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Racconti trash, L'apro io

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view post Posted on 25/5/2010, 15:01     +1   -1
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Leggervi dopo pranzo è il massimo.
Nanni hai provato la minestra di formiche cotte nel vino di palma?
Celestiali...
 
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nanni
view post Posted on 25/5/2010, 15:09     +1   -1




Ti credo per fede... Le formiche bisognerebbe proprio assaggiarle, però, tutti quelli che lo hanno fatto concordano che siano squisite, credo per via dell'acidulo dato dall'acido formico.

Anche gli animali che si nutrono di formiche sembra abbaino tutti una carne ottima, perché accunulano una parte della stessa sostanza.

Però ho visto i bicchieri pieni di larve di formica, sempre in Laos. Ogni tanto una pupa si schiudeva ed una formica tentava di lasciare il contenitore. La cosa era un po' disturbante.

 
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view post Posted on 25/5/2010, 15:15     +1   -1
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Beh... non è che una minestra di formica sia bella da vedere.
Se, però, chiudi gli occhi e pensi che sia caviale alla fine è saporitissima.
E poi il liquore di palma cotto contribuisce non poco.
 
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nanni
view post Posted on 25/5/2010, 15:21     +1   -1




Ma sono dolci? Il vino di palma è molto zuccherino.
 
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Sise
view post Posted on 25/5/2010, 15:24     +1   -1




AHA!

MA CHE SCHIFO!

ACCIDENTI A ME E A QUANDO APRO QUESTO COSO!
 
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nanni
view post Posted on 25/5/2010, 17:42     +1   -1




Non si può dire che tu non sia stata avvertita... Comunque la cossa peggiore, dal punto di vista visivo, in quel mercatino rurale, erano certi scoiattoli che vendevano scuoiati.

Ora, se tu togli la pelliccia piumosa alla coda di uno scoiattolo, che coda resta?

Una lunghissima codina pelata di ratto...

Beh, aspetta però... Che fossero scoiattoli l'ho dedotto io. Magari erano davvero toponi spellati.
 
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view post Posted on 25/5/2010, 18:11     +1   -1
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Un Ghigno per tutte le stagioni

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Un mio amico il cui padre navigava e mandava a casa pacchi con dentro gli oggetti e i cibi più incredibili, un giorno mi accolse con un barattolo di formiche ricoperte di cioccolata.
Io, per la cioccolata, farei qualsiasi cosa... TRANNE quella.
 
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Sise
view post Posted on 25/5/2010, 18:43     +1   -1




Una roba un po' trash m'è successa però...

Allora, si piglia la macchina e ci si avvia per la Porrettana, con meta Bologna e poi Milano.
Sulla Porrettana, a metà circa ma forse un po' prima, c'è una botteghina alimentare i cui gestori sono persone alla mano e generosissime, onde per cui gli elfi che abitano la montagna in piccole comunità vi si fermano spesso per raccattare un panino o quel che gli danno aggratisse.
Capita quasi sempre che se uno di questi elfi deve andare nella tua stessa direzione, ti chiede un passaggio. E si dà il caso che nessuno di questi elfi sia indigeno: in pratica vengono da tutte le parti d'Italia e qualcuno anche dall'estero quindi il fatto di chiedere un passaggio è cosa molto frequente.

Bene, quel giorno lì ce n'era uno che aveva appestato tutta l'aria della botteghina con un alito da troll.

Questo non lo carichiamo neanche se ci punta un coltello, vero?

"Beh, ma siete di passaggio vedo... e dove andate?"

A Milano.

"Oddio, vado anch'io a Milano, davvero andate a Milano? Incredibile... oddio, oddio! Devo vedere la mia ragazza che mi ha lasciato!... sono disperato.
Me lo date un passaggio?"

..... okay.

Mai fatta l'autostrada Bologna-Milano d'inverno col vetro aperto... mai sentito un fetore simile uscire dalla bocca di qualcuno.

Questo poi s'era addormentato a testa inietro, a bocca aperta e russava una meraviglia :(
 
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geipuk
view post Posted on 25/5/2010, 22:11     +1   -1




Quindici magici giorni sulla riviera Maya.
Tulum, Chichen Itza, il mito del serpente piumato.
L'assaggio schifiltoso della tequila cum gusano, un verme bianco grassoccio che aveva fatto la meglio morte: annegato nel distillato, destinato a essere mangiato dall'ultimo scolatore della bottiglia.


Lei si era sempre tenuta il penultimo sorso: masticare il gusano?
No, grazie - si schermiva.

