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Posts written by Gianco

view post Posted: 10/4/2013, 18:05     Grillo è sempre un gran comico - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Vero. Tu invece non fai nemmeno più ridere. :ola:

In quanto a perle e vit parlerei più di coglionaggine che di altro. :inca: :inca2:
view post Posted: 10/4/2013, 16:31     Perchè non mi è mai piaciuta la Thatcher. - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Sise, maliziosamente, dice che la Thatcher non mi piaceva perché era inglese.
E' nota la mia idiosincrasia per gli inglesi. Li considero arroganti, violenti, boriosi peggio dei francesi, pieni di sé.
Posso serenamente ammettere di non essere obiettivo. Nel 43 gli inglesi rasero al suolo la mia città (30mila morti in tre giorni, unica città al mondo che, durante la seconda guerra mondiale ebbe un ordine di evacuazione totale), rea di essere un importante snodo ferroviario ed un punto nevralgico per gli aereoporti da cui partivano i bombardamenti tedeschi.
L'Inghilterra e solo l'Inghilterra e quasi tutte le ex colonie britanniche hanno la guida a sinistra, non usano il sistema metrico decimale. così tanto per marcare la propria differenza.
L'Inghilterra nel 1947 quando dovette concedere l'indipendenza all'India divise la popolazione in base alla religione creando uno stato artificiale, il Pakistan, che da allora è in disaccordo permanente con l'India. Da allora i contrasti, spesso guerre, fra gli indù, sikh e musulmani che fino al 47 avevano vissuto uno affianco dell'altro, hanno causato fra i 500mila ed il milione di morti.
Stessa cosa fecero gli inglesi in Palestina. Separando nettamente ebrei e islamici li misero uno contro l'altro e i risultati li vediamo ancora oggi.
Ma veniamo alla nostra Iron Lady.
Da Primo Ministro s'impegnò per rovesciare il declino economico che interessava il Regno Unito ormai da qualche decennio e per restituire al Paese un importante ruolo nel panorama internazionale. In quanto filo-monetarista, la Thatcher incrementò il tasso d'interesse per ridurre l'inflazione ed aumentò l'IVA, preferendo la tassazione indiretta a quella diretta; questi interventi colpirono soprattutto l'industria manifatturiera e la disoccupazione finì per raddoppiare in poco più di un anno. Nel 1982 l'inflazione tornò a livelli accettabili ed il tasso d'interesse fu abbassato; Nel frattempo l'industria manifatturiera ridusse i propri utili di un terzo in quattro anni e, nello stesso periodo di tempo, la disoccupazione aumentò di quattro volte.
Nella guerra delle Falkland fu determinante per la vittoria l'affondamento dell'incrociatore argentino Generale Belgrano, avvenuto su ordine dell'Iron Lady mentre questo si trovava fuori dal limite della zona di guerra. Il Regno Unito riuscì a sconfiggere militarmente la dittatura di Buenos Aires grazie ad alcune informazioni segrete passate ai britannici da un altro regime sudamericano, il governo cileno del generale Augusto Pinochet, nemico della nazione confinante, oltre che dal permesso accordato dallo stesso Pinochet di sostare in Cile per rifornirsi di carburante agli aerei britannici da guerra.
E qui veniamo all'amicizia di ferro fra Margaret Thatcher e il buon Pinochet.
L’8 aprile Barack Obama ha omaggiato l’ex premier britannica definendola “un esempio di libertà”. A dire la verità, non lo è stata affatto. Nel 1980, un anno dopo essere andata al potere, Thatcher eliminòl’embargo per la fornitura di armi al regime cileno che era stato deciso in precedenza dal governo britannico. Nel 1982, durante la guerra delle Falkland, Pinochet aiutò il governo britannico fornendo informazioni di intelligence sull’Argentina. Da quel momento in poi, la relazione tra i due politici è diventata una vera e propria amicizia: ogni anno la famiglia Pinochet si recava a Londra, e il generale e la premier si incontravano spesso per pranzare insieme o bere un bicchierino di whisky.
