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La lista dei 100 libri da leggere secondo la BBC

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Papà Goriot Honoré de Balzac 1835 Francia

balzac

Per fortuna ho fatto decantare il commento altrimenti sarei stato piu' duro.
Questo libro ce lo troviamo in tutte le liste dei libri piu' importanti.
Capisco ( poco) nei primi mille, ma tra i primi cento e' davvero eccessivo.
Il brutto e' che i francesi nell' ottocento hanno scritto troppo, e dopo un po' le categorie sono 2 e mezzo: la classe alta, la classe bassa, la mezzo sono quelli che dalla classe bassa vogliono passare alla classe alta o quelli che dalla classe alta passano loro malgrado a quella bassa, che poi tanto bassa non e' dato che sarebbe il villone in Normandia, in compagnia del parroco e della natura. In effetti ci sarebbero pure i miserabili... e poi ci sono i romanzi fantasiosi, dai moschettieri a Montecristo passando per Notre Dame, ma lì non ci si confonde.
Per fare un po' di chiarezza: l' avessi saputo prima sarebbe stato meglio:
dopo Napoleone c'e' stata la restaurazione, dopo di che una monarchia costituzionale tra il '30 e il ' 48, poi nel '48 un po' di barricate e la repubblica, dopo di che il secondo impero di Napoleone III.
Lasciando perdere Zola, che per un momento era in ballottaggio con Balzac, ho fatto bene a lasciarlo dopo , dato che ha scritto 20 libri narrando una saga familiare nel secondo impero. Puo' aspettare.

Il brutto e' che pensavo che durante la rivoluzione la ghigliottina avesse fatto compiutamente il suo dovere, sradicando tutto il nobilume, invece, e qua arriviamo a Goriot, ci sono piu' conti, duchi, duchesse, mesdames, principesse, contesse e altro che cavalli per strada.
E siamo nel 1835, monarchia semicostituzionale e ognuno faceva un po' quello che voleva.
Anche l' ultimo degli studenti di provincia che ambiva piu' che allo studio all' ascesa sociale, ha la sua cugina nobilotta a Parigi.
E gia' l' ambientino cominciava a starmi sui marroni...
Cambiando punto di vista diciamo che il valore dell' opera e' riconosciuto per lo struggente rapporto di amore filiale. ( riversato su due immani teste di minchia: le sue adorate figliole).
Ce ne stanno di romanzi in cui ci si tirano dieto le sfighe: diario di una prostituta, madame Bovary, I numeri primi solitari, e tanti altri .
Se uno e' scemo e' scemo ... ricchissimo commerciante di Granaglie, commerciava molto pure con l 'Ucraina, facendo ottimi affari dato che là il grano costava poco, ha dato tutto per l' ascesa sociale delle due "figliole" ( una settimana fa avrei scritto baldracche ma adesso non lo faccio) che davano in smancerie solo quando avevano bisogno di altri soldi.

Non vi rovino il finale, ma ve lo rovino lo stesso: sara' tragico tra atroci sofferenze.

Giudizio . Vabbe' , essendo il primo libro di Balzac che leggo lo metto in serie A tra quelli da leggere assolutamente.
Il voto... non saprei dato che a trattare questi temi sono stati tanti se fosse il primo voto 5 se e' l' ultimo della lista voto 3. Facciamo a mezzo:
Serie A voto 4.

Edited by pv - 13/7/2022, 14:32
 
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Ecco la lista dei 51 libri che secondo questo giornalista hanno cambiato il mondo.
34. Le mille e una notte

I 100 libri migliori di sempre secondo Norwegian Book Club
Le mille e una notte anonimo 700-1500 Califfato Abbaside, India arabo

CITAZIONE (pv @ 9/10/2022, 12:39) 
Alcuni appunti su Le 1000 e una notte:
200 racconti
Allah
Cina
Vino
2 e 3 ancelle
Amori sdolcinati
Maghi, streghe, gin e robe strane
Citta' e paesi mediorientali , Bassora porto, Bagdad la dotta, Damasco la ricca.
Viaggi e ricchezze.
ecc..

