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pornodipendenza:una via d'uscita, un gruppo di auto aiuto on line

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marcovp
view post Posted on 22/9/2003, 02:59     +1   -1




La pornografia da internet è una droga che crea una dipendenza terribile; è una tragedia che riguarda milioni di persone nel mondo ed ha assunto ormai la caratteristica di problema sociale. In Italia solo adesso si comincia a parlarne.
Ho 50 anni, felicemente sposato con una donna bella ed intelligente, non ho mai avuto problemi particolari nel rapporto con le donne, sono laureato, libero professionista, colto, di bella presenza. Da 6 anni sono dipendente da pornografia da internet.

Il pornodipendente è solo nella sua disperazione, nella sua vergogna, nella sua mancanza di autostima. Si possono confessare tanti tipi di dipendenza (alcool, fumo, gioco d'azzardo, eroina, bulimia, chat, giochi di ruolo, eccesso di rapporti sessuali MA NON SI PUO´ CONFESSARE AD UN ESTRANEO DI TRASCORRERE ORE ED ORE DAVANTI AL MONITOR A GUARDARE FOTO E FILMINI PORNOGRAFICI. E dopo ore che stai davanti a quel monitor maledetto, con il tuo pene in tensione tra le mani, quando ti senti esausto, quando senti che stai per impazzire, per poter riuscire a fermarti l’unica soluzione è l’eiaculazione. Ed hai il crollo verticale di quella assurda tensione. E ti dici che assolutamente quella è l’ultima volta, che ora hai capito, che da domani cambierà. E domani ricominci, esattamente nello stesso modo.

Dopo anni di angoscia ho cominciato a curarmi con uno psicoterapeuta specializzato in dipendenze. Ora comincio a vedere una possibilità di salvezza. Ed a questo punto lo psicoterapeuta mi ha detto che dovevo entrare in contatto con altri dipendenti come me, per confrontarci, scambiarci le nostre esperienze, le nostre paure, le nostre piccole gioie per i periodi di sobrietà, le nostre speranze. Dopo aver aperto numerosi forum su internet relativi alla pornodipendenza, finalmente il 23 aprile ho aperto un gruppo di auto aiuto per dipendenza dalla pornografia. E' il primo in Italia. Da quel giorno io non ho più guardato pornografia, salvo piccole ricadute (un dipendente sa cosa vuol dire quasi un mese di sobrietà). Ma ho sempre paura di ricominciare.
Ad oggi siamo 400 iscritti ed abbiamo ricevuto 1.500 lettere di pornodipendenti. Ma vogliamo diventare più numerosi, vogliamo poter contattare più gente a cui poter dire che comunicando tra di noi, studiando in prima persona la nostra malattia, responsabilizzandoci l´uno con l´altro si può cominciare ad uscire dalla nostra angoscia, dalla nostra paura di diventare pazzi.
Il nostro indirizzo internet è
http://it.groups.yahoo.com/group/noallapornodipendenza
Spero di leggerti presto. La tua lettera aiuterà tutti noi del gruppo e potrà rappresentare il primo passo verso la liberazione

Marco
 
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nanni
view post Posted on 22/9/2003, 13:21     +1   -1




Si, certo, immagino che sia davvero imbarazzante dover spiegare le cause di un gomito del tennista quando tutti sanno che non hai mai giocato un set in tutta la tua vita... Scherzo ma, naturalmente, il problema è serio. A modo suo. A mio parere non ci si può però esimere da un distinguo: due sono le conseguense negative della masturbazione, il tempo che occupa (in questo senso un pizzico di eiaculatio precox è una mano santa, non dovendo soddisfare altri che se stessi) e l'altro è il senso di colpa che provoca. Per il primo problema c'è poco da fare salvo trovarsi impegni che aiutino a riempire il tempo e lascino meno spazio da dedicare all'autoerotismo, il secondo problema richiede un po' d'attenzione: di cosa è opportuno sbarazzarsi, della masturbazione o del senso di colpa? La mia opinione è che bisogna sbarazzarsi del senso di colpa e continuare a masturbarsi quanto si vuole. Parafrasando Woody masturbarsi è fare l'amore con una persona che ci è molto cara... Perché questo dovrebbe dimnuire la nostra autostima?
Nanni
 
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next5years
view post Posted on 22/9/2003, 14:04     +1   -1




una risposta arguta nanni, ma mi pare che tu non prenda troppo sul serio il dramma del nostro amico marco, pensa un po un professionista di successo (se fosse stato un operaio il problema non si sarebbe posto visto che l'abiezione nelle classi povere è ritenuta una cosa normale, anzi giusta) costretto a terapie di gruppo per evitare di essere sorpreso dalla bella ed intelligente moglie (e che volevi che un professionista di successo avesse sposato una racchia scema?) piegato sulla tastiera in preda allo spasmo preejaculatorio telematico!

