CITAZIONE (Vince_VR @ 1/7/2009, 18:26)
Nei paesi occidentali, l'introduzione della vaccinazione sistematica e la conseguente drastica diminuzione della mortalità infantile e senile si è accompagnata con una autonoma autoregolazione della fertilità da parte della popolazione, che oggi difficilmente ha più di tre figli, dovuto alla cultura delle risorse disponibili.
Gli stessi vaccini portati nei paesi africani ed asiatici ha creato una pericolosissima escalation formata da una notevole diminuzione della mortalità infantile e senile non compensata da una corrispondente diminuzione della fertilità, così le famiglie che avevano 20 figli ma di cui ne sopravvivevano all'età adulta non più di 5, a loro volta decimati dalle guerre tribali, così da ritornare ad un sostenibile tasso di 3/4 figli per coppia, oggi si ritrovano con 17/18 figli adulti, che quintuplicano la fertilità ad ogni passaggio generazionale, generando quella spaventosa carestia di cibo ed acqua che caratterizza oggi quei territori.
Credo che questa analisi sia sbagliata. Quando furono introdotti i vaccini, o, più in generale, la medicina cominciò a migliorare grandemente le aspettative di vita nei paesi europei e in nordamerica, non ci fu alcuna diminuzione della popolazione, tutt'altro: questa crebbe vertiginosamente.
Solo molto più tardi il tasso di natalità si stabilizzo. Come è noto il cosiddetto baby boom è successivo alla seconda guerra mondiale. Sostanzialmente non fu il miglioramento delle condizioni mediche a portare ad una diminuzione dell'incremento demografico, bensì il quello delle condizioni economiche. Che, ovviamente, nelle zone povere dell'Africa sono ancora a livello molto basso.
In molte di queste aree, inoltre, la mortalità, soprattutto infantile, è ancora altissima, nonostante l'esistenza di farmaci e vaccini a cui erò ancora troppo poche persone hanno accesso.
Il problema, presente in molti stati africani, di elites rapaci e corrotte che si sono impadronite delle leve del potere è certamente reale. Bisognerebbe però domandarsi anche quante di queste elites abbiano raggiunto il potere con l'appoggio, e facendo gli interessi, di vari paesi occidentali. Non è una scusante per le elites stessa, ma qualche chiamata di correo la si dovrebbe pur fare, visti i ripetuti interventi di potentati occidentali nelle questioni africane.
Ed è piuttosto ironico, oltrte che macabro, evocare l'aids, visto che molti studi fanno risalire questa pandemia alle atroci attività del civilissimo Belgio in quello che allora si chiamava Congo. E non nell'ottocento, ma nei vicini anni sessanta dello scorso secolo.
Nanni