Stava rinfrescando...Stava rinfrescando. Dopo i 42°C del pomeriggio, ora al tramonto eravamo solo a 35°. E c'erano buone prospettive che nel giro di poco si potesse arrivare ai 30-32 che mi avrebbero permesso di indosare la T-shirt pronta nel caso facesse "freschino".
.
.
Ma qua siamo gia' a meta' della storia...
.
.
.
Per motivi nostri, la mogliettina ed io nel pomeriggio saremmo dovuti passare per Bergamo.
Al mattino dunque e' consequenziale la ricerca delle sagre che avremmo potuto raggiungere in serata.
Scartata quella di Malpaga, perche' il clou era gia' passato , domenica scorsa, e in pratica sulla locandina, a parte le date c'era poco o nulla, con un pizzico di brividi abbiamo optato per il "Lasagna party a Monasterolo".
Alle sei e 30 eravamo lì.
Quasi famelici.
Posto fantastico, in mezzo ai boschi, costeggiante il delizioso lago d' Endine, ma... nessun cartello del "party" che noi pensavamo essere una sagra.
La prima cosa che mi e' stata sul culo e' che l' unico posto per mettere la macchina, in riva al lago , era a pagamento, comunque entriamo in centro paese e posteggiamo di fianco ad una piazza occupata da tavolini.
Ci avviciniamo , leggiamo il menu': lasagna SU PRENOTAZIONE 4 euri.
Su prenotazione? Beh prenotiamo...
-"Possiamo prenotare le lasagne?"
-Gruppo di donne ."No. E' gia' tutto, prenotato"
-" Ma veniamo apposta da Milano per gustare le vostre deliziose lasagne"
-Gruppo di donne ."No. E' gia' tutto, prenotato"
-" Ma su internet c'era scritto che c'era la sagra della lasagna"
-Gruppo di donne ."Che cazzo e' internet, e comunque chi ha scritto questa stronzata?"
-"L'eco di bergamo"
La situazione stava diventando un po' tesa, mi pareva di essere capitati in un ambiente tipo"Un tranquillo week end di paura". Ci mancava solo di sentire un suono di banjo...Pero' sentendo risuonare il dolce suono del giornale semivangelo locale le megere si sono un po' acquietate.
Pero' non era aria...
Breve dietrofront al menu': pasta al sugo 2,50 euri.
Vabbe' , meglio che niente.
-"Posiamo mangiare la pasta?"
Gruppo di uomini : " Non c'e' la pasta, ci sono le lasagne"
-"Ma sul menu' scritto la', c'e' la pasta"
Gruppo di uomini : " In ogni caso non c'e' la pasta, ci sono le lasagne"
Gruppo di donne : "Quando finiscono le lasagne penseremo alla pasta"
-" Ma le lasagne sono gia' prenotate"
Gruppo di uomini e donne: - "In ogni caso non c'e' la pasta, ci sono le lasagne, quando finiscono le lasagne penseremo alla pasta"
-"ma l'Eco di Bergamo..."
Gruppo di uomini e donne:" El giurnal de cujun del cul de bergum, se lo ciapi, l' amasi..."
Ritirata strategica. E di corsa.
Che famo adesso? Sono le 7 e mezza, fa un caldo boia, andiamo a casa?
Sì ma gia' che ci siamo e' quasi sulla strada, perche' non passare da Malpaga?
Scendiamo le deliziose valli boschive, dal profumo di lago e boschi di conifere, ci avvicianiamo alla pianura, puzza di merda, di concime chimico, di discarica ,di depuratore, continua a fare caldo...paese minuscolo, nessuna indicazione, pianura di merda fin quasi al miraggio: un campo di svariati ettari adibiti a parcheggio. Aggratis.
Tendoni con panche e tavoli, luna park, pista da ballo, annessi e connessi.
Ci sarebbe pure un castello, ma la reazione e' univoca: qua se magna!
Stava rinfrescando. Dopo i 42°C del pomeriggio, ora al tramonto eravamo solo a 35°. E c'erano buone prospettive che nel giro di poco si potesse arrivare ai 30-32 che mi avrebbero permesso di indosare la T-shirt pronta nel caso facesse "freschino".
Breve scorsa al menu'. Breve... la lista piu' lunga che una sagra paesana potesse mai pensare di offrire.