Dunque dunque dunque, visto gli altri, lo si puo' mettere tra i capolavori della letteratura universale.
Comincia bene con Sherazade e poi finisce alla cazzo con Aladino.
E' evidentemente una raccolta di fiabe del mondo arabo.
Da quelle estremamente moraliste a quelle un pochetto piu' spinte in cui si gode con la perla non forata.
Piu' o meno belle.
Seguiamo la traccia: mille e 500 pagine in totale, ma se Aladino, Ali baba e altri durano piu' di 50 pagine, i racconti e le notti sono al massimo sono 200. E il piu' sommo trifolamento di marroni è che Allah e' citato almeno una volta per pagina, 1500 volte; 'na traggedia.
Peraltro si viaggia in tutto il mondo conosciuto dalla Cina al Marocco con tutto quello che ci sta in mezzo.
Deludente la parte culinaria: si gode con frutta, verdura, dolcetti e carne arrostita, per contro mai viste tante sbronze col vino rosso.
La maggior parte delle storie d' amore e' estremamente sdolcinata, ma visti tante morti per amore solo per non concedersi.
Per contro le scene di godimento puro sono estremamente limitate ad es alle 2 o tre ancelle che si contendono la " mercanzia" del padrone.
Ci sono pure un mare di stregonerie, la piu' famosa è appunto la lampada, ma poi c' e' pure l' anello e un sacco di altra roba stregonestica.
E le ricchezze che c'erano sono impressionanti.
Alla fin fine è valso la pena leggerlo.
Leggere apre la mente e ci si fa pure una cultura spandibile anche nei fora.

Edited by pv - 14/1/2023, 10:11
 
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Topocrudo

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CITAZIONE (pv @ 9/6/2022, 18:06) 
Papà Goriot Honoré de Balzac 1835 Francia

balzac

Per fortuna ho fatto decantare il commento altrimenti sarei stato piu' duro.
Questo libro ce lo troviamo in tutte le liste dei libri piu' importanti.
Capisco ( poco) nei primi mille, ma tra i primi cento e' davvero eccessivo.
Il brutto e' che i francesi nell' ottocento hanno scritto troppo, e dopo un po' le categorie sono 2 e mezzo: la classe alta, la classe bassa, la mezzo sono quelli che dalla classe bassa vogliono passare alla classe alta o quelli che dalla classe alta passano loro malgrado a quella bassa, che poi tanto bassa non e' dato che sarebbe il villone in Normandia, in compagnia del parroco e della natura. In effetti ci sarebbero pure i miserabili... e poi ci sono i romanzi fantasiosi, dai moschettieri a Montecristo passando per Notre Dame, ma lì non ci si confonde.
Per fare un po' di chiarezza: l' avessi saputo prima sarebbe stato meglio:
dopo Napoleone c'e' stata la restaurazione, dopo di che una monarchia costituzionale tra il '30 e il ' 48, poi nel '48 un po' di barricate e la repubblica, dopo di che il secondo impero di Napoleone III.
Lasciando perdere Zola, che per un momento era in ballottaggio con Balzac, ho fatto bene a lasciarlo dopo , dato che ha scritto 20 libri narrando una saga familiare nel secondo impero. Puo' aspettare.

Il brutto e' che pensavo che durante la rivoluzione la ghigliottina avesse fatto compiutamente il suo dovere, sradicando tutto il nobilume, invece, e qua arriviamo a Goriot, ci sono piu' conti, duchi, duchesse, mesdames, principesse, contesse e altro che cavalli per strada.
E siamo nel 1835, monarchia semicostituzionale e ognuno faceva un po' quello che voleva.
Anche l' ultimo degli studenti di provincia che ambiva piu' che allo studio all' ascesa sociale, ha la sua cugina nobilotta a Parigi.
E gia' l' ambientino cominciava a starmi sui marroni...
Cambiando punto di vista diciamo che il valore dell' opera e' riconosciuto per lo struggente rapporto di amore filiale. ( riversato su due immani teste di minchia: le sue adorate figliole).
Ce ne stanno di romanzi in cui ci si tirano dieto le sfighe: diario di una prostituta, madame Bovary, I numeri primi solitari, e tanti altri .
Se uno e' scemo e' scemo ... ricchissimo commerciante di Granaglie, commerciava molto pure con l 'Ucraina, facendo ottimi affari dato che là il grano costava poco, ha dato tutto per l' ascesa sociale delle due "figliole" ( una settimana fa avrei scritto baldracche ma adesso non lo faccio) che davano in smancerie solo quando avevano bisogno di altri soldi.

