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La Duchessa de Morny

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view post Posted on 19/4/2008, 14:41     +1   -1
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La Duchessa de Morny

L'ho intravista oggi in giardino, splendida come sempre.
Ma sentite un po' che storia.
Sophie Sergueïevna Troubetzkoï divenne Duchessa de Morny sposando - indovinate un po' - il Duca de Morny, il 7 gennaio del 1857.
Costui, Charles Auguste Louis Joseph de Morny era nato a Parigi nel 1811 ed era figlio illegittimo dell'allora Regina d'Olanda Ortensia Beauharnais e del generale Charles de Flahaut.
Ortensia, moglie di un fratello di Napoleone Bonaparte e madre del futuro Napoleone III, era appunto la figlia di Giuseppina Beauharnais, prima moglie di Napoleone.
Per restare in pieno gossip, va detto che Charles de Flahaut era figlio di una amante di Talleyrand, Adelaide, anch'essa frutto illegittimo di uno svago sessuale di Luigi XV.
Con questi presupposti genetici, è evidente che il Duca de Morny non sia stato uomo di casti e morigerati costumi.
"Viveur, tueur, ayant toute la frivolité conciliable avec l'assassinat, aucune conscience, une élégance irréprochable, infame et aimable, au besoin parfaitement duc : tel était ce malfaiteur", così lo descrive Victor Hugo e mi sembra Scalfari che parla di Berlusconi.
Sfruttando il fatto di essere il fratellastro di Napoleone III e amante della ricchissima contessa belga Fanny LeHon, diventò immensamente ricco speculando in borsa (un vero insider trader) e nel commercio di opere d'arte, vino e cavalli.
Ambasciatore in Russia presso lo Zar Alessandro II al tempo della guerra di Crimea, incontrò Sophie e con grande scorno di Fanny LeHon se la sposò in gran segreto.
Ecco una antica fotografia della nostra Sophie Troubetzkoï, Duchessa de Morny:

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Ma non v'inganni l'abito morigerato e l'atteggiamento che traspira modestia e pudicizia: anche su Sophie giravano voci assai poco edificanti.
Sua madre, la principessa Sergei Troubetzkoï, era l'amante dello Zar Nicola I e pare che Sophie fosse una figlia illegittima dello Zar.
Tant'è che la sua dote la fornirono proprio i Romanov.

Ma ecco qua la mia "Duchessa de Morny", una antica peonia che rallegra il mio Aprile, dei mesi il più crudele.

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Ne ho anche un'altra, più giovane, che ha l'aria immensamente più cinese a ricordo delle antichissime origini di questo fiore.
E' bella anche lei, ma volete mettere con una Duchessa de Morny?

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LizaPop
view post Posted on 19/4/2008, 16:47     +1   -1




no no la Duchessa è senza dubbio la più bella.
Che io amo le peonie, che trovo fiori stupendi, ancora più belle delle rose.

La mia mamma ne ha anche lei in giardino.
Io, però, non le ho mai coltivate, quando avevo ancora il pallino da giardiniera, ed il
mio giardino pareva essere una serra di altri tempi.

ah
tempi passati...


Uhm...
Non conoscevo tutte queste relazioni parentali di Napoleone III
A dire il vero conosco anche poco la sua figura in toto.

:blink:
 
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nanni
view post Posted on 19/4/2008, 17:23     +1   -1




Non c'è un fiore per la patriottica duchessa di Castiglione?

Nanni
 
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view post Posted on 19/4/2008, 19:34     +1   -1
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Se la meriterebbe anche la Contessa di Castiglione, una bella peonia.
In effetti il Duca de Morny, molto più realista del fratellastro Napoleone III, era decisamente contrario alla guerra di Crimea.
Chissà se lo Zar, come Cavour con la contessa di Castiglione, ha pensato alla bella Sophie per ammorbidirlo? (vabbé, ammorbidirlo non sarebbe proprio il termine giusto...)

In ogni caso abbiamo anche una peonia di Castiglione; non è della contessa, ma di Lang Shining.
Il quale, nonostante il nome kubrikiano, si chiamava proprio Castiglione, Giuseppe Castiglione, pittore milanese che fattosi gesuita partì missionario per la Cina dove divenne pittore di corte dell'imperatore Ch'ien Lung (Bonaparte, Nicola I, Napoleone III, Alessandro II, Ch'ien Lung: sembra che gli imperatori si sprechino nella storia delle peonie).
E così Castiglione dipinse per l'Imperatore di Cina questa bella peonia, forse lontana progenitrice di quella della Duchessa de Morny.

