La Zattera del Villaggio: forum arte scienza politica letteratura cultura piaceri  sport enogastronomia giochi

Che cosa sto leggendo adesso..., e relative recensioni.

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Antonio Manzini - Pista nera
Bon, qua e' piu' interessante la storia dell' acquisto che il libro.
Quest' estate , lungomare, alcuni bambini mettono su un banchetto per vendere alcune cose.
Oltre a macchinine, giocattolini e robe da bimbi , ci sono pure alcuni libri della Sellerio di Antonio Manzini che poi ho scoperto essere l' inventore del famosissimo investigatore romano Rocco Schiavone.
Per principio non compro a peso d' oro i libercoli della Sellerio, ma sempre per principio li prendo aggratis dalla casette dei libri o a poco prezzo sulle varie bancarelle.
Un po' stupito , mi fermo, guardo i libri e vengo abbordato da una bimba che si atteggia a venditrice, alla fine tra una decina scelgo a caso un paio di libri , chiedo quanto vuole e mi boffonchia qualcosa tra 2 euro, 20 non so che... le do' 2,20 € e le prometto che per gli altri libri ci penso al ritorno.
Ritorno indietro dalla passeggiata e la bambina mi assale e mi pare di capire che voleva 2 Euri al libro... ma compare pure la madre.
Ad agosto, in pieno giorno, madre di una bimbetta di 10 anni dunque al max 40 enne e non troppo vestita, scansa la figlia e comincia a disquisire sul Manzini.
Alla fine mi fa capire che se proprio non avevo la minima idea di chi fossero Manzini e Schiavone, che per lei erano meglio di Camilleri e Montalbano, forse era meglio che cominciavo dal primo della serie, che era appunto Pista nera, facciamo lo scambio , io restituisco quello preso a caso e lei mi porge affabile, Pista nera.
Stavo per dilungarmi , spiegando che quando si tratta di serial, mi piace molto partire dal primo libro e procedere in sequenza... quando odo una vocina.. "Piviiiiiiiiiiii cosa stai facendo? Vieni subito qua ! "
La mogliettina mi chiamava.
Ho accennato alla bimba che la mamma mi aveva fatto lo sconto, ho salutato entrambe dandoci appuntamento al prossimo banchino estivo.

Peraltro su Ebay lo vendono a 10 euri, e presto verra' rimesso in circolo da me.
L' ho iniziato, la storia non e' male, ma e' proprio l' investigatore Schiavone, che peraltro un po' mi assomiglia, veste Clarks e Loden, aspira ad un villone in Provenza fuori dalla merda itagliona con cento ettari di giardino e nessuno che gli rompa i coglioni nel giro di 2 chilometri... e' proprio quel romano de Roma, che me sta corrdialmente sur cazzo.
Non penso che continuero' la saga.

Una cosa particolare, che ogni 3 pagine ci mette una marca di qualcosa: Clarks e Loden appunto, BMW, Camel , Chesterfield, Ikea, Decathlon... ma adesso faccio la lista....
Rolex, Gambero rosso, Vaio, Colmar, Teva, Enfer D'Arvier, North face polar, Nordica, Lancia, La settimana enigmistica, Nivea, Leocrema, Colgate, Sky, Banca Intesa, Marlboro, CAI, Faema, BlackBerry, Volvo, Fiat Ducato, Beretta, Audi, Samson, Range Rover, Milka, e forse ne ho dimenticata qualcuna.
Peraltro era piu' interessante sapere se barretta di cioccolato era al latte o fondente o alle nocciole piuttosto che sapere se era Milka o Novi o Perugina. E poi sono vissuto abbastanza bene finora senza sapere quale marca di tabacco fumasse Maigret.

L' ho finito, e non e' stato sgradevole.
Mi ha fatto riabilitare gli Harmony. Infatti come loro è' un libercolo di serie C, ottimo per le sale d' attesa, e come alternativa ad Airone, Sorrisi e canzoni e il cellulare.
A questo punto quasi quasi mi leggo anche un Harmony, tanto per sapere di cosa parla...
Se non fosse in serie C ci sarebbe anche qualcosa da dire.
In fondo poi c'e' anche un briciolo di autoironia romana: un valligiano dice che i romani sono molto simpatici : fanno gli sborroni ma con qualche battuta fanno ridere.
Battuta come questa: " Quando voi stavate a spulciarvi nelle caverne noi ( romani) eravamo gia' froci".
Poi parrebbe che si faccia tutte le femmine che incontra, dalla collega sottotenente, alla barista, a tutte ... e poi scopa, poco, solo con la moglie e l' amante.
E' ambientato in Val d' Ayas che conosco abbastanza bene e l'anno scorso ero stato proprio sul luogo del delitto: a Champoluc.
Poi, una volta per punizione i poliziotti venivano sbattuti in Barbagia e ora invece in Val' d' Aosta.
Sembra burbero ma in fondo la sua colpa e' stata solo di ammazzare un figlio di potente che violentava le ragazzine. E fare un po' di cresta sulla droga che sequestra.
L' anno sbattuto per punizione ad Aosta per la prima cosa che ha fatto...