Non vi rovino il finale, ma ve lo rovino lo stesso: sara' tragico tra atroci sofferenze.

Giudizio . Vabbe' , essendo il primo libro di Balzac che leggo lo metto in serie A tra quelli da leggere assolutamente.
Il voto... non saprei dato che a trattare questi temi sono stati tanti se fosse il primo voto 5 se e' l' ultimo della lista voto 3. Facciamo a mezzo:
Serie A voto 4.

Ho un metodo infallibile per dare un voto ai romanzi: se li rileggo.
Goriot NON l'ho riletto, Illusioni perdute sempre di Balzac, l'ho riletto.

Edited by Vìt - 1/2/2023, 13:09
 
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CITAZIONE (Vìt @ 26/10/2012, 10:26) 
Dunque, Anna Karenina, romanzo immenso. E incompiuto.

Certo, una fine ce l'ha, Levin che trova un equilibrio, e un'illuminazione, sullo sfondo della tragedia di Anna che, invece, no, e si uccide. Levin sta per suicidarsi pure lui, ma infine ce la fa, sopravvive.
Naturalmente come sfondo, il più plateale, abbiamo anche la società russa con tutte le sue contraddizioni e repressioni ottocentesche, eccetera, ma il vero punto, per quanto importante, non è quello.
Il vero punto è Tolstoj.
Anna è lui, Levin è lui. Uccide Anna, quindi la parte di se stesso più dolorosa - perché non dimentichiamoci che scrivere, sempre, è un atto suicidale - e lascia vivo Levin, ovvero la parte di se stesso che si libera, e continua il suo viaggio. Perché Tolstoj continua il suo viaggio, si sa, continua a vivere, a scrivere, finché un giorno scappa di casa e lo trovano morto per strada.
Ecco perché il romanzo è incompiuto, non perché non abbia un finale, ce l'ha, ma perché rappresenta un viaggio, quello di tutti e dello scrittore stesso, ancora in pieno svolgimento.

Sto leggendo Anna Karenina- Tolstoj, responso a breve.
Ad ora mi manca il senso di questo libro.

Sto leggendo Anna Karenina e già pregustando la recensione, che non puo' prescindere da Guerra e pace, ma dato che ricordo nulla di Guerra e pace, ho pensato di rispolverare la parodia che ne ha fatto Woody Allen, che a parte le prime 300 pg dell' invasione napoleonica, di cui ho saltato bellamente decine di pagine, la storia è sempre la medesima, lui, con piu' fratelli, ama lei, che è pure cugina, con piu' o meno altri parenti, che lei ama altri, che altri amano alcuni altri, che poi si tradiscono e qualcuno si ammazza.
Piu' o meno come Anna Karenina.
Che ha circa mille pg, ma gia' dalle prime 60, anche se non si sono visti i vari film, si capisce dove si va a parare.
Continuo a cercare il senso di questo libro.

Studiando mi pare di aver capito che Tolstoj lo scrisse nel bel mezzo di una sua crisi interiore, mentre passava dal liberismo borghese a progressismo anarchico.
E si e' pure accorto che la storiella era una cagata ridicola e cerca di rimediare in qualche modo. Ad ora, prime 200 pg, si nota un tentativo di introdurci un' accenno al comunismo, alcune letture liberali critiche verso il conformismo borghese, un' accennata analisi della condizione della plebe e un confronto tra nobilta' illuminata (Levin) e quella molto meno (Vronskij).
Di buono c'e' i nomi sono semplici: Anna, Levin, Kitti, Dolly e piu' di tanto non ci si confonde ecc... per contro ci sono le solite sbrodolate tipo che per dire che durante una corsa il cavallo si azzoppa e lo abbattono ci mette due capitoli e 30 pagine.

Per Kitti alle terme idem e Levin che va in campagna e da padrone si mette a mietere il fieno con i servi, pure. Capitoli e decine di pagine.
Poi Anna confessa il tradimento al marito e subito dopo gli stanno sui marroni entrambi: l' amante e il marito.
Mo' altre centinaia di pagine per mettersi d' accordo sulla separazione.

