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Lettera di una prostituta

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view post Posted on 12/3/2013, 17:10     +1   -1
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L'Espresso ha pubblicato un'inchiesta sulla prostituzione. Fra le altre cose ha pubblicato un'intervista a Laura, una prostituta che ha raccontato la sua storia. Sulla malcapitata sono piovute critiche da ogni parte.
Questa è la lettera con cui ha risposto alle critiche. La condivido al 100%.

"Innanzitutto, specifico che non ho rilasciato l'intervista per vanità o per pubblicità (altrimenti avrei dichiarato il mio nome da escort per consentire agli interessati di trovarmi), ma perché ci tenevo a raccontare il mio personale punto di vista sul mondo delle "accompagnatrici". A mio giudizio, è un universo fatto di poche (finte) luci e molte (vere) ombre, di tante lacrime amare ben nascoste sotto la maschera dei sorrisi che sfoderiamo e degli abiti sexy che indossiamo. Di sicuro, esistono signore e signorine che sono ben felici di svolgere questa professione. Buon per loro, ma io sono diversa! L'etichetta di "principessa sul pisello" senza sale in zucca e zero voglia di lavorare non mi appartiene, per questo rimango ferita da chi spara sentenze dopo il superficiale ascolto di 6 minuti d'intervista, da cui è impossibile capire gli avvenimenti sfortunati che mi hanno costretta al mio attuale percorso.

Non oso paragonarmi alle povere donne vittime di tratta (ci mancherebbe altro!), ma nel mio piccolo anche io sono una vittima. Figlia di un paese il cui governo anziché emanare leggi per sviluppare l'occupazione, mortifica l'intelligenza di tanti giovani (e non solo), ostacolandoli nell'espressione delle loro capacità, spesso a vantaggio dei "figli di", relegando chi non ha "santi in paradiso" a lavoretti precari, con stipendi miseri!

Per 5 anni ho sperimentato sulla mia pelle tutto questo. 800 euro in nero per 10 ore in piedi dentro un negozio, senza condizionatore d'estate e senza riscaldamento d'inverno. Facile immaginare che dovendo pagare un affitto salatissimo per una camera, ben poco mi rimaneva in tasca. Ho addirittura sfiorato l'anoressia perché dopo la seconda settimana del mese, già non avevo più denaro per un pasto decente tutti i giorni e così, ad un certo punto, dopo due battaglie sindacali per ottenere qualche diritto, ho detto basta e mi sono incamminata su questo percorso per sole ragioni di lucro.

Non ho certo la presunzione di ritenermi l'unico essere umano in Terra ad aver subito ingiustizie, né scrivo mossa dalla ricerca di pietà. So bene che non tutte le donne, malgrado impieghi saltuari e mal retribuiti, arrivano a prostituirsi per incrementare i propri scarsi stipendi, ma è sempre perché hanno un'alternativa, un aiuto da parte di amici, di parenti. Io non avevo e non ho nulla oltre me stessa. Ciò nonostante, prima di maturare questa decisione estrema ho cercato per circa 3 mesi qualunque tipo di occupazione. Ho consegnato i miei curricula ovunque, anche "porta a porta", ma ho ricevuto solo tanti "le faremo sapere"! Sono arrivata al punto che non potevo più aspettare, perché stavo per essere sfrattata. Quando non hai genitori alle spalle che possono sostenerti in difficoltà simili, cosa ti resta? Io provengo da una famiglia povera, che già a 16 anni ero io ad aiutare con qualche lavoretto. Quindi, la mia non è stata per nulla una "scelta" facile!

Ero stanca di avere fame, di non aver soldi nemmeno per curare una cistite e soprattutto, ero stanca delle avances del capo (schiavista) di turno. Ritengo molto "meglio" (di certo non bello, divertente o giusto) donarsi ad un uomo per denaro, che concedersi al boss per mantenere il posto di lavoro! Ci sono alcune donne che accettano tali compromessi solo perché così mantengono l'apparenza da "signora per bene", la professionista da lodare e rispettare, ma lo schifo della sua "scelta" è identico allo schifo della mia "scelta", con la differenza che da escort la mia umiliazione è molto ben pagata.

