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Uomini topi scarafaggi donne e figli.

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view post Posted on 19/1/2007, 22:54     +1   -1
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Da matrix (il film) . Ci sono solo due esseri che non sanno regolarsi ed infestano il pianeta ( la terra) ; gli scarafaggi e l'essere umano.

Secondo una leggenda, che peraltro e' stata confutata su basi scienfiche, ma che comunque come leggenda ha piu' senso, quando i topi diventano in sovrannumero, si suicidano.

Da otto e mezzo ( la trasmissione di Ferrara) di oggi apprendo che in america ( e quasi anche in Francia) le donne single hanno superato le maritate. Ma fanno molti figli anche da single.

In Italia la natalita' e' al minimo e la famiglia tradizionale (omo donna figli) e' in diminuzione esponenziale.

E la natalita' crolla dove ci sono piu' servizi per la famiglia; asili e palle varie. In Emilia.

La densita' di popolazione in Italia e' totalmente insopportabile. Siamo in troppi.

Forse matrix ha torto.
L' homo sapiens sapiens forse e' piu' simile al topo che allo scarrafone.

Non per nulla le medicine vengono testate sui topi e non sugli scarafaggi..

 
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vit'
view post Posted on 30/6/2009, 18:23     +1   -1




guarda che te ripesco, girellando, un topic con un solo post solitario...

...ma solo per smontartelo, non furono gli scarafaggi ad essere citati in Matrix, ma il virus! :P

 
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view post Posted on 30/6/2009, 19:06     +1   -1
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Certo che accostare le donne ai topi e i pargoli agli scarafoni non e' che sia stato il massimo dell' incentivo per una discussione.

Tu hai postato la versione inglese con sottotitoli spagnoli.
E indubbiamente si parla di virus.

Ma siamo sicuri che in italiano l' abbiano doppiato correttamente?
 
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vit'
view post Posted on 30/6/2009, 19:25     +1   -1




dai, si sente perfettamente come l'attore lo dice in inglese: "vairus"!

...anche se, naturalmente, la teoria del personaggio "agente smith" è una stronzata, visto che tutte le forme di vita tendono all'espansione e allo sfruttamento di tutte le risorse possibili, con tutte le loro forze, finchè qualcosa le ferma.

Edited by vit' - 30/6/2009, 20:43
 
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Spica
view post Posted on 30/6/2009, 19:26     +1   -1




CITAZIONE (vit' @ 30/6/2009, 19:23)
guarda che te ripesco, girellando, un topic con un solo post solitario...

...ma solo per smontartelo, non furono gli scarafaggi ad essere citati in Matrix, ma il virus! :P

(FILE:https://www.youtube.com/v/J_r294bn5UI&hl=it&fs=1&)

^_^ ..yes, virus. anche nel doppiaggio.






:chi, io?: ..questo invece è il pv-virus:




 
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view post Posted on 30/6/2009, 19:45     +1   -1
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Vabbe', virus o scarafoni, il tipo di matrix comunque c' ha ragione...
 
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vit'
view post Posted on 30/6/2009, 19:53     +1   -1




no, non ce l'ha, l'agente Smith dice una cazzata, o quantomeno è troppo semplicistico. Come ho già detto, tutte le forme di vita, credo, tendono all'espansione, e se non venissero fermate da altre forme di vita o dalla fine delle risorse, andrebbero avanti all'infinito. Tutto ciò viene chiamato "equilibrio" o "armonia della natura" eccetera, ma le forme di vita di queste cose se ne sbattono. La particolarità dell'umanità è la sua intelligenza, in grado di piegare fino a un certo punto la natura ai suoi voleri, cosa unica tra le forme di vita, e di espandersi per questo come nessun'altra. Finchè dura...
 
