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L'amore importante.

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vitruvio1
view post Posted on 16/3/2008, 09:04     +1   -1




Beh, ne ho avuti diversi, non so di quale parlare, e di certo non di quello attuale, che dura da qualche anno, ormai.

...importante per cosa, poi?

...fu importante, per me, quando tutte le giornate si riducevano a pensieri e visioni con al centro lei, a quando mi appariva, e la vedevo come un qualcosa che spiccava in mezzo al resto, dotata di luce propria, di una definitezza e brillantezza che il resto non aveva. Un po' come se si guardasse una foto con una persona al centro messa a fuoco e in tre D e e tutto il resto vago, indefinito.

posso raccontarla così:

...è come se tutti gli eventi e le cose intorno facessero da scenografia, gli altri da coreografia, come se tutto fosse predisposto dal destino, dalle circostanze, dalla predisposizione dell'animo, affinché ci si incontri, perché l'incastro è perfetto, nessun incertezza, nessun tentennamento, e, ci fossero, vengono travolti e messi da parte inesorabilmente.

Anche la pulsione sessuale è molto forte, ma è una cosa diversa, la riconosci subito, magari la coltivi pure, ma quando la storia è davvero importante, il sesso è corollario, bello ma non ci pensi, perché sono gli sguardi a essere determinanti, ti riconosci, non ci sono dubbi.

Così quella volta di lei sentii la risata, mi girai e la vidi seduta qualche posto più in là con altri operai e operaie, assunti per ristrutturare un albergo mentre mangiavamo lungo una tavolata d'occasione poggiata su dei cavalletti.
Amore proletario? Amore.
E anche lei mi vide, e si bloccò. Non nego che io, ma anche lei, fossimo alla ricerca d'amore, forse è così che accade, sei pronto, lei è pronta, tutti i sensi sono all'erta finchè non ti incontri, e tutto è giusto, persino l'odore, persino una risata.
Così una mattina la sentii dire a una compagna che aveva fame, voleva fare colazione, che finito di decorare quella parete voleva andare da qualche parte a mangiare. Corsi di filato in camera mia e tirai fuori tutti i dolci che possedevo, poi sempre a rotta di collo procurai persino dei caffè e feci in tempo, con un vassoio in mano, a intercettare lei e l'amica mentre stavano per mollare i ferri per dirigersi verso qualche bar nelle vicinanze, anche se sarebbe toccato loro fare diversi chilomentri a piedi per trovarlo.

Ecco il contatto, il momento, che spinse lei, poi, a fare lo stesso perché intercettò i miei gusti musicali che raccontai a un amico. Caso strano per niente strano, lei aveva i miei stessi gusti, e, romana procace e intaprendente, bussò semplicemente alla mia porta con in mano diverse cassette da farmi ascoltare, alcune delle quali mi regalò e che ancora posseggo. Niente accadde ancora, e ancora per tanti giorni, perché non c'è fretta, ci si innamora, ci si prepara, e questa cosa così tanto usata e abusata nelle nostre parole, l'amore, penserà a tutto il resto, ti condurrà per mano.

Poi...fu meraviglioso, anche se durò solo quattro mesi, e rimarrà per sempre così, un sogno, forse proprio perché durò solo quattro mesi, poi il destino e una lunga distanza ci divisero, anche se per anni ci scrivemmo. Eravamo uno per l'altra l'amore ideale, quello per sempre, ma, chissà perché, non ci rincontrammo mai più.
 
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vitruvio1
view post Posted on 16/3/2008, 12:06     +1   -1




dedicata a quei giorni.




Come un suono di flauto

Sfiori mura d’orbace

Voci ti inseguono nella giostra dei rumori

Carne e ferro quando le ascolti

Mentre dentro visioni nascoste

E colonne sonore per il tuo spirito.

Dove va il ricordo

E dove l’ubriacatura di vecchi sentimenti

E di solitudini trascinate

Quando un incontro riapre i sensi?

Dove va la mente distratta

Da vecchi giochi ormai conclusi

E dove l’essere che da tempo ormai

Vive solo dietro lo sguardo

Quando altri colori e sapori

Riaprono spazi e anima?
 