Ora che pareva finita. Alla fine del primo tomo, Vronskij si spara, Anna muore di parto , Levin e Kitti si sposano... e invece no, porca troika. I due fedifraghi si salvano e mò annamo avanti per altre 500 pagine inutili. Ma vaffanculo a Tolstoj e benedetto il giorno in cui ho cominciato a leggere un paragrafo sì e uno no.

Ma forse Tolstoj voleva prenderci per i fondelli.
La Karenina muore sotto il treno e la storia continua... siamo al delirio. Mancano poche pagine alla stroncatura definitiva.

CITAZIONE
Ecco perché il romanzo è incompiuto, non perché non abbia un finale, ce l'ha, ma perché rappresenta un viaggio, quello di tutti e dello scrittore stesso, ancora in pieno svolgimento.

Esimio collega forumista, ritengo molto interessante questa analisi, io scendo un po' piu' terra/terra e aggiungo che non è che il libro non ha un finale: ce l' avrebbe col suicidio della trifolamarroni, ma poi Tolstoj, prosegue e ricomincia, con le paturnie di Levin, con un altro romanzo. Qualcuno , forse la moglie un po' piu' sveglia, non sopportava che diventando anarchico/religioso donasse tutte le sue fortune ai poveri, gli ha fatto capire che era meglio piantarla lì, pubblicare la storia di Anna e tenersi i soldi .

Mo' torniamo alla tritapalle di Anna.
Come gia' detto, se c'e qualche personaggio che non sopporto , sono quelli che vanno a cercarsi le sfighe da soli.
Premesso che il senso del libro mica l' ho capito se non che la menata di Anna poteva finire in 200 pagine e Tolstoj ha tirato avanti per altre 700 per metterci dentro un po' di tutto.

Questa aveva tutto, compreso un marito che le ha detto, "Vabbuono, fatti le tue storie, scopa con chi vuoi, ma salviamo le apparenze, vivi la tua vita da ricca borghese con tuo figlio, ma dormiamo in stanze separate."
E questa, no, lei voleva la passione: immensa e avvolgente.
Avvolgente vuol dire che legava mani, piedi, bigolo e tutto il resto di quel poveraccio Vronskij di che per per questa demente si e' pure sparato, ma salvandosi.
Ora è Vronskij il vero eroe tragico del romanzo.
Ricco, bello, giovane, nobile, trombeur de femmes, (non è un errore, è un gioco di parole), amante dei cavalli e della bella vita, rinuncia a tutto per assecondare la povera pazza.
E poi rincoglionisce pure lui e va a fare i viaggi con la mammina. Che gli aveva sconsigliato la liaison con Anna. (Scusate i francesismi ma a parte quando parlano con i contadini, o con le istitutrici inglesi, fra loro e con i figli, i nobili/borghesi parlano in francese).
Forse c'era una vena comica, ma si nota solo a posteriori.
Durante è una delle piu' immani smarronate che letteratura abbia prodotto.

Mettiamocelo pure in serie A, ma voto 2.
 
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Il paese delle nevi - Yasunari Kawabata

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Cominciamo col dire che di questo autore negli elenchi dei libri fondamentali troviamo
101 libri club libro Norvegese : Il suono della montagna Yasunari Kawabata
1001 libri da leggere prima di morire : Mille gru: Yasunari Kawabata

Ce ne sono altri due e non questo.
Cominciamo con due questioni:
perche' gli hanno dato il Nobel e perchè mi e' piaciuto abbastanza.

Mi e' piaciuto non certo per l' erotismo che come dice la copertina e' discretissimo e occulto. Molto occulto.
Una risposta banale è che gli hanno dato il Nobel per gli altri 2 libri. Purtroppo credo invece non si discostino molto da questo.
Resta fa capire come tra Mishima e Banana Yoschimoto nel mezzo ci sia solo questo Kawabata. Peraltro nato ben prima di Mishima, ma piu' o meno scrivevano nello stesso periodo. Pochissima cosa la letteratura giapponese.

