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Posts written by Gianco

view post Posted: 23/3/2013, 15:10     BIANCO E NERO - 2 - Le foto più belle
CITAZIONE (il_pruno_bianco @ 21/3/2013, 17:12) 
mah... io la conosco poco e ho letto volutamente molto poco riguardo agli avvenimenti che la hanno allontanata... ma credo di capirla... comunque, sono sicura che il suo arrivo farebbe piacere proprio a tutti gli avventori di questo forum.


CITAZIONE (Gianco @ 12/3/2013, 18:53) 
IFF Auregon con messa a fuoco automatica

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Che nostalgia... :sise2: :desperate:

ma... è proprio il tuo ingranditore Gianco?

Ebbene si... ancora perfettamente funzionante. E chissà che, prima o poi, non lo rimetta in funzione. Alla faccia del digitale.
view post Posted: 23/3/2013, 14:03     La Freccia del Sud - Sport
I 150 metri piani esistono da sempre, solo che non fanno parte delle misure ufficiali. Ti dico di più. Bolt nel 2009 ha corso i 150 mt più velocemente di Mennea, ma il record non è stato omologato perchè li ha corsi tutti in rettilineo. I 150 metri si fanno invece parertendo sai blocchi dei 200 e fermandosi 50 metri prima.
Perle, il Mennea di cui parlo io è l'atleta. Tu parli di un signore avanti con gli anni, visto che ti riferisci all'edizione del 2010, in cui Mennea fece da testimonial alla "Corsa del mito".
Berruti lo ha definito l'asceta dello sport. Credo che basti.
view post Posted: 22/3/2013, 16:52     Quando Travaglio ha poca memoria - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Molti avranno assistito allo scontro tra Travaglio ed il neo presidente del Senato Grasso.
Senza altri ed inutili commenti riporto quello che dice Mirko Panebianco sul suo blog.

Marco Travaglio è un ottimo giornalista su alcune cose, ma sui fatti di mafia ha sempre avuto qualche piccolo problema di memoria. Non è una colpa, in Italia tutti hanno una labile capacità di ricordare i fatti, non è certo l'unico. Dispiace che ciò che dice venga preso per oro colato solo e soltanto perché appare come "indipendente" quando, in realtà, non sembra proprio immacolato. Ma veniamo ai fatti più importanti, per dovere di chiarezza:

1) Grasso non ha rifiutato di firmare l'atto di appello per Andreotti. Il Codice di procedura Penale prevede che i sostituti possano agire in completa autonomia, rendendo non necessario il permesso del Procuratore. In più Grasso lesse gli atti, e personalmente (e pubblicamente) condivise le motivazioni dei suoi sostituti. In occasione del processo Andreotti d'Appello chiese e ottenne il permesso di far aprire un sito web per inserire i dati del procedimento per tenere informata la gente sull'operato della Procura. E Pietro Grasso sostenne la causa dei promotori del ricorso in appello con la stampa (cfr. Corriere della Sera del 16/07/2000)

2) Pietro Grasso non ha richiesto alcuna legge per "far fuori" Caselli dalla Procura Nazionale Antimafia. La legge a cui Travaglio fa riferimento è il cosiddetto "emendamento Bobbio", inserito nella riforma dell'ordinamento giudiziario denominata "riforma Castelli". L'emendamento, ovviamente approvato, era una leggina che stabiliva nuovi limiti d'età. Una legge che sicuramente Berlusconi e soci hanno confezionato per rendere Caselli, già scomodo, totalmente inoffensivo, ma fu una leggina comunque inefficace poiché la candidatura di Caselli era comunque possibile. Secondo la riforma per concorrere servono almeno due anni residui di servizio davanti a sé, e Giancarlo Caselli non ne aveva due, bensì quattro. La scelta ricadde su Grasso ma non certo per colpa sua, né fu lui a richiedere all'AN Bobbio questo emendamento. Fu dichiarato incostituzionale, come praticamente tutta la riforma Castelli, ma successivamente all'elezione di Pietro Grasso, e il CSM non poteva certo ritirare Grasso per una candidatura "illegittima", perché illegittima non fu mai.

3) Su Schifani la questione è molto semplice: non fu il Procuratore a richiedere la prima archiviazione, ma il G.I.P. (Giudice per le Indagini Preliminari) per insufficienza di elementi probatori a suo carico. Archiviazione che fu confermata anche nel nuovo filone di indagine nato, secondo Travaglio, “dopo la dipartita di Grasso”, per le stesse identiche motivazioni.

