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persone e sentimenti, relazione stabile o storia impossibile?

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trinity
view post Posted on 10/5/2005, 18:33     +1   -1




E' una domanda che faccio sempre a me stessa, e che ora giro a voi.
Molte persone si innamorano, si mettono insieme, iniziano una vita a due, sono felici. E durano anni, presi l'uno dall'altro, sopportando i conflitti e gioendo dei momenti felici insieme.
Ci sono invece persone che non riescono ad avere una storia normale, vivono sempre relazioni ambigue, avventure brevi, storie complicate fino all'esasperazione, ma senza sentirsi mai fondamentalmente legati.
Ecco, io credo sia una questione di natura, di "vocazione": c'è chi è fatto per la vita di coppia, chi sa ragionare per due, e non sente come un problema il legame sentimentale, e chi invece è spirito libero, e quindi rifugge i legami con tutto, specialmente se sentimentali. E non riesce a scivolare nella monotonia di una relazione fissa e stabile, per cui finisce sempre per cacciarsi in situazioni sentimentali impossibili, in cui alterna momenti di felicità estrema a momenti di sofferenza intensa. Ma che restano sempre e comunque momenti, che prima o poi lasciano il posto alla novità, o a periodi di solitudine.
Credo di potermi tranquillamente collocare in questa seconda categoria. E voi in che categoria vi collocate? Amate la tranquillità della relazione stabile? O preferite il rischio dell'imprevisto? O ancora pensate che ci siano anche altre categorie? O forse di categorie non ce ne sono proprio, perché ogni persona è un mondo a sè?
 
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view post Posted on 10/5/2005, 21:55     +1   -1
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Meglio perderlo.

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Se rinasco cerco persone cui sottoporre questo contratto:
" Prometto di avere relazioni stabili, solo con al massimo 5 persone.
E prometto assoluta fedelta' alle 5 suddette.
Le quali avranno relazioni solo con al max altre 5 persone."




Ci staresti?
Pura ipotesi s'intende.
 
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lacrima di luna
view post Posted on 10/5/2005, 21:59     +1   -1




povera trinity

tutti impegnati ad ammazzarsi e nessuno a risponderti

io credo ci sia un terzo tipo.. che è il prodotto della "evoluzione" del secondo nel primo (o involuzione, dipende da chi lo guarda)...

ero anche io come te... allergica a qualsiasi forma di legame... la tragedia era che lo ero anche durante il matrimonio... che è naufragato, come era giusto che fosse...

ora, a volte mi guardo desiderare quello da cui fuggivo.. ed ho imparato a vivere meglio i momenti di solitudine.. non li fuggo più come prima vivendo cose senza senso.. cose che lasciavano le mani vuote, l'anima graffiata, e la voglia di starsene accartocciati in un angolino della vita...

io non so quanti anni tu abbia... ma credo che qualcosa di quello che senti dipenda anche da quanto hai vissuto...

verrà il giorno che avrai voglia di qualcuno che ti chieda "come stai?" anche se sarà lo stesso ogni sera.. magari proprio perchè sarà lo stesso.. e non è detto che questo debba avvenire necessariamente a 30 anni.. può accadere anche a 40 e a 50...

mi sento tanto barbara alberti
 
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trinity
view post Posted on 11/5/2005, 12:00     +1   -1




Ho 23 anni...
non so, forse è davvero una questione di età, come dici tu. Ma non lo credo poi molto. Ho amiche mie coetanee già fidanzate da anni, o addirittura felicemente sposate. Credo sia una questione di carattere. Non escludo che forse un giorno potrei avere voglia di avere qualcuno accanto, ma potrà comunque essere un fidazato, non è necessario che si finisca a vivere insieme. Ho diverse amiche cinquantenni che vivono così, in piena libertà, e non rimpiangono nulla.
 
