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Geisha

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Arnis
view post Posted on 8/2/2005, 20:21     +1   -1




Geisha è l'unione di due kanji (Kanji=simbolo della scrittura giappoese che indica una parola) che significano "arte" e "persona": significa quindi "persona esperta nelle belle arti , nelle belle maniere"

La Geisha e' una professionista nell'arte di intrattenere ed allietare noiose cene d'affari e banchetti.

Una geisha coniuga spontaneità e raffinato artificio.
La sua conversazione e' attenta e elegante.

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La bellezza della geisha e' insita nella sua padronanza della canzone, della musica , del ballo , dell'abbigliamento, della raffinata presenza in qualunque occasione le si presenti.

Lo scopo di una geisha e' di arrivare a rappresentare la perfetta incarnazione dell'iki, canone estatico su cui si basa l'essenza dell'essere giapponese. Per noi occidentali potrebbe rappresentare la "grazia" intesa in senso ampio ed estetico.

L'Iki è il uno stile, un comportamento, l'essenza della seduzione che sceglie la via piu' difficile del mutamento , dell'adattabilita' dell'anima al proprio interlocutore.

Tutto cio porta la geisha al di la' della sua immancabile bellezza fisica : essa contiene in se' la propria arte.

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La geisha studia la parte coinvolgendo tutto il suo essere : la modulazione del respiro, la silhouette, le aconciature, l'incedere.

Il suo fisico deve essere sottile e slanciato, il volto affilato, le sue guance, dal colore pallido come "il fiore di ciliegio" o "glaciali " cosi' da ricordare l'autunno.

La voce deve poter variare la tonalita' raccogliendo una gamma che spazia da dalla malinconia al brio.

Il trucco facciale e' particolare: la bocca va ridisegnata in modo da mostrare, col ritmo delle labbra, rilassatezza e tensione assieme.

Gli occhi devono assumere un'espressione che evoca la dolcezza lasciando intravvedere opportunamente punte di civetteria.

Deve calzare sandali con i piedi rigorosamente nudi , elemento fondamentale di seduzione, anche d'inverno, sovrastati da Kimono poco appariscenti , con colori delicati e intonati alla stagione.

Il colletto del kimono deve lasciare scoperta la nuca affinche' appaia la seduzione di una breve apertura sull'intimita' del corpo. Il " komata" e' una bella linea sottile sulla parte alta posteriore del collo che viene spesso truccata per rispecchiare la figura della zona genitale ; cio' significa per la geisha "l'aspirazione alla perfezione della bellezza erotica unita all'arte".

I capelli normalmente lisci e di colore "nero lucente e profondo possono essere acconciati secondo un adeguato canone estetico (es . " a foglia di gingko", "shimada ", …).

La donna che sceglie di intraprendere questa professione deve applicarsi ad anni di studio e disciplina.

Per perfezionare le tecniche e sostenere i notevoli costi di abbigliamento (un kimono elegante puo' raggiungere i 15-20.000euro) , il trucco, la cura del corpo e della cultura necessitano di molto denaro. L'unica via quindi e' affidarsi come tradizione ad un facoltoso sponsor (okiya o danna-san) .

In cambio del sostegno finanziario l'okiya ottiene particolare attenzioni e dedizione.

La geisha ha sempre rappresentato l'aristocrazia del mizu shouba e non e' da considerarsi una prostituta.

Se fornisce prestazioni sessuali, lo fa a sua discrezione o come parte di una relazione duratura. Il suo lavoro è vendere un sogno - fatto di sontuosità, romanticismo, esclusività - ai più ricchi e potenti uomini del Giappone: politici, uomini d'affari e yakuza.

Molte geisha raggiunta una certa età sono state spose di uomini facoltosi e di alto livello sociale.

Sin dall'antichita' , diventare geisha non comprendeva l'insegnamento delle arti amatorie; anzi, dovendo arrivare vergini al mizu age, era loro prescritto di stare il più lontano possibile da qualsiasi contatto di tipo sessuale.

Era un modo diverso di essere donna.