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Representation of peonies by Lang Shining (Giuseppe Castiglione, 1688 - 1766) from the Ch'ing Dynasty.
The Italian Jesuit, painter and architect lived and worked at the court of Emperor Ch'ien Lung.

 
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LizaPop
view post Posted on 19/4/2008, 20:56     +1   -1




Che bella!
C'è una delicatezza disordinata, nella peonia, che attira il mio sguardo
Non so.
Non è come la rosa, tutta perfettina, lei è selvatica, come quelle belle donne
dalle chiome fluenti.

la peonia la paragono ad una donna del genere.

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non so se rendo l'idea,
una delicatezza forte
che nasce non solo dall'essere bella
ma da una forza magnetica di attrazione

.............

L'uomo peonia, non me lo vedo proprio.... :huh:
 
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view post Posted on 20/4/2008, 08:32     +1   -1
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LizaPop
view post Posted on 20/4/2008, 13:38     +1   -1




:rolleyes:
 
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view post Posted on 20/4/2008, 15:54     +1   -1
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Il Duca de Morny

Nella letteratura per l'infanzia di una volta - prima di Roald Dahl e Harry Potter - tra "Il Principe e il Povero" e "I Viaggi di Gulliver" c'era anche "Tartarin di Tarascona" di Alphonse Daudet.
Ne ho un vago ricordo come di un libro noioso, ma forse ero troppo piccolo quando l'ho letto; in ogni caso, da più grandicello, avevo cancellato Daudet dalla lista degli autori da comprare e giammai ne avrei acquistato un libro, se non ne fossi stato costretto.
E infatti - per fortuna - fui costretto: agli inizi degli anni '70, qualcuno ebbe la malaugurata idea di regalarmi una associazione al "Club degli Editori", una specie di associazione mafiosa per costringere la gente a comprare i libri che non avrebbe mai comprato.
Per liberarmene mi ci volle un paio d'anni e dovetti subire più d'uno dei "libri del mese" che se non correvi di corsa alle poste a restituirlo, dovevi sorbirti qualunque schifezza fosse.
Quell'agosto del '72 toccò proprio a un libro di Daudet, che causa ferie, non riuscii a rispedire in tempo; era "Il Nababbo - Costumi Parigini".
Dopo aver preso un po' di polvere in biblioteca, un giorno provai a leggerlo e fu una piccola scoperta.
La storia la conoscete: un potente politico prende sotto la sua protezione un avventuriero maneggione - il Nababbo - dotato di una fortuna economica di oscure origini; costui circondato da una corte di nani e ballerine diventa il centro dell'attenzione dell'alta società parigina e ne approfitta per i suoi intrallazzi, sebbene assediato dalla stampa e inseguito dalla magistratura.
Grazie all'appoggio del potente amico decide di scendere in campo in politica e farsi eleggere deputato, ma (nel romanzo...) il potente primo ministro muore improvvisamente e lo lascia in pasto al fallimento.

Alphonse Daudet, per qualche anno, fu il segretario particolare del Duca de Morny, e nel romanzo ne fa un ritratto realistico e vivace come i quadri degli impressionisti che uscivano in quei giorni; non ne maschera nemmeno l'identità (il grande politico nel romanzo si chiama "Duca de Mora").
Anche il Nababbo era realmente esistito, un faccendiere che aveva spopolato nella Parigi del 1860, Silvio Bravay (... forse non si chiamava Silvio ma Francois, non ricordo bene... ;)).
Così, grazie al Nababbo di Daudet, sapevo già tutta la storia degli anni '80: solo che Craxi, invece di morire improvvisamente prima del decreto "salva televisioni" del 16 ottobre 1984, campò ancora abbastanza per sistemare il futuro del suo protetto e preparane la discesa in campo.
E' proprio vero che il lieto fine c'è solo nei romanzi...
 
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view post Posted on 20/9/2008, 14:54     +1   -1
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C'è un piccolo aggiornamento alla vicenda della Duchessa de Morny, la nostra Sophie Troubetzkoy.
Sfogliando vecchi cataloghi d'arte oggi mi sono imbattuto in un suo parente, nato e vissuto in Italia.
Si tratta di Paolo Troubetzkoy, scultore di qualche fama nel ventennio fascista.
Eccolo ritratto con qualche suo famoso modello:

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Quanto alla sua opera artistica, ecco un suo "capolavoro" che può far capire perché abbia goduto di gran fama durante il Ventennio e ora forse non se lo fila più nessuno...

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