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Seyfert
view post Posted on 11/5/2005, 12:34     +1   -1




Personalmente credo che la seconda categoria sia la più corposa in quanto di coglioni ce ne sono parecchi..
questi uomini che non vogliono mettersi in gioco, anzi, amano il rischio, tante parole e pochi fatti
 
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Raphillon
view post Posted on 11/5/2005, 14:12     +1   -1




CITAZIONE (Seyfert @ 11/5/2005, 13:34)
Personalmente credo che la seconda categoria sia la più corposa in quanto di coglioni ce ne sono parecchi..
questi uomini che non vogliono mettersi in gioco, anzi, amano il rischio, tante parole e pochi fatti

Mica solo uomini.... Anche tante donne ed al giorno d'oggi mi sa che sono anche in aumento.... Comunque non so se è giusto condannare chi non riesce ad avere una relazione stabile, anche se si dovrebbe essere almeno sinceri....

E tu
chissà dove sei
anima fragile
che mi ascoltavi immobile
ma senza ridere.
E ora tu chissà
chissà dove sei
avrai trovato amore
o come me, cerchi soltanto d'avventure
perchè non vuoi più piangere!

E la vita continua
anche senza di noi
che siamo lontano ormai
da tutte quelle situazioni che ci univano
da tutte quelle piccole emozioni che bastavano
da tutte quelle situazioni che non tornano mai!
Perchè col tempo cambia tutto lo sai
cambiamo anche noi
e cambiamo anche noi
e cambiamo anche noi!
e cambiamo anche noi!
 
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Octopus
view post Posted on 16/5/2005, 09:06     +1   -1




CITAZIONE (trinity @ 10/5/2005, 19:33)
Ecco, io credo sia una questione di natura, di "vocazione": c'è chi è fatto per la vita di coppia, chi sa ragionare per due, e non sente come un problema il legame sentimentale, e chi invece è spirito libero, e quindi rifugge i legami con tutto, specialmente se sentimentali

Sì, probabilmente è proprio così. Anch'io penso che ci voglia del talento per coltivare una relazione stabile.
CITAZIONE
....Credo di potermi tranquillamente collocare in questa seconda categoria. E voi in che categoria vi collocate?

Nella prima
CITAZIONE
Amate la tranquillità della relazione stabile? O preferite il rischio dell'imprevisto? O ancora pensate che ci siano anche altre categorie? O forse di categorie non ce ne sono proprio, perché ogni persona è un mondo a sè?

La tranquillità delle relazioni stabili è solo apparenza. Una relazione è stabile se la coppia si impegna a mantenerla tale, e non è affatto facile. Richiede maturità e ponderazione nel giudizio, e una grande capacità di non dare mai nulla per scontato. E' possibile riuscire a far durare un legame per decenni, purché per entrambi la comunità di intenti sia la priorità numero uno. Se così non è si aprono le porte alla fine della storia, in tutte le varianti osservabili oggigiorno.

Edited by Octopus - 16/5/2005, 10:06
 
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Octopus
view post Posted on 16/5/2005, 09:17     +1   -1




CITAZIONE (lacrima di luna @ 10/5/2005, 22:59)
mi sento tanto barbara alberti

 
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Rosa (originale)
view post Posted on 4/7/2005, 21:32     +1   -1




Io credo che volontariamente il mio subconscio si vada a ficcare sempre in situazioni complicate. Però, sarà per la costanza dei miei pochi "veri partner",ma sono sempre riuscita a tracsinarmi queste situazioni sulle spallle, fin quando, dopo molto, ma molto tempo, non mi sono messa l'anima in pace e ho mollato la presa.Quindi credo di far parte della seconda categoria, anche perchè non credo sia il massimo vivere una monogamia eterna, con tutto quello che comporta credo che poi si sfoci in una noia abissale.
 
