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Lettera aperta a Grillo

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view post Posted on 28/2/2013, 17:59     +1   -1
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Prima di tutto devo rivolgre un sincero ringraziamento a Beppe Grillo. Il comico, infatti, al di la di tutte le critiche che legittimamente o meno gli si possono muovere, è riuscito in un piccolo miracolo italiano: riavvicinare i cittadini alla politica anno dopo anno, fino a portarli addirittura in Parlamento. Un’impresa epica, che rimarrà nella storia ed alla quale, piaccia o no, ci ha condotto proprio colui che è stato più volte accusato di essere un alfiere della cosiddetta “anti-politica”.

A questo punto però non posso che allegarmi alle proteste di una fetta non trascurabile della base movimentista: caro Beppe mantieni la tua promessa e fatti da parte. Da sempre hai detto che per il Cinque Stelle eri solo “un megafono” e che “ognuno vale uno”. Visto che questi non dovrebbero essere solo sloganucci ad effetto, i tuoi non fanboy e le tue non fangirl si aspettano da te un grande esempio di coerenza e buon senso. Metti da parte un po’ di smisurato ego e comportati anche a livello nazionale come fai solitamente con le questioni locali: stanne fuori. Non dettare la linea politica dal tuo blog, urlandola come al solito al suon di battute e rabbia. Non ti sei candidato? Ottimo: allora lascia vittoria, risultato e parole ai tuoi eletti in Camera e Senato. Scrivere cose come “Il Movimento fa questo o quello”, significa, al netto delle favolette per bimbi scemi, essere di fatto un capo politico-partitico a tutti gli effetti; con l’aggravante non trascurabile di giocare sul sentiero dell’ambiguità e di non essere stato eletto.

ENTRARE IN PARLAMENTO SENZA ENTRARCI?

Volevi entrare nel Parlamento senza entrarci? Il “conflitto d’interessi” non potrebbe esistere anche per te ed il tuo forte legame con un’azienda, la Casaleggio S.r.l, che, da sempre, ha mire espansionistiche dichiarate per quanto riguarda l’informazione online? Hai reso un servizio straordinario al tuo paese e lo hai fatto grazie al tuo talento ed al tuo non esiguo patrimonio. Ora, ti prego, non oscurare più con la tua ingombrantissima personalità i nostri nuovi dipendenti pubblici, non imporre loro il silenzio stampa e cerca di evitare i consueti giochi dialettici capaci di imbambolare i più sempliciotti.

Accordarsi su determinati punti e su riforme fondamentali con il Pd non significa fare “inciuci” (e tu lo sai bene) ma rendersi conto della situazione, di quanto ci farebbero male nuove elezioni e di quanto sarebbe facile per il purtroppo intramontabile Silvio Berlusconi insinuarsi nelle maglie dell'immobilismo parlamentare.
Germano Milite
BASTA VENDETTE E RIPICCHE: SI PENSI A RIFORMARE IL PAESE

Non è il tempo delle vendette e delle ripicche questo. Siete migliori di coloro che per anni hanno litigato (spesso per finta) mentre intascavano lauti stipendi? Siete migliori dei caciaroni venduti della casta? Ottimo: chi vi ha votato ci ha creduto e per questo si aspetta atteggiamenti diversi fin da subito. Tu sei un condannato pluri-inquisito che per ovvie ragioni non si è candidato. Il tuo movimento è dei “cittadini onesti” che tu stesso hai sempre detto di voler mettere prima di tutto. Bene: hai l’opportunità non solo di cambiare questo paese ma anche di zittire per sempre chi ti accusava di aver usato il Cinque Stelle per meri fini commerciali e per soddisfare le esigenze aziendali (e non solo) di Casaleggio.

Non ti si chiede di sparire nell’ombra ed è evidente che, senza di te, il movimento non avrebbe mai preso più di 8 milioni di voti e non sarebbe mai entrato in Parlamento. Ti si chiede, a questo punto, un semplice cambio di linguaggio e di metodo rispetto al passato. Ora i movimentisti eletti devono rendere conto non solo a chi li ha votati ma anche a tutti gli altri che hanno sostenuto le compagini avversarie. E ciò proprio perché sono retribuiti con i soldi di tutti. Lascia che siano loro a darsi una linea politica, lascia che siano loro a decidere se dare o no la fiducia al Pd e su cosa fare accordi. Limitati ai consigli non vincolanti e lascia perdere i toni imperativi da capo-popolo e leader politico quale hai sempre detto di non voler essere.

Anche perché, parliamoci chiaro: nessuno ti ha eletto e mettere bocca nelle questioni parlamentari sarebbe la prima grande violazione democratica e la prima grande forma di paraculismo furbesco di cui ti macchieresti.

L'APPELLO ALLA STAMPA

In ultimo un appello ai colleghi: piantiamola di dare tanto risalto a Beppe. Concentriamoci in maniera molto più profonda su chi del Movimento è stato eletto. E questo ciò che interessa ai cittadini e a chiunque abbia votato. E’ questo il servizio pubblico che dovremmo offrire, evitando di andare come al solito a caccia di Vip e di ogni scoreggia producano. Interessiamoci, finalmente, alla cosiddetta “gene comune” ed evitiamo di dare tanta risonanza ad ogni intervento del comico genovese. L’opportunità di cambiare in meglio questo paese c’è ed è evidente. Perderla a causa della consueta speculazione isterica sarebbe un errore imperdonabile e quasi sicuramente irreparabile. Si cambi il clima, si cerchi di dare un senso a questa grande lezione di partecipazione civile che siamo riusciti a dare al mondo. Ho votato Cinque Stelle al Senato e sono felicissimo del risultato che ha ottenuto. Cerchiamo ora di renderlo sensato per tutti.

Germano Milite
 
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