Quello che faccio però, non identifica quello che sono. I miei incontri (non tutti ma la maggior parte) sono "stupri" a cui il mio corpo acconsente, ma che il mio spirito subisce. Nessuno mi regala i soldi, li devo guadagnare interpretando i loro desideri che solo a volte corrispondono ai miei, ma non sono certo Julia Roberts in "Pretty Woman" e loro non sono Richard Gere! La mia vita non è un film romantico e quasi ogni uomo "mi ruba" qualcosa. Piccoli, grandi "tasselli" di me che forse non riuscirò mai più a ritrovare. E' il rovescio della medaglia ! E' il caro prezzo che pago per ottenere gli agognati soldi.

Resisto solo grazie all'amicizia con alcuni clienti (meritevoli di affetto molto più di tanti fidanzati del passato) e grazie alla consapevolezza che non sarò "una bambola in vendita" per il resto della vita! L'obiettivo è di guadagnare una cifra consistente non per vivere di rendita, ma per non essere costretta ad accettare di nuovo qualsiasi impiego perché ho bisogno di mangiare. La disperazione spinge ad accettare situazioni di sfruttamento inammessibili, a piegare la testa di fronte ad ingiustizie palesi. In futuro, voglio essere libera di scegliere un lavoro perché mi piace, non perché ho estrema necessità di guadagnare.

Purtroppo, la mia adorata Italia è una Nazione colma di ipocriti ed è "normale" che io venga attaccata per la mia "scelta" dagli stessi individui che poi telefonano per incontrarmi, dagli stessi personaggi che predicano la moralità, i valori, che frequentano la chiesa e poi, nel buio della mia camera, per 20 secondi di piacere, rinnegano tutto quello in cui affermano di credere alla luce del giorno! Questi "signori" che in televisione, sui quotidiani, via internet esortano al sacrificio, allo studio, all'impegno, sono gli stessi che creano quelle disgraziate condizioni che possono costringere una persona ad accettare di "sporcarsi" per sopravvivere.

Parafrasando la grande Anna Magnani in un noto film: "Sono stufa dell'onestà! Qua si sta morendo di onestà!". Negli sguardi di alcun e nei commenti che ascolto o leggo in giro sui giornali e sul web, emerge un disprezzo spaventoso verso chi esercita il mestiere più antico del mondo. Come se dicessero: "Fai la prostituta. Che stima posso avere di te?". La donna che sposa il ricco di turno per farsi mantenere a vita, quella invece come si chiama? Trionfo della falsità!

Io ho tantissimi difetti, ma non accetterei mai di sposare un uomo che non amo solo perché ricco. Il mio cuore non è in vendita. Questo, è uno dei miei valori assoluti! A quanti sostengono che una escort dovrebbe pagare le tasse, rispondo: dovrei versare parte dei miei soldi ad uno Stato che non riconosce la mia attuale professione? C'è un enorme buco legislativo in merito all'argomento. Lo Stato non ha alcun diritto di pretendere denaro da una prostituta, visto che non la considera una lavoratrice. Questa "caccia alle streghe" è insensata. L'evasione fiscale è quella di medici, professori, negozianti (lavoratori riconosciuti dalla legge italiana) che non emettono scontrini e fatture. Il prezzo del meretricio è un indennizzo per la "violenza" subita dal nostro corpo, dalla nostra mente e dalla nostra anima e gli indennizzi non sono tassabili!"
 
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vestitadiblù
view post Posted on 12/3/2013, 20:02     +1   -1




io veramente mi sono incazzata già dalle prime righe...
come dire che oggi dovremo sdogare la prostituzione perchè non abbiamo
soldi nemmeno per la spesa, e farla diventare un modus vivendi d'emergenza?
che per quanto la prostituzione è spesso mercato di donne, è anche molto spesso un mezzo facile per 'signorine' che non sono disposte a nessun tipo di sacrificio, perchè costa meno in fatica e rende di più aprire le gambe mezz'ora e guadagnare quello che a raccogliere pomodori ci vuole una settimana?
premesso che non ho nulla contro le prostitute,ognuno si vende quello che vuole, l'unica cosa che mi rode è proprio il fatto del guadagno in nero, che se è vero che non è riconosciuta come mestiere, è altrettanto vero che ci sono prostitute che potrebbero essere individuate dal fisco, proprio dalla vita lussuosa.
 
