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..e parliamo di Fi... va'!

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LizaPop
view post Posted on 6/9/2008, 13:36     +1   -1




La gnocca elemento pacificatore????? :blink: :blink: :blink:
Ma quando mai!!!


Mettila in mezzo ad un bello sciame maschile in cerca e vedrai che bell'elemento pacificatore essa diventa!!
Un conto è far branco ammiratore da lontano, un altro conto è la conquista.

Io mi son sempre divertita un sacco da ragazza ad osservare queste dinamiche :P
 
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fix
view post Posted on 6/9/2008, 13:49     +1   -1




Elemento pacificatore se la dà a tutti !!!

...e tu ne sai qualcosa...maialina... :P
 
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Kissene
view post Posted on 6/9/2008, 13:59     +1   -1




CITAZIONE (LizaPop @ 6/9/2008, 14:36)
La gnocca elemento pacificatore????? :blink: :blink: :blink:
Ma quando mai!!!


Mettila in mezzo ad un bello sciame maschile in cerca e vedrai che bell'elemento pacificatore essa diventa!!
Un conto è far branco ammiratore da lontano, un altro conto è la conquista.

Io mi son sempre divertita un sacco da ragazza ad osservare queste dinamiche :P

Direi che è più facile il contrario, ovvero gustarsi begli scontri di donnine vogliose per accaparrarsi il maschio di turno...
Cose patetiche! Mi ricordo certe litigate con le mie amiche, da fare un baffo a tutti i forum del pianeta
 
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"ViT
view post Posted on 6/9/2008, 22:36     +1   -1




...e ora salto via dalla goliardia perché, in questo sabato di solitudine, mi sono versato una vodka e mi sono riguardato Forrest Gump, così, a testa vuota. Aspetto sempre un momento, quando Jenny sta per buttarsi dal balcone, perché adoro il pezzo rock in sottofondo. Su Forrest Gump hanno gettato fiumi di inchiostro e non ne aggiungerò io, tranne che per un particolare (anzi due) che, chissà perché, mi era sempre sfuggito. Quando Forrest reincontra per l'ennesima volta Jenny, chiamato da lei, e scopre di avere un figlio. Jenny lo cerca per quello, per dirgli che è il padre, e per un'altra cosa che ha a che fare col topic, in qualche modo, e che riprenderò poi.
Ecco, quando Forrest scopre di avere un figlio rimane scioccato, è un semplice e le emozioni "semplici" lo travolgono, però la cosa magistrale, decisa da Zemeckis (perché io ho letto il libro e lì non c'è) è la sua espressione. Dopo lo shock iniziale, lui dice a Jenny, che lo conforta, che quel bambino è la cosa più bella che avesse mai visto, dopodiche ha l'unica sua vera espressione facciale dell'intero film. Domanda a Jenny : "Ma...anche lui è...è..." , volendo intendere se anche il figlio fosse scemo come lui, insomma, ma Jenny capisce al volo e non lo fa finire, gli evita l'umiliazione, rispondendogli "è un bambino molto intelligente". Ma l'espressione che fa Forrest è di una sofferenza estrema, mentre fa la domanda, di una proccupazione, un angoscia terribili, che dopo aver avuto la conferma che il figlio non fosse un ritardato svaniscono all'istante per lasciarlo con la solita faccia più o meno rigida di sempre.

Quindi è questo il messaggio che vuole dare Zemeckis, per chi vuole intendere? Di Forrest Gump hanno fatto un mito, lo scemo genialoide, lui è simpatico, forse neanche infelice perchè in fondo non può arrivare a capire bene chi è egli stesso, cos'è l'infelicità, il rifiuto degli altri, l'essere diversi. Ma non è così. Forse Forrest non è in grado di difendersi, non è in grado di dirlo, ma dentro lo sente, eccome, quello che succede.

Potrei dilungarmi ma poi perderei definitivamente il tema principale, cioè le donne. Jenny infine chiede a Forrest se la sposerebbe, usa il conzionale ma, insomma, è una proposta, e Forrest ovviamente accetta. Lì si vede tutto l'istinto pratico e intelligente delle donne. Non lo fa per se stessa, e forse non lo fa neanche per Forrest, lo fa per il figlio. Per lui avrebbe fatto tutto, esattamente come la madre di Forrest per Forrest stesso. Ma, certo, lei sa scegliere, non è un'arida calcolatrice, e sa che, in mezzo a tutti i coglioni che ha incontrato nella vita, Forrest è puro, affidabile, e non affiderebbe mai, comunque, il proprio figlio a uno che non stimasse e amasse. E' un film, lo so, ma serve come spunto per riflettere, e Jenny, in quel momento della sua vita, mi ha ricordato diverse donne che ho conosciuto, a partire da mia madre, dalle mie sorelle, e quella loro capacità di tenere sempre un lato coi i piedi per terra, tessere i fili per tenere unite le cose, per andare avanti pur nella più tremenda disperazione e mancanza di prospettive, laddove ho visto uomini fatti e finiti crollare miseramente, anche per molto meno, oppure che, se stavano in piedi, era perchè dietro c'era sempre una donna che li teneva su, che gli dava tutta la loro forza e convinzione e, di nuovo l'intelligenza e la praticità, alle volte senza farglielo pesare, come se in realtà decidessero in parte anche loro.
 