La geisha era la donna per eccellenza, un gioiello, una cosa rara da ammirare e apprezzare.

Una figura ben distinta dalla geisha è quella della "maiko" ("danzatrice"), giovanissima che studia per divenire geisha. Essa è ben riconoscibile dal kimono molto più colorato, con maniche e obi allungato.

Anche le maiko sono richiestissime sul lavoro, poiché la loro giovinezza e candore compensano la mancanza di quell'esperienza che soltanto le geisha più affermate possiedono.

La cerimonia della rotazione del collare (erikae) segna il cambiamento, l'evoluzione da maiko a geisha.



 
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Arnis
view post Posted on 9/2/2005, 00:53     +1   -1




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Nell'epoca Kamakura la donna veniva confinata in casa e repressa lasciandola senza cultura a curare il focolare domestico. La conseguente noia che assaliva gli uomini li portava alla ricerca di donne con piu' personalita' e indipendenti :le geishe.

L'arte della geisha nasce nel periodo di Tokugawa (1600-1868) in Giappone, ma la geisha in quanto tale non compare sino all'era di Meiji (1868-1910's).


Nel periodo di Tokugawa, Geisha era in origine un uomo di piacere , nato per intrattenere uomini d'affari nelle "sale da the' pubbliche e private"; in particolare il geisha si trovava
"nel mondo del salice e del fiore o mondo dell'acqua" (karyukai), locali in cui erano presenti i clienti (uomini d'affari e persone ricche ) , i presentatori (gli sponsor dei geisha ) e i geisha stessi.

Ben presto anche le donne comparvero nel mondo Geisha assumendone via via il dominio del nome .

Alla dell'epoca Tokugawa , si impose alle geisha femminili di vestire in modo meno vistoso, piu' raffinato , con acconciature piu' semplici cosi' da emanciparle dai geisha maschili sempre piu' ghettizzati e relegati ai piani "bassi" dei "Karyukay".

Alle geishe femminili furono riservati i livelli superiori del "mondo dell'acqua" attribuendo loro l'arte della grazie e dell'intrattenimento chic agli inizi del XX secolo.

Alle Geishe fenmminili si devono importanti ritualizzazioni che ancor oggi rappresentano il giappone tradizionale:

- il ballo,
- il canto tradizionale,
- l'evoluzione raffinata del vestire i kimono,
- la cerimonia del tè,
- l'esercizio della calligrafia kanji
- l'arte di conversazione.

Le Geishe nel tempo occuparono via via livelli di popolarita' elevatissima fino a giocare un ruolo importante nei cambiamenti del governo da Tokugawa a Meiji.

Pare che la rivoluzione Meiji sia stata progettata nei "teahouses" di Gion e di Pontocho coprendo e supportando i rivoluzionari che una volta conquistato il governo del Giappone non poterono fare a meno di essere riconoscenti con le geishe di quei teahouse ufficializzandone l'arte e la cultura.

Nei periodi piu' recenti , periodi di Showa e di Taisho (gli anni 1920 al 1935), la cultura e l'ideologia materiali occidentali hanno invaso il Giappone.

La geisha ha inizialmente provato a modernizzarsi con il resto della società, ma ben presto il fenomeno di modernizzazione si e' fermato poiche' e' stato percepito elevato il rischio di distruzione della vera cultura secolare collegata.

Dopo la II guerra mondiale, la Geisha si e' riavvicinata alle vecchie usanze ma con uno scopo maggiormente connesso al mantenimento delle arti di canto e recitazione teatrale tradizionale giapponese .

Oggi le geishe hanno abbandonato le "teahouse" e l'ntrattenimento degli uomini d'affari " per non confondersi con "prostitute giapponesi" che si definiscono geishe senza aver nulla a che fare con l'Iki che dovrebbe caratterizzarle.

Oggi dal registro nazionale delle geisha , le uniche vere geisha, sappiamo che ne rimangono circa 2.000.

In tutto si arriva a 5.000 geisha, contando le circa 3.000 onsen geisha.

