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Tutti in mezzo alla strada

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view post Posted on 25/2/2013, 09:48     +1   -1
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PALERMO - Dopo una proroga di 60 giorni, il governo decreta la fine dell'emergenza umanitaria e congeda i tredicimila richiedenti asilo in fuga dalla Libia e dal Nordafrica sbarcati a Lampedusa un anno e mezzo fa ancora ospitati nelle strutture dedicate con una sorta di "buonuscita": 500 euro a testa e via. Dal 28 febbraio, la Protezione civile "molla" la gestione di intere famiglie che da mesi attendono il riconoscimento dello status di rifugiato. E parte la mobilitazione del mondo delle associazioni che, con un tam tam sul web, danno il via, da oggi, a una grande mobilitazione a sostegno dei rifugiati. "Riappropriamoci di piazze, strade, spazi vuoti, università o scuole", è l'appello sul sito di Melting pot che ha fatto alzare la guardia alle questure di tutta Italia.

Avviare i profughi all'uscita dal sostegno e, se possibile, anche dall'Italia è la direttiva che il Viminale ha comunicato ai prefetti e ai soggetti attuatori del programma di accoglienza partito un anno e mezzo fa quando in 28.000 diedero l'assalto a Lampedusa. Con una circolare inviata la scorsa settimana, il Dipartimento per l'immigrazione ha ordinato alle prefetture di approntare entro il 28 febbraio i titoli di viaggio per i profughi, cioè il documento che, in assenza di passaporto, può consentire la libera circolazione in Italia, e soprattutto quelle che vengono definite "misure per favorire percorsi di uscita". E dunque rimpatri volontari e assistiti e una somma, 500 euro a testa, per organizzarsi il
futuro. "Per la copertura finanziaria questo Dipartimento accrediterà le relative risorse", si legge nella circolare del Viminale. Nelle prefetture sanno poco e niente. "Siamo in attesa di chiarimenti - dice Teresa Cucinotta, prefetto vicario di Palermo - tutte le strutture, alberghi, centri sociali, cooperative che fino ad ora hanno ospitato i profughi in regime di convenzione sanno da tempo che dal 28 non saranno più a nostro carico. La buonuscita dovremo distribuirla noi ma dovranno accreditarci delle somme".

Cosa succederà dal 28 febbraio è un punto interrogativo. "Stiamo consegnando alla strada migliaia di persone senza futuro - dicono le associazioni - il colpevole ritardo con cui il governo ha disposto il rilascio dei permessi di soggiorno ha ingabbiato i rifugiati: senza permesso, senza carta d'identità, senza titolo di viaggio, senza quindi poter scegliere di restare, di lavorare, oppure di ripartire. Una vera fortuna in denaro si è persa tra le pieghe di convenzioni e burocrazie, finita in tasca di albergatori e cooperative a copertura dei loro affari". Duro anche il commento del Consiglio italiano dei rifugiati: "Invece di spendere centinaia di milioni di euro solo per la fornitura di vitto e alloggio con gli stessi soldi avrebbero potuto finanziare un programma di integrazione lavorativo e alloggiativo". Un miliardo e 300 milioni di euro, 46 euro a persona per ogni giorno di ospitalità che salgono ad 80 per i minori. Ora si torna alla gestione ordinaria.

(Repubblica on line)
 
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lupetto_sulla_zattera
view post Posted on 25/2/2013, 10:20     +1   -1




Qualche giorno fa a Torino c'è stato un incontro con la Commissria europea Malmstroem, del cui portafoglio fa parte la politica d'asilo. In pubblico naturalmente si è limitata a ricordare la legislazione comunitaria, adottata e in via di adozione. Nelle chiacchiere "a parte" è emersa tutta la sua irritazione verso quei Paesi (non solo l'Italia, ahimè) che delle norme se ne infischiano. In primo luogo di quelle che impongono, per l'appunto, di offrire possibilità di formazione professionale e di accesso al mercato del lavoro. Per non dire delle lentezze burocratiche, di cui noi siamo campioni mondiali. Il Governo Berlusconi naturalmente più che infischiarsene non voleva affatto applicarle. Il Governo Monti, nonostante il Riccardi proclamante, non ha fatto semplicemente nulla. Il risultato è esattamente quello che lamentano le associazioni citate nell'articolo: uno spreco assoluto di una quantità non indifferente di denaro. Ora, io credo che si sarebbe dovuto fare ben altro essenzialmente perché vanno rispettati i diritti delle persone. Ma se di questo non ci frega nulla avremmo almeno potuto farlo per convenienza economica. O no?
 
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1 replies since 25/2/2013, 09:48   49 views
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