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Crisi del sesso, Due volte su tre è lei a non volere...

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Valentino Pupetta
icon8  view post Posted on 13/5/2006, 15:45     +1   -1




:blink: :P :D

Coppie, la crisi del sesso
«Due volte su tre è lei a non volere fare l’amore»
Dalla Aniston a Charlize Theron: quando il desiderio crolla
Il medico su «Ok salute»: problema fisico, la testa non c’entra

Le donne sono legittimate a mandare in bianco fidanzati, mariti e amanti in più di un’occasione. In zona gravidanza-parto-allattamento la scusa del mal di testa viene ben digerita, per esempio. Ma se la stagione dei no si prolunga si lascia la categoria delle mogli-compagne-morose stressate per entrare in quella di «pazienti». Di quale specialista però è poco chiaro. A curare la malattia dell’indifferenza (le donne ne soffrono il doppio degli uomini, per la precisione il 33% contro il 16%, due volte su tre è lei a dire no) sono ginecologi, psicologi, consulenti di sessuologia ma sull’ordine in cui affrontarli sono divisi gli stessi esperti.
Alessandra Graziottin, medico specializzato in ginecologia e sessuologia, sostiene sulle pagine di Ok-La salute prima di tutto (in edicola) che «finora si è dedicata poca attenzione alle componenti fisiche e biologiche che contribuiscono a spegnere il desiderio». Se lei snobba lui forse non è sempre storia di stress o stanchezza. «La libido è influenzata da ormoni che dai vent’anni in avanti sono in costante diminuzione — spiega Graziottin. E snocciola i numeri del tradimento —: il testosterone a 50 anni è dimezzato, il Dhea fra i 20 e i 50 cala del 60-70%, idem per gli estrogeni». Ormoni a parte i nemici dell’eros sono parecchi, dal colesterolo, all’ipertensione, al diabete. «Il dolore durante il rapporto, che è un problema per il 10-15% delle donne, è spesso legato a precise cause mediche, con la terapia giusta torna la voglia di fare l’amore». Ecco perché la ricetta di Graziottin è «prima cosa check- up medico, poi psicoterapia».
E’ una scuola di pensiero. Lontana da quella di Roberta Giommi, psicoterapeuta sessuologa, presidente dell’Istituto internazionale di sessuologia. «Non credo che la componente fisica sia prevalente—dice —. Il calo del desiderio è legato alle fasi del ciclo vitale, i cambiamenti di ruolo incidono spesso sulla sfera sessuale, infatti l’età a rischio è quella dai 35 ai 45 anni». Ovvero la stagione della vita in cui si sceglie se avere o non avere figli, mariti, relazioni stabili. «Più del 90% dei nostri pazienti risolve il problema con brevi trattamenti, senza farmaci o analisi troppo intrusive, l’aspetto chimico sanitario secondo noi non va enfatizzato. E va detto che non è un percorso lungo, bastano poche sedute di psicoterapia per recuperare».
Resta un problema a monte, chi indirizza le signore allo specialista giusto? Sarebbe il compito del medico di base, ma così non avviene: «Purtroppo non si parla di sesso dal medico di famiglia».Adenunciarlo è la Società di medicina generale: «I pazienti ne vorrebbero parlare, c’è una forte domanda, ma resta inascoltata — dice Raffaella Michieli, responsabile alla Simg dell’area Salute donna —. Stiamo facendo formazione per sensibilizzare la nostra categoria. I pazienti spesso hanno manifestazioni equivalenti del mancato desiderio, come cistiti, coliti, dolori addominali, del coccige, del perineo ma l’argomento è ancora tabù. Basterebbe una domanda sulla contraccezione per affrontare il tema ma ancora oggi la maggior parte di noi non la fa».

Federica Cavadini

13 maggio 2006

www.corriere.it
 
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_Nicoletta
view post Posted on 16/6/2006, 23:03     +1   -1




Da giovane mi mandavano più in bianco a me
ora è il momento della giusta vendetta

ahahah
 
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Tican
view post Posted on 17/6/2006, 14:03     +1   -1




CITAZIONE (_Nicoletta @ 17/6/2006, 00:03)
Da giovane mi mandavano più in bianco a me
ora è il momento della giusta vendetta

ahahah

Avevi una pessima compagnia allora, Nicoletta.....
 
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_Nicoletta
view post Posted on 23/6/2006, 19:54     +1   -1




No non ce la facevano a starmi dietro
so' focosa io che credi...^^'
 
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view post Posted on 26/6/2006, 12:27     +1   -1
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veramente sarei fuxia

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CITAZIONE (_Nicoletta @ 17/6/2006, 00:03)
Da giovane mi mandavano più in bianco a me
ora è il momento della giusta vendetta

ahahah

fai come quello che se lo taglia per far dispetto alla moglie? :D
 
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view post Posted on 23/4/2011, 16:06     +1   -1
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Meglio perderlo.

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Ed ora che ho trovato la discussione, non so piu' dov'e' l' articolo...
Depressione post coitum.
Mo' cerco su corriere o repubblica...

Una su tre piu' due su tre fa tre su tre.
Messi bene...

CITAZIONE
Tristezza post-sesso,
ne soffre una donna su tre
Un terzo delle donne patisce il «sex blues», mestizia alla fine del rapporto. Nessun legame con la prestazione

RICERCA USA-AUSTRALIA

Freud e altri studiosi e psicologi hanno provato a definirne le ragioni dell'inconscio nei loro scritti, ma le cause neuronali restano ancora sconosciute. È la tristezza post-rapporto, o la depressione post-coitum, anche se parlare di depressione è errato. La prova una donna su tre alla fine del rapporto sessuale: una sensazione di ansia, malinconia, tristezza, spesso accompagnata da un irresistibile desiderio di piangere. Che non ha nulla a che vedere con l'esito della prestazione, perché colpisce a prescindere dalla soddisfazione sessuale o dal raggiungimento dell'orgasmo.

CRISI DIFFUSA – Secondo i dati dei ricercatori dell'università australiana del Queensland e di quella dello Utah negli Stati Uniti, che hanno condotto lo studio su oltre 200 giovani donne, il 32,9 per cento del campione intervistato ha dichiarato di aver sofferto nella vita sessuale adulta di sex blues, una o più volte. La crisi si risolve spesso in pochi minuti, a differenza di tristezze più conosciute e studiate, come il baby blues, in arrivo dopo la nascita di un figlio dal perdurare più lungo. Si esprime solitamente a orgasmo avvenuto, attraverso la sensazione di ansia, irritabilità, malinconia, attacchi di pianto. Proprio nel momento in cui, dunque, il fisico femminile dovrebbe rilassarsi ed essere invaso da un diffuso benessere fisico e psichico.

 
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view post Posted on 23/4/2011, 21:20     +1   -1
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Un Ghigno per tutte le stagioni

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Mi sembra una stronzata: è proprio l'allentarsi delle tensioni che spesso libera il pianto.
Di donne che piangono "dopo" ne ho sentita qualcuna: ma non è "tristezza", è, appunto, rilassamento che prende una strana via.
E un piantarello di un paio di minuti non è certo "depressione".
A me non è mai capitato... più facile che, in certe occasioni, mi venisse la ridarella.
 
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Dama dell'Arno
view post Posted on 24/4/2011, 01:10     +1   -1




A me si, è capitato, ma era tutt'altro che depressione!!! :lov:
 
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7 replies since 13/5/2006, 15:45   369 views
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