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Il Castello di Sammezzano

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Dama dell'Arno
view post Posted on 28/6/2010, 14:56     +1   -1




Comincio il mio contributo a questa sezione con qualcosa che di toscano ha ben poco oltre alla collocazione sul territorio.

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A circa venti chilometri da Firenze (e a meno di cinque da me) sorge questo castello, ormai abbandonato da due decenni dopo essere stato, nel secolo scorso, hotel di lusso e set cinematografico molto richiesto da chi, senza andare fuori dai patrii confini, cercava suggestioni moresche per le proprie ambientazioni.

Il castello, infatti, nell'Ottocento passò in eredità ai Panciatichi dai primi acquirenti del 1600, gli Ximenes d'Aragona, e a Ferdinando Panciatichi si deve l'attuale aspetto da Mille e una notte. Egli infatti, straordinario estimatore delle architetture mediorientali, iniziò la trasformazione del castello che a tutt'oggi ancora ci regala una successione di sale dai nomi fantastici: la sala dei Pavoni, un florilegio cromatico di stucchi e ori, la sala dei Gigli, la suggestiva sala degli Amanti, tutta bianca su due livelli, la sala dei Bacili Spagnoli, la supefacente sala degli Specchi, dentro la quale il sole al tramonto crea, grazie alle migliaia di specchietti incastonati negli stucchi di ispirazione islamica, una magia unica.

Ora c'ho poco tempo per scegliere fra le innumerevoli foto che trovo in rete, e me la spiccio postando due video, uno dello spot del S.Marzano Borsci ...



...e uno di Mietta-Minghi e del loro trottolino... (:sick: ), girati ambedue in quelle splendide sale e quindi una prima impressione ve la potete fare! (per la canzone...basta che azzeriate l'audio, se prorio non la reggete :lol: )



Edited by Dama dell'Arno - 29/6/2010, 01:20
 
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Dama dell'Arno
view post Posted on 28/6/2010, 21:19     +1   -1




Ehehe, Mietta e Minghi han portato male (sfiga) a questo castello dalle tormentate vicissitudini.
Infatti dal 1990, anno di questa canzone, il castello è chiuso, nel senso che l'hotel di gran lusso ha cessato l'attività e l'allora proprietario (un macellaio arricchito, nel senso di import-exportatore di carni) che lo aveva acquistato per donar prestigio alle sue braciòle lo ha svenduto ad un non meglio identificato acquirente inglese, che da allora l'ha lasciato andare in malora.

Qualche anno fa si fece avanti pure il Silvio nazionale per comprarlo, ma pare (e dico pare, sottolineato) che Leccio, il paesello di cui il castello fa parte, organizzò una rivolta e un picchettaggio per impedire che le ruspe spianassero il secolare parco per crearci un club dl golf da diciotto buche.

Il parco... ecco, il parco è un'altra peculiarità di questo posto, e l'unica cosa ancora fruibile, poichè l'edificio è chiuso.

Uno dei parchi più vasti della Toscana, è costituito da una grande ragnaia formata da una fustaia di leccio. All'interno di questa e sul terreno sottratto alla coltura agricola, alla metà dell'800 Ferdinando Panciatichi mise a dimora una quantità di generi esotici e rari (tra questi Sequoia sempervirens, Sequoiadendron giganteum e altre resinose americane, ancora visibili), ed abbellì il parco con manufatti di stile moresco. Di particolare rilevanza è il gruppo di sequoie giganti, forse il più numeroso in Italia: si tratta di 57 sequoie adulte (tutte alte più di 35 metri), una delle quali ha un tronco di circa dieci metri, un’altra di otto.

Il mio compagno, vent'anni fa durante una visita a quel parco, riuscì a portarsi via due talee di quelle sequoie (talee...credo... non me ne intendo... forse eran ributti dal tronco...) e cmq ora quelle due "talee" sono alte dieci metri nel mio giardino, e fanno a cazzotti coi cipressi...

Mi dicono che dovrò sacrificare o le une o gli altri e non so decidermi... aiuto!!!





