| " ricordo quando pensai di ammazzarmi per la prima volta, perchè lei mi aveva lasciato, un attimo prima che la lasciassi io!"
Giorgio Gaber.
Io ricordo invece quando mi mollò una, caruccia da morire. Quella sera la scarrozzai, pizzetta, petting, la riporto a casa e lei mi fa " Beh, senti, basta, non dobbiamo più continuare a vederci, è finita, lasciamoci qui." Io non me l'aspettavo, tempo dopo mi disse che in realtà stava giocando e che la cosa le prese la mano, ma insomma io stetti malissimo, diciamo. La pedinavo, avevo diciott'anni, mi appostavo fuori della sua scuola, il Classico, mimetizzato tra le altre auto con la mia anonima Citroen Ds 2000 amaranto con la capòte bianca.
Poi, dopo una settimana, un'altra si attizza per me, si dà da fare e mi ha, chiodo schiaccia chiodo, sopratutto se quest'ultimo mi svezza, ecco. Infine, enorme soddisfazione, un pomeriggio sono con la nuova fiamma - che mi mollerà dopo un mese - ai giardinetti, e vedo che la vecchia ci sbircia da dietro un albero. Segue sua lettera strappalacrime dove mi dice che non ho capito niente, scusa, ma dove hai la testa, io ti amo!
Ma niente da fare, non mi piegai!
Magari, se mi avesse scritto un mese dopo...
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