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Lyonel
view post Posted on 12/7/2005, 00:02     +1   -1




CITAZIONE (trinity @ 10/5/2005, 19:33)
E' una domanda che faccio sempre a me stessa, e che ora giro a voi.
Molte persone si innamorano, si mettono insieme, iniziano una vita a due, sono felici. E durano anni, presi l'uno dall'altro, sopportando i conflitti e gioendo dei momenti felici insieme.
Ci sono invece persone che non riescono ad avere una storia normale, vivono sempre relazioni ambigue, avventure brevi, storie complicate fino all'esasperazione, ma senza sentirsi mai fondamentalmente legati.
Ecco, io credo sia una questione di natura, di "vocazione": c'è chi è fatto per la vita di coppia, chi sa ragionare per due, e non sente come un problema il legame sentimentale, e chi invece è spirito libero, e quindi rifugge i legami con tutto, specialmente se sentimentali. E non riesce a scivolare nella monotonia di una relazione fissa e stabile, per cui finisce sempre per cacciarsi in situazioni sentimentali impossibili, in cui alterna momenti di felicità estrema a momenti di sofferenza intensa. Ma che restano sempre e comunque momenti, che prima o poi lasciano il posto alla novità, o a periodi di solitudine.
Credo di potermi tranquillamente collocare in questa seconda categoria. E voi in che categoria vi collocate? Amate la tranquillità della relazione stabile? O preferite il rischio dell'imprevisto? O ancora pensate che ci siano anche altre categorie? O forse di categorie non ce ne sono proprio, perché ogni persona è un mondo a sè?

l'ultima ch'hai detto...
 
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view post Posted on 12/7/2005, 00:45     +1   -1
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veramente sarei fuxia

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CITAZIONE (trinity @ 10/5/2005, 19:33)
relazione stabile o storia impossibile?

perché non fare entrambe contemporaneamente?
 
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arpia
view post Posted on 12/7/2005, 09:55     +1   -1




CITAZIONE (trinity @ 10/5/2005, 19:33)

Molte persone si innamorano, si mettono insieme, iniziano una vita a due, sono felici. E durano anni, presi l'uno dall'altro, sopportando i conflitti e gioendo dei momenti felici insieme.
Ci sono invece persone che non riescono ad avere una storia normale, vivono sempre relazioni ambigue, avventure brevi, storie complicate fino all'esasperazione, ma senza sentirsi mai fondamentalmente legati.
Ecco, io credo sia una questione di natura, di "vocazione": c'è chi è fatto per la vita di coppia, chi sa ragionare per due, e non sente come un problema il legame sentimentale, e chi invece è spirito libero, e quindi rifugge i legami con tutto, specialmente se sentimentali. E non riesce a scivolare nella monotonia di una relazione fissa e stabile, per cui finisce sempre per cacciarsi in situazioni sentimentali impossibili, in cui alterna momenti di felicità estrema a momenti di sofferenza intensa. Ma che restano sempre e comunque momenti, che prima o poi lasciano il posto alla novità, o a periodi di solitudine.
Credo di potermi tranquillamente collocare in questa seconda categoria. E voi in che categoria vi collocate? Amate la tranquillità della relazione stabile? O preferite il rischio dell'imprevisto? O ancora pensate che ci siano anche altre categorie? O forse di categorie non ce ne sono proprio, perché ogni persona è un mondo a sè?
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Trovo interessante questa tua divisione in due categorie e a grandi linee la condivido. Le eccezioni, però, possono essere abbastanza numerose nella seconda, in quanto si tratta di solito di individui complessi, per i quali non è facile trovare quello che potrebbe appagarli, in tutto i sensi, o di persone segnate di esperienze negative, che le inducono in una coazione a ripetere. In sostanza penso che ognuno sia un individuo a sè.
Il miglior collante resta la condivisione di obiettivi o la condivisione di una passione.
 
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Aleluna
view post Posted on 12/7/2005, 10:53     +1   -1




Una cosa aggiungerei, secondo me molto importante, e cioè la capacità di amare... la capacità cioè di accettare l'altro con i suoi pregi ma anche ( e soprattutto) con i suoi difetti senza pretendere di cambiarlo o che possa rispondere alle nostre aspettative.
Capire che si è due persone diverse, con caratteri diversi e accettare la diversità come un completamento anche di se stessi


...è difficile quasi quanto impossibile!
 
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12 replies since 10/5/2005, 18:33   388 views
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