 
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Sise
view post Posted on 28/6/2010, 21:57     +1   -1




... mi ricorda una castelluccio che sta qui sull'Appennino, questo:

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e precisamente a Riola, conoscete?

(belle le sequoie! Poveri i cipressi neh? Mi sa che le sequoie avranno la meglio neh??)

E cmq questo castelluccio è OT nel senso più ampio: non ha nulla di toscano neanche nell'ubicazione... in pratica è un OTT.
 
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Dama dell'Arno
view post Posted on 28/6/2010, 22:14     +1   -1




Avranno la meglio se deciderò che la motosega cambi destinazione, ma pèndo per i cipressi, io!! :lol:

Epperò c'è anche la maledizione cui stare attenti, eh??

C’è una leggenda che riguarda questa villa dalla quale prima hanno rubato i mobili, i rosoni, i lampadari e altre suppellettili, poi hanno trafugato i cani in pietra e le sfingi realizzate nelle fornaci di Leccio, infine nell’agosto 2005 hanno asportato uno dei due “leoni piangenti” costruiti nel 1887 e messi a guardia della cripta che doveva ospitare le spoglie del nobile proprietario.
Sui due leoni pesa una maledizione che dice che chi li profanerà subirà la stessa morte subita dal Panciatichi deceduto nel 1897 per una paralisi progressiva.
Nel febbraio del 2006 due persone colpite da paralisi progressiva e ricoverate in un ospedale della regione in fin di vita confessarono: “Siamo stati noi a sradicare il leone piangente del castello e lo abbiamo venduto ad un antiquario". Nel marzo del 2006 l’antiquario in questione è morto per paralisi progressiva, ma il leone non fu ritrovato. Nel gennaio 2007 una collezionista lombarda che aveva acquistato l’opera ad Assisi è morta per paralisi progressiva, ma il leone non era più nella sua villa…. La maledizione continua?


Tutti questi furti sono avvenuti DOPO la chiusura della struttura, ma che il posto fosse "maledetto" era diceria comune in questi luoghi... non ricordo, o non ho mai saputo, a che proposito.

Ricordo solo che, nel '91 un mio amico, dipendente di quei macellai arricchiti di cui dicevo sopra, fu messo a far la guardia notturna a quel castello, con tanto di pistola e fucile per usar le quali gli fecero prendere il porto d'armi.
Insomma una sera ci invitò, me e Giovanni, ad andare a fargli compagnia nella lunga nottata, e visto che eran solo due mesi che l'albergo era stato chiuso, ricordo che si fece una bella spedizione nelle cucine e si svuotarono i congelatori (ancora in funzione) di quel che ci era rimasto: parecchie aragoste si portaron via, e le mangiarono i gatti, non mi vergogno a dirlo, perchè ci fecero schifo!! Poi si passò in cantina, e furono 12 cartoni da 6 di vino, fra bianco e rosso, infine al bar dove, per il gusto di rubare, si portò via anche le bustine di the ai frutti di bosco ormai scadute, oltre alle scorte di gin e cognac e whiskey.

Caricata la macchina, un Range Rover, di questo ben di dio, si tornò dentro e ci si preoccupò di finire i rimasugli nelle bottiglie del bar. Dopo, belli carichi, accendemmo tutte le luci e visitammo tutto il castello da padroni!! Fu una cosa esagerata, staordinaria, unica!!
Verso le quattro di notte, mezzi in coma, scendemmo giù ad accompagnare il mio amico nella sua postazione di guardia alla reception... e tutti i telefoni interni dalle camere si misero a squillare!!! :o:

Cacaiola a dumila, terrore puro!! Squillavano di continuo!!!
Mica ci venne in mente che poteva essere un contatto nell'impianto elettrico, noooooooo!!! :lol:

Si fece i'ffumo uscendo di lì, coi calcagni che ci battevano sulle spalle!! :woot:




Edited by Dama dell'Arno - 28/6/2010, 23:32
 
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Sise
view post Posted on 29/6/2010, 11:13     +1   -1




che storiaaaaaa !! :lol:

 
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4 replies since 28/6/2010, 14:56   2390 views
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