CITAZIONE (vestita.di.perlenere. @ 13/3/2011, 15:19)
Perchè quando una cosa ci va male in qualsiasi ambito, diciamo sempre: 'passerà' e quindi riteniamo il tempo come complice e liberatore della sofferenza, mentre quando ci va tutto bene non riusciamo a liberarci del preconcetto
che 'anche le cose belle finiscono'? ma perchè non potrebbero durare per sempre e sfatare il detto che
il 'sempre non esiste'?
credo che, intuendo ma non sapendoselo ben spiegare, la gente sappia in fondo che la dualità piacere/dolore è legata al senso del tempo. Ma il tempo, effettivamente, non esiste. Non c'è mai un prima o un dopo, c'è sempre e solo un adesso. Non c'è mai stato un momento e mai ci sarà nella nostra vita, in cui siamo prima o dopo, siamo sempre e solamente adesso. Ecco perché il tempo non esiste.
E' una proiezione mentale, perché la mente, che è un meccanismo, vive in continua elaborazione il passato, cioè i ricordi del passato, e li proietta nel futuro come speranza/progetto eccetera. Il risultato di questa operazione è un senso di vita lineare, in avanti, è il senso del tempo.
Mentre il "sempre" esiste sempre, ed è il momento che stai vivendo. Quando non vivi il momento, entri nella dimensione mentale/astratta del tempo e ti poni quelle domande.
Il senso del piacere e del dolore fanno parte del progetto della mente, cioè dell'immagine che hai di te stesso. All'interno di quell'idea, l'ego, hai la convinzione che alcune cose procurino piacere, e altre dolore, quindi ti adoperi continuamente per inseguire quelle pulsioni, per, in definitiva, soddisfare quell'ego, quella proiezione di te dettata dalla mente. Ti stai completamente identificando in quella proiezione, e quindi ti poni le domande sul tempo, se quella cosa durerà o finirà. Non vivi il momento, cioè il "sempre". Soffri, ti preoccupi, persino nel piacere. Infatti molti confondono il senso del piacere col senso della gioia, della felicità. "Sensi", questi ultimi, che non hanno contrapposizione dualistiche e che sono avvertibili solo se in adesione completa con l'istante, il "sempre".