| stamattina voglio raccontarvi una cosa ......... in prima superiore ho conosciuto una ragazza, una tipa un po' snob, amante delle griffe, delle belle macchine e dei locali "in". Io l'opposto, una ragazzina ribelle, nata e vissuta in campagna, amante di tutto ciò che era controtendenza. Lei un po' dura di "comprendonio" a scuola faticava molto, io invece ero abbastanza brillante. Interrogazione di tecnica alberghiera, lei prende un sonoro 4 io un 10. Una nostra compagna di classe dice a lei "perchè non studi con M? Lei è brava, ti può aiutare" "ci credo che M è brava, è ripetente!" "Scusa S, io non sono ripetente se vuoi una mano te la dò" Iniziamo a conoscerci e scopro che non è male, una ragazza in piena crisi adolescenziale, i genitori che si stanno separando, una fratellino minore che rompe le scatole all'infinito, obbiettivo della sua vita un buon matrimonio con un uomo tranquillo ed economicamente ben fornito. Io in piena crisi d'onnipotenza, convinta di avere il mondo in pugno, imperativo categorico riuscire sempre e comunque da sola. Diventiamo amiche amiche, anche se non usciamo quasi mai insieme,lei è presente quando io mi metto con P, un ragazzo bellissimo ma stronzo che mi picchia ma che riesce a farmi sentire unica, lei è vicina a me quando rimango incinta e segue passo passo la mie scelte a volte non approvandole ma sempre rispettandole, lei è vicina a me quando nasce mia figlia e lei è sempre vicina a me quando a 18 anni prendo mia figlia e me ne vado da casa. 20 anni, lei mi chiede se può stare un po' di giorni a casa mia, le cose non vanno con i suoi ed ha bisogno di tranquillità. Si trasferisce da me e le nostre vite continuano, io coi miei amici, lei con i suoi , lunghe chiacchierate notturne dove ci raccontiamo tutto tutto tutto. "Ho conosciuto un ragazzo stasera " "Dai, racconta" "E' bello, si chiama A. mi ha invitata a cena domani sera" "Spettacolo e dove andate?" "Non lo so! E tu con M come và?" "Bene, ci vediano dopodomani" "Ma quando me lo fai conoscere stronza?""Dai, vediamo se dopodomani riesco a convincerlo e viene a prendermi a casa"Speriamo, intanto mi aiuti a scegliere cosa devo mettermi per domani sera?" "Ti voglio super domani sera " Esco con A. "Dove mi porti a cena stasera?" "Ho cucinato per te, andiamo".......cena a casa di A, candele, musica dolce, lui che è più grande di me.......finiamo a letto, non è un gran che ma forse è la prima volta e dobbiamo conoscerci. Siamo in cucina nudi, stiamo mangiando e lui mi dice "Che racconti stasera ad S di noi?""Io non ti ho mai parlato di S, come fai a saperlo?" "Tu che vuoi gli racconti domani sera ad S di stasera?" "Tu sei M???? E sai che S è amica mia?" " Certo che lo sò " "merda!!!!!" Arrivo a casa e trovo S che mi aspetta sveglia, vuol sapere com'è andata, che mi ha detto, che ho fatto, come sono stata......come faccio a dirle la verità???? "S. devo parlarti" "Dimmi" "Sai A? beh, stasera dopo che avevamo scopato mi ha detto che ti conosce""Ma dai , io non mi ricordo""Lui e M sono la stessa persona" "Non ci credo, e tu non lo sapevi?" "No, giuro" " Stronza si che lo sapevi.......e puttana, c'hai scopato subito perchè avevi paura che domani sera uscendo con me ti avrebbe mollato" Non è vero ma lei non mi crede, mi dico che passerà, siamo amiche, lavoriamo insieme, io sono il suo caposervizio, vive con me....passerà. Io ero in ferie in quel periodo , lei lascia casa mia , non ci sentiamo ma io mi dico che deve solo capire che non stò mentendo. Rientro al lavoro e scopro che lei è in malattia, mi chiama il direttore e mi dice che S ha parlato con lui....mi ha sputtanata completamente, il direttore sà che ogni tanto mi piace sballarmi e questo lui non lo tollera. Riesco a chiarire con lui ma sento dentro un dolore forte e acuto, non capisco perchè lei ha usato ciò che sapeva di me contro di me. La nostra amicizia è finita quel giorno, abbiamo continuato a lavorare insieme per un bel po' ma non era semplice, io ero il capo ed essere imparziale non mi riusciva. Ho trovato un altro posto, me ne vado. Lei mi dice "Mi sposo, il primo nvito è per te""tu sai vero cos'è per me l'amicizia vera, ne abbiamo parlato tante volte" "si lo sò e vorrei ricucire la nostra" "non puoi" "perchè?" "perchè mi hai fatto male, troppo male ed io ti odio" "odio è una parola forte dai, forse riusciamo a capirci ancora" "no, io non odio P che mi ha picchiata e non vuole fare il padre perchè non era parte di me , non odio mio padre per ciò che ha fatto perchè io non l'ho scelto come padre ma odio te, perchè ti avevo dato tutto di me e tu l'hai usato per farmi male". Sò che è felice adesso, è ancora sposata, ha un bimbo, lavora ancora li ma ogni volta che vengo a sapere qualcosa di lei sento ancora quel dolore sordo che mi attanaglia il cuore e nonostante tutto continuo ad odiarla. Perchè per me l'amicizia è qualcosa di troppo bello e prezioso e colei che io chiamo AMICA ha dentro di me un posto speciale e mai e poi mai potrei anche solo pensare di farle del male.
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