| Dopo oltre dieci anni di astinenza, ieri pomeriggio sono ritornato a cavallo.
Naturalmente, conscio della mia situazione, avevo deciso di ricominciare prendendo delle lezioni e mi ero recato in una buona scuola di equitazione. Il direttore, a qualche mia preoccupazione espressagli per la non più verde età, mi rassicurò subito:
- Ma no... Vieni tranquillamente... l'equitazione si può praticare fino a novantanove anni! Porta un certicìficato medico (puoi chiederlo al tuo medico della asl) sai... Serve per l'assicurazione che dovrai pagare a parte... La nostra è una scuola federale ed è obbligatoria. Però poi ti diamo il patentino.
Veramente, del patentino non sapevo che fare, ma legai l'asino (anzi il cavallo) dove voleva il padrone e, il giorno succcessivo, telefonai al mio medico:
- Mi serve un tuo certificato per poter riprendere a praticare un po' di equitazione. -
Il buon uomo rimase in silenzio per alcuni interminabili minuti poi, ripresosi dal colpo, cominciò a balbettare:
- Si ma... Dobbiamo vederci... Ti debbo misurare la pressione... Poi ti prescrivo un elettrocardiogramma sotto sforzo...
- Ma non devo fare competizioni...
- Lo so ma, alla tua età, è meglio essere sicuri.
Che dovevo fare? Telefonai ad un mio nipote acquisito, cordiologo, e gli chiesi questo benedetto certifcato.
Lui conosce bene le condizioni mio cuore e, il giorno dopo, era tutto risolto.
Rimaneva il problema di mia moglie:
- Se rimani su una sedia a rotelle io non ti assisto!
- Non ti preoccupare, alla sedia ci mettiamo un motorino... Senti... Se devo aspettare la morte in poltrona... Che vuoi che siano quattro rotelle?
Allora mia moglie si arrabbiò, e si arrabbiava, si arrabbiava così bene che la gente che passava diceva "Ammappele, quarda quella signora come si arrabbia bene!".
(Questa l'ho copiata dall'indimenticabile Renato Rascel).
Comunque e pirunque... Alla fine si è calmata e mi ha assicurato che, qualunque cosa accada, non mi abbandonerà al mio destino.
E così, come vi dicevo, ieri pomeriggio sono ritornato a cavallo.
Volete sapere come è andata?
Cammino ancora con le mie gambe ma, per il resto, una debacle!
Avevo dimenticato quelle bestie come sono grandi... Già per salire in sella ho dovuto farmi aiutare perché non riuscivo a sollevare il piede fino alla staffa, che era all'altezza del mio petto. Una volta in sella ho dovuto combattere col cavallo che, come sapete, è un animale molto intelligente: quando ha capito con chi aveva a che fare, ha preso il comando ed ho dovuto sudare sette camice per convincerlo ad assecondarmi
L'istruttore mi ha detto. "Va un poco al passo per riacquistare sicurezza, poi passa al trotto".
Mi sono fatto dieci minuti a passo di lumaca (perché il bestio aveva deciso così), poi mi sono sentito pronto per provare il trotto.
Ma lui non ne voleva proprio sapere... Le mie incitazione ed i miei colpi di tallone ai fianchi lo lasciavano completamente indifferente.
- Beh - Ho pensato - A mali estremi estremi rimedi - Mi sono fatto dare un frustino ed il fetente, appena lo ha visto, si è messo docilmente a trottare.
Ed ora viene il bello: non riuscivo assolutamente a sincronizzare il miei movimenti con quelli del cavallo, sottoponedo i mie poveri e già malridotti attributi a colpi sulla sella tali da farmi ringraziare il cielo che i figli li avevo già fatti.
Quando finalmente ho raggiunto un minimo di sincronismo ho dovuto lavorare per correggere le mia postura: ero appollaiato sulla sella come una scimmia!
Poi l'istruttore finalmente ha gridato:"bravo!" ed ho deciso che era ora di smetterla.
Ora sono qui con dolori dapperttutto... Ma venerdì mattina ci torno.
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