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fix
view post Posted on 6/9/2008, 22:47     +1   -1




In questo sabato di solitudine...

:wub: ammmorre torna !!!! :wub:

...scusami...dicevo in questa serata, mi so dedicato a un romanzo giallo...giallino...sbiaditino...

però mi so divertito un sacco!!!! :P


Ps - poi parleremo anche di Forrest. Splendido film, con la scena dello "penso di essere un pò stanchino..." che è un cult !!!
 
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Kissene
view post Posted on 7/9/2008, 10:26     +1   -1




CITAZIONE ("ViT @ 6/9/2008, 23:36)
...e ora salto via dalla goliardia perché, in questo sabato di solitudine, mi sono versato una vodka e mi sono riguardato Forrest Gump, così, a testa vuota. Aspetto sempre un momento, quando Jenny sta per buttarsi dal balcone, perché adoro il pezzo rock in sottofondo. Su Forrest Gump hanno gettato fiumi di inchiostro e non ne aggiungerò io, tranne che per un particolare (anzi due) che, chissà perché, mi era sempre sfuggito. Quando Forrest reincontra per l'ennesima volta Jenny, chiamato da lei, e scopre di avere un figlio. Jenny lo cerca per quello, per dirgli che è il padre, e per un'altra cosa che ha a che fare col topic, in qualche modo, e che riprenderò poi.
Ecco, quando Forrest scopre di avere un figlio rimane scioccato, è un semplice e le emozioni "semplici" lo travolgono, però la cosa magistrale, decisa da Zemeckis (perché io ho letto il libro e lì non c'è) è la sua espressione. Dopo lo shock iniziale, lui dice a Jenny, che lo conforta, che quel bambino è la cosa più bella che avesse mai visto, dopodiche ha l'unica sua vera espressione facciale dell'intero film. Domanda a Jenny : "Ma...anche lui è...è..." , volendo intendere se anche il figlio fosse scemo come lui, insomma, ma Jenny capisce al volo e non lo fa finire, gli evita l'umiliazione, rispondendogli "è un bambino molto intelligente". Ma l'espressione che fa Forrest è di una sofferenza estrema, mentre fa la domanda, di una proccupazione, un angoscia terribili, che dopo aver avuto la conferma che il figlio non fosse un ritardato svaniscono all'istante per lasciarlo con la solita faccia più o meno rigida di sempre.

Quindi è questo il messaggio che vuole dare Zemeckis, per chi vuole intendere? Di Forrest Gump hanno fatto un mito, lo scemo genialoide, lui è simpatico, forse neanche infelice perchè in fondo non può arrivare a capire bene chi è egli stesso, cos'è l'infelicità, il rifiuto degli altri, l'essere diversi. Ma non è così. Forse Forrest non è in grado di difendersi, non è in grado di dirlo, ma dentro lo sente, eccome, quello che succede.

Potrei dilungarmi ma poi perderei definitivamente il tema principale, cioè le donne. Jenny infine chiede a Forrest se la sposerebbe, usa il conzionale ma, insomma, è una proposta, e Forrest ovviamente accetta. Lì si vede tutto l'istinto pratico e intelligente delle donne. Non lo fa per se stessa, e forse non lo fa neanche per Forrest, lo fa per il figlio. Per lui avrebbe fatto tutto, esattamente come la madre di Forrest per Forrest stesso. Ma, certo, lei sa scegliere, non è un'arida calcolatrice, e sa che, in mezzo a tutti i coglioni che ha incontrato nella vita, Forrest è puro, affidabile, e non affiderebbe mai, comunque, il proprio figlio a uno che non stimasse e amasse. E' un film, lo so, ma serve come spunto per riflettere, e Jenny, in quel momento della sua vita, mi ha ricordato diverse donne che ho conosciuto, a partire da mia madre, dalle mie sorelle, e quella loro capacità di tenere sempre un lato coi i piedi per terra, tessere i fili per tenere unite le cose, per andare avanti pur nella più tremenda disperazione e mancanza di prospettive, laddove ho visto uomini fatti e finiti crollare miseramente, anche per molto meno, oppure che, se stavano in piedi, era perchè dietro c'era sempre una donna che li teneva su, che gli dava tutta la loro forza e convinzione e, di nuovo l'intelligenza e la praticità, alle volte senza farglielo pesare, come se in realtà decidessero in parte anche loro.

