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CITAZIONE (°Scarlet° @ 9/9/2004, 19:43) Ritorno a Peter Pan, ho ripreso in mano il volumotto, quello originario e davvero sembra tutto fuorchè una favola allietante per bambini. La versione che abbiamo letto , quella presentataci dalla cinematografia è assolutamente e fortunatamente edulcorata. peter pan è condannato alla perfetta imperfezione e non ha un'identità precisa. E' estreneo rispetto al mondo in cui vive e vi si rifugia dopo la decisione sofferta di continuare a volare. Ma il povero Peter Pan è costretto a quella condizione visto che quando torna a casa trova la finestra della sua cameretta chiusa e vede la madre ce abbraccia teneramente e serenamente l'altro figlio. "Mamma mamma"grida Peter pan battendo i pugni contro le barre di ferro. Ma la mamma non sente ed è costretto a restare nell'isola perchè abbandonato dalla figura più importante nella vita di ogni infante. Barrie sembra voler punire il bambino che rifiuta lo status del perfetto bambino borghese. L'isola dove le bambine rapite da Peter Pan vengono trasportate è un luogo terribile dominato dal male . L'isola non è il paradise lost. Alla fine del romanzo i bambini tornano a casa con Wendy e vengono adottati dalla sua famiglia.Peter resta nell'isola solo e senza memoria altra terribile condizione a cui è condannato Peter pan più che un'utopia propone per me una distopia:la sconfitta inesorabile del sogno di poter non crescere Questo devo proprio leggerlo. Mi pareva di averlo letto, ma non dev'essere stata la versione originaria
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