Che pace che mi dà l'estate, soprattutto dopo pranzo, quando mi riposo un'oretta, qui, nella mia camera, all'arietta della finestra aperta.
Non l'ho mai amata molto, questa stagione,
Ma devo riconoscere che, quando non vi è tanto umido da farti andare storto ogni quarto d'ora di vita, la siesta pomeridiana è goduriosa.
Tutto tace, le macchine paiono ovattate
I 3/4 dei livornesi sono al mare, l'ultimo quarto (i poveretti) lavora, quelli che, insomma, non sono riusciti a giostrarsi la vita in modo da "turnare" (così quisi dice sempre per giustificare la completa e quotidiana nullafacenza che caratterizza l'intera città) e recarsi al mare.
Tutto l'arredamento della mia casa si alterna nei toni dei beige, degli aranci caldi, e dei marroni accennati.
Soprattutto nella mia stanza è predominante il beige.
Sembra risplendere di calma in quest'ora, ed in effetti, anche i miei figlioli, appena possono, si sdraiano su questo letto e cadono in un sonno piombato, probabilmente indotto dalla cromoterapia del luogo
Mi rialzo a fatica, nelle estati dalla siesta, per affrontare i pomeriggi, eppur si deve.
Meno male che quest'anno, alterno a dismisura la possibilità di trascorrere il pomeriggio al mare, che ho bisogno di riposo, visto l'anno non di tutto riposo che mi è toccato.
Insomma, benvenuta estate
apologia di un solstizio pur con un paio di giorni di ritardo
