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| CITAZIONE (trinity @ 10/5/2005, 19:33) Molte persone si innamorano, si mettono insieme, iniziano una vita a due, sono felici. E durano anni, presi l'uno dall'altro, sopportando i conflitti e gioendo dei momenti felici insieme. Ci sono invece persone che non riescono ad avere una storia normale, vivono sempre relazioni ambigue, avventure brevi, storie complicate fino all'esasperazione, ma senza sentirsi mai fondamentalmente legati. Ecco, io credo sia una questione di natura, di "vocazione": c'è chi è fatto per la vita di coppia, chi sa ragionare per due, e non sente come un problema il legame sentimentale, e chi invece è spirito libero, e quindi rifugge i legami con tutto, specialmente se sentimentali. E non riesce a scivolare nella monotonia di una relazione fissa e stabile, per cui finisce sempre per cacciarsi in situazioni sentimentali impossibili, in cui alterna momenti di felicità estrema a momenti di sofferenza intensa. Ma che restano sempre e comunque momenti, che prima o poi lasciano il posto alla novità, o a periodi di solitudine. Credo di potermi tranquillamente collocare in questa seconda categoria. E voi in che categoria vi collocate? Amate la tranquillità della relazione stabile? O preferite il rischio dell'imprevisto? O ancora pensate che ci siano anche altre categorie? O forse di categorie non ce ne sono proprio, perché ogni persona è un mondo a sè? [/color][/font]
Trovo interessante questa tua divisione in due categorie e a grandi linee la condivido. Le eccezioni, però, possono essere abbastanza numerose nella seconda, in quanto si tratta di solito di individui complessi, per i quali non è facile trovare quello che potrebbe appagarli, in tutto i sensi, o di persone segnate di esperienze negative, che le inducono in una coazione a ripetere. In sostanza penso che ognuno sia un individuo a sè. Il miglior collante resta la condivisione di obiettivi o la condivisione di una passione.
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