Jon Lee Anderson racconta che nel 1998, quando Pinochet è stato arrestato per ordine del giudice spagnolo Baltasar Garzón, Thatcher ha mostrato la sua solidarietà andandolo a trovare. In quell’occasione, di fronte alle telecamere della tv britannica, ha detto: “So quanto siamo in debito con te, per il tuo aiuto durante la guerra delle Falkland”. Poi ha concluso: “Sei stato tu che hai portato la democrazia in Cile”.
Tutti sanno chi è Pinochet. Pinochet è morto nel 2006, agli arresti domiciliari e con più di trecento capi d’accusa sulle spalle, dalla violazione di diritti umani alla frode. Fino alla fine, la sua unica difesa è stata un’umiliante dichiarazione di incapacità di intendere e di volere.
Nel 1983, secondo il giornalista Mike Frost, Thatcher avrebbe usato ECHELON, il sistema di spionaggio elettronico attivo in vaste aree del pianeta, e molto utilizzato per la Guerra Fredda, per spiare due suoi ministri dei quali si fidava poco. Dal 1984 Thatcher si impegnò nell'affrontare il potere dei sindacati, varando una legge che rendeva lo sciopero illegale se non fosse stato approvato a voto segreto dalla maggioranza dei lavoratori e rendeva i capi sindacali civilmente responsabili dei danni eventualmente causati da agitazioni non conformi alle regole. Il confronto raggiunse il suo culmine quando il sindacato dei minatori dichiarò lo sciopero ad oltranza per opporsi alla chiusura di parecchie miniere.
Durante il suo terzo mandato si scontrò contro la presunta "promozione" dell'omosessualità da parte degli enti locali, varando una contestata legislazione in tal senso. A questa legge è dedicata la canzone di Boy George, cantante del gruppo Culture Club dal titolo No Clause 28 ("No all'articolo di Legge - N. 28").
In politica estera accentuò la sua ostilità nei confronti dell'Europa, opponendosi fermamente al progetto di creare l'Unione europea e soprattutto alla possibilità di creare una moneta unica; la cosa fu malvista dagli altri leader europei e provocò una prima spaccatura nel partito. In seguito il Ministro dell'Economia e quello degli Esteri minacciarono le dimissioni nel caso in cui il Primo ministro non avesse accettato un accordo europeo riguardante i cambi monetari; il primo rassegnò le dimissioni e gli succedette John Major. Inoltre, nel 1989 la sua popolarità iniziò a declinare, all'inizio a causa di una frenata nella crescita economica (causata dagli alti tassi d'interesse), in seguito a causa della sua riforma del sistema fiscale, con la quale introdusse la cosiddetta poll tax, una tassa calcolata in base alla popolazione, uguale per ogni cittadino residente nel Regno Unito, che era in contrasto con il programma liberista, ed era contestata anche nelle classi basse.
Fu una misura molto impopolare, che diede avvio ad uno sciopero fiscale cui parteciparono più di 18 milioni di persone ed a molte proteste che ebbero un notevole successo, anche la caparbietà della Tatcher ebbe il sopravvento.
Finalmente nel 1990 si tolse dai piedi.
Margaret Thatcher e la sua politica, nota come Thatcherismo sono state, e tuttora rimangono, molto controverse. I suoi ammiratori dicono che abbia contribuito a ringiovanire l'economia del Regno Unito, e che dagli anni novanta in poi la disoccupazione abbia cominciato a diminuire progressivamente e che la Nazione sia diventata una delle più grandi potenze economiche con Stati Uniti e Giappone. I detrattori invece sostengono che le sue politiche sociali aggressive abbiano creato un forte classismo, portando a grandi diseguaglianze tra la classe ricca e quella povera, tanto da creare un'emarginazione dei meno abbienti dalla società britannica. Sostengono, inoltre, che il Thatcherismo abbia dato una marcata impronta egoista alla Gran Bretagna.
La Thatcher, durante i suoi mandati, fu invece odiata visceralmente da buona parte dei britannici non liberisti (negli anni ottanta e anche in seguito furono molti i film e le canzoni dove venne contestata) e ammirata dai più fervidi sostenitori del liberismo.