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Smilla_e_la_neve
view post Posted on 16/3/2008, 12:45     +1   -1




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LizaPop
view post Posted on 16/3/2008, 14:12     +1   -1




Strano tipo di operaio composito, codesto Vit :o: :P
 
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view post Posted on 16/3/2008, 15:44     +1   -1
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L'amore che strappa i capelli

Lei - era quella di http://zattera.forumcommunity.net/?t=542203 - mi diceva: non te la presento, se no ti innamori.
L'altra, era la sua migliore amica.
Faceva capolino ogni tanto nei suoi lunghi e sognanti discorsi; bella, intelligente, gentile e coraggiosa.
Alla fine, l'andammo a trovare per qualche giorno ospiti nella sua villa sulla costa marchigiana.
Ma non me ne innamorai, allora, "un sorriso e ho visto la mia fine sul tuo viso, il nostro amor dissolversi nel vento" succede solo nelle canzonette, spero.
Ma talvolta Amore e Morte si incrociano, come nelle poesie e nei melodrammi; e nelle due notti in ospedale vicino a lei in coma, c'era con me anche l'amica del cuore bella, intelligente, gentile e coraggiosa a fare nella notte lunghi e sognanti discorsi.
Una vacanza insieme, l'amore che strappa i capelli; poi la lontananza, le lettere in cui pian piano le parole impetuose diventavano svogliate carezze e un po' di tenerezza.
Così va la vita, ma non rattristiamoci troppo: il più bello dei mari è quello che ancora non abbiamo solcato e i più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
Questo, per lo meno, racconta il poeta; e anche se non è vero, è bello.
 
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vitruvio1
view post Posted on 16/3/2008, 17:06     +1   -1




leggendo anche l'inizio della storia, quella che hai messo in link, mi hai fatto venire in mente un flirt avuto a sedici anni. Neanche lei era bella, anzi no, di viso era molto graziosa, ma era grassa, ecco. Che poi dicono che capiti spesso che le grasse siano anche belle di viso, a me pare una cazzata, ma così capitò a me. Somigliava decisamente all'amica del cuore di Lorelaine, la protagonista della serie "Una mamma per amica", e ovviamente io guardo sempre Lorelaine, perché l'amica è molto graziosa, di viso, ma è grassa. Così quel flirt tale rimase perché, fa schifo ora a me come fece schifo a te, lei era grassa, pimpante e spiritosa e dolce e tante altre belle cose, ma spesso mi chiedo quante virtù debba tirare fuori chi pensa di non essere bella per essere amata.
La ricordo una sera, mi venne incontro correndo, davvero uno spettacolo di carne, anche se devo dire formosa, ma ero così sciocco e giovane che questo mi imbarazzò, e ancor di più quando seppi che
da ore chiedeva di me agli altri.
Così finì subito, e così anche a lei toccò guardarmi a lungo come un cane bastonato, e così vanno le cose, io non mi feci neanche un rimprovero per poi perdonarmi, proprio non ci pensai più, ma avevo sedici anni, mi perdono oggi.
 
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LizaPop
view post Posted on 16/3/2008, 18:57     +1   -1




Mi piacciono codesti uomini che raccontano i propri amori passati.
I miei amori?
Nessuno da strappare i capelli, se non l'uomo che poi ho sposato.

Ma prima di lui ero una collezionatrice di amori flash
Duravano il tempo di un giro di valzer.
Troppo immatura per dare loro importanza.
O troppo insofferente alle ingabbiature,
perchè io ero molto uccel di bosco.

Nessun trauma, nessuna grande passione finita nel fango.

Solo, ora, un paio di se


- E se avessi scelto....??????-

La storia fatta coi se.
Quanto vorrei avere una macchina particolare che mi facesse vedere il mio sliding doors !!!!! :woot:
 
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view post Posted on 16/3/2008, 19:53     +1   -1
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CITAZIONE (LizaPop @ 16/3/2008, 18:57)
Quanto vorrei avere una macchina particolare che mi facesse vedere il mio sliding doors !!!!! :woot:

Beh, quella macchina ce l'hai davanti, più o meno.
La meccanica quantistica è - per ora - l'unica teoria della realtà che funziona anche a livello sub-atomico.
Però la sua "formula" (l'equazione di Schrödinger) prevede che lo stato quantico di un elettrone resti indefinito fra una gamma di possibili stati (tipo: ruotare a destra oppure a sinistra) finché qualcosa, per esempio una misurazione, non interagisce con l'elettrone facendogli scegliere uno di questi stati.
Fino a quel momento l'elettrone non gira né a destra né a sinistra: resta in uno stato indefinito finché l'interazione suddetta non lo fa collassare costringendolo a scegliere una delle possibilità.
Cosa più balzana non si potrebbe immaginare, ma pure i fisici della scuola di Copenhagen non trovarono una spiegazione migliore.
Anche Einstein, prima di piegarsi alla realtà dei fatti, cercò in tutti i modi soluzioni alternative ma alla fine dovette ammettere che probabilmente il suo "Dio non gioca a dadi con l'universo" era un evidente errore.
Ma nel 1957, e qui arriviamo alle sliding doors, un giovane fisico americano, Hugh Everett III, si chiese se non c'era un'altra possibile spiegazione che fosse compatibile con l'equazione di Schrödinger.
C'era, ed era assai meno balzana e decisamente più affascinante della teoria del "collasso" che costringeva Dio a giocare a dadi e il "gatto di Schrödinger" (http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_del...chr%C3%B6dinger) a essere vivo e morto allo stesso tempo.
La teoria che sviluppò Everett è quella del "multiverso" o degli universi paralleli: se invece di collassare in un unico stato diventano reali tutte le alternative possibili secondo l'equazione di Schrödinger, significa che ogni istante l'intero universo si sdoppia in quelle possibilità ed entrambi gli universi si evolvono separatamente, uno con l'elettrone che gira a destra e uno con l'elettrone che gira a sinistra.