Quando torno' a casa, le venne incontro il cagnolino lasciato alla cura dei vicini: era una zecca ambulante.
Una, la piu' curiosa, era appollaiata in cima al naso dell'animale, e si giro' a guardarla con occhietti strabici.
Un'altra, delle dimensioni di una fava, era tanto satolla che cadde per terra mollandosi dai peli della pancia magra, producendo un liquido rumore "plonk", agitando le pinze sottili.
La coda del cagnolino viveva di vita propria e aliena: sembrava il manico borchiato in rosa di un bastone da passeggio all'inferno.

Lei penso' con nostalgia al gusano messicano in fondo alla bottiglia di tequila: ne aveva comprata una di ritorno, al duty free di Cancun, per regalarla a qualcuno come souvenir.
Decise che il "qualcuno" era lei, apri' la tequila e si dispose alla disinfestazione del cane.

g.


 
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view post Posted on 25/5/2010, 22:24     +1   -1
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CITAZIONE (nanni @ 25/5/2010, 16:21)
Ma sono dolci? Il vino di palma è molto zuccherino.

Si, ma il dolce è mitigato da un brodo sulla cui composizione ho qualche sospetto.
Comunque sono buone... giuro!!
 
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view post Posted on 27/8/2013, 21:05     +1   -1
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Meglio perderlo.

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Volevo farla fuori.

Avevo a disposizione una scogliera, un materassino azzurro e un mare.
Non abbastanza incazzoso.

Siamo a Mongibrello.
Troppo affollato per una scivolata dalla scogliera.

Si passa al giro in materassino.
Lo spingo verso la punta.

Maddai cara, non vedi che siamo vicino a riva.
Eppoi il materassino non si puo' sgonfiare...

No, no, no...piu' al largo non ci vado.

Ma li vedi quei tre laggiu', in punta, isolati.
Saranno tre culattoni.
Se vuoi va da loro.
Ti lascio il materassino.
Io vado al capo.

Ma lossai caro che erano proprio simpatici, non erano mica culattoni.
Mi hanno proprio fatto una bella impressione.
Sembrava quasi che volessero farmi e basta.
Ma e' bastato fargli qualche complimento.
Si sono sciolti come cetrioli di mare.
Ma pescate?
E quanto pescate?
Ecchebravi che siete!
Eqquando sei tornato da dietro il capo mi hanno fatto vedere tutti i loro pescetti.
E me li hanno pure regalati.
Un paio di mennule, tre pagliacci, due sardelle, qualche sarago... tre quattro etti in una mezza giornata di pesca in tre.

Alla sera fritturina.

Edited by pv - 22/4/2019, 15:51
 
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view post Posted on 22/4/2019, 22:33     +1   -1
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I due uccellini... o forse uno
Sul selciato del giardino trovo un uccellino implume caduto da chissà quale nido.
Lo do per morto, e come al solito quando trovo qualche cadavere di bestiolina prendo la pala per seppellirlo.
Scavo una buchetta, prendo la paletta, lo raccolgo, ma e' ancora vivo, si muove.
Vabbe' sara' moribondo, lo grazio.
Prendo la pala per finirlo e l' uccellino apre l' occhio e mi guarda.
Tutto il prossimo paragrafo e' quello che mi e' passato per la testa in un secondo:
- Perché hai aperto gli occhi, perché mi hai guardato , cosa mi pare quello sguardo ?
uno sguardo implorante? pieta' fammi vivere o pieta' non farmi soffrire?
Ma come faccio a decidere? a questo punto non posso che farlo smettere di soffrire. -
Il secondo e' finito , la pala scende e gli taglia la testolina, un' altra badilata e il corpicino e' seppellito.

Lo stesso giorno, incredibilmente girando per la rete, trovo un articolo:
" Non toccarmi: se trovi un uccellino caduto dal nido non toccarlo, probabilmente i suoi genitori possono
trovarlo e forse salvarlo, mentre se lo sposti non lo ritrovano e morira' sicuramente."
A parte il non senso dell' articolo , il fatto mi ha notevolmente colpito.
E rattristato ulteriormente.

Il giorno dopo, proprio il giorno dopo, trovo un altro uccellino simile al primo, ma sul cespuglio di eriche.
-" Beh questo non si sara' fatto molto male, vediamo come sta."
Mi avvicino speranzoso e mi accorgo che...
non ha la testa, e' decapitato.
-"Sara' stato un gatto nei paraggi"

Prendo la pala scavo un' altra buca, vicino alla prima, lo seppellisco.
Non ho avuto il coraggio di vedere se nella prima tomba ci fosse ancora il corpicino del primo uccellino.

Edited by pv - 1/5/2019, 23:22
 
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26 replies since 24/5/2010, 04:24   905 views
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