Tralasciando le 15 pizze e la decina di primi passiamo ai secondi che mi ricordi:
polenta vuncia col piu' grasso formaggio esistente nella bergamasca
polenta da sola: 1 euro
polenta e cinghiale
polenta e lumache
polenta e stinco di maiale
polenta e lepre
polenta con qualcosa d'altro...
polletto
costine
salamino
qualsiasi altra cosa si puo' trovare ad una sagra tranne la trippa.
Stava rinfrescando.
Optiamo dunque per polenta e stinco, polenta e lumache e salamino, che in tutti gli altri posti del mondo sarebbe la salamella ma lì e' salamino.
Mezzo di bianco , birra rossa...21 euri!
Pane e coperto inclusi.
L'organizzazione, apparentemente tribale risulta efficentissima.
Casse separate per pizze e bar.
Tre casse per il ristorante. Code limitate ad un quarto d'ora.
Pagamento e consegna dello scontrino.
Scegliere un tavolo e lasciare lì un membro del gruppo a presidiare il tavolo , prendendo nota del numero del suddetto tavolo, andare a fare l' altra coda per consegnare lo scontrino a quello che sara' il tuo cameriere. Dato che le tre code si concentravano in una qua, nei picchi di punta si sarebbe potuto aspettare anche una ventina di minuti, ma noi dopo un primo momento di imbarazzo, quando ci eravamo messi nella seconda coda invece che nella prima, ma insospettiti dal fatto che gli altri componenti della coda avessero un bigliettino in mano e che la coda finisse praticamente in un pezzo di campo con nulla che assomigliasse ad una cassa davanti, abbiamo capito subito che qualcosa non andava.
Si ricomincia dalla prima coda
Rotti da decenni a tutte le sagre nazionali ed internazionali, appena inizio la prima coda... appena inizio, diciamo dopo una decina di minuti, i primi tre passati a leggere il chilometrico menu' e gli altri sette a decidere cosa mangiare e a disquisire se fosse meglio la lepre o il cingiale per poi optare per lo stinco...appena deciso dunque , la mogliettina, come alllo sparo dello starter, schizza a mettersi in coda per il cameriere.
Quando arrivo con lo scontrino, siamo gia' a meta' coda. Ma non avevamo scelto il tavolo. Entro la fine della seconda coda, travolo e presidio erano stati definiti.
A noi capita un simpatico negretto: avrei preferito una bella bergamascotta, comunque non e' vero che i bergamaschi siano razzisti. Se si comportano bene i negretti li trattano persino meglio del loro pastore tedesco.
Manco il tempo di andare a prendere da bere che il negretto ha gia' portato al tavolo tutto quanto ordinato.
I vicini di destra erano abbastanza normali, ma mi attraggono quelli del gruppo alla mia sinistra... ma per chi voteranno mi chiedo.
La fisiognomica aiuta un po' : il maschio ha la faccia da beata ignaranza, un po' incagnito, tipico sottoproletario represso, uno che deve trattare l'husky meglio del negretto, moglie abbondante ma fedele alla linea: costine di maiale, spiedini misti, vino rosso e patatine fritte. ( Mi ero dimenticato degli spiedini...) . Faccia a mezza strada tra l' operaia e l' impiegata, di classe estremamente supriore al marito. Ogni tanto cercava di usare un inutile e ridicolo coltellino di plastica per incidere le costine e cio' la squalificava un pochetto, ma si riabilitava subito passando a zampe e zanne. Sicuramente ex cattocomunista ora legaiola. Ma il colpo finiale e' stato il piatto dello zotico. Prosciutto e melone! Piatto tipico di muratori , idraulici e affini nelle trattorie a prezzo fisso a mezzogiorno, mentre l' assessore e il farmacista, si sbafano trippa e crauti... il prosciutto e melone e' stata la botta definitiva: forzitaliota, sottoproletario con velleita' represse e riversate come valvola di sfogo esclusivamente su cane e macchinone, usato. Non avebbe mai potuto riversarle sulla moglie che lo poteva ribaltare ad ogni espirazione...
Sazi e satolli, ma ingolositi pure dalla pizza dalla bella faccia, decidiamo di prima fare una passeggiatina. Giretto in paese: 200 metri per 100 di cui meta' occupato dal castello dove domenica si era giostrato, breve e patetico giro di valzer lento della famosa orchestra giovanni&valeriana, rinunciamo alla pizza, soddisfatti verso casa.
Stava rinfrescando davvero.
Edited by pv - 19/11/2011, 22:50