Il resto delle affermazioni del giornalista, dalla presa di distanza con Caselli all'allontanamento ingiustificato di magistrati impegnati nei processi "mafia e politica" (vorrei ricordare che il processo più importante, quello contro Cuffaro, non è mai stato chiuso) non trovano riscontri né sulla loro fondatezza, né sul contrario, ma appaiono come semplici “gossip” atti a legittimare le accuse di sopra illustrate e (credo) sufficientemente smontate. Piuttosto vorrei chiedere a Marco Travaglio una cosa semplicissima:

Avrebbe voglia di spiegare finalmente la sua posizione definitiva sul Capitano Ultimo e sulle vicende legate all’arresto di Salvatore Riina nel 1993? Dire (come sempre senza contraddittorio) in diversi articoli, libri e spettacoli che il CRIMOR non perquisì l’abitazione del Riina per chissà quali patti sottobanco tra magistratura e mafia, quando un processo ha stabilito l’infondatezza di una tale accusa (dando la responsabilità del fatto ad altre figure), è quanto meno sinistro. Il Capitano Ultimo fu pienamente assolto, e con lui risultò monda la reputazione di tutta la sua squadra, tanto fondamentale quanto maltrattata e, successivamente, distrutta da queste accuse. Nessuno sembra aver voglia di fare chiarezza su QUESTE sue affermazioni diffamatorie, ridicolizzate dal suo stesso “maestro”, l’indimenticato Indro Montanelli.
view post Posted: 22/3/2013, 13:08     Il Paese di Pulcinella - Attualità
Qui c'è un'analisi tecnica molto attenta di tutto quello che è successo a proposito dei marò. Così... giusto per farsi un'idea.
view post Posted: 22/3/2013, 12:06     Il Paese di Pulcinella - Attualità
Sull'incapacità dell'Italia di gestire la vicenda non ci sono dubbi.
Su tutto il resto si.
La Corte Suprema indiana ha riconosciuto che i fatti contestati ai marò sono avvenuti in acque internazionali. Quindi la giurisdizione è italiana come dicono tutti gli esperti di diritto internazionale.

''Il fermo o il solo processo nei confronti dei due soldati italiani costituiscono un illecito internazionale da parte dell'India''. Enzo Cannizzaro, ordinario di diritto internazionale all'universita' La Sapienza e autore di diverse pubblicazioni sull'argomento, concorda cosi' con le posizioni dell'Italia sulla vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone – coinvolti nell'uccisione di due pescatori indiani e attualmente detenuti a Kollam – e, in un'intervista all'Ansa spiega come, ''senza alcun dubbio'', per i due maro' valga il principio dell'immunita' funzionale.
Secondo il giurista, i due soldati ''hanno agito nell'ambito di una funzione ufficiale, per conto dello Stato italiano'', adempiendo a quella missione anti-pirateria prevista dalla legge italiana e ''autorizzata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu''.
A loro – spiega – si applica il principio ''dell'immunita' funzionale, regola consuetudinaria del diritto internazionale che vige sin dal 1700, in base alla quale gli atti di un organo dello Stato connessi all'esercizio delle funzioni vanno imputati allo Stato'' e ''non alle persone'' che li hanno commessi. Cio', e' la sua precisazione, ''vale sicuramente in quanto i due hanno agito in acque internazionali'' e, ''a mio avviso, varrebbe anche se il fatto fosse avvenuto in acque territoriali indiane''.
Anche se, su questo punto, ''potrebbe esserci una maggiore incertezza giuridica e le autorita' indiane potrebbero contestare ai due militari di aver adempiuto a funzioni ufficiali nell'ambito della sovranita' di uno Stato senza l'autorizzazione di quest'ultimo'', puntualizza Cannizzaro.
Allo stato dell'arte, pero', l'illecito dell'India appare evidente. I due maro' andrebbero eventualmente giudicati in patria e, se il fermo persiste, l'Italia potrebbe quindi ''attuare o minacciare contromisure come l'interruzione dei rapporti diplomatici e commerciali, chiedere l'apertura di una commissione di inchiesta o di arbitrato – anche se, in mancanza di un trattato, l'India non e' obbligata a rispondere – o esperire uno dei 4 sistemi di controversie previsti dalla Convenzione Onu sul diritto del mare davanti al tribunale internazionale del mare''.
Un'ipotesi, quest'ultima, che ''sarebbe pero' da esplorare''. Nel frattempo, l'Italia potrebbe anche portare il caso ''davanti al Consiglio di Sicurezza Onu'' mentre l'Ue ''e' giuridicamente estranea alla vicenda'', sottolinea ancora Cannizzaro.
Il docente ricorda poi alcuni, celebri, precedenti in cui e' stato il governo italiano ad applicare correttamente il diritto internazionale: da quello dell'omicidio Calipari a quello del Cernis, nei quali ''nonostante la dura reazione dell'opinione pubblica'', i militari Usa coinvolti furono giudicati in patria.
E, anche per la vicenda dei maro', ''non sorprende la reazione politica indiana''. Ma diversa e' la questione giuridica, sulla quale ha anche pesato la scelta della Enrica Lexie di attraccare al porto di Kochi. ''Cio' ha consentito all'India di prelevare facilmente i due militari. In caso contrario, le autorita' indiane avrebbero dovuto agire con un'azione coercitiva in acque internazionali, e sarebbe stato molto piu' grave'', e' la conclusione di Cannizzaro.


