siamo,soprattutto,gente d'Arno
l'ho scritto una volta,ma nulla è più vero di questa affermazione....una valle verde, un fiume e quel ponte che era proibito attraversare.
Potevo,giusto arrivare dal Santi,a comperare un pinguino.Un piccolo chiosco con annesso gioco delle bozze che era il ritrovo semplice per gente semplice.Per me bambina era il gelataio che vendeva lo stesso gelato che mi portava sin sulla porta dell'uscio qualcun altro in bicicletta,ma vuoi mettere l'emozione e la responsabilità di andarlo a comperare per tutti?
Fa un po' sorridere che negli anni l'abbiano pomposamente ribattezzato Chalet d'Oltrarno!
Troppi sono i ricordi e tutto non si può scrivere qui,ma la mia vita "problematica"è arrivata dopo.Peccato che ora non riesca più a staccarmi da Milano.Peccato che ormai sia "cementata"neologismo per rendere l'idea.
Mi informava Zita che Il Santi è in vendita e se pensassi qui ad una mia futura vita?Peccato che abbia appena girato pagina a Milano.Peccato che io sia sempre "quella che si arrampica sui vetri".
I Valdarnesi non si fanno mancare nulla e,intorno all'Arno ruota tutta la vita.Anche intorno al Palazzo d'Arnolfo(da Cambio)che è Il Comune e mi dicono che pure per quello sono in vista dei cambiamenti
I Valdarnesi non si fanno mancare nulla e non si accontentano...ben due discoteche e gli argini del fiume sono solo due!!
La vecchia Ardenza e quella più nuova...in un angolo la pizzeria e nell'altro la bocciofila.Democraticamente il quarto angolo ha panchine pubbliche per tutti e una cabina.Quella dove andavo a telefonare agli amici,all'amico rimasto a Milano.
Sullo stesso lato la piscina pubblica dove si mangia pure una pizza che è la fine del mondo,ma mentre la si mangia si vede il mondo...da un lato il paese e dall'altro le colline...la Badiola.Che volere di più.!
Nuvole e vento
Ah, non aver piú coscienza d'essere, come una pietra, come una pianta! Non ricordarsi piú neanche del proprio nome! Sdraiati qua sull'erba, con le mani intrecciate alla nuca, guardare nel cielo azzurro le bianche nuvole abbarbaglianti che veleggiano gonfie di sole; udire il vento che fa lassú, tra i castagni del bosco, come un fragor di mare.
Nuvole e vento.
Che avete detto? Ahimè, ahimè. Nuvole? Vento? E non vi sembra già tutto, avvertire e riconoscere che quelle che veleggiano luminose per la sterminata azzurra vacuità sono nuvole? Sa forse d'essere la nuvola? Né sanno di lei l'albero e la pietra, che ignorano anche se stessi; e sono soli.
Avvertendo e riconoscendo la nuvola, voi potete, cari miei, pensare anche alla vicenda dell'acqua (e perché no) che divien nuvola per divenir poi acqua di nuovo. Bella cosa, sí. E basta a spiegarvi questa vicenda un povero professoruccio di fisica. Ma a spiegarvi il perché del perché?
(Uno nessuno centomila di Pirandello)
Edited by Grace - 20/7/2013, 11:36