Alla fin fine mi è anche piaciuto perche' è totalmente fuori dal tempo dallo spazio e da ogni logica occidentale. Ho piu' in comune con gli antichi egizi che con i giapponesi del 1948. Peraltro anche i giapponesi vanno a sciare, a fare le passeggiate in montagna e si sbronzano alle feste, ma in un modo surreale.
Passo indietro e torniamo a Nana, seconda meta' dell' 800 . Quasi cento anni prima a Parigi. Lì , a teatro Nana, recitava la parte di Venere, completamente nuda, con gran sollazzo e tripudio del pubblico. E poi stanca degli uomini, frequentava un ristorantino lesbo da 3 franchi, dove per essere trattate meglio, le commensali passavano a dare un bacio in bocca alla padrona alla cassa.
E questi giapponesi, 100 anni dopo, erano ancora alle gheise. Che , allietavano il commesso viaggiatore suonandogli il mandolino e sorridendo beate.
Al che il cliente si trifolava talmente i marroni che piuttosto che consumare il rapporto le pagava e si metteva a dormire.
Talmente surreale da meritarsi la
Serie A , voto 7, ma pure l' oblio perenne.
 
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I 100 libri del secolo
99 Sotto il vulcano Malcolm Lowry 1947

Anche in questo caso del libercolo in questione Vegliafantasmi - Malcolm Lowry
s-l400
pure nell' elenco dei 1001 libri e' citato Sotto il vulcano.
Ettecredo. Ovvero te credo che questa roba non sia citata e mi stupisco che qualcuno l' abbia mai comprato.
Nel caso di specie la mogliettina nel '96. Il perche' resta un mistero , anche se io sospetto che durante uno dei suoi convegni qualcuno l' abbia citato per imperscrutabili motivi e lei l' abbia comprato senza manco aprirlo, se non scriverci sopra che e' suo e che l' ha comprato nel '96.
Dunque cerchiamo di categorizzarlo: fa parte delle prese per i fondelli.
In una serie di racconti di uno scrittore, prendiamo a caso Joice e Gente di Dublino, il libro con tutti i racconti vene venduto a 6 euro.
Poi viene una tal casa editrice, che prende un racconto per volta sempre nel nostro es Il morto, lo patina un po' e li vende a 12.
Questo e' un raccontino non solo assolutamente inutile, ma pure una presa per fondelli . Ci sono piu' appunti che storia.
La storia e' questa: durante una passeggiata lungo lago, marito e moglie trovano nell' ordine, una barchetta con su scritto Ghostkeeper, tre ragazzi che tirano sassi alle papere, un orologio d' oro e la sera leggono sul giornale che la signora Ghostkeeper ha perso un' orologio e glie lo restituiscono.
In sintesi una cagata abissale, pagata 8.000 lire per 40 pg di racconto che non merita neanche l' alloro delle "puttanate abissali".
Erano anni che non trovavo un libro da serie C
Serie C, Voto 2

Edited by pv - 3/7/2023, 01:34
 
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Stessa categoria: presa per i fondelli
"In una serie di racconti di uno scrittore, prendiamo a caso quello di sopra tal Lowry, il libro con tutti i racconti vene venduto a 4 euro.
Poi viene una tal casa editrice, che prende un racconto per volta lo patina un po' e li vende a 6,50."

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Lu Xun - Diario di un pazzo

"Pubblicò due raccolte di racconti: Alle armi (呐喊, Nàhǎn) e Errare incerto (彷徨, Fǎnghuáng). Nella prima sono inclusi i celebri racconti: Diario di un pazzo (狂人日记, Kuángrén rìjì) del 1918 (manifesto del Báihuà 白话 - "Lingua volgare"), Kong Yiji 孔乙己 (Kǒng yǐjǐ) del 1919 e La vera storia di Ah Q (啊Q正传, Ah Q zhèng zhuàn) del 1921. "

Che comunque e' citato qua: I 101 libri migliori di sempre secondo Norwegian Book Club

Almeno in questo caso il libro e' decente, libro... il raccontino .
Da segnalare che comprato da Feltrinelli nuovo , pure scontato e spedizione inclusa, costa meno che usato su Ebay.