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view post Posted on 12/3/2013, 20:21     +1   -1
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Oggi sei distratta. Prova a leggere meglio quella lettera.
 
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vestitadiblù
view post Posted on 12/3/2013, 22:57     +1   -1




l'ho riletta e mi sono incazzata ancora di più, perchè contiene solo luoghi comuni
banali, e giustificativi di un mestiere che comunque è stata una sua scelta, e ripeto, tutti i disagi che elenca oggi li hanno il 70% delle donne( e pure gli uomini eh). pensa se tutte si mettessero
a fare le puttane come rimedio!! ma dai...
 
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il_pruno_bianco
view post Posted on 13/3/2013, 11:01     +1   -1




io sono convinta che di prostitute e prostituti che facciano il mestiere per piacere ce ne sia uno su cento e forse meno. Che lo facciano per scelta, ossia perché guadagnano meglio che facendo altro, una buona metà. In fondo è un lavoro come un altro, che andrebbe riconosciuto e tassato.
E l'altra buona metà, credo che lo facciano per effettiva necessità o perché ci si trovano senza volere...
 
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view post Posted on 13/3/2013, 12:15     +1   +1   -1
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Perle, tu continui a leggere a modo tuo. E molti luoghi comuni e banalità le dici tu. Io non giustifico la prostituzione. Ma non faccio nemmeno del moralismo da due soldi. E non lo fa la ragazza stessa. Per questo ti ho invitato a leggere bene tenendo a freno la tua sana indignazione.
Volgiamo definire davvero cos'è la prostituzione? Per assurdo, e sottolineo per assurdo, fra tutti i tipi di prostituzione quella della ragazza in questione è la più sana. Sa di sbagliare, sa che quello che fa fa schifo, ma l'immoralità peggiore è di chi ci va con quelle ragazze. L'immoralità peggiore è di chi si prende un uomo danaroso che la mantenga, l'immoralità peggiore è di chi paga in nero una persona con cifre da fame. E se una persona ridotta alla fame decide di prostituirsi non ho il diritto di condannarla, anche se so che esiste gente che pure alla fame non fa questo tipo di scelte. sono sempre scelte dolorose. Ed è facile criticarle con la pancia piena. In quanto alle tasse che facciamo? gli facciamo aprire la partita IVA? Io le tasse le farei pagare a chi ci va. E con tutti i tipi di evasione fiscale mi vado a scandalizzare giusto per una prostituta?
Ieri il mio barbiere non mi ha fatto la ricevuta. E per inciso mi ha detto di aver votato Grillo perchè i politici sono tutti ladri. Chi è peggio?
 
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vestitadiblù
view post Posted on 13/3/2013, 13:48     +1   -1




è un cane che si morde la coda, se io non ho nulla da vendere nessuno compra niente e viceversa.
non esiste prostituzione di serie a e di serie b.chi si vende sulla strada è uguale a chi si fa mantenere. ne migliore e ne peggiore.
esistono le boutique con prodotti più di lusso e altri più dozzinali, ma sempre commercio è.
esiste la scelta di fare un determinato mestiere e basta.
il moralismo se mai lo fa la signora sopra quando tenta di giustificarsi, io non ci trovo nulla di male che lei si venda la ciciornia.
la partita Iva, e perchè no ?
certo poi ci aggiunge il 21% e lo fa pagare al cliente...

certo chi ha la pancia piena non crede al digiuno....
non ti passa per la testa che molte preferiscono morire di fame eh pur di mantenere
la dignità della propria persona.
ma che ne parliamo a fare, ormai tutto è lecito, morale e dignitoso.
 
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Torchemada Torchemada
view post Posted on 1/7/2014, 08:28     +1   -1




Esistono molte realtà pulite e ovviamente queste corrispondono a quelle situazioni in cui le scelte risultano essere autonome e personali senza costrizione. E poi esiete un altro quadro d' attualità che risponde al nome di escort torchemada.net in cui la persona decide in piena autonomia di promuovere la propria immagine per offerte di lavoro o perchè qualcuno è interessato a spendere denaro per il tempo messo a disposizione. Il tempo quindi e nient' altro. Una cosa è la prostituzione nuda e cruda che vediamo per strada un' altra è il servizio di accompagnatrice per definizione.
 
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7 replies since 12/3/2013, 17:10   1096 views
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