ah guarda... avrò dieci sciarpe e stanno tutte lì belle ripiegate in una specie di baule..... l'unica cosa di cui non posso fare a meno d'inverno sono i paraorecchie.
Ieri volevo vedere il Bolshoi di Mosca e sono finita su google maps. Me lo sono guardato in lungo in largo e ho dato anche una bella e piacevole scorsa alla piazza antistante. Poi m'è venuto di imboccare un viale eccezionalmente ampio e di percorrerlo pressoché tutto quanto, fino ad arrivare a un grande ponte sulla Moscova. Io sono sicura di una cosa... se è vero che esiste la reincarnazione, in una vita precedente abitavo a Mosca o giù di lì. E' incredibile come mi capiti spesso di sognare immensi palazzi, immense corti, immensi archi e come quei palazzi, archi e corti assomiglino alle architetture mastodontiche delle grandi città russe.
Comunque, gira di qua, gira di là, mi ritrovo in periferia, in un quartiere ben tenuto, con complessi abitativi piuttosto sobri ma molto eleganti. Decido di fare un salto a San Pietroburgo e, preso l'omino arancione e posizionatolo sulla città, piombo dritta nei giardini del Palazzo d'Inverno. Non sapendo che si tratta del Palazzo d'Inverno, resto per un quarto d'ora con la mascella pendula e con tanto d'occhi a rimirare quel palazzo e quei giardini, tanto sono incantevoli. Poi punto su Helsinki e piombo precisamente al porto. Mi accoglie una signora con un passeggino, poi una panchina e il mare. Prendo una strada che costeggia il mare e mi addentro verso il centro della città. La strada è leggermente in salita, i palazzi sono belli, ben decorati e colorati, le finestre sono ampie, divise in quattro parti da listelli di legno. Un'insegna coglie la mia attenzione: PIZZERIA
. Cammina cammina, arrivo in una grande piazza, bella, monumentale, piena di sole e di gente.
Un altro salto e sono sulla costa norvegese. Le montagne sono basse, la vegetazione è brulla, giusto qualche bassa conifera. Il mare è blu, c'è il sole. Evidentemente il territorio è stato rilevato durante l'estate.
C'è una stradina... dopo un po' c'è uno steccato. Dopo un altro po' c'è una casetta blu, con accanto una cuccia per il cane, blu anch'essa. Che tenerezza pensare a quella casa in pieno inverno, in mezzo alla neve, o in mezzo a una tormenta, in mezzo alle onde oceaniche... magari di sera, le luci delle finestre accese...
Il mio viaggio è finito lì, all'ingresso di quella casetta.