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un grazie

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arca23
view post Posted on 1/9/2005, 21:49     +1   -1




Durante la guerra in Vietnam, intendo quella con gli USA, una immagine
fece il giro del mondo e mi colpì talmente tanto da decidere che sarei
stato, da quel momento in poi, una persona pacifica, intendendo con
questo che non mi piace litigare ne concludere un incontro, o uno scontro verbale,
una amicizia, senza aver almeno potuto stringere la mano e salutare la
persona con un arrivederci.
L'immagine era di una bimba, intorno ai nove anni, che urlando correva
nuda in mezzo ad una strada con il corpo ricoperto dalle bruciature.
Non so cosa ne sia stato di quella bambina, ma io non l'ho mai
dimenticata. Ho sempre pensato che noi occidentali, di qualunque
nazione, siamo in debito con lei, simbolo di una generazione di persone
che ha visto e subito gli orrori della cattiveria umana.
Circa trent'anni dopo, ho avuto la fortuna di conoscere un'altra
vietnamita, questa volta, però, è una donna perfettamente integrata
nella mia società, nella mia patria, e questa ospitalità, anche se in
minima parte, potrebbe essere un modo per sdebitarsi del male che noi,
anche se indirettamente, abbiamo fatto ai suoi genitori.
Questa donna, dall'apparente sicurezza, è bella e sensuale, e il
portamento fa pensare all'eleganza di una gazzella della Savana, alla
fierezza della giraffa, ma scoprirne i lati migliori significa entrare
nel giardino nascosto del suo cuore. Ed io credo di avere avuto il
privilegio di affacciarmici per qualche istante e poter ammirare fiori
mai visti prima, fatti di bontà, armonia, generosità, altruismo,
passione, amore, voglia di vivere.
Volevo ringraziare questa donna per quello che mi ha dato in un
brevissimo spazio di tempo, con un susseguirsi vertiginoso di
sentimenti e sensazioni senza pause e in grado di scombussolare
totalmente ogni neurone che fino ad una settimana fa stazionava
pacificamente nel mio cervello. Grazie T.
E' stato meglio incontrarsi e poi lasciarsi che non esserci mai
conosciuti. Questa frase, o una simile, non è mia, la prendo in prestito da Fabrizio
De Andrè.
Arca
 
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_Metheny
view post Posted on 2/9/2005, 02:14     +1   -1




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arpia
view post Posted on 2/9/2005, 05:23     +1   -1




CITAZIONE (arca23 @ 1/9/2005, 22:49)
Durante la guerra in Vietnam, intendo quella con gli USA, una immagine
fece il giro del mondo e mi colpì talmente tanto da decidere che sarei
stato, da quel momento in poi, una persona pacifica, intendendo con
questo che non mi piace litigare ne concludere un incontro, o uno scontro verbale,
una amicizia, senza aver almeno potuto stringere la mano e salutare la
persona con un arrivederci.
L'immagine era di una bimba, intorno ai nove anni, che urlando correva
nuda in mezzo ad una strada con il corpo ricoperto dalle bruciature.
Non so cosa ne sia stato di quella bambina, ma io non l'ho mai
dimenticata. Ho sempre pensato che noi occidentali, di qualunque
nazione, siamo in debito con lei, simbolo di una generazione di persone
che ha visto e subito gli orrori della cattiveria umana.
Circa trent'anni dopo, ho avuto la fortuna di conoscere un'altra
vietnamita, questa volta, però, è una donna perfettamente integrata
nella mia società, nella mia patria, e questa ospitalità, anche se in
minima parte, potrebbe essere un modo per sdebitarsi del male che noi,
anche se indirettamente, abbiamo fatto ai suoi genitori.
Questa donna, dall'apparente sicurezza, è bella e sensuale, e il
portamento fa pensare all'eleganza di una gazzella della Savana, alla
fierezza della giraffa, ma scoprirne i lati migliori significa entrare
nel giardino nascosto del suo cuore. Ed io credo di avere avuto il
privilegio di affacciarmici per qualche istante e poter ammirare fiori
mai visti prima, fatti di bontà, armonia, generosità, altruismo,
passione, amore, voglia di vivere.
Volevo ringraziare questa donna per quello che mi ha dato in un
brevissimo spazio di tempo, con un susseguirsi vertiginoso di
sentimenti e sensazioni senza pause e in grado di scombussolare
totalmente ogni neurone che fino ad una settimana fa stazionava
pacificamente nel mio cervello. Grazie T.
E' stato meglio incontrarsi e poi lasciarsi che non esserci mai
conosciuti. Questa frase, o una simile, non è mia, la prendo in prestito da Fabrizio
De Andrè.
Arca

sono contenta per te, per quello che hai dato e avuto,
e contenta che tu abbia condiviso questo stupendo viaggio qui,
a riprova che non esistono confini fra chi guarda al mondo con amore.
 
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view post Posted on 2/9/2005, 11:56     +1   -1
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Grazie a te Arca per questa bellissima testimonianza che non credo abbia bisogno di commenti...
 
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3 replies since 1/9/2005, 21:49   222 views
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