Veniamo a noi: evidentemente è una metafora. Ma di cosa?
Stavolta copio una recensione:
"Cosa ha voluto dirmi Lu Xun? Parecchie cose.
Quella che dopo la prima lettura sembrava la farneticazione disarticolata di un pazzo e che mi aveva indotto a pensare di essermi perso dei passaggi chiave, è evidentemente una critica feroce a qualcosa e a qualcuno che appaiono potenti e invincibili. Potrebbe sembrare ovvio che Lu Xun si riferisca alla società e alle sue millenarie tradizioni, al potente di turno, alle maglie impenetrabili di ogni potere terreno.
Ma credo che egli vada oltre. E che ci riesca benissimo. Lu Xun ha potuto analizzare e poi disprezzare le ingiustizie del potere millenario nelle sue maglie più tradizionali, nei suoi lati più oscuri, nell’estremizzazione della tradizione confuciana che permea quasi senza intervalli significativi la società e la cultura cinese. "
Questa e' un' interpretazione.

La storia e' piu' o meno la stessa, chi si finge o viene considerato pazzo puo' dire ( o lo scrittore può fargli dire) qualsiasi cosa.
Ma dire cosa ? E qua torniamo a
CITAZIONE
Il paese dell' alcol - Mo Yan

In questo caso mi pare che Mo Yan avesse in mente una serie ( 10) di racconti di pura fantasia in cui la trama e' che in una citta' nota come distretto alcolico, si fosse sviluppata una scuola di cucina in cui tra le piu' svariate prelibatezze ( genitali d' asini e ornitorinchi ad es) c'erano pure bambinelli allevati al solo scopo culinario.
.
.
.
La storia era sempre quella: scoprire se era vero che i bambini venivano mangiati.

Il "pazzo " sostiene che siamo tutti cannibali e che lo vogliamo mangiare.
Dunque ognuno ci veda quello che vuole vedere.
Certo che solo il chiedersi " Cosa avrà voluto dire? "Fa pensare.

Voto? Mettiamo in serie A , voto 7.
 
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CITAZIONE (pv @ 28/7/2020, 19:18) 
I 100 libri del secolo


I 100 libri del secolo sono una selezione dei libri considerati come i cento migliori del XX secolo, compilata nella primavera del 1999 per mezzo di un sondaggio realizzato grazie alla catena di negozi francese Fnac e al quotidiano parigino Le Monde. La lista di titoli acclamati mescola grandi romanzi con poesia, teatro, e fumetto.


N° Titolo Autore Anno

45 Sotto il sole di Satana Georges Bernanos 1926

Occazzo , questo l ' ho preso in una casetta di libri e avevo deciso si rimettercelo.
E' una puttanata clericofascista, perche' mai ce l' hanno messo qua?
Mo che faccio? Lo leggo e lo stronco o passo a Via col vento?
 
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CITAZIONE (pv @ 17/8/2023, 18:05) 
CITAZIONE (pv @ 30/8/2021, 09:50) 
Ecco la lista dei 51 librig che secondo questo giornalista hanno cambiato il mondo.

28. La capanna dello zio Tom, Harriet Beecher Stowe

s-l400

E c'e' pure nella lista dei 1001 da leggere.

Dunque che dire?
Uno dei capi delle maggiori compagnie energetiche, durante una convention, definì i 3 libri piu' importanti che cambiarono la storia, l' altro sarebbe Le mie prigioni che distrusse l' impero austro ungarico, e il terzo i viaggi di Magellano.
Questo portò alla guerra civile americana e soprattutto all' abolizione della schiavitu'.
Almeno i tre libri, se non determinarono, almeno contribuirono agli avvenimenti successivi.

Siamo nel 1850 e già che ci sono , non posso che confrontarmi con Zola che scrive nello stesso periodo.
C'e' un abisso culturale. Il livello di merdaggine e' inconfrontabile: i francesi picchiavano i figli, meglio se figlie, finche' non si stancavano, gli amerikani facevano frustare lo schiavo dai kapò negri fino a farlo morire.
E qua c'e' gia' un problema: come chiamo quelli di colore marrone piu' o meno chiaro?
Neri no di sicuro perchè non sono neri. Resta "moro" che è piu' appropriato o negro come consono allo stile del romanzo.
Pure i visipallidi buoni , dato che solo gli albini si avvicinano al bianco, erano insopportabili.
bigotti e melensi come in alcuni telefilm.

