| certamente che puoi. Hai scritto delle cose bellissime riguardo al sentimento che ti lega alla persona che ami. Ma resto convinta del fatto che un sentimento così pieno, dopo tanti anni, sia una rara eccezione. Ho avuto in famiglia un esempio simile al tuo: i miei nonni paterni si sono rispettati, stimati e soprattutto amati profondamente da quando si sono conosciuti e per tutto il resto della vita. Hanno affrontato insieme molte difficoltà, per questioni lavorative hanno dovuto viaggiare molto, spostarsi con i figli anche in luoghi lontani e poi, in vecchiaia si sono ritirati in una casetta di legno in un bosco, lontani dal mondo (anche se erano sempre pieni di parenti che li andavano a trovare)... mi nonna scrisse nelle sue memorie che avrebbe risposato il nonno altre mille volte. Ma non c'era bisogno di questa testimonianza per capire la solidità della loro unione. Io ce l'ho col matrimonio come istituzione... la promessa di fedeltà a vita, fatta a priori. Una promessa che poi viene disattesa nella stragrande maggioranza dei casi, e che per questo procura danni e dolore, e non solo ai diretti interessati. Non voglio dire che tutti quelli che si sposano siano degli ingenuotti senza cervello... ma credo che la nostra cultura, specialmente quella cattolica, sia eccessivamente radicata in noi, al di là di ogni ragionevolezza e consapevolezza. Ha mischiato il 'contratto matrimoniale' con il sentimento d'amore e con la fedeltà eterna. Capirei se questa unione dell'anima avvenisse a posteriori... a suggellare una vita trascorsa insieme... quando nonostante tutto, il legame, la stima, l'affetto, l'amore, la tenerezza, la partecipazione, anche il sacrificio... hanno vinto su tutto il resto. Ma prima, che senso ha? I figli si crescono con amore anche senza matrimonio, se entrambi i genitori tengono alla prole.
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