Per tutto questo nella sua categoria merita un bel voto:
Serie C e voto 8.

Prima di riprendere l' altro libro del Manzini devo finire La capanna dello zio Tom e Le mille e una notte. E decine di altra roba incluso Zola.
Se ne riparla tra 20 anni.

Edited by pv - 19/12/2021, 11:58
 
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racconti-cuore-semplice-leggenda-giuliano-a9681de2-79cc-4789-b99a-794f2afac711
Flaubert - Tre racconti
Di questi racconti di fine carriera di Flaubert che voleva ricordare ai suoi ex lettori che era ancora capace di scrivere, si salva solo la prefazione di Baricco: " Partendo da fondo: Erodiade e' piuttosto ferroso, un po' ingarbugliato, a tratti molto sensuale, fisico si sentono i colori, si sfiorano i corpi.
La leggenda di San Giuliano l' ospitaliere è piu' liquido, scorre con divina facilita', è perverso in modo infantile, e infantile in modo perverso.
Un cuore semplice infine è un capolavoro: è probabilmente l'unica vera ragione per leggere questo libro."

Peccato che "Un cuore semplice" faccia cagare così come gli altri 2 racconti.
Patetico esercizio di stile di un ex scrittore.
Che per lo meno due capolavori li ha scritti: Madame Bovary e L 'educazione sentimentale.
Serie B voto 4
 
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CITAZIONE (pv @ 28/12/2018, 21:40) 
978885842799GRA
Titolo:Tutti giu' per terra
Autore:Giuseppe Culicchia
Anno:1994
Editore:Einaudi
Pagine:100
Descrizione:
Cominciamo col dire una cosa che non ho capito: ad un certo punto parla dell' ascesa di Trump.
O e' un mago che nel 1994 aveva gia' capito tutto o non so cosa...
Bon ogni anno da due anni a questa parte , alle mie due nipotine a 300 km di distanza regalo un libro.
Due anni fa avevano 14 e 16 anni e le ho spedito ( ho spedito loro) Il mondo di Sofia, l' anno scorso ( 15 e 17) Io sono OK tu sei OK, quest' anno 2019 (16 e 18) ,pensavo L' uomo a una dimensione di Marcuse. Sono andato in libreria, ho parlato della situazione al commesso, Marcuse non era disponibile, ma mi ha fatto comprare sta roba... il Culicchia di cui sopra.
Prima di spedirlo almeno fatemelo leggere per capire cosa propongo alle nipotine.
Summary: e' una cagata pazzesca.
Rientra nella categoria... cioe' nelle due categorie...
E' il mio primo libro e
Mo' vi racconto una barcata di cazzi miei.
E se nella categoria dei cazzi propri ci mettiamo Celine / viaggio al termine della notte, Malaparte / la pelle, Primo Levi/ Se questo e' un uomo, Solženicyn / Arcipelago Gulag, mettiamoci pure la Blixen con La mia Africa e infine Salinger col Giovane Holden ... ci puo' pure stare...
Ma questo pirlotto di Culicchia no, non si puo' reggere, secondo me questo e' un culattone come il suo "scopritore " Tondelli ( di cui fa pure il marchettaro nel libro! Rivoltante!!) , anche se fa il ritroso e come nell' Holden scampa all' inchiappettamento, del professore/ superiore/datore di lavoro... tutti volevano inchiappettarlo. Ma lui resiste e resta vergine fino a 23 anni e resiste pure alle avances della straricca sbavosa ammiratrice.
Purtroppo per lui, io sono solo un pochino piu' vecchio di lui e quando io finivo l' universita' lui la cominciava.
E i miei compagni e quelli che conoscevo erano tutti ragazzi piu' o meno normali e variegati.
Secondo questo coglione idiota i ragazzi nell' 84 o erano o cappelloni katanga ( come nel '68)
o paninari griffati e arrivisti.
Ok una cagata assoluta: lo spedisco alle nipotine solo perché al 90% non lo leggeranno e lo butteranno nel riciclo della carta ( sono ecologiste beneducate) .
Marcuse nel 2020.
Serie B voto 3