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nanni
view post Posted on 30/6/2009, 22:38     +1   -1




In effetti un tipico esempio di "equilibrio naturale" è proprio quello dei lemming (non dei topi, anche se gli somigliano)

image



I lemming, come molti altri roditori, hanno un tasso riproduttivo altissimo, così, in circostanze favorevoli -abbondanza di cibo e scarsità di predatori- il loro numero può aumentare vertiginosamente in pochissimo tempo. Riducendoli inevitabilmente alla fame.

Se non ricordo male lessi, anni fa, che una delle piante essenziali per il loro nutrimento, quando il danno prodotto dagli erbivori supera una certa soglia, comincia a produrre una sostanza tossica, la cui funzione è impedire l'assimilazione del cibo ai roditori che se ne nutrono. O, quantomeno, l'assimilazione di una sostanza fondamentale, credo il triptofano.

Così, anche se apparentemente c'è ancora molto cibo presente nel suo ambiente, i lemming cominciano a soffrire di iponutrizione, e sono costretti a muoversi. A milioni.

In queste condizioni è facile che moltissimi di loro finiscano per morire, annegando nel cercare di attraversare corsi d'acqua o in altre simili maniere. Da qui è nata la leggenda, propalata, a quanto dice wikipedia, da un documentario della Disney, dei loro suicidi di massa.

I lemmings non si suicidano affatto: cercano disperatamente di sopravvivere, come tutti. Ma gli animali non hanno alcun meccanismo che segnali loro quando sarebbe meglio che la crescita della loro popolazione rallentasse.

Non sembra ce l'abbia neanche l'uomo, del resto. Però almeno qualcuno sta cercando di elaborarne uno. E' già tanto.

Nanni
 
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Vince_VR
view post Posted on 1/7/2009, 17:26     +1   -1




Il problema dell'essere umano è che la globalizzazione ha portato strumenti adatti per popolazioni culturalmente evolute in popolazioni culturalmente arretrate.

Vediamo il classico esempio dei vaccini.

Nei paesi occidentali, l'introduzione della vaccinazione sistematica e la conseguente drastica diminuzione della mortalità infantile e senile si è accompagnata con una autonoma autoregolazione della fertilità da parte della popolazione, che oggi difficilmente ha più di tre figli, dovuto alla cultura delle risorse disponibili.

Gli stessi vaccini portati nei paesi africani ed asiatici ha creato una pericolosissima escalation formata da una notevole diminuzione della mortalità infantile e senile non compensata da una corrispondente diminuzione della fertilità, così le famiglie che avevano 20 figli ma di cui ne sopravvivevano all'età adulta non più di 5, a loro volta decimati dalle guerre tribali, così da ritornare ad un sostenibile tasso di 3/4 figli per coppia, oggi si ritrovano con 17/18 figli adulti, che quintuplicano la fertilità ad ogni passaggio generazionale, generando quella spaventosa carestia di cibo ed acqua che caratterizza oggi quei territori.

Gli spagnoli sterminarono gli incas a causa del vaiolo, il buonismo occidentale sterminerà l'Africa coi vaccini contro il vaiolo.

E' forse l'AIDS la risposta della Natura a questo scempio?

 
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vitruvio
view post Posted on 1/7/2009, 17:37     +1   -1




inutile dire che il buonismo occidentale ha devastato per cinque secoli l'Africa, impedendole qualsiasi genere di sviluppo e di civiltà proprie, e che adesso a quelle masse sterminate senza testa e senza un cazzo non è rimasto altro che proiettili occidentali in tasca e sabbia e fare figli a iosa perché sono la loro unica "ricchezza", o almeno così credono o quantomeno riescono a fare?
 
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Vince_VR
view post Posted on 1/7/2009, 18:53     +1   -1




Il buonismo occidentale si riferisce al periodo successivo a quello del colonialismo, quando negli anni '70/'80 si cominciò una poco ragionata politica di vaccinazioni di massa della popolazione africana senza contemporaneamente fornire loro una adeguata cultura di procreazione razionale.