Ce n'è a sufficienza perchè non mi sia mai piaciuta.
view post Posted: 10/4/2013, 15:45     Grillo e la democrazia... - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
CITAZIONE
Le sue competenze professionali non sono bastate a conservargli il posto di lavoro. Le sue opinioni personali, espresse su Facebook, hanno avuto un peso maggiore e gli sono costate care. Così Massimiliano Cardullo, avvocato, è stato cacciato per aver criticato sul social network il Movimento 5 Stelle.

A denunciare l'episodio lo stesso Cardullo, che ha inviato una lettera al presidente della Camera, ai Questori e ai capigruppo, chiedendo che "vigilino a tutela di tutti i lavoratori dei Gruppi parlamentari". Nella sua lunga lettera aperta, Cardullo racconta di aver sostenuto un colloquio, che comprendeva l'esame del curriculm e dei titoli ma anche una prova scritta, il 27 marzo scorso al gruppo del M5S.

"Il colloquio, al quale hanno partecipato il capo dell'ufficio legislativo del gruppo, avvocato Emanuele Montini, e i deputati onorevoli Emanuele Cozzolino, Filippo Gallinella e Arianna Spessotto" ha avuto "esito positivo". Dal giorno successivo Cardullo ha cominciato a lavorare presso il gruppo parlamentare grillino come responsabile delle Commissioni finanze e politiche della Comunità europea.

"Da quel momento, seppur senza nessun contratto né rassicurazioni e certezze sul quantum del mio compenso- scrive Cardullo al presidente della Camera- ed evidentemente rinunciando in fiducia ad altre opportunità lavorative, ho cominciato con abnegazione e professionalità a prestare la mia opera, in alcuni giorni dalle 9 alle 20 come può facilmente accertarsi mediante la verifica all'ingresso di via Uffici del vicario 21, lavorando per il gruppo e ricevendo anche attestati di stima che conservo tra le mie mail".

Poi però, l'8 aprile, gli arrivano prima delle voci informali ("accusato di essere nell'ordine: massone, avvocato colluso con mafiosi e di essere stato candidato in precedenza in una lista civica"). Nel pomeriggio i deputati Manlio Di Stefano e Filippo Gallinella gli comunicano il licenziamento, motivandolo con le critiche al Movimento che avrebbe pubblicato in passato sulla propria pagina di 'Facebook'.

"Certamente - osserva nelle lettera - per chi fa della trasparenza e del merito una propria bandiera allontanare un lavoratore con motivazioni assolutamente generiche sulle sue opinioni personali è quantomeno contraddittorio". "Io - conclude Cardullo - mi appello a Voi non per un interesse personale di chi ha sbagliato a fidarsi della correttezza di rappresentanti delle istituzioni e che oggi si trova con una figlia di due anni senza un lavoro, ma affinché il presidente della Camera, i componenti dell'Ufficio di Presidenza e del Collegio dei Questori esercitino con attenzione e rigore una vigilanza ed un controllo sui gruppi parlamentari a tutela di tutti lavoratori, facendosi garanti che nessuno di essi venga discriminato nell'esercizio del proprio lavoro per nessun motivo, così come statuiscono gli articoli 3 e 4 della nostra Carta Costituzionale".

Repubblica on line
view post Posted: 10/4/2013, 10:59     Grillo è sempre un gran comico - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Beh... io non conosco la realtà rom (o sinti) di Roma ed ho visto la vicenda solo attraverso un ragionamento logico.
Si tratta di primarie interne al PD. Quindi non avrebbe senso per il PD comprare voti. A favore di chi? Sarebbe ridicolo che il PD comprasse voti generici e poi li ripartisse fra i vari candidati.
Sarebbe stato più logico per l'imbecille di turno, interno o esterno al PD, accusare un qualsiasi candidato. Il fatto di non averlo potuto fare rende le accuse pietose. E poi data l'alto numero di votanti, qualche rom cosa avrebbe potuto cambiare? Se i nostri due eroi si fossero posti preventivamente queste domande avrebbero evitato di fare le figure dei peracottari.
E se magari tutti i nostri politici, o almeno una buona parte di loro, prima di parlare collegasse la bocca al cervello, si eviterebbero tante figure da niente. A partire proprio dal re dei comici che, anche se in questa vicenda non c'entrava e serviva solo per il titolo, di figure da niente, insieme al suo seguito, di "utili idioti" ne sta collezionando parecchie. Il problema è che gli "utili idioti" di Grillo stanno mettendo in pericolo il paese. Bersani diceva che avrebbe mirato a prendere il 51% per comportarsi come se avessero preso il 49%. Questi invece hanno preso il 25% e si comportano come se avessero preso il 100%.