Allora nipotne care ormai maggiorenni, vi e' piaciuto il libro qua sopra?
Visto che non ho ricevuto commenti negativi, o non l' avete letto (sicuro al 95%) e l' avete usato come accendino per il camino o vi e' piaciuto, e la cosa sarebbe preoccupante...
Ora vi beccate questo per contrappasso:
9788811679240_0_170_0_75
Giuseppe Culicchia - Liberi tutti, quasi
Il nostro e' uno scrittore come tanti che e' stato prescelto per i motivi di cui sopra a pubblicare i suoi libri invece che tenerli nel file. ( Una volta si diceva nel cassetto) .
Usciamo dal personale e passiamo al libro, piuttosto caruccio, ma soprattutto originale.
Pur se non geniale.
La missione di un formichiere antropomorfizzato e del suo creatore/succubo, il Culicchia medesimo, per liberare gli animali del mondo. Tutti o quasi.
C'e' un bel giro del mondo tra India, Cina e pure all' hotel Metropol a Mosca con le sue microspie.
Come riesca a prevedere nel 2000 eventi che si verificano lustri dopo e' incredibilmente spettacolare.
(Per voi nipotine: una delegazione di coglionazzi , pseudo trafficanti di petrolio legaioli, pochi anni fa, si sono fatti beccare dalle microspie all' hotel Metropol a Mosca. ) Se avessero letto il libro sarebbero stati acquorti, ma per i sottomentali legaioli un libro e' come l' aglio per i vampiri...P.S: Dracula l' avete letto?
PS 2: Se non mi date un cortese riscontro , sia positivo che negativo, ogni 5 anni vi tempesterò con un libro di Culicchia...

Lo stile e' simpatico, ci mette dentro un po' di cose a caso , poi a pg. 150 vede che ha scritto abbastanza e si ferma.
Sempre in serie B, ma
Voto 7

Edited by pv - 21/4/2022, 08:26
 
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CITAZIONE (Camilla. @ 24/4/2005, 10:57)
due in contemporanea
Tutti giù per terra di G. Culicchia e American Psycho di Bret Easton Ellis

gradevole il primo ma nulla a che vedere con Il Paese delle Meraviglie che ho adorato
strepitoso il secondo, come tutti quelli di Ellis

CITAZIONE (Valentino Pupetta @ 24/4/2005, 11:20)
Culicchia piace molto anche a me.
Molto bravo.
Di Ellis ho Glamorama, ma non l'ho mai letto.
Fu un'occasione, lo vidi solo soletto che se ne stava su una bancarella, al 50% di sconto, nuovissimo.
Ora è qui, in compagnia (tra un vivo, Pinketts Il conto dell'ultima cena, e un defunto, Barjavel, Il viaggiatore impridente), immacolato, mai sfogliato.
Aspetta.
Dici che è ora di leggerlo?

Statti riposata, eh.

:)

CITAZIONE (Camilla. @ 24/4/2005, 11:43)
Culicchia è un romantico, un pulito, un malinconico. Non riesce mai ad essere un duro fino in fondo.
Ellis (che da Culicchia negli ultimi anni è stato anche tradotto) è per definizione il "re del disincanto".
Lucidissimo nelle sue allucinazioni, non lascia nulla all'immaginazione. I suoi sono scritti durissimi, pesantissimi e fedelissimi.
Glamorama l'ho letto. Forse è quello che m'è piaciuto meno di lui. Si sposta verso gli anni 90. E' quasi un thriller.
Improntato sul terrorismo.
Indimenticabile di Ellis il romanzo con cui esordì "Less than zero" (Meno di zero). Divenne subito la voce nuova del disincanto.
Credo che pochi possano reggere per scrittura la descrizione dei suoi deliri e stati abulici.
Bravo. Bravissimo.
Culicchia serve a ridimensionarlo. E' quasi dolce al confronto.