Credo sia il film più nello che ho mai visto...perchè parla di un uomo buono
Comunque, è vero quel che dici delle donne, il loro senso pratico etc etc
Siamo capaci di vivere nei peggiori inferni pur di garantire la serenità a chi amiamo. Poi, se sono i figli, generalmente non c'è proprio storia, siamo votate
E' un bene? Un male? Non lo so.... in tanti anni di chiacchiere e amicizie in genere nessuna si pente di aver rinunciato a gran parte di se stessa per amore di qualcun altro, forse le nuove generazioni saranno diverse, speriamo, oppure no, non saprei
Una volta le famiglie duravano, padre e madre c'erano e stavano insieme, a che prezzo? In genere, per la madre, altissimo
Ma i figli crescevano in una famiglia unita, anche se si litigava, anche se ogni tanto la mamma ce le prendeva e via dicendo
Ora ci si separa, ma mi sembra che i prodotti delle famiglie di separati non siano così brillanti e sereni, insomma non so, è difficile
 
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LizaPop
view post Posted on 7/9/2008, 17:56     +1   -1




CITAZIONE ("ViT @ 6/9/2008, 23:36)
...e ora salto via dalla goliardia perché, in questo sabato di solitudine, mi sono versato una vodka e mi sono riguardato Forrest Gump, così, a testa vuota. Aspetto sempre un momento, quando Jenny sta per buttarsi dal balcone, perché adoro il pezzo rock in sottofondo. Su Forrest Gump hanno gettato fiumi di inchiostro e non ne aggiungerò io, tranne che per un particolare (anzi due) che, chissà perché, mi era sempre sfuggito. Quando Forrest reincontra per l'ennesima volta Jenny, chiamato da lei, e scopre di avere un figlio. Jenny lo cerca per quello, per dirgli che è il padre, e per un'altra cosa che ha a che fare col topic, in qualche modo, e che riprenderò poi.
Ecco, quando Forrest scopre di avere un figlio rimane scioccato, è un semplice e le emozioni "semplici" lo travolgono, però la cosa magistrale, decisa da Zemeckis (perché io ho letto il libro e lì non c'è) è la sua espressione. Dopo lo shock iniziale, lui dice a Jenny, che lo conforta, che quel bambino è la cosa più bella che avesse mai visto, dopodiche ha l'unica sua vera espressione facciale dell'intero film. Domanda a Jenny : "Ma...anche lui è...è..." , volendo intendere se anche il figlio fosse scemo come lui, insomma, ma Jenny capisce al volo e non lo fa finire, gli evita l'umiliazione, rispondendogli "è un bambino molto intelligente". Ma l'espressione che fa Forrest è di una sofferenza estrema, mentre fa la domanda, di una proccupazione, un angoscia terribili, che dopo aver avuto la conferma che il figlio non fosse un ritardato svaniscono all'istante per lasciarlo con la solita faccia più o meno rigida di sempre.

Quindi è questo il messaggio che vuole dare Zemeckis, per chi vuole intendere? Di Forrest Gump hanno fatto un mito, lo scemo genialoide, lui è simpatico, forse neanche infelice perchè in fondo non può arrivare a capire bene chi è egli stesso, cos'è l'infelicità, il rifiuto degli altri, l'essere diversi. Ma non è così. Forse Forrest non è in grado di difendersi, non è in grado di dirlo, ma dentro lo sente, eccome, quello che succede.

Potrei dilungarmi ma poi perderei definitivamente il tema principale, cioè le donne. Jenny infine chiede a Forrest se la sposerebbe, usa il conzionale ma, insomma, è una proposta, e Forrest ovviamente accetta. Lì si vede tutto l'istinto pratico e intelligente delle donne. Non lo fa per se stessa, e forse non lo fa neanche per Forrest, lo fa per il figlio. Per lui avrebbe fatto tutto, esattamente come la madre di Forrest per Forrest stesso. Ma, certo, lei sa scegliere, non è un'arida calcolatrice, e sa che, in mezzo a tutti i coglioni che ha incontrato nella vita, Forrest è puro, affidabile, e non affiderebbe mai, comunque, il proprio figlio a uno che non stimasse e amasse. E' un film, lo so, ma serve come spunto per riflettere, e Jenny, in quel momento della sua vita, mi ha ricordato diverse donne che ho conosciuto, a partire da mia madre, dalle mie sorelle, e quella loro capacità di tenere sempre un lato coi i piedi per terra, tessere i fili per tenere unite le cose, per andare avanti pur nella più tremenda disperazione e mancanza di prospettive, laddove ho visto uomini fatti e finiti crollare miseramente, anche per molto meno, oppure che, se stavano in piedi, era perchè dietro c'era sempre una donna che li teneva su, che gli dava tutta la loro forza e convinzione e, di nuovo l'intelligenza e la praticità, alle volte senza farglielo pesare, come se in realtà decidessero in parte anche loro.

Quante volte ho ribadito quest'idea?
Mi pare davvero di non contarle più.
Perchè la donna ha questo istinto dentro (diciamo più o meno tutte, perchè puntualmente mi arriva quella che ha scelto di non essere mamma per scelta e mi fa il cazziatone), l'istinto della prole, che la spinge ad una praticità estrema: nelle scelte, nei sacrifici, nelle pulsioni.
Non puoi fare i conti con una donna con prole.
Lei non ragiona più nei termini consueti.
Lei ha, è, ragiona per .
E tutto questo le comporta una grossa scrematura degli orizzonti inutili.
Non è calcolo, è istinto.
E noi si segue l'istinto.
In fin dei conti siamo esseri molto naturali.
 
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21 replies since 5/9/2008, 18:21   252 views
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