Racconti

Flaubert - Tre racconti
Di questi racconti di fine carriera di Flaubert che voleva ricordare ai suoi ex lettori che era ancora capace di scrivere, si salva solo la prefazione di Baricco: " Partendo da fondo: Erodiade e' piuttosto ferroso, un po' ingarbugliato, a tratti molto sensuale, fisico si sentono i colori, si sfiorano i corpi.
La leggenda di San Giuliano l' ospitaliere è piu' liquido, scorre con divina facilita', è perverso in modo infantile, e infantile in modo perverso.
Un cuore semplice infine è un capolavoro: è probabilmente l'unica vera ragione per leggere questo libro."
Peccato che "Un cuore semplice" faccia cagare così come gli altri 2 racconti.
Patetico esercizio di stile di un ex scrittore.
Che per lo meno due capolavori li ha scritti: Madame Bovary e L 'educazione sentimentale.
Serie B voto 4

Edited by pv - 18/1/2022, 18:35

Buzzati: La boutique del mistero
Buzzati: Il colombre


Buzzati: 60 racconti

Alla fin fine Buzzati 180 racconti:


Letto La boutique del mistero.
Voto 10 serie A
Racconti fantastici.
Alla fin fine la cosa piu' intelligente sarebbe comprare i 180 racconti.
Così non ci sono doppioni : ma rileggere Il colombre o Il cane che ha visto dio o I sette piani e' da libidine.

Dunque dunque dunque, visto gli altri, lo si puo' mettere tra i capolavori della letteratura universale.
Comincia bene con Sherazade e poi finisce alla cazzo con Aladino.
E' evidentemente una raccolta di fiabe del mondo arabo.
Da quelle estremamente moraliste a quelle un pochetto piu' spinte in cui si gode con la perla non forata.
Piu' o meno belle.
Seguiamo la traccia: mille e 500 pagine in totale, ma se Aladino, Ali baba e altri durano piu' di 50 pagine, i racconti e le notti sono al massimo sono 200. E il piu' sommo trifolamento di marroni è che Allah e' citato almeno una volta per pagina, 1500 volte; 'na traggedia.
Peraltro si viaggia in tutto il mondo conosciuto dalla Cina al Marocco con tutto quello che ci sta in mezzo.
Deludente la parte culinaria: si gode con frutta, verdura, dolcetti e carne arrostita, per contro mai viste tante sbronze col vino rosso.
La maggior parte delle storie d' amore e' estremamente sdolcinata, ma visti tante morti per amore solo per non concedersi.
Per contro le scene di godimento puro sono estremamente limitate ad es alle 2 o tre ancelle che si contendono la " mercanzia" del padrone.
Ci sono pure un mare di stregonerie, la piu' famosa è appunto la lampada, ma poi c' e' pure l' anello e un sacco di altra roba stregonestica.
E le ricchezze che c'erano sono impressionanti.
Alla fin fine è valso la pena leggerlo.
Leggere apre la mente e ci si fa pure una cultura spandibile anche nei fora.

Appena preso il secondo volume.

Appena trovo il primo, incomincio a leggere.
Magari vengo su bene pure io...

Appena comprato il primo: la questione ora e' : sono estremamente tristi; aperto un racconto a caso e si chiama "Sfortuna", una povera bambina che la chiamano Sfortuna...

Almeno le storie del nord non sono così tristi.
Di notevole, che ce n'e' una che ricorda i tre porcellini, ma soprattutto la fiaba 39 di Montale pistoiese, "Bellinda e il mostro", è semplicemente la storia de " La bella e la bestia".
Eppoi ci sarebbe pure qualcosa da dire su


E comunque sto leggendo la prima edizione del 1956, ben prima del film Disney.

E ce n'e' pure una intitolata Fantaghiro'. Di una ragazza che per questo e quell' altro motivo si veste da maschio combattente.