Cerca piuttosto di trovare qualche argomento che lo aiuti a superare questo vergognoso stato di dipendenza, io non saprei cosa consigliargli, o forse magari cambiare tipo di dipendenza con una molto meno disgustosa e meno compromettente, ad esempio quella che da una certa polverina bianca assunta per aspirazione; dicono che fra i professionisti di successo sia molto comune visto che se la possono permettere;
e che inoltre esalti la produttività lavorativa e sia gradita anche dalle mogli, specie belle ed intelligenti.
la videopornodipendenza lasciamola alle classi meno agiate, è roba da poveri.

Che ne dici nanni, è un buon consiglio?
 
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nanni
view post Posted on 22/9/2003, 17:05     +1   -1




Oh bello, si, proprio un consiglio d'amico... Se poi diventa cocainome ma continua ad essere mastuirbatore pensa a come se lo riduce...
Nanni
 
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next5years
view post Posted on 22/9/2003, 18:09     +1   -1




hai ragione nanni, non era un consiglio da amico, allora visto che il nostro marco ha ritenuto di rivolgersi a me nella speranza di un contributo a risolvere il SUO problema, gli do addirittura la SOLUZIONE definitiva, drastica, totale.
Si articola in 2 fasi:
1) disdetta immediata del contratto ADSL; quando gli arriveranno a casa bollette milionarie comincera a calmare la mano.....(anche se è un libero professionista di successo)
2) buttare nel cesso Internet e passare dall'autoerotismo ad un piu sano erotismo a due, e visto che è dotato di bella ed intelligente moglie credo che l'operazione non dovrebbe costargi poi una fatica eccessiva.

eh dovrei farmi pagare per queste consulenze, ma ho il cuore troppo tenero e di fronte a tali drammi prevale la mia innata generosità.

A parte gli scherzi, spero che l'amico Marco legga questi nostri messaggi e che possano essergli in qualche modo di aiuto, lo dico anche pensando a sua moglie poveretta, chissà che umiliazione.

Edited by next5years - 22/9/2003, 17:02
 
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buola
view post Posted on 22/9/2003, 22:57     +1   -1




Non so.....mi dispiace per marco. Non ci vedo niente di male nella masturbazione. E nenache penso che la moglie ne risenta particolarmente. Forse e chissà da quanto non si guardano neanche in faccia se non per parlare del più e del meno.
Si fa un gran parlare di questa pornografia su internet. Ma comperare un giornale o noleggiare una cassetta porno in viedeoteca o pagare la pay tv per vedere comunque film pornografici non è la stessa cosa?
 
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next5years
view post Posted on 23/9/2003, 13:10     +1   -1




QUOTE (buola @ 22/9/2003, 21:47)
Non so.....mi dispiace per marco. Non ci vedo niente di male nella masturbazione. E nenache penso che la moglie ne risenta particolarmente.

beh potrebbe essere proprio quello il motivo per cui non si guardano piu in faccia, mettiti nei panni di lei che vede il marito trascurarla per farsi pippe guardando filmini si internet! nessuna donna lo sopporterebbe.
cmq ripeto , la soluzione di questo dramma esistenziale esiste ed è di facile attuazione, tagliare ADSL e tornare al vecchio collegamento a scatti; dove non potè la terapia, potè la....bolletta!!!

PS. anzi visto che tanto qui questo marco non verrà più, quasi quasi mi iscrivo al loro forum , e gli suggerisco questa soluzione, magari non ci hanno pensato....

Edited by next5years - 23/9/2003, 12:01
 
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nanni
view post Posted on 23/9/2003, 16:11     +1   -1




I comportamenti ossessivi, a prescindere dalla loro natura, possono essere un vero guaio per chi ne è affetto... Qui si è potuto fare un po' di ironia viso il tipo di ossessione che il nostro amico Marco ha, con molto coraggio, denunciato, ma anche comportamenti apparentemente innocui possono evolvere in modo disastroso. C'era una miliardario americano, Howard Hughes, produttore cinematografico e molto celebre anche come pioniere dell'aviazione. Costruì alcuni degli aerei più grandi della sua epoca, veri mastodonti dell'aria che però volavano malissimo, ma Hughes di soldi da buttare ne aveva parecchi. Era però affetto da una piccola mania: lavarsi. Beh, tutti noi ci laviamo, chi più chi meno. La mia guida spirituale suggerisce di non esagerare "Perché lavarsi troppo danneggia gli organismi che vivono sulla nostra pelle" ma, in effetti, di tanto in tanto un bagno se lo fa anche lui, Brad. E' però facile incontrare persone che sembrano lavarsi un po' troppo spesso e non riescono a celare un profondo orrore per lo sporco e per i germi. Persone che prima di toccare una maniglia la spolverano con un fazzoletto ed hanno le mani arrossate per i continui lavacri. Hughes era uno di questi, ma poi la sua condizione peggiorò e finì per non fare praticamente altro. Poi, come in un contrappasso, a lavarsi non riuscì più. Perché il lavarsi è in realtà l'unione di una serie di singole azioni: tirarsi su le maniche, aprire il rubinetto, prendere il sapone, insaonarsi, sciacquarsi eccetera. Il nostro miliardario non riusciva più a lavarsi perché non portava a termine la sequenza: prima di arrivare a mettere le mani sotto il getto d'acqua tornava a tirarsi su le maniche e a girare il rubinetto e così via fino all'esaurimento. Le sue condizioni psichiche ebbero un tracollo e due sue guardie del corpo presero il controllo della sutuazione, si impadronirono della sua casa e lo confinarono in una stanza dove condusse per breve tempo una vita da barbone tra i suoi stessi escrementi... Poi morì.
E dire che lavarsi da sicuramente meno soddisfazioni che... Ma lasciamo perdere e finiamola qua.
Non so se ti conviene, Next, iscriverti a quel forum... Ti costringeranno ad un pubblico outing, a confessare il quante volte, il quando e il come... E se non lo farai ti tratteranno da bugiardo o da infiltrato.
Nanni
 
