L'amore al tempo delle mele

Considerazioni sparse:

La mano di "da capo a piedi" e di "dopo ogni lacrima" è la stessa: scrive "PO" ma sembra abbia scritto "B".

"Spero k tu mi ami veramente", originariamente seguito da un minaccioso "se no", e cautamente sostituito dalla coordinata "e non mi usi", è un piccolo capolavoro del bon ton.

Apprezzabile la "perculata" di una/o che scarabocchia i muri coi versi della più pallosa canzone di Zarrillo.

La mia preferita comunque, a parte il mistero che solo una nuova stele di Rosetta potrebbe aiutarci a decifrare (ma è da scompiscio l'esercitazione che ci sta sotto "angeli"! ), è "L'amore nasce con un sor."

Una scritta letta su di un muro a Sassari mi fece ridere non poco, recitava, a grandi lettere: "Rompere i coglioni: ho scoperto cosa fare nella vita."!

Poi ne ricordo altre, a proposito non dell'amore, ma del disamore maschio e femmina, una diceva: "Col dito, col dito, l'orgasmo è garantito!", e sotto qualcuno aveva aggiunto: "Col cazzo! Col cazzo! E' tutto un altro andazzo!".

Invece io, innamorato e giovine, invece che dichiarare il mio amore su di un muro decisi di farlo sulla mia pelle con un attrezzo artigianale. Cominciai a scrivere la prima lettera della mia tizia, "E", e arrivato alla seconda stanghetta mi fermai, mi parve già tanto, ho ancora la mezza "E" sulla mano!

Vedere, vedere!

lo so bene, bauscia! Quelle scritte erano sul muro del tribunale della mia città, di fronte c'era la sede dell'MSI, e su quella strada passavano i cortei, compresi quelli delle femministe, e così eccoti spiegate quelle scritte!
C'era poi anche qualcosa su Curcio, Kossiga...