L'altra notte mi sono innamorato in sogno, un volto ricorrente da sempre. Siccome non ricordo nessuna figura femminile simile nell'adolescenza e soprattutto nell'infanzia, devo proprio averla o nello spirito ancestrale o nel sangue, chissà.
Capelli lisci e bruni, volto dolce e semplice, niente trucco, grandi occhi gran carattere, una tipa dalla piega della bocca ferma anche quando ironica, una che decide, letteralmente, che le piaccio o di innamorarsi a sua volta.
Una sconosciuta, e neanche lei sa chi sono io, come canta Mina. In effetti, nel sogno potrebbe essere Mina ventenne.
Un tempo sognavo di volare, da tanto non mi accade, mentre di innamorarmi sì.
Sono bei sogni però complicati, non fila tutto liscio, mai. Il che dovrebbe essere buona cosa. Nel romanzo di Cormac Mccarthy, La strada, il figlio dice al padre che ha fatto un brutto sogno, il padre gli risponde che è un buon segno, vuol dire che sta lottando, è quando si fanno bei sogni che bisogna preoccuparsi.