nonni in bicicletta...ma anche in motocarrozzetta..posso?
due o tre anni fa un mio amico si è scontrato con un vecchietto a bordo di un'ape, questa per intenderci:
in queste zone ne è pieno.
Bene. Il mio amico andava su di una Ducati 999, questa:
lungo una provinciale, in pieno rettilineo, mentre l'incauto vecchietto sbucava da una carrabile, proveniente dalla campagna.
La scena dunque è la seguente: il vecchietto mette il muso, corto, dell'ape sulla provinciale, quindi sgabuzza a destra, non vede niente, poi sgabuzza a sinistra e vede un puntino lontano, nero, cioè il mio amico sulla ducati 999 in arrivo.
A quanto stava andando la Ducati? Mah. Il mio amico, col collare
ortopedico e il gesso a un braccio, oltre a varie altre contusioni, mi assicurò non chissà quanto, il che tradotto significa sui 130, secondo me. A che distanza si sarà trovato quando il vecchio sgabuzzò e lo vide in forma di puntino nero? Diciamo un duecento metri, minimo, ma duecento metri son pochini, a quella velocità.
Inoltre bisogna fare anche i conti coi tempi di reazione dell'incauto vecchietto, il problema essenzialmente sta tutto qua.
Ritorniamo quindi allo sgabuzzamento a sinistra del vecchietto.
Sgabuzza, vede il puntino nero, registra l'evento e con calma lo elabora, per poi decidere che si, suvvia, si può passare. Intanto il puntino è diventato un punto.
Tra l'elaborazione dell'evento in arrivo con relativa decisione successiva, e l'azione, una mucca ha partorito, Viswanathan Anand ha vinto l'ennesimo torneo di scacchi e un paio di galassie hanno girato sul loro asse.
Il vecchietto riportò scricchiolando la testa dirimpetto al manubrio, l'abbassò per essere sicuro di vedere bene che cosa stava facendo e che marcia ingranare, il punto nero diventò un puntone, il vecchio sgassò allo spasimo con la manopola dell'accelleratore prima di mollare la frizione, piano piano la mollò, il puntone nero diventò una sagoma nera, il vecchio finalmente partì, con una tempistica perfetta, assoluta, millimetrica, portandosi in mezzo alla strada nell'esatto istante in cui la sagoma nera si presentò in tutto il suo cupo e rombante splendore nel punto X dell'infausto matrimonio tra le lamiere di oggi e quelle di ieri (questa mi è venuta bene, veh!).