E la 106esima, ultima del primo tomo, è la storia di Berta che filava.
La sapete la storia ?
Eccomunque filava il lino e non la lana, Gino e Pino come cantava Rino Gaetano

Quattro raccontini di Italo Svevo.
Sempre meglio idei suoi romanzi.

Quello che mi è piaciuto di piu' è La madre. In pratica due pollai in contrapposizione...

Edited by pv - 17/8/2023, 17:42

Continuiamo con la Fiabe italiane- riscritte da Calvino.
LA parte negativa è che ci sono solo re, regine, principi e principesse e contadini/e.
Dupalle: niente a che vedere con la fantasmagoria delle 1000 e una notte, in cui c'erano soprattutto mercanti e viaggiatori, ricchezze infinte, avventure galanti, magie e stregonerie e molto altro.
Scendendo a sud col secondo tomo, incomincia pure il trash : il re peraltro buono dice: "Brutta strega, io , che sono buono non ti condanno , ma scegli tu come morire."
La strega ci pensa sue dice: " Beh, fammi una bella camicia di pece e bruciami in piazza" E così fece il buon re che visse felice e contento con la bella contadinotta.

Di interessante c'e' che molte fiabe sono state riprese: La finta nonna è piu' o meno la storia di Cappuccetto rosso e poi , così come per Berta, c'e' la spiegazione de :" Il mestiere di Franceschiello : mangia, bevi e vai a spasso" .
Che poi sarebbe anche quello di Michelazzo, mangia, bevi e fai un cazzo.

Inoltre per la prima volta ho letto " le gambe mi fanno giacomo giacomo " e " pancia mia fatti capanna".

E continuando ci sono pure i prodomi del Gatto con gli stivali e Pollicino.

E pure La bella addormentata nel bosco.

Edited by pv - 10/12/2023, 10:09

Finite le fiabe italiane: Ora l' alternativa è tra i racconti di Cechov


O : Lo cunto de li cunti di Ginabattista Basile.
Del cunto de li cunti dovrei aver gia' accennato... peggio di Handersen e Grimm messi assieme .

Edited by pv - 6/4/2024, 22:34

Passiamo a Cechov.
400 pg per 11 racconti .
Considerando che uno , tre anni, è di 100 pg e che altri sono di di 10, la media è fatta.
Certo che i racconti russi sono meglio dei romanzi. E i racconti corti meglio di quelli lunghi.
Nel complesso sono molto belli e quasi tutti parlano di donne.
Contadini: manco è un racconto. Voleva fare un panphlet sulla vita contadina.
In sintesi e' come la storia dei negri liberati. Sia i negri che i servi della della gleba stavano meglio prima da servi o da schiavi che da liberi. Sempre che non avessero un padrone bastardo. Ma se il padrone era Oblomov, allora la pacchia era assicurata.
La signora col cagnolino: le amanti triturano i marroni ben più delle mogli.
Anna al collo: se sei un vecchio cinquantenne e ti sposi una bella giovane, la tua fine è quella del cervo contento.
La voglia di dormire: questo è un capolavoro. Una lama di ghiaccio che penetra nell' anima. Alla fine uccidere un bambino è la sola cosa che puoi fare per poter dormire un pochino.
Tre anni: il più lungo. Devo ancora finirlo.

Ahahahah, bellissimo, specie il passo sul bambino, la kultura e la critica italiana non sono neanche lontanamente libere e all'altezza per commenti del genere.
Ti bannano censurano denunciano.

Non è che questi racconti siano molto allegri . Non è poi che abbia uccciso il bambino per gusto, ma perchè portata allo stremo dalla sopportazione.

Dovrei aver detto qualcosa sulla difficolta riscontrata nei russi a capirci qualcosa tra nome, cognome, patronimico, vezzeggiativo, altri 8 modi di chiamare la stessa persoa, e dunque questa botta di umorismo involontario mi ha fatto sorridere: "Siate il benvenuto Fiodor Alexseic" scambiando il nome col patronimico.
Io mi diverto con poco.