A proposito di De Vito, sul suo profilo Facebook si è preso tanti di quegli insulti che ha tolto immediatamente la sua dichiarazione con tutti i commenti a seguire.
view post Posted: 9/4/2013, 11:49     The Iron Lady - Cinema, Teatro
A me la Tatcher è sempre stata sulle palle. E poi era amica di Pinochet che ha sempre difeso.
view post Posted: 9/4/2013, 11:47     Olio buono - Piaceri della vita e tempo libero
Beh... se per capire se un serpente è una vipera e quindi pericoloso devo andarlo a guardare negli occhi, preferisco passare la mano. Se vi interessa guardatevelo voi... :jumpy:
view post Posted: 8/4/2013, 17:30     Grillo è sempre un gran comico - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
CITAZIONE
Il Movimento 5 Stelle di Roma accusa il Pd di aver pagato 10 euro ogni rom che ieri è andato a votare alle primarie. "In genere, quando si parla di primarie del Pd si fa riferimento ai 2 euro che ogni sostenitore 'investe' per esprimere il suo voto - scrive il candidato a sindaco Marcello De Vito su Fb - in queste primarie romane c'è una novità, però...alcune persone sono state pagate ben 10 euro per esprimere il loro voto!!!".
Al post è linkata un'immagine, un manifesto virtuale di M5S Roma con due foto: in una appare una coda di presunti nomadi a un gazebo, nell'altra una donna rom che infila la scheda nell'urna. "10 euro ai Rom per votare alle primarie" è il titolo del montaggio on line.
E ancora: "Il 23 marzo il Pdl paga 10 euro e il pranzo a chi sostiene Berlusconi in piazza del Popolo. Il 7 aprile il Pd paga 10 euro tutti i Rom che lo votano per le primarie. Siamo primo partito in Italia senza comprare nessuno'. Seguono decine di commenti, molti accusatori, molti altri scettici.
Poi, più cauto, precisa all'Ansa: "Abbiamo preso atto che c'erano molti rom in fila". Lo ripete più volte e non vuole aggiungere altro. Quanto a Marino, dice: "Punta ai nostri voti? E noi puntiamo a conquistare i suoi e a mantenere i nostri. Che abbia vinto lui o un altro è uguale: noi confidiamo di arrivare al ballottaggio". Il vincitore delle primarie non replica direttamente ma dichiara: "Alle primarie hanno votato in 100.078 e io ho avuto il 51% dei voti- ha spiegato - ho letto interpretazioni interessanti con alcuni che dicono di una straordinaria partecipazione e altri che dicono che le primarie sono un flop. M5s ha scelto il suo candidato sindaco De Vito con 533 votanti e nessuno ha parlato di flop", ha aggiunto. E ancora, il senatore -chirurgo: "Avrei vinto "primarie rom"? Ma sapete che la popolazione rom con neonati a Roma è di circa 7mila persone? Anche togliendoli ai 100 mila restano 93 mila voti..."
view post Posted: 8/4/2013, 17:11     Non è mai come sembra... - L' ora di ricreazione
Mi pare fosse un disegnatore argentino. E credo di averlo già postato tempo fa ma non lo trovo.
Intanto continuiamo sul non è mai come sembra...

view post Posted: 8/4/2013, 15:51     Olio buono - Piaceri della vita e tempo libero
Qui trovate una interessante schedatura sui serpenti italiani.