Qui c'è stata una successione di atti illeggittimi (India) ed imbecilleschi (Italia), che giocano sulla pelle di due militari che stavano lì per fare quello che i militari indiani non sanno o non vogliono fare.
Non ci dimentichiamo , fra l'altro che, per motivi analoghi, molti pescatori indiani sono stati uccisi da navi dello Sri Lanka, nell'indifferenza generale delle autorità indiane.
view post Posted: 22/3/2013, 10:31     Il Paese di Pulcinella - Attualità
Oggi sono amareggiato.
Ho seguito sempre con attenzione la vicenda dei due marò in India, ed ho sempre pensato che i nostri militari erano stati vittima di un sopruso e l'Italia vittima della scarsa considerazione di cui godiamo in ogni parte del mondo.
Con questo non sostengo che i due fucilieri siano innocenti. Non so come sono andate le cose e non mi permetto giudizi, ma ritengo che in India per mille motivi diversi non potrebbero essere sottoposti ad un processo equo.
Poi c'è la considerazione che il presunto attacco e la morte dei due pescatori sono avvenuti in acque internazionali, e la nave è stata riattirata in porto con un tranello che di per se dovrebbe invalidare, in ogni paese civile, qualunque procedura di arresto. Si continua con il rimpallo ed il rinvio delle decisioni sulle giurisdizione. L'Italia ci fa una figura idiota continuando ad andare a rimorchio dell'India, e di tanto in tanto facendosi gli auguri che tutto andrà bene.
Poi la decisione scellerata di trattenere i due marò in Italia, la decisone ancora più scellerata dell'India di "sequestrare" l'ambasciatore italiano, e l'apoteosi finale dell'imbecillità di rimandare i marò in India dietro l'assicurazione che non ci sarà una condanna a morte. Quindi accettiamo che vengano processati in India? Quindi tutto l'agitarsi perchè il fatto è avvenuto in acque internazionali non vale più?
E come si gioca con la pelle di due ragazzi che erano convinti di rimanere in Italia e adesso tornano in India in clima che sarà molto più ostile?
E l'inneffabile De Mistura che dice che alloggeranno in ambasciata e potranno anche andare al ristorante se vogliono. Ma si può essere più imbecilli? tutto questo casino è stato fatto per consentire ai marò di andare al ristorante? Ma un sano calcio in culo a questo signore non glielo da nessuno?
Se eravamo sicuri dei fatti nostri, se eravamo certi che la giurisdizione era italiana avremmo dovuto fare l'impossibile. Anche decidere di annullare tutte le missioni all'estero. Voglio vedere se con la minaccia di ritirare i nostri soldati da tutti i fronti non si sarebbe mosso il mondo intero per costringere l'India a comportarsi diversamente. Invece prendiamo schiaffi per l'arroganza degli altri e per la nostra imbecillità. D'altra parte i casi Cermis, Calipari, Abu Omar con gli Stati Uniti e Battisti con il Brasile dimostrano di quanto credito riscuotiamo all'estero. Quasi quasi rimpiango Craxi che a Sigonella fu capace di stendere gli Stati Uniti e la loro arroganza.

