Cala Gonone, ottima base per fare il bagno di tutti i giorni (gli standard della Sardegna ne fanno un posto così e così, mentre da qualunque altra parte del mondo sarebbe già una vera meraviglia) e soprattutto da cui partire per visitare le tante calette raggiungibili solo via mare:
Cala Luna è una roba incredibile: se, sdraiato sull'asciugamani, guardi da una parte, sei al mare (anche se in certe ore, ad agosto, si dovrebbe parlare più di carnaio
):
Se invece ti giri dall'altra parte, in pratica sei in montagna:
Comunque, per una visione d'insieme, è meglio ricorrere a Google.
Così era quando c'erano ancora gli oleandri:
Così è adesso, dopo che (a causa di un'alluvione, se non erro), da qualche anno il paesaggio è cambiato e ancora più suggestivo:
Da adesso in poi potrei anche confondermi sui luoghi, dato che, tranne le ultime due qui sopra, si tratta di foto scattate da me ormai un anno fa: nel caso Vit o Chrono forse mi corrigeranno.
Piscine di Venere:
Cala Goloritzè, credo, quella che non si può raggiungere nemmeno in barca, ma solo a nuoto (circa 300 metri) o a piedissimi... ma no, forse è sempre Cala Luna, altrimenti la foto l'avrei scattata dalla barca... boh, di sicuro è una roba che mozza il fiato!
E poi... profondo verde:
... profondo azzurro:
... profondo cobalto:
Mai visti colori così (naturalmente le foto non sono modificate in alcun modo), oltre tutto completamente indipendenti dal colore del cielo: persino quando era nuvoloso (e nell'agosto dello scorso anno lo è stato spesso), questo non interferiva minimamente con gli incredibili colori del mare, dati dai fondali straordinari.
Di Cala Mariolu non ho nemmeno una foto senza me o mio marito, comunque è proprio come nella foto postata da Vit sull'altro topic ed è davvero il bagno più bello che abbia mai fatto nella vita, e magari quella della foto su cui ho fatto confusione è proprio Cala Mariolu.
Insomma, per quel poco che ho visto io (e in un giretto da turista misconoscente dei paradisi ignoti ai più), quello sardo è davvero un mare che fa storia a sè e che non ha niente a che vedere nè con quello siciliano nè con quello greco. Un mondo a parte, insomma.
