CITAZIONE (vitruvio1 @ 15/1/2007, 06:25)
no, non ti sto chiedendo di essere d'accordo, parlo di come le cose alle volte vanno, La scelta. A me 'sta storia della coppia non mi ha mai davvero convinto, fin da sempre ho avuto l'impressione che nel momento stesso che scattavano tutti i meccanismi di possesso e contratto e accasamento tutto ci fosse nella coppia tranne la passione e l'amore, figuriamoci l'amicizia.
Forse è appunto per quello che istintivamente mi sono sempre ritratto in me stesso, nelle storie che ho avuto. Poi la convivenza va avanti, il tempo scorre,
la relazione diventa col tempo la tua stessa esistenza e i cambiamenti sono poi lunghissimi e sofferti perchè nel frattempo le avvenute distanze e incomprensioni sono cosa che si è ramificata e appare quasi normale, nessuno ha più davvero il coraggio di reagire e le cose si trascinano.
Mi sono scoperto, inoltre, possessore inconscio ( prima inconscio, ma poi ho analizzato la cosa e l'ho scoperta) di tutta la manfrina indotta ruolizzata di Lui/Lei. D'altronde, c'era da sospettarlo, perchè sull'onda dell'attrazione poi ci si accomoda al volo come in un guanto in quella manfrina scritta da altri. Sembrerò eccessivo, ma così a occhio e a esperienza credo che la stragrande maggioranza delle coppie viva questa situazione. Se ci sono due etnie che davvero convivono a forza dietro un sistema di linguaggio del tutto convenzionale come fossero degli estranei che hanno dovuto trovare un'accordo per stare sotto lo stesso tetto, quelle sono il maschio e la femmina, fanno finta di niente per "sopravvivenza" e tirano avanti così per decenni.
No, Nanni, non siamo la stessa persona. Credo che Vitruvio abbia confuso oppure abbia sbagliato a scrivere. Siamo due persone diverse.
La cosa che non capisco, Vitruvio, è il motivo per il quale ci si senta costretti a
trascinare una relazione stantia, che non è positiva per nessuno alla fine. La cosa pegggiore si ha quando entrambi o uno solo dei due inizia una nuova realzione fuori.
A che pro stare insieme?
Capisco che alcuni motivi logistici (la casa, i figli... ) non giocano a favore ( sono favorevole anche quando viene minata la serenetà dei figlioli), ma se tali situazioni non ci fossero sarebbe meglio vivere di nuovo la libertà.
CITAZIONE (nanni @ 15/1/2007, 08:27)
Credo che l'esistenza di uno "schema", prima biologico e poi culturale, a cui le coppie umane si conformano, sia difficile da mettere in dubbio. D'altra parte la nostra coscienza emerge da una piramide di processi di varia natura di cui non siamo coscienti e che danno origine a desideri e pulsioni che la ragione cerca di riordinare, razionalizzare e disporre secondo una gerachia di priorità. Cosa c'è di razionale nell'impulso sessuale? Perché mai dovremmo fare tutti questi sforzi per arrivare ad accoppiarci? Se fossimo completamente razionali certamente eviteremmo di sprecare tante energie per un atto, tutto sommato, completamente inutile. Ma se fossimo del tutto razionali, senza impulsi biologici, non avremmo nulla su cui esercitare la nostra ragione, nessun motivo di fare alcunché. Saremmo dei computer che nessuno utilizza.
Nello stesso modo costruire delle coppie non è probabilmente il modo migliore per affrontare il problema di come riprodurci efficacemente o vivere senza sentirci troppo soli, tuttavia le "specifiche" della nostra specie ci offrono questa soluzione quantomeno come prima scelta. A cui poi possiamo anche evitare di adeguarci ma con la quale non possiamo evitare di confrontarci.
Insomma quello che siamo abituati a chiamare "noi stessi", cioè la nostra coscienza, è solo una parte di quello che effettivamente siamo, da qui la nostra doppiezza, il fatto che a volte ci sembra di comportarci in modi che non corrispondono al modo in cui coscientemente riteniamo sarebbe giusto comportarci. Il fatto che nel nostro partner non vediamo la persona reale che è ma una sorta di personaggio schematizzato, l'archetipo del partner che si è spontaneamente costruito in noi. Non siamo obbligati a comportarci secondo questi schemi prescritti, però spesso non troviamo di meglio che seguirli supinamente perché la loro forza è molto grande e perché a sua volta la nostra cultura ne è comunque profondamente influenzata.
Spero di non essere stato troppo confuso.
A proposito, perché, Vit, chiami Scleva La Scelta? Non mi pare che siano la stessa persona...
O lo sono?
Nanni
Sì, l'amore non ha nulla a che vedere con la ragione. Pertanto non è possibile costruire una coppia a tavolino.
I motivi per i quali ci si occoppia sono noti a tutti... bisogna vedere come rendere possibile questo in modo che sia "per tutta la vita". Nella scelta giocano tanti fattori che man a mano (quando ci si scopre totalmente) perdono valore e fanno morire l'entusiamo e la gioia.
Questo potrebbe essere uno dei tanti motivi che spingono alla fine del rapporto.