La fame di oggi in Africa e in Asia difficilmente può dirsi figlia del colonialismo, ma molto più propriamente figlia dell'avidità di coloro che spesso con la violenza e la sopraffazione hanno conquistato il potere nell'area, depredandone le risorse a scopo di arricchimento personale.

Emblematiche le pompe per l'acqua donate dall'Europa ma rivendute alla Russia e alla Cina in cambio di armi.
 
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vit'
view post Posted on 1/7/2009, 19:46     +1   -1




si? Mi fai avere notizie più dettagliate su quella vendita? Non ne sapevo niente.

...quanto a una adeguata cultura di procreazione ecc, vallo a dire al vaticano...però sbagli di grosso quando sostieni che la fame di oggi difficilmente può essere ascritta al colonialismo, per il sempice motivo che un continente a cui è stata negata una storia, poi non sarà in grado, come è accaduto, di far fronte alle varie sopraffazioni e speculazioni "moderne". Neanche se "liberato", basti vedere in che condizioni è a tutt'oggi il Sudafrica. Non li risolvi così in fretta secoli di annientamento...
 
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nanni
view post Posted on 1/7/2009, 23:44     +1   -1




CITAZIONE (Vince_VR @ 1/7/2009, 18:26)
Nei paesi occidentali, l'introduzione della vaccinazione sistematica e la conseguente drastica diminuzione della mortalità infantile e senile si è accompagnata con una autonoma autoregolazione della fertilità da parte della popolazione, che oggi difficilmente ha più di tre figli, dovuto alla cultura delle risorse disponibili.

Gli stessi vaccini portati nei paesi africani ed asiatici ha creato una pericolosissima escalation formata da una notevole diminuzione della mortalità infantile e senile non compensata da una corrispondente diminuzione della fertilità, così le famiglie che avevano 20 figli ma di cui ne sopravvivevano all'età adulta non più di 5, a loro volta decimati dalle guerre tribali, così da ritornare ad un sostenibile tasso di 3/4 figli per coppia, oggi si ritrovano con 17/18 figli adulti, che quintuplicano la fertilità ad ogni passaggio generazionale, generando quella spaventosa carestia di cibo ed acqua che caratterizza oggi quei territori.

Credo che questa analisi sia sbagliata. Quando furono introdotti i vaccini, o, più in generale, la medicina cominciò a migliorare grandemente le aspettative di vita nei paesi europei e in nordamerica, non ci fu alcuna diminuzione della popolazione, tutt'altro: questa crebbe vertiginosamente.

Solo molto più tardi il tasso di natalità si stabilizzo. Come è noto il cosiddetto baby boom è successivo alla seconda guerra mondiale. Sostanzialmente non fu il miglioramento delle condizioni mediche a portare ad una diminuzione dell'incremento demografico, bensì il quello delle condizioni economiche. Che, ovviamente, nelle zone povere dell'Africa sono ancora a livello molto basso.

In molte di queste aree, inoltre, la mortalità, soprattutto infantile, è ancora altissima, nonostante l'esistenza di farmaci e vaccini a cui erò ancora troppo poche persone hanno accesso.

Il problema, presente in molti stati africani, di elites rapaci e corrotte che si sono impadronite delle leve del potere è certamente reale. Bisognerebbe però domandarsi anche quante di queste elites abbiano raggiunto il potere con l'appoggio, e facendo gli interessi, di vari paesi occidentali. Non è una scusante per le elites stessa, ma qualche chiamata di correo la si dovrebbe pur fare, visti i ripetuti interventi di potentati occidentali nelle questioni africane.

Ed è piuttosto ironico, oltrte che macabro, evocare l'aids, visto che molti studi fanno risalire questa pandemia alle atroci attività del civilissimo Belgio in quello che allora si chiamava Congo. E non nell'ottocento, ma nei vicini anni sessanta dello scorso secolo.

Nanni
 
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Vince_VR
view post Posted on 2/7/2009, 08:41     +1   -1




Al solito, Nanni, la colpa è degli altri ... non imparerete mai a pensare che ciascuno è sempre responsabile per ciò che gli accade e dare sempre la colpa agli altri non è un buon metodo per crescere.

