CITAZIONE (Solitario* @ 21/1/2007, 13:20)
Ciao Lara, innanzitutto grazie per la tua patecipazione.
Credo tu abbia letto quanto si è scritto sull'argomento su Tl.
Qui, mi dai l'occasione per chiarire meglio il mio pensiero.
Innanzitutto la mia scelta è stata possibile perchè tutti e due i partners mettevamo in primo piano i figli, perchè i nostri dissensi non dipendevano dall'esistenza di un terzo (il grande amore che, chissà perchè, arriva sempre quando si è già sposati), perché anche se in quel momento non c'era trasporto né felicità, rimaneva la reciproca stima e l'affetto che, dopo sei anni di fidanzamento, dieci di convivenza e tre figli, non potevano svanire nel nulla.
Per nostra fortuna, sapevamo di avere un dovere da compiere insieme e l'abbiamo fatto nel massimo spirito di collaborazione.
Poi, col tempo, quei giorni di tensione passano e subentra un sentimento nuovo di amicizia, di complicità e di affetto.
Ma io ho aperto questo 3d non per parlare di me, ma perché sono particolarmente impressionato dall'enorme numero di divorzi che vedo in giro. Naturalmente ci sono dei casi in cui è un toccasana, come nel caso di un coniuge violento o alcolizzato, o cose ancora peggiori.
Ma... Guardiamoci intorno, quanti sono questi casi?
La maggior parte dei divorzi dipende da matrimoni affrettati, contratti sull'onda di un entusismo del momento e che, sfogata la passione iniziale, mettono in luce la diversità di educazione e di caratteri.
Le persone non crescono: continuano a cercare il "grande amore". Tutte prese da se stesse, non si rendono conto di aver generato delle vite che dipendono da loro e le trattano come cose o, addirittura, come strumenti di ricatto.
Passa in rassegna le coppie divorziate che conosci. Quante di loro avevano già pronto il nuovo amore?
E quanti sbandati vedi in giro che, guarda caso, sono figli di divorziati?
Io non cerco l'approvazione di nessuno, tento solo di farvi pensare a quello che sarà la nostra società quando sarà formata da persone tutte comprese di se stesse, senza il minimo senso della responsabilità e del dovere.
Parla con il figlio di un divorziato:
O sarà egoista e menefrghista come i genitori o sarà complessato al punto di non volersi sposare.
Come al solito mi sbaglierò...
Ma vi ho detto quello che pensavo.
Mah... Solitario, riguardo alla tua situazione, credo la vostra scelta sia risultata quella giusta anche perchè evidentemente le vostre incomprensioni non erano così profonde da impedirvi di stare ancora insieme. Vi siete dati un obiettivo comune, che era quello di pensare a crescere i vostri figli, di pensare prima di tutto al loro bene. Certo, sarai d'accordo con me, che il loro 'bene' avrebbe anche potuto significare separarvi, qualora i vostri rapporti non fossero più stati... come dire... 'civili'.
A volte non è la presenza di un 'terzo incomodo' a rendere tutto più difficile, ma come ha detto nanni, non si può generalizzare, ogni storia può essere simile ad un'altra, mai identica. Spesso le incompatibilità di carattere diventano un problema insormontabile, ognuno tira fuori il peggio dell'altro, e allora la separazione rimane l'unica via da seguire.
Posso farti una domanda? Se tu avessi incontrato 'il grande amore', saresti rimasto comunque assieme a tua moglie?
Tralasciando la tua esperienza personale, è vero che oggi il numero di divorzi è impressionante... la gente sopporta sempre meno, e ci si lascia anche per stupidaggini... ma forse il vero motivo è che taluni spesso si sposano con leggerezza, senza essere del tutto sicuri che la persona scelta sia poi effettivamente quella giusta. Altri si illudono che col matrimonio riusciranno a cambiare il marito o la moglie... e invece puntualmente le cose peggiorano.
Poi ci sono le coppie che si sposano perchè lei rimane improvvisamente incinta... e anche qui non sempre la scelta è quella opportuna, perchè un figlio non migliora i rapporti già traballanti...
Non sono d'accordo con te, Solitario... quando dici che la maggior parte dei ragazzi sbandati sono figli di genitori separati... credo che il disagio e l'irrequietezza degli adolescenti o dei giovani sia un problema assai più complesso che può avere più cause, non sempre facili da individuare.
Certo, può capitare che ragazzi figli di genitori divorziati, abbiano paura di sposarsi o di stringere legami stabili, ma non è detto che questo timore riguardi esclusivamente loro. Credo che ci sia poca voglia di prendersi responsabilità, di impegnarsi seriamente in qualcosa... E ti assicuro che di sbandati con dei genitori che vivono ancora insieme ce ne sono tanti... il fatto è che spesso i ragazzi sono annoiati, persi nella ricerca di un qualcosa che nemmeno loro sanno esattamente cosa sia... e allora arrivano a trovare il divertimento nel compiere azioni riprovevoli, senza stare a pensare alle conseguenze.
Sarà anche importante crescere avendo entrambi i genitori vicini, ma si può essere distanti anche vivendo insieme... Quanti genitori possono dire di conoscere veramente i figli? Quanti, troppo presi dal lavoro, non hanno mai tempo di parlare con loro? Di interessarsi davvero ai loro eventuali problemi?
Ovviamente neanche qui si può generalizzare troppo... non tutti i genitori sono menefreghisti, e non tutti i figli sono scansafatiche-perditempo...
Tornando ai divorzi... probabilmente non è così facile trovare la propria 'anima gemella' e spesso ci si illude di averla scovata... per poi accorgersi che non era quella giusta, perchè 'quella giusta' la si incontra dopo... oppure mai...