Ora cominciamo: ci sono pure i padroni , per lo piu' anglosassoni che sono di media bonta' . Non frustano i servi piu' di tanto, ma se si trovano in difficolta', vendono il padre a uno e il figlio ad un' altro, si tengono la madre che puo' sempre figliare ancora e e col ricavato pagano qualche debito.
E praticamente questo e' tutto.
Poi ci sono quelli piu' buoni e quelli piu' cattivi.
Il libro e' un misto tra un panphlet abolizionista e un romanzo.
C'e' una buona parte di sbrodolate contro la schiavitu', basate essenzialmente sulla comune fede cristiana di servi e padroni.
Il romanzo è quanto di piu' melenso e sdolcinato ci possa essere, anche quando è frustato a morte dai due kapò, Tom , come martire santificabile, perdona i suoi aguzzini e li ringrazia per averlo fatto andare nel regno dei celi a cantare salmi.
A questo punto non posso che diventare comunista: se siete in cento negri schiavi, due kapò negri e un padrone bastardo, un po' di coscienza di classe eccheccazzo . Ribellatevi. Poi vi ammazzeranno tutti con l' esercito, ma tanto fate una vita di merda e morite lo stesso.
W Marx, W Lenin , W Mao Tse Tung !

Però forse aveva ragione Enrichetta, dopo pochi anni , per altri motivi, è scoppiata la guerra civile, 700.000 morti, per lo piu' cattolici , credenti e anglosassoni, con mia somma soddisfazione, e la schiavitù è stata abolita nel 1865.
Secondo me anche per merito di questo libro.

Dunque il voto:
sicuramente è di serie A. E' un libro fondamentale anche perchè mi pare di capire che in seguito al cinema, tv, teatro ecc. ne hanno fatto un parodia ridicola, che ne ha svilito tutta la carica rivoluzionaria. Va assolutamente letto. Come è stato rivoluzionario il vangelo. Tanto che di cattolici che lo abbiano letto ne conosco pochi.
Alla fine serie A, voto 9.
 
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Mettiamoci pure questi:
CITAZIONE
I dieci libri preferiti: se ne sono aggiunti altri ma di questi non posso toglierne neanche uno.
Apuleio, L'asino d'oro
Ionesco, La ricerca intermittente
Bernhard, Ja
Swift, Lo spogliatoio della signora
Rabelais, Gargantua e Pantagruele
Kandinsky, Punto, linea, superficie
Agnetti, Obsoleto
Rodari, Storie di re mida
Barthes, L'impero dei segni
Auden, Shorts
 
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La lista dei 100 libri da leggere secondo la BBC
21 Via col Vento – Margaret Mitchell

I 100 libri del secolo secondo Le monde
38 Via col vento Margaret Mitchell 1936


Via col vento- 1936- Margareth Mitchell.

Tutta la sbrodolata la trovate nella discussione linkata.
Nel libro c'e' in piu' del film tutta la faccenda storico politica della guerra di secessione.
Le vicende sentimentali, con qualche taglio sono ben riportate nel film.
Va letto, meglio se confrontato con La capanna dello zio Tom.
Serie A voto 8
s-l1600
VIA COL VENTO - Margaret Mitchell - MONDADORI - 1937 - 1a Ed prima edizione it 1
Condizione:Buone
Prezzo: EUR 399,90
 
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Meglio perderlo.

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CITAZIONE (pv @ 17/8/2023, 16:52) 
CITAZIONE (pv @ 28/7/2020, 19:18) 
I 100 libri del secolo


I 100 libri del secolo sono una selezione dei libri considerati come i cento migliori del XX secolo, compilata nella primavera del 1999 per mezzo di un sondaggio realizzato grazie alla catena di negozi francese Fnac e al quotidiano parigino Le Monde. La lista di titoli acclamati mescola grandi romanzi con poesia, teatro, e fumetto.


N° Titolo Autore Anno

45 Sotto il sole di Satana Georges Bernanos 1926

Occazzo , questo l ' ho preso in una casetta di libri e avevo deciso si rimettercelo.
E' una puttanata clericofascista, perche' mai ce l' hanno messo qua?
Mo che faccio? Lo leggo e lo stronco o passo a Via col vento?