Quindi per sapere quello che succede negli altri universi, le infinite diramazioni della realtà in cui ci siamo sdoppiati facendo scelte diverse, è sufficiente fare un po' di conti e calcolare la realtà alternativa.
Può darsi che il Pentium 4 che hai davanti sia un po' lento a fare tutti questi conti, ma con un po' di pazienza in una miliardata di anni ce la potrebbe anche fare...
 
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LizaPop
view post Posted on 16/3/2008, 20:36     +1   -1




Ah beh, ora che so tutto questo m sento felice ed incuriosita (la mia tastiera si sta rifiutando di postare la i :o: )


Inizio ora.

...........

che però, ad un secondo pensiero il pensare ad un'altra me "affranta" da altri problemi
m fa andare in paranoia al cubo

magari anche più del cubo, perchè a questo punto dovrebbero esserci un infinito numero di me
ognuna con una propria vita che ha avuto origine da un quanto che è andato
in un'altra direzione.
Ora capisco a volte quando mi capita di essere scambiata per qualcun altro per strada.
In realtà saranno venuti a contatto con un'altra me stessa, da qualche parte.

Troppo pesanti questi pensieri per questa sera.
 
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nonci
view post Posted on 17/3/2008, 01:35     +1   -1




CITAZIONE (ChronoTrigger @ 16/3/2008, 19:53)
CITAZIONE (LizaPop @ 16/3/2008, 18:57)
Quanto vorrei avere una macchina particolare che mi facesse vedere il mio sliding doors !!!!! :woot:

Beh, quella macchina ce l'hai davanti, più o meno.
La meccanica quantistica è - per ora - l'unica teoria della realtà che funziona anche a livello sub-atomico.
Però la sua "formula" (l'equazione di Schrödinger) prevede che lo stato quantico di un elettrone resti indefinito fra una gamma di possibili stati (tipo: ruotare a destra oppure a sinistra) finché qualcosa, per esempio una misurazione, non interagisce con l'elettrone facendogli scegliere uno di questi stati.
Fino a quel momento l'elettrone non gira né a destra né a sinistra: resta in uno stato indefinito finché l'interazione suddetta non lo fa collassare costringendolo a scegliere una delle possibilità.
Cosa più balzana non si potrebbe immaginare, ma pure i fisici della scuola di Copenhagen non trovarono una spiegazione migliore.
Anche Einstein, prima di piegarsi alla realtà dei fatti, cercò in tutti i modi soluzioni alternative ma alla fine dovette ammettere che probabilmente il suo "Dio non gioca a dadi con l'universo" era un evidente errore.
Ma nel 1957, e qui arriviamo alle sliding doors, un giovane fisico americano, Hugh Everett III, si chiese se non c'era un'altra possibile spiegazione che fosse compatibile con l'equazione di Schrödinger.
C'era, ed era assai meno balzana e decisamente più affascinante della teoria del "collasso" che costringeva Dio a giocare a dadi e il "gatto di Schrödinger" (http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_del...chr%C3%B6dinger) a essere vivo e morto allo stesso tempo.
La teoria che sviluppò Everett è quella del "multiverso" o degli universi paralleli: se invece di collassare in un unico stato diventano reali tutte le alternative possibili secondo l'equazione di Schrödinger, significa che ogni istante l'intero universo si sdoppia in quelle possibilità ed entrambi gli universi si evolvono separatamente, uno con l'elettrone che gira a destra e uno con l'elettrone che gira a sinistra.

Quindi per sapere quello che succede negli altri universi, le infinite diramazioni della realtà in cui ci siamo sdoppiati facendo scelte diverse, è sufficiente fare un po' di conti e calcolare la realtà alternativa.
Può darsi che il Pentium 4 che hai davanti sia un po' lento a fare tutti questi conti, ma con un po' di pazienza in una miliardata di anni ce la potrebbe anche fare...