CITAZIONE (hussita_cazzandra @ 2/5/2005, 12:55)
CITAZIONE (Camilla. @ 24/4/2005, 11:43)
Culicchia è un romantico, un pulito, un malinconico. Non riesce mai ad essere un duro fino in fondo.
Ellis (che da Culicchia negli ultimi anni è stato anche tradotto) è per definizione il "re del disincanto".
Lucidissimo nelle sue allucinazioni, non lascia nulla all'immaginazione. I suoi sono scritti durissimi, pesantissimi e fedelissimi.
Glamorama l'ho letto. Forse è quello che m'è piaciuto meno di lui. Si sposta verso gli anni 90. E' quasi un thriller.
Improntato sul terrorismo.
Indimenticabile di Ellis il romanzo con cui esordì "Less than zero" (Meno di zero). Divenne subito la voce nuova del disincanto.
Credo che pochi possano reggere per scrittura la descrizione dei suoi deliri e stati abulici.
Bravo. Bravissimo.
Culicchia serve a ridimensionarlo. E' quasi dolce al confronto.

Condivido in pieno...

Ellis mi ricorda il terzo anno di università, lo lessi in inglese, me lo prestò un mio amico malato di narrativa contemporanea USA

CITAZIONE (Maldestro @ 2/5/2005, 13:48)
CITAZIONE (Camilla. @ 24/4/2005, 11:43)
Culicchia è un romantico, un pulito, un malinconico. Non riesce mai ad essere un duro fino in fondo.

è il classico torinese di buona famiglia borghese tanto buonino e zenzibbile..
potrebbe benissimo essere il prince.. :D

Approposito del Culicchia...
 
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CITAZIONE (emme @ 16/5/2005, 10:14)
pensa che ho finito ieri "La zia Julia e lo scribacchino", dove appunto si narra di questa storia fra un giovanissimo apprendista scrittore (Mario Vargas Llosa, appunto) e una zia acquisita, di ben 12 anni più grande di lui e del loro "amore impossibile", contrastato con tutti i mezzi dalla numerosa famiglia dei due (il padre arriverà a minacciare l'uso della pistola nei confronti del figlio se lei non viene allontanata dal paese), invece i due tengono duro, e alla fine si sposano.
e il loro matrimonio durerà otto anni. una enormità .
e se ne parla appunto come di un "limite massimo". ;)

CITAZIONE (Camilla. @ 16/5/2005, 13:16)
CITAZIONE (emme @ 16/5/2005, 10:14)
pensa che ho finito ieri "La zia Julia e lo scribacchino", dove appunto si narra di questa storia fra un giovanissimo apprendista scrittore (Mario Vargas Llosa, appunto) e una zia acquisita, di ben 12 anni più grande di lui e del loro "amore impossibile", contrastato con tutti i mezzi dalla numerosa famiglia dei due (il padre arriverà a minacciare l'uso della pistola nei confronti del figlio se lei non viene allontanata dal paese), invece i due tengono duro, e alla fine si sposano.
e il loro matrimonio durerà otto anni. una enormità .
e se ne parla appunto come di un "limite massimo". ;)

8+3=11/2=5,5

:P

ma poi, parliamo solo del periodo del matrimonio o di una storia dall'inizio?

comunque, Beigbeder mi piace
cioè, mi piace molto lo stile
poi non so... se lui è davvero quello che scrive è odioso :P


sue chicche:

"Gli uomini sono sempre tra una ex e una prossima compagna. Perchè l'attuale (compagna) non interessa mai abbastanza"

"Sapete la differenza tra una donna con dei principi e un terrorista? con il terrorista si può trattare"

"Passare da un night club all'altro tutte le notti e fare un figlio nascono dalla stessa necessità: la vita in compagnia piuttosto che la morte in solitudine"


:)

CITAZIONE
Mario Vargas Llosa - Zia Julia e lo scribacchino
Voto 7,5 in serie B.


Pero' c'ho avuto fiuto ad indentificare questo allora quasi giovane scrittore 30 anni fa , dopo aver letto e messo il suo " La guerra della fine mondo", manco citato nella bibliografia in copertina peraltro, tra i 10 migliori romanzi della storia della letteratura mondiale di tutti i tempi. Come scritto o riportato da queste parti poco tempo fa quando ho cominciato a leggere la zia Julia subito dopo che ha naturalmente vinto giustamente il Nobel di quest' anno.
Nel frattempo si era fatto trombare come candidato di destra e adulatore berluskino alle elezioni peruviane.
Forse leggero' un altro suo libro: i cani e la citta' o roba simile. Comunque il suo primo libro e probabilmente come al solito uno dei migliori.