Per il siero antivipera aveva ragione nanni. Oggi è in dotazione soltanto a ospedali e pronto soccorso, perché, per le sue caratteristiche di composizione, è un farmaco che può dare shock anafilattico ed è quindi pericolosa l' autosomministrazione. E' preferibile la prevenzione: calzettoni spessi, scarpe alte, attenzione ai bambini, non infilare le mani tra i rovi e le pietraie. Se malauguratamente si dovesse essere morsi bisogna raggiungere al più presto il più vicino presidio ospedaliero, che valuterà se somministrare il siero o come intervenire. Assolutamente inutile tagliare la ferita e succhiare il sangue; al più può essere utile un bendaggio elastico (non un laccio emostatico!) al di sopra della ferita.
view post Posted: 4/4/2013, 16:06     Vuoi vedere che l'Italia è un paese virtuoso? - Rassegna Stampa
Il Paese più virtuoso sul fronte del debito nell’eurozona? É l’Italia, molto migliore della Germania. Non è uno scherzo, ma il frutto di un serissimo studio della fondazione tedesca Stiftung Marktwirtschaft (“Economia di mercato”), presieduta dall’economista Bernd Raffelhüschen, professore di Scienze finanziarie presso l’Università di Friburgo, in Germania, ed esperto di evoluzione demografica. Due giorni fa il professore, elogiando l’Italia, ha accusato il governo tedesco di seguire un percorso di indebitamente insostenibile a colpi di «regali» nel campo dello Stato sociale.
Lo studio della Fondazione – pubblicato a fine 2011 ma passato, curiosamente, piuttosto inosservato, almeno dalle nostre parti – stila una vera e propria classifica della sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche (sulla base dei dati 2010) dei 12 Stati fondatori dell’euro (esclusi sono dunque i cinque “ultimi arrivati”: Slovenia, Slovacchia, Estonia, Cipro e Malta). Il titolo del relativo comunicato stampa la dice lunga: «Italia urrà, Lussemburgo puah». La classifica tiene conto non solo di quello che la fondazione chiama «esplicito» (il «classico» debito pubblico, pari a circa il 120% del pil per l’Italia), ma anche il debito implicito legato soprattutto all’invecchiamento: pensioni in maturazione nei prossimi anni, la spesa sanitaria, il saldo primario e quant’altro.

