| Stamattina è venuta da me mia figlia: - Papà hai da fare? - Qualcosa l'avrei ma, per te, la rimando. - Scusa ma è una cosa molto importante... - Parla allora, se posso aiutarti... - Certo che puoi. Il tuo aiuto è indispensabile. Ma tu, per me, daresti anche la vita? - Certo figliola... Lo sai... A questo punto ha tirato furi la mano che, fino ad allora aveva nascosto dietro la schiene e che impugnava una grossa ed affilatissima ascia. - Papà, io ti devo uccidere. - Ma... sei pazza? - No papà non sono pazza. Tu, per me, hai fatto tutto quello che potevi. Mi hai portato alla laurea, mi hai pagato un master ed ora, a 34 anni, ancora mi mantieni. Purtroppo non ho trovato uno straccio di lavoro. Ora ti chiedo un ultimo sacrifico... - Così non avrai nemmeno qualcuno che ti mantanga. - Ora ti spiego: se io, con quest'ascia, spacco la testa a te ed alla mamma e, magari, anche al bambino della signora a fianco, sarò arrestata e finirò su tutti i giornali e su tutte le televisioni. In carcere scriverò un memoriale che mi sarà pagato a peso d'oro. Prenderò sicuramente la semiinfermità mentale e, dopo poco tempo, sarò presente in tutti i talk show, sponsorizzerò una marca di asce, farò un film e diventerò una star strapagata. Solo così, finalmente, potrò sposarmi e farmi una famiglia. -Ma... - non ho avuo il tempo di proseguire e, mentre l'ascia mi si abbatteva giusto al centro della testa, ho avuto la visione di mia figlia che, in un succinto ed elegantissimo costume, diceva da uno schermo televisivo: "Ecco l'ascia Tuttotaglia: l'ascia che non perdona!"
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