A Kyoto sono circa 180, di cui 50 sono maiko.
Tokyo ha più o meno la stesso numero.

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L'abbigliamento

Nelle occasioni importanti un susohiki, detto anche hikizuri (suso è il la parte inferiore del kimono, hiki significa trascinare) è il kimono più elegante di una geisha o di una maiko . Lo indossano soprattutto per danzare e cantare.

E' un kimono più lungo degli altri e con l'orlo leggermente imbottito in modo da ricadere a terra elegantemente . Il susohiki non viene ripiegato in vita in modo da sollevare l'orlo da terra, ma questo viene lasciato come elegante strascico.

Nelle feste eleganti , i tatami stesi a terra proteggono dall'usura lo strascico mentre all'esterno le geishe camminano sostenendolo ripiegando e sollevando l'orlo con la mano sinistra in un gesto chiamato hashori, facendo vedere il nagajuban che ovviamente è in colore e motivo coordinato al kimono, e la fodera del kimono stesso, anch'essa decorata.

Una geisha indossa il kimono tutti i giorni , e' parte della loro arte e della loro professione

Le geishe preferiscono motivi un po' inusuali, diversi dalle solite peonie e fiori di pruno che abbondano sui kimono delle "altre". La differenza, però, è soprattutto nel modo di indossarli: la geisha tirerà indietro il colletto del kimono fino a scoprire tutta la nuca, considerata un punto focale dell'erotismo giapponese, ed indosserà l'obi più basso in vita e con un fiocco leggermente inclinato, rispetto ad esempio ad una donna sposata, mentre il colletto bianco del suo nagajuban sporgerà da sotto il kimono un poco di più e magari in modo asimmetrico. Piccoli dettagli, ma ben chiari per chi conosce il codice del kimono.


Il susohiki nero o kuro hikizuri viene indossato come tenuta più elegante di una geisha, la cosiddetta "de", che fino all'inizio del secolo era costituito di due o tre kimono sovrapposti e coordinati come motivi, mentre oggi si è arrivati ad un solo strato.

Anche il trucco della geisha è nei toni del bianco-rosso-nero, e la parrucca di capelli neri lucidati con olio di camelia completa la tenuta.

L'obi è un maru-obi o un fukuro obi, annodato in modo che formi un ricco e lungo fiocco dietro.

Come calzatura le geishe portano "geta" con il "kuro hikizuri," "geta o zori" con" hikizuri "meno formali; le maiko portano gli okobo o pokkuri, tipici sandali geta molto alti, di legno lasciato al naturale o laccato nero. La laccatura nera viene usata d'estate, per evitare che il sudore macchi il legno.


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surfinia
view post Posted on 11/2/2005, 10:25     +1   -1




Shodoooooo!!!!!!!!!!!!!
Amoro miiiiiiiiiiioooooooooooooo...........nun m'ero mica accorta che avevi aperto un 3d su di me !
Ma dove hai trovato tutte quelle mie foto ?!!!!!!!


bacinibacinibacinisoloconlapuntadellalinguaerestandoadistanzaaltrimentimirovinituttoiltruccoemivuoleun'oraperrifarlo

Surfinia
 
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view post Posted on 16/1/2021, 08:23     +1   -1
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Meglio perderlo.

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LEggendo un libro strano: André Malraux - La condizione umana, che ambientato nel 27 durrante il massacro nazionalista contro i comunisti a Shanghai e parlando forse di tutt' altro, mi imbatto in qualcosa che ha attinenza con la discussione.

Un "rivoluzionario" ha voglia di scopare e passa da una casa apposita a Nanking road a ritirare una "Cortigiana".
...
" "Volete che canti?"
No, spogliati
- La vedeva stupita: non si usa andare a letto con una cortigiana senza che prima abbia cantato, conversato, servito a tavola o almeno preparato le pipe. Perche' allora non rivolgersi a una prostituta? "

Che peraltro costa meno.
A me 'sta cosa delle cortigiane, ricorda qualcosa, ma non ricordo piu' cosa...
 
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3 replies since 8/2/2005, 20:21   803 views
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