vestitadiblù, non ripeto quel che ha scritto Gianco ma lo condivido. In sostanza a novembre del 2011 lo Stato non aveva neppure i soldi per pagare gli stipendi. Il Governo Berlusconi-Tremonti aveva appena firmato gli accordi con la Commissione e il Consiglio europei che prevedevano il pareggio di bilancio nel 2013 e il risanamento immediato della situazione finanziaria pena l'obbligo di chiedere un prestito (come la Grecia) a FMI e BCE, condizionato (come per la Grecia) al commissariamento da parte di BCE, FMI e Commissione. Rifiutare il sostegno a Monti significava votare a febbraio-marzo; nel frattempo avrebbero continuato a governare Berlusconi e soci, in campagna elettorale: non avrebbero onorato gli impegni e saremmo oggi governati da Draghi, Lagarde e Barroso. Senza essere catastrofici, la Pubblica Amministrazione avebbe licenziato qualche decina di migliaia di lavoratrici e lavoratori, le tasse sarebbero uguali o più alte di quelle che abbiamo, il sistema sanitario sarebbe stato tagliato assai di più e così anche quello pensionistico. Il PD ha scelto allora la decisione giusta, non ho dubbi su questo. Sapendo che l'avrebbe pagata, ma non sapendo
quanto l'avrebbe pagata. Voglio sperare che se si potesse tornare indietro Bersani farebbe esattamente la stessa scelta.
La questione Renzi è più sfumata. Forse Renzi avrebbe perso qualche voto in meno verso Grillo, ma forse ne avrebbe persi di più verso Ingroia e forse sarebbe saltata l'alleanza con Vendola. Molto probabilmente, giudicando oggi (ho già riconosciuto che Renzi si è dimostrato più leale di quanto io immaginassi) non ci sarebbe stata una spaccatura formale del partito, ma la "vecchia guardia" del PD sarebbe stata comunque assai tiepida. Non so quale sarebbe stato il risultato finale di somme e sottrazioni, ma non credo che sarebbe cambiato molto nel risultato ultimo. Per inciso: non solo a scegliere Bersani sono stati molti, molti di più che gli "storici", ma fa attenzione. Sono stati i "pdini", non i "pidiellini" come hai scritto...
Quanto ai vecchi... be', io credo (ma forse è solo una mia ossessione) per esempio che il PD non avrebbe perso in Puglia se avesse ricandidato Massimo D'Alema.
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Il fatto è che, lo dico anche a
nonci che questa situazione non deriva dal successo di M5S. Quello era già scontato. Io stesso mi aspettavo che avesse un 20-25% e che fosse il secondo partito nazionale (ho sbagliato di 40.000 voti) e il primo in più di una Regione. Quello che mi lascia sbigottito, e che detrmina il disastro attuale, è proprio il risultato del PdL. Non so se ci avete pensato, ma se la Lega avesse tenuto appena un pochino di più in Piemonte e in Veneto
oggi avremmo un Governo Alfano-Tremonti. Il PdL non ha pagato né la catastrofe a cui aveva portato l'Italia (e vabbe', sono passati 15 mesi, un eone per la memoria italiana media) né il sostegno al Monti dell'IMU, delle pensioni e delle tasse (sono passati sì e no 4 mesi!), sostegno non inferiore a quello offerto dal PD. Non è questione di Ruby o di spread. E' questione di condizione quotidiana di vita, di assenza di lavoro, di mancanza di soldi, di prospettive, di opportunità: guai individuali e collettivi la cui responsabilità ricade quasi per intero sul Governo Berlusconi. Possibile che un terzo dei votanti non se ne renda conto? Possibilissimo, a quanto pare.
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Sembra assurdo, ma tutto dipende ora da quanto "adulti" sapranno essere, o diventare, gli eletti del M5S. Ieri ho visto i loro elettori abbastanza sconvolti: volevano sì "fare il botto" ma non volevano affatto trovarsi responsabilità di governo. Adesso le hanno. Perché non c'è modo di uscirne: ci sarà un Governo soltanto se una parte significativa dei loro senatori deciderà di votare la fiducia a un Governo di centrosinistra. Non i singoli provvedimenti, come in Sicilia:
la fiducia. A meno che qualcuno inventi qualcos'altro.
CITAZIONE (vestitadiblù @ 26/2/2013, 13:21)
Scusa Gianco ma il tuo ragionamento non mi convince.
(...)
Leggo adesso questo tuo post. Dammi un momento e ti rispondo.
Allora.
CITAZIONE (vestitadiblù @ 26/2/2013, 13:21)
Scusa Gianco ma il tuo ragionamento non mi convince.
Ok spread e quello che vuoi tu, ma io credo che Bersani allora abbia fatto i conti senza l'oste.
Intanto lui ha pensato che appoggiando Monti a salvare l'Italia dallo spead e a far mazziare gli italiani con supertasse , a lui dopo sarebbe toccata l'aureola di Santo salvatore
E' un'opinione. Quel che è certo, secondo me, è altro. Primo: Bersani in quel momento sapeva con assoluta certezza che il PD avrebbe stravinto le elezioni anche da solo. Secondo: senza ripetere quel che ho scritto prima, sapeva anche con assoluta certezza che in assenza di un Governo l'Italia sarebbe precipitata molto, molto di più nel baratro di quanto fosse e anche di quanto molti riescano a immaginare.
CITAZIONE
Per le primarie, sai bene che nessuno al di fuori di quelli della coalizione del pd, pur avendo simpatia per Renzi, ha messo piede in un seggio
Non è del tutto vero, ma
dovrebbe esserlo: alle primarie di un partito o di una coalizione partecipano coloro che pensano di votare quel partito o quella coalizione, non gli altri. Bersanianamente: non è che il centravanti della Juve lo sceglie l'allenatore del Torino, ragazzi.
CITAZIONE
Renzi avrebbe vinto
E' un'opinione. Io, per le ragioni che ho detto, non lo credo affatto. Io stesso avrei avuto delle forti perplessità: avrei votato ugualmente per il centrosinistra, ma molto, molto a malincuore. Non per qualche strana antipatia: perché non pensavo e non penso che Renzi possa essere, oggi, un buon Presidente del Consiglio. Forse un buon segretario del PD, nulla più.
CITAZIONE
mica ce li siamo tante domande noi che l'abbiamo votato eh, sinceramente, è stato il nostro un vaffanculo di protesta, che non sempre si puo' soccombere alle logiche dei partiti che dicono una cosa e puntualmente ne fanno un'altra..
Lo so che non vi siete fatti tante domande. Ora però vi tocca farvele, che lo voliate o no. La vostra scelta ha contribuito a creare una situazione di assenza di governo. Anche nel bene: se M5S non avesse sfondato in Veneto e in Piemonte, mi ripeto, oggi avremmo il Governo Alfano-Tremonti. Però questa è una situazione insopportabile: corriamo, appena attenuati, gli stessi rischi di 15 mesi fa. E "il cerino" è in mano a Bersani, ma anche e soprattutto al M5S. E' ora che incominciate a farvi domande. E a ragionare sul concreto, non sulle vostre "rotture di palle". neanche foste gli unici e le uniche ad esservele rotte.
PS: Pizzarotti ha detto delle cose e puntualmente ne sta facendo altre. Lo stesso il M5S siciliano. Lo stesso i sindaci "grillini" di piccoli paesi. Spero che nello stesso, incoerente modo si comportino anche i senatori.
"L'ultima cosa che Bersani ha detto prima delle elezioni è stata: 'O vinciamo noi o vincono loro'. Non ci azzecca mai".
(Crozza)