view post Posted: 22/3/2013, 09:42     "Prendi quello che vuoi,ma lasciami la mia pelle nera" - Letteratura
Cari fratelli bianchi,
Quando sono nato ero nero,
Quando sono cresciuto, ero nero,
Quando vado al sole, sono nero,
Quando ho paura, sono nero,
Quando sono ammalato, sono nero...
Quando morirò, sarò nero....
Quando sei nato eri rosa,
Quando sei cresciuto, eri bianco,
Quando vai al sole, sei rosso,
Quando hai freddo, sei blu,
Quando hai paura, sei verde,
Quando sei ammalato, sei giallo,
Quando morirai, sarai grigio...
E, dopo tutto ciò, hai la faccia tosta di chiamarmi Uomo di colore.
view post Posted: 22/3/2013, 09:38     La Freccia del Sud - Sport
Credo che non sarebbe giusto ricordare Mennea per i suoi trascorsi politici, o addirittura oscurarne la grandezza a causa di questi.
Io preferisco ricordarlo per le sue imprese sui campi (unico velocista al mondo a disputare 5 Olimpiadi, e con un record mondiale ancora imbattuto -14"8 sui 150 metri piani. E per il suo spendersi a tutti i livelli contro il doping.
view post Posted: 21/3/2013, 16:41     +1La Freccia del Sud - Sport
Pietro Mennea... classe 51.
Lo ricordo in pista quando aveva 17 anni e faceva parte del gruppo sportivo dell'Avis Barletta. Avevo seguito mio fratello, saltatore in alto, ai campionati regionali juniores. E vidi questo ragazzino magrissimo, allampanato, che correva come un dio. Per seguire lui, non mi accorsi di mio fratello che faceva il salto con cui arrivò secondo. Ma vedere Mennea correre era uno spettacolo. Lo rividi correre a Foggia in un triangolare juniores e rimasi sempre più incantato. Contor di lui correva il miglior amico di mio fratello. Alla fine della gara dei 200 disse sconfortato che non aveva senso correre contro quello scatenato. Correva con l'espressione di chhi vuole mordere il mondo, torvo come se volesse mangiarsi la pista. Alla fine della gara un sorriso appena accennato, arrabbiato con se stesso perchè il tempo non era stato di sua soddisfazione.
L'ho seguito sempre. Io avevo fondato il gruppo sportivo dell'Avis di Foggia, e sapere che Pietro era partito da una piccola Avis pugliese ci inorgogliva da matti.
Mi piace ricordarlo come allora. Gli occhi spiritati rivolti al cielo, la consapevolezza di avercela fatta, la rabbia di voler fare ancora di più. Ciao Pietro.
view post Posted: 19/3/2013, 16:41     Come uscire dallo stallo creato dal risultato elettorale? - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Sarà per questo che l'ho suggerito sul sito del PD e non me l'hanno accettato?
comunque sempre di conflitto di interessi si tratterebbe. Fare il parlamentare per bene non ti può lasciare tempo per la libera professione che, per essere fatta bene, necessita di tempo pieno.
Diverso è per il dipendente che andrebbe in aspettativa. E' vero che quest'ultimo smettendo di fare il parlamentare ritroverebbe il suo posto di lavoro, mentre il professionista si troverebbe tagliato fuori. Ma non lo ordina il medico di fare il parlamentare.
view post Posted: 18/3/2013, 17:30     Notizie del giorno di cui nessuno parla - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Magari sei l'unico rimasto al mondo a pensare che non sei rincoglionito. :dance:

CITAZIONE (pv @ 18/3/2013, 13:27) 
CITAZIONE (Gianco @ 18/3/2013, 10:48) 
Ridomando. cosa c'entrano queste notizie con la politica?

Me lo chiedo anche io.
Chissa' perche' lupetto l' ha aperta qua. :o: La discussione.
Dovremmo chiedergli spiegazioni.

Anche perche' e' da quasi un mese che ti chiedo come sistemare le discussioni in alcune sezioni e tu non hai fatto nulla.
Se ti degni di rispondere e dirmi quello che vuoi posso anche procedere io.

Beh... mi pare che Lupetto avesse iniziato postando notizie "politiche" del giorno di cui nessuno parla.
Ma nessuno ti impedisce di spostarla.

In merito alle altre discussioni, puoi farlo da solo lasciandoti guidare dal buon senso.
Oddio, parlare di buon senso con te lo trovo disdicevole, ma uno sforzino puoi sempre farlo.
Quello che voglio io è solo non avere rotture di coglioni. E riuscire a fare molto più l'utente che l'admin.
view post Posted: 18/3/2013, 16:35     Come uscire dallo stallo creato dal risultato elettorale? - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Magari bisognerebbe aggiungere che un parlamentare non può proseguire la sua attività come se niente fosse.
4094 replies since 22/1/2004