"conoscere" in termini scientifici significa solo scegliere tra modelli di rappresentazione della realtà .... tra quelli che noi riusciamo ad immaginare ..... privilegiando quelli che danno maggiori previsioni corrette...

....l'equazioni della quantomeccanica derivano da un modello iniziale "concepibile facilmente" :B): da mente umana ...quello della particella in una buca di potenziale..... ma già solo per arrivare a dare la soluzione nel caso dell'atomo di idrogeno iniziano le semplificazioni o le affermazioni che perdono ogni senso rispetto alla esperienza comune (ad esempio che anche se la barriera di potenziale é infinta, la particella puo uscire lo stesso dalla buca ...il cosiddetto "effetto tunnel")..... per l'atomo di elio e la molecola d'idrogeno diventano gravose le semplificazioni ...per una molecola d'acqua le semplificazioni sono tutto! .....

similmente il principio di indeterminazione ...... è un limite nella capacità di osservare ..... non una qualità intrinseca della materia..... che non ha necessità di essere conoscibile ...ma solo di essere.....

...insomma vorrei dire a coloro che non hanno studiato fisica.. di ricordare che le cose "assurde" nella fisica dell'ultimo secolo raccontate per divulgare la scienza ... non pretendono di affermare che la materia è "pazza"..... questi apparenti "assurdi" ......come la necessità della decoerenza..... sono espressione dei nostri limiti conoscitivi e immaginativi .....

e alla fine .....sulle cose fondamentali della vita ...come ad esempio la natura del "tempo" ...non ne sappiamo molto piu di Parmenide .... nonostante siano passati duemila anni ...

ciononostante questo non vuol dire che questa "conoscenza" approssimata che abbiamo ottenuto in duemila anni di osservazioni non sia utile .....

di certo pero' ...... non aiuta ad comprendere davvero la natura del tempo e della sua irreversibilità...quindi liza ..... tieniti la tua sola versione della vita .... e goditela...

comunque è meglio NON scoprire se le nostre ex pensano a noi con nostaglia a distanza di 30 anni ...... sia perchè siamo tutti MOOOOOLTO diversi da quelli che eravamo 30 anni fa ....sia perchè i rimpianti sono sentimenti sprecati...... :rolleyes:


potrebbe....e sottolineo potrebbe valer invece la pena ...esplorare nuove avventura di oggi..... percorrere sentieri nuovi ...... sempre che ci siano delle premesse interessanti..... e chi vuol capir capisca! :B):


selon moi ...of course.......

 
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LizaPop
view post Posted on 17/3/2008, 11:21     +1   -1




glub! :blink:
sembra monomaniaco quest'uomo......


E invece ogni giorno ne scopri una nuova a suo riguardo.... :wacko: :blink:
 
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nonci
view post Posted on 17/3/2008, 13:59     +1   -1




:o: ..io...ho moooooooolte manie ...o passioni...... ... di tutti i miei posts solo una piccola frazione sono dedicati alla politica...... ogni tanto discetto di cultura letteraria e di scienza ..... una bella fetta la dedico al "piacere" solitario o in compagnia ... una fetta un po piu grande al "corteggiamento" (che per i primi due anni ho chiamato "noncinnamoriamo"(TM) ...una parola che fa provocare l'orticara a tutte le fanciulle che allora bazzicavano per la zattera! :D ) ....ma su tutto il 90% è cazzeggio puro! :D :D .....

quale era secondo te la mia "monomania" ?!?!? :blink:
 
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LizaPop
view post Posted on 17/3/2008, 14:28     +1   -1




Firulì
firulà


......................



 
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view post Posted on 17/3/2008, 15:18     +1   -1
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CITAZIONE (nonci @ 17/3/2008, 13:59)


quale era secondo te la mia "monomania" ?!?!? :blink:

...quella che porta all'Epicondilite.....

-_-









me l'hanno appena diagnosticata...
 
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nonci
view post Posted on 17/3/2008, 16:23     +1   -1




oh poverino :wub: ...... usa un tutore ed impara ad clickare il mouse con la mano sinistra ...e evedrai che passa in fretta ......
circa le pippe :rolleyes: ..... inzia pure lì ad usare la mano sinistra :wub: ...ti sembrerà una sensazione tutta nuova ...come farsi un'amante! :woot: ... infatti ci vuole piu impegno che non nel tran-tran quotidiano con la mano destra ...ma il risultato puo essere esaltante! :D :D


p.s. è inutile che sottolineate il fatto che ho scritto "quotidiano" .... l'ho messo a posta per provocarvi -_- ....vecchie scimmie invidiose che nonsiete altro! :P :P

 
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