CITAZIONE (pv @ 25/12/2023, 18:19) 
Bernanos - Sotto il sole di Satana.
Preso in una casetta del libro, intrigato dal titolo.
Poi mi sono ricordato che Bernanos è quello de Il curato di campagna, una cosa tristissima.
Volevo rimetterlo in circolo ma mi sono accorto che era nella lista dei 1001 ma pure nella lista dei cento libri libri del XX secolo di Le Monde.
Forse ho trovato una chiave di lettura: la pazzia. Non capisco se il pazzo sia solo il prete Donissan o pure Bernanos. Propendo per la seconda...

C'e' pure una terza chiave di lettura: che sia pazzo pure chi lo legge.
Questo approccio mi ha permesso di arrivare fino alla fine, anche se mi resta un dubbio:
Bernanos è un filoclericale baciapile invasato, oppure un anarchico libertario mangiapreti che si diverte a prendere per i fondelli clero e preti? Ovvero terza ipotesi , è un paraculo che ha trovato un filone aurifero?
Vado a verificare... bof: clericale , monarchico e antifascista.
E pure paraculo: dopo che ha visto che Mouchette, la prima protagonista del romanzo, ha intrigato essendo una caruccia biondina sedicenne mignottella, che si scopa tutti i potenti del villaggio, prima un nobilotto decaduto squattrinato che non vuole sposarla quando è incinta, e allora lei gli spara, ma tutto passa come suicidio, poi si fa pure il farmacista deputato e quando cerca di fargli credere che è incinta di lui, il deputato la fa rinchiudere in manicomio e là perde pure il bambino. E poi quando incontra il prete invasato Donissan che vede in lei in diavolo, che peraltro ha incontrato poco prima in carne, ossa e poco zolfo, prete quasi sempre chiamato il futuro santo di Lumbres, si taglia la gola.
E dunque intitolando il suo terzo romanzo La nuova storia di Mouchette, un po' paraculo mi pare proprio.
Poi ci sono i capitoli della descrizione dell' invasamento del futuro santo di Lumbres, protettore dei preti peraltro, in cui le parti meno noiose sono quelle in cui lui si flagella e si strappa le carni. E viene internato pure lui per qualche anno dai suoi superiori e poi rimandato a fare danni , cercando il demonio ovunque.
Peraltro trovandolo quasi sempre.
Poi attorno a lui sono cominciati a verificarsi dei miracoli. Quali non si capisce, ma dato che la fama si diffonde ad es viene preso e portato in piena notte, mentre bello pacioso si stava facendo una bella ... flagellazione, da un bambino appena morto. Molto riottoso perchè lui sì credeva al diavolo, ma ai miracoli mica tanto, si fa convincere, prede il bambino in braccio, chiede a dio di resuscitarlo, non succede niente, scappa e torna a casa a piedi scalzi piangendo, col diavolo dietro che sogghigna.
E per finire c'e' un erudito, Antoine Saint-Marin che viene chiamato " l' autore del Cero pasquale", di cui non ho trovato nulla di reale, forse è personaggio di fantasia, che arrivato da Parigi per verificare la situazione e se moquer de lui ( prenderlo per i fondelli) , il futuro santo di Lumbres, lo fotte e muore prima.
Di altro c'e' che è stata citata pure la saga dei Rougon-Macquart di Zola, e almeno la soddisfazione di sapere de che se parla.

E in tutta sta roba mi sono salvato e arrivato alla fine semplicemente saltando righe e paragrafi.
A parte qualche dettaglio credo di non aver perso niente.

Giudizio: difficile, non è neppure originalissimo, dato che a partire da Giovanna d' Arc, di invasati la letteratura è abbastanza piena.
Diciamo che il libro viene salvato da Mouchette, precorritrice di Lolita. Ma tutto sommato pure Nanà non era molto diversa: se tornassi indietro e invece che chimica frequentassi lettere moderne, mi piacerebbe fare la tesi al posto della "Logica ed euristica nelle retrosintesi chimiche" su " Sedicenni biondine mignottelle nella storia della letteratura".
Non posso metterlo in serie A, non è un libro fondamentale, o forse sì per gli amanti della follia.
Doppio voto: Serie B, voto 6 e
Seie A, voto 2.

Presente ne: 1001 libri da leggere prima di morire
Sotto il sole di Satana: Georgers Bernanos
e
I 100 libri del secolo secondo Le monde.
45 Sotto il sole di Satana Georges Bernanos 1926
 
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