Mi contesti (mi sa tanto solo per partito preso, ma non importa) e finisci col darmi ragione: è vero, anche in occidente l'avvento della medicina avanzata ha portato al baby boom, ma poi, appunto, c'e' stata l'autoregolazione delle nascite, mentre nei paesi poveri c'e' il boom e non c'e' l'autoregolazione, così la popolazione si espande drammaticamente.

Nessuna ironia tanto meno macabra sull'AIDS, su cui come di consueto sposi la tesi che ti fa comodo e che probabilmente ti scarica la coscienza (è sempre colpa degli altri, ovviamente), ma l'ipotesi di una mutazione naturale del virus gode di pari dignità scientifica delle altre formulate.

 
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nanni
view post Posted on 2/7/2009, 11:17     +1   -1




Certamente la teoria secondo cui l'AIDS compì il salto di specie, passando dalle scimmie all'uomo, per colpa delle pratiche mediche, alquanto disinvolte, dei belgi nei confronti degli autoctoni, è tutta da dimostrare, ne convengo.

Non sono invece da dimostrare gli orrori compiuti dai belgi subito prima e durante la penultima decolonizzazione avvenuta in Africa. L'ultima è quella portoghese negli anni settanta.

Sono fatti su cui non avresti alcuna difficoltà a venire a conoscenza, se volessi informarti, ma non importa. Personalmente, oltre ad informarmi sui documenti, sono stato anche in un posto dove la decolonizzazione era da pochissimo terminata: a Sao Tomé.

A Sao Tomé il dominio portoghese sembrava aver mostrato il suo aspetto maggiormente paternalistico. L'isola era piena di Rosas, grandi aziende totalizzanti, dove erano coltivati il caffè ed il cacao, ma c'erano anche servizi, come scuole e piccoli ospedali.

Purtroppo molte di queste rosas stavano andando in rovina: con il ritiro dei portoghesi non c'era una classe dirigente preparata a gestirle. Alla fine questa era la responsabilità dei colonizzatori in quel particolare contesto.

L'isola era stata popolata da zero, all'epoca in cui era l'ultima stazione della tratta degli schiavi destinati alle americhe. Il risultato è che vi erano presenti un gran numero di etnie diverse, provenienti dalle più disparate regioni dell'Africa continentale e persino da Capoverde.

Sebbene non abbia percepito grossi problemi di rivalità interetniche, mancava un'unità culturale, non c'era di fatto alcuna tradizione che permettesse di dare un'unità di intenti al paese. Per di più l'intera economia (quella, appunto, delle rosas) era tarata per l'esportazione di prodotti non lavorati, frutti di cacao o grani di caffè non tostato.

Con il crollo delle esportazioni l'isola si stava rapidamente riducendo ad un'economia di sussistenza. Così il problema non era quello della sovrappopolazione, che, per l'Africa subsahariana, è largamente sovrastimata.

Per il resto non posso che ribadire il punto più importante: non fu il miglioramento delle condizioni sanitarie, ma di quelle economiche, ad avere come conseguenza un rallentamento della crescita demografica. E non sto cercando di dare ad altri colpe che non sarebbero loro: solo cercando di analizzare i fatti senza ricorrere a categorie preconcette.

La storia dell'Africa è una storia di orrori. Compiuti, come è inevitabile, anche da africani su altri africani ma, negli ultimi secoli, da popolazioni che si consideravano più civili. Non solo gli europei ma, tanto per fare un esempio, dagli arabi, che per lungo tempo hanno avuto il monopolio della tratta degli schiavi.

Il presente è figlio del passato, non lo si può comprendere se non comprendendo quest'ultimo. Non puoi dire che adesso gli africani sono liberi per cui tutto quello che gli succede è responsabilità loro. Anche se è molto comodo.

Nanni
 
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