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next5years
view post Posted on 23/9/2003, 17:15     +1   -1




gia fatto.
 
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next5years
view post Posted on 23/9/2003, 17:17     +1   -1




ho dato il mio contributo, il mio aiuto come era stato chiesto, se davvero vogliono smettere adesso sanno come fare.
 
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buola
view post Posted on 23/9/2003, 17:31     +1   -1




ma se fosse stato così semplice next ....credi che non ci sarebbero arrivati da soli? Purtroppo qualsiasi dipendenza non è così facile da debellare. Sarebbe come dire a un drogato..."ma come, basta non comprare più droga"...per me ci vogliono dei centri di ascolto e una specie di sert anche per queste patologie.
Quindi la tua saggezza....sembra più un'autostima, ma non credo che "loro" non ci avessero pensato. No Marco?
 
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nanni
view post Posted on 23/9/2003, 18:19     +1   -1




QUOTE (next5years @ 23/9/2003, 16:05)
gia fatto.

Gli hai detto tutto?

QUOTE (next5years @ 23/9/2003, 16:07)
ho dato il mio contributo, il mio aiuto come era stato chiesto, se davvero vogliono smettere adesso sanno come fare.

Ah, ecco...
N.
 
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next5years
view post Posted on 23/9/2003, 20:51     +1   -1




una prima risposta:

"Il nostro "problema" è molto più complicato di quanto tu possa
immaginare. E anche se in internet non si parla tanto di ciò ti
posso assicurare che è così proprio perchè ci stiamo passando sulla
nostra pelle. Il nostro si può definire come un desiderio
compulsivo. Non ci servirà a niente ritornare al 56K, perchè in
internet esistono siti free che ti fanno scaricare filmati di
piccole dimensione. Cassette e giornali continuerebbero ad
alimentare il nostro problema, perchè alla fine il comportamento
sarebbe sempre lo stesso. Io penso che la tentazione non si può
sconfiggere, dobbiamo solo imparare a gestirla e respingerla."

Stefano

NB. io avevo risposto ad uno che aveva detto si essere stato piu di 5 ore a scaricare materiale dalla rete...
 
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nanni
view post Posted on 23/9/2003, 21:46     +1   -1




Classica risposta da alcolista anonimo... Il problema non sta nella quantità, anche un bicchierino viene considerato deleterio... Ci sono delle ragioni per questo, bisogna riconoscerlo, ma anche una certa cecità moralistica... La possibilità di "ridimensionare" il proiblema non viene nemmeno presa in considerazione, l'obbiettivo è tutto o nulla.
Nanni
 
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nanni
view post Posted on 23/9/2003, 23:37     +1   -1




Mi è tornato in mente un episodio, successo parecchi anni fa, che in qualche modo sembra appoggiare la risposta di Stefano... Una storia triste e po' ridicola, come spesso sembrano le storie di comportamenti ossessivi. Conoscevo un tizio, sposato, non so se con dei bambini, che prendeva eroina. Occasionalmente, il sabato pomeriggio o così, una volta ogni tanto, non lo si poteva considerare un vero tossicodipendente, eppure... Non essendo uno stupido la faccenda lo preoccupava e, in qualche modo, lo metteva in conflitto con se stesso, anche se non intendeva rinunciare: gli piaceva. Così sviluppò un paradossale atteggiamento psichico: era contento se lo imbrogliavano, se gli davano meno roba, se gliela facevano pagare più cara del prezzo corrente o se, nelle suddivisioni, gli toccava una parte più piccola. Non so cosa avrebbe fatto se lo avessero mandato in bianco totale ma comunque la sua filosofia era questa: più pago il mio vizio e meglio è. Una specie di garanzia che non si sarebbe spinto troppo oltre. Non funzionò, lo persi di vista e, qualche tempo dopo seppi che si era venduto tutto quello che poteva vendersi, mi pare che la moglie lo avesse anche fatto interdire, ma non ne sono sicuro, poi era entrato in una comunità e da allora non ne ho saputo più nulla...
Certo, si trattava di eroina.
Nanni
 
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18 replies since 22/9/2003, 02:59   1092 views
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