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«Sono possibili calcoli molto precisi sulla scorta dei dati ufficiali, ad esempio sul numero di persone che andranno in pensione nei prossimi anni», spiega a chi scrive lo stesso Raffelhüschen. «Il debito implicito – aggiunge – dipende in modo decisivo dal previsto aumento delle spese legate all’invecchiamento». Per la Germania, ha detto il professore a Berlino, il quadro non è allegro: riforma fiscale, pensionistica (con generose integrazioni delle minime), aumento delle prestazioni sanitarie per alcune malattie tipiche della cosiddetta terza età (ad esempio l’Alzheimer), faranno esplodere nei prossimi anni il debito tedesco. Una cifra per tutte: secondo il professore nel 2050 lo Stato tedesco e i länder dovranno spendere 1.360 miliardi di euro solo per le pensioni (di cui 870 miliardi di euro per 1,38 milioni di dipendenti pubblici). Una cifra colossale, se si pensa che l’attuale debito pubblico della Germania (quello “esplicito”) è intorno ai 1.900 miliardi.
Per l’Italia, invece, il quadro è molto migliore: il Belpaese, dice l’economista, «dopo la Francia (che comunque è solo quinta nella «classifica», ndr) secondo le nostre stime sarà il Paese con il più basso incremento di spese per pensioni, sanità e assistenza per anziani». Inoltre, sottolinea l’economista, «il saldo primario italiano è molto incoraggiante». In questo senso, si legge nello studio, «l’Italia non solo precede chiaramente la “locomotiva” Germania, ma anche tutti gli altri stati dell’Euro a 12. E dunque l’Italia può contare, a lungo termine, su uno sviluppo positivo delle finanze pubbliche».
Passiamo alle cifre: secondo lo studio, nel 2010 il debito «esplicito» italiano era pari al 118,4% del Pil, quello «implicito», per le ragioni già indicate, al 27,6%, il più basso di tutta l’eurozona a 12. Il totale del debito «vero» dell’Italia in quell’anno era dunque, secondo lo studio, pari al 146% del Pil: di qui il primo posto. Se andiamo a vedere la Germania, seconda «classificata», il debito «esplicito» era dell’83,2% del Pil, ma quello «implicito» del 109,4 per cento. Totale: 192,6%, quasi il 50% più dell’Italia. La cosa più sorprendente, però, è chi troviamo nei piani bassi della classifica, come si intuiva dal titolo: se all’ultimo posto è l’Irlanda, Paese già sotto programma di aiuti, che arriva alla quota complessiva di 1.497,2% del Pil (di cui 1.404,7% di debito «implicito»), al penultimo, però, e peggio della Grecia (terzultimo posto), troviamo nientemeno che il ricco e tranquillo Lussemburgo: se il suo debito pubblico «ufficiale» nel 2010 era pari ad appena il 19,1% del Pil (e infatti il Granducato è considerato tra i paesi più «virtuosi» dell’eurozona), la bomba previdenziale-demografica porta al 1.096,5% del Pil il debito «implicito», per un debito totale del 1.115,6% del Pil.
«Il sistema pensionistico e previdenziale lussemburghese - spiega ancora Raffelhüschen – è follemente generoso e completamente insostenibile a lungo termine. Del Granducato si può dire che ha davanti a sé tutte le riforme che paesi come Italia o Spagna stanno attuando dolorosamente in questi anni». Del resto non molto bene sta la “virtuosa” Olanda, ottava in classifica, che a fronte di un debito «dichiarato» del 61% del Pil, secondo lo studio della Stiftung Martkwirtschaft ha un debito implicito del 431,8% del Pil, per un totale del 494,6%. Certamente sta peggio del Portogallo (sesto in classifica), e appena meglio della Spagna (nono posto).
L’Italia, sostiene l’economista, invece «non deve fare altro che proseguire il cammino iniziato, guai a invertire la rotta e tornare ad aumentare la spesa per lo Stato sociale». Un monito che a molti, certo, dalle nostra parti non piacerà tanto. Se però Raffelhüschen ha ragione, questa situazione ci consentirà, tra qualche decennio, di stare molto meglio di paesi come il Lussemburgo, ma anche la Germania. E infatti nei calcoli della sua Fondazione, l’Italia – rispetto ai dati del 2010 – ha un reale bisogno di correzione, per garantire la piena sostenibilità del debito, del 2,4% del Pil (una quarantina di miliardi di euro) – contro, ad esempio, il 12% del Lussemburgo, o il 4% della Germania.
«Sempre che – commenta cinico l’economista – qualcosa non ammazzi prima l’Italia». Perché se a lungo termine, come abbiamo visto, le prospettive italiane sono piuttosto buone, il problema è «a breve-medio termine», spiega il professore. «Vista la bassa crescita – recita il rapporto – gli avanzi primari basteranno al massimo a stabilizzare il debito italiano nei prossimi anni, ma resteranno ben lungi dal ridurlo in modo significativo». Ed è quello cui, ahimé, guardano i mercati, i quali, aggiunge serafico lo studioso, «ragionano in orizzonti molto più brevi, non hanno la pazienza di guardare alle prospettive nell’arco di decenni». E già, perché se dessero retta alla classifica di lungo termine del professor Raffelhüschen, gli spread tra Italia e la Germania dovrebbero essere esattamente al contrario. Magari ci arrivano.
view post Posted: 3/4/2013, 09:36     Battiato - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
Probabilmente ce l'ha con me e, giusto per non lasciarmi solo, ha generalizzato.
E probabilmente si riferisce alla discussioni in cui io mi meravigliavo che Mara Carfagna si scandalizzasse per una battuta, quando la sua vita professionale era stata improntata tutta all'ispirare certe battute.
Ma non mi sembra di averla mai definita troia o di aver definito troie altre persone in qualsiasi altro contesto.
Non ripeto quello che ha detto Lupetto sull'aggredire quando si è in difficoltà.
Invece contesto violentemente a Perle che qualcuno sia mai stato cacciato solo per aver chiarito anche in maniera poco ortodossa il suo pensiero.
Se vuole andarsene con un'uscita grandiosa può fare di meglio. Ma non accusare qualcuno di comportamenti che non sono mai esistiti.
Da una come Perle che vanta di dire sempre quello che pensa non me lo sarei mai aspettato.
view post Posted: 2/4/2013, 16:34     Come uscire dallo stallo creato dal risultato elettorale? - Politica italiana, Politica internazionale, Economia
CITAZIONE (lupetto_sulla_zattera @ 2/4/2013, 14:37) 
La Zattera del Villaggio » Politica italiana, Politica internazionale, Economia Come uscire dallo » stallo creato dal risultato elettorale?

Non certo con la "procrastinazione strutturata"

E che è? :uuuh: :uuuh: :uuuh:
4094 replies since 22/1/2004