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Nozze gay e giubilo postmoderno, Warning: politically uncorrect

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l'occitane
view post Posted on 26/6/2015, 17:42     +1   -1




Ormai è pacifico: anche la Suprema Corte USA ha dato l'assenso: le nozze gay sono un diritto costituzionale e Obama ha inneggiato alla vittoria dell'amore. Giubilano i nostri followers delle vicende americane, giubilano quelli del "dobbiamo seguire chi fa le battaglie di civiltà" e del "ci siamo rimasti solo noi ad essere retrogradi" e del "matrimonio gay è un DIRITTO". Ti viene il sospetto che nessuno mai si sia domandato che cosa davvero sia un diritto e come nasca all'interno di una società, visto che ormai praticamente tutto è "diritto" di chiunque e guai a chi si permette di opporre una qualche obiezione sia pure interlocutoria.

Dirò subito che per me nulla è diritto, nulla è dovuto, se non all'interno di una particolare società in un particolare momento storico, laddove i gruppi sociali si sensibilizzano nei confronti di un determinato problema e cercano di risolverlo in conformità alle loro esigenze di cittadini. Nemmeno il diritto alla vita è scontato, in quest'ottica. Sappiamo bene che nelle società appena più antiche della nostra questo non è stato mai, e non lo è nemmeno oggi ad esempio nella progredita America: non è un assoluto, voglio dire. Dunque semplicemente i cosiddetti "diritti" agitati scompostamente dai nostri progressisti non sono altro che mere convenzioni contingenti che come tali sono suscettibili di cambiamento anche radicale in un futuro che può essere prossimo o remoto, basta che cambino gli uomini e le società da essi formate. Poiché noi non viviamo affatto, come propaganda una certa vulgata, nel migliore dei mondi possibili, ma semplicemente in uno dei tanti mondi possibili che si succedono incessantemente nella storia di questo pianeta.

Da che mondo è mondo, da che storia è storia, la famiglia è sempre stata il nucleo fondante di uno stato, la cellula prima sulla quale la comunità si è fondata. E la famiglia è sempre stata costituita da maschio e femmina più figli, cioè nuovi cittadini. questo semplicemente in forza di una legge naturale: uomo e donna si attraggono e danno luogo alla prole, cioè ai membri dello stato di domani. Dunque è sempre stato lo stato stesso a caldeggiare la formazione di questo nucleo e a riconoscerlo quale pietra fondante della comunità. Il matrimonio è sempre stato di base un contratto tra i due membri della coppia e lo stato che è chiamato a testimone di questo patto. Questa, stringatamente, la ratio del matrimonio come è sempre stato.

Ora mi si deve dire cosa c'entrano con questo due gay, cioè due persone dello stesso sesso, il cui accoppiamento non dà luogo a nulla, né ha alcun vantaggio per la comunità. Non mi interessano i sentimentalismi né le vittorie dell'amore, io voglio un'analisi razionale e disadorna del PERCHE' allo stato dovrebbe interessare l'istituzione del matrimonio tra due gay, dato che un tale accoppiamento non soddisfa in nulla l'esigenza della comunità, non dà luogo a prole, non porta nessun nuovo "surplus" di vantaggio per lo stato al di là dell'apporto individuale dei due membri della "coppia", già in atto senza nozze.

Se poi si vuole stravolgere il significato di "famiglia" quale quello fino ad oggi riconosciuto dallo stato in favore di un altro genere di consesso sociale che non sia più quello fino ad oggi ritenuto valido, allora non si può limitarsi alle coppie gay, ma occorrerà aprire a tutta una serie di possibili esigenze (capricci), le più varie e inusuali, il che sospinge in un terreno del tutto inesplorato e molto periglioso, analizzare il quale però non fa parte di questo thread..
 
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view post Posted on 26/6/2015, 20:28     +1   -1
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Meglio perderlo.

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Direi che i fattori su cui si basa il matrimonio sono la condivisione dei beni, l' eredita', la reversibilita' della pensione e non mi viene in mente altro.

Per la continuazione della specie ci sono i metodi piu' svariati, ma il matrimonio non e' il piu' significativo.

Per contro, come piu' volte detto a krasin, gia' sono contro i matrimoni etero, figuriamoci quelli gay.
 
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l'occitane
view post Posted on 26/6/2015, 20:51     +1   -1




CITAZIONE (pv @ 26/6/2015, 21:28) 
Direi che i fattori su cui si basa il matrimonio sono la condivisione dei beni, l' eredita', la reversibilita' della pensione e non mi viene in mente altro.

Per la continuazione della specie ci sono i metodi piu' svariati, ma il matrimonio non e' il piu' significativo.

Per contro, come piu' volte detto a krasin, gia' sono contro i matrimoni etero, figuriamoci quelli gay.

Per la condivisione dei beni e l'eredità basta pensarci prima usufruendo dei diritti civili propri di ogni individuo (cointestazione, testamento, lasciti e quant'altro). Quanto alla reversibilità della pensione essa costituisce un onere per lo stato a fronte di nessun beneficio proveniente da un "matrimonio" che allo stato stesso non apporta alcunché di utile.

Ergo....


Sei contro anche i matrimoni etero....ma altrove scrivi che sei sposato pv....segno che in altri tempi hai riconosciuto l'intrinseca bontà di questo istituto..... :rolleyes: ;)
 
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view post Posted on 20/8/2015, 16:11     +1   -1
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finalmente !
 
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l'occitane
view post Posted on 20/8/2015, 16:44     +1   -1




CITAZIONE (Majin Buddha @ 20/8/2015, 17:11) 
finalmente !

Si, ma ...tra uomo e donna. :stralol:
 
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view post Posted on 20/8/2015, 17:01     +1   -1
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tua uomo e uomo, donna e donna, uomo e donna!

alla faccia tua :)
 
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