"Zia Julia e lo scribacchino" dunque.
Sono dieci romanzi telefonici, che sarebbero le trasmissioni di maggior successo alla fine anni 50, inizio 60 in Peru' prima dell' avvento della televisione e relative telenovelas, ma quando gia' il divorzio c'era da un pezzo.
Leggere qualche libro fa anche riflettere sulla miseranda condizione socio culturale italiana che fra l' altro si autocompiace della sua fogna bigotta e malsana. Ma sto divagando…
La novela principale e' quella del titolo: uno studente mocciosetto 18enne, lavoratore nella radio dove trasmettono le altre novelas si innamora della sorella colombiana e divorziata trentaduenne della moglie di suo zio.
Manco lontana parente dunque, ma la differenza d' eta' e varie inopportunita' borghesi scatenano , vabbe' scatenano… e' tutto estremamente annacquato, le preoccupazioni dei genitori di lui e un vago imbarazzo nel resto della famiglia.
Una cagata abissale dunque. E il tutto procede nei capitoli dispari…
Nei capitoli pari (2,4,6 ecc) si parte di botto con tutt' altro: si scoprira' dopo poco ( nel capitolo dispari) che sono appunto le novelas trasmesse a varie ore , per tutto il giorno dalla radio del moccioso.
E qua invece ci sono le cose piu' turpi: incesti, omicidi, polizia assassina, bambini divorati da topi, preti che bruciano le rispettive chiese per ciularsi i fedeli…ma ogni capitolo si ferma di fronte ad un interrogativo. Finira' male o malissimo?

Divagazione: questo espediente penso aiutera' il furbetto adorante berluskino, a scrivere i succesivi libri, seplicemente continuando qualcuna delle novelas abbozzate nei capitoli pari, tipo il sergente Latuma, che dopo aver il dubbio se obbedire ai comandi portando il negro nudo e clandestino in una discarica e tirargli un colpo in testa ovvero fottersene e lasciarlo andare… si ritrova nel romanzo successivo nelle ande.

Insopportabile le divagazioni autobiografiche del nostro berluskino e finale parzalmente moscio.
Nel frattempo i due , nonostante i consigli di TUTTI fosse di cominciare a ciulare ivece che passare mesi mano nella mano a darsi i bacini
i due bigoli innamoratissimi riescono a sposarsi e a far durare il matrimonio piu' dei 3 anni previsti contrattualmente.
Poi l' alter ego del Vargas finisce come deve finire, sotto le grinfie di una giovane moglie arpia e le 10 novelas abbozzate vengono, utilizzando l' espediente della follia dell' autore delle medesime, tutte mescolate e intersecate convergendo nella somma catarsi novelistica di stragi delle piu' svariate nature, dall' essere calpestati dalla ressa, al naufragio , all' incendio ecc. in cui tutti i personaggi
riuniti assieme , tutti o in piu' gruppetti, venivano soppressi. Anche piu' di una volta…


Stavo dimenticando di dire ce c'e' nella varie novelas una frase che si ripete quasi ossessivamente per almeno una trentina di volte: " L 'uomo sulla cinquantina era nel periodo migliore della sua vita"
 
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CITAZIONE (Vìt @ 26/10/2012, 10:26) 
CITAZIONE
Con Papà Goriot ti senti in una claustrofobica zatterina sulla Senna, sporco, travagliato, con un'umanità in estrema sintesi conflittuale con le proprie contraddizioni e miserie; con Anna Karenina naturalmente ti senti sopra un oceanico Don, dove ti barcameni come sulla famosa barchetta di Bertrand Russell, in mezzo a dubbi ciclopici e dall'ampio respiro secolare.

Dunque, Anna Karenina, romanzo immenso. E incompiuto.

Certo, una fine ce l'ha, Levin che trova un equilibrio, e un'illuminazione, sullo sfondo della tragedia di Anna che, invece, no, e si uccide. Levin sta per suicidarsi pure lui, ma infine ce la fa, sopravvive.
Naturalmente come sfondo, il più plateale, abbiamo anche la società russa con tutte le sue contraddizioni e repressioni ottocentesche, eccetera, ma il vero punto, per quanto importante, non è quello.
Il vero punto è Tolstoj.
Anna è lui, Levin è lui. Uccide Anna, quindi la parte di se stesso più dolorosa - perché non dimentichiamoci che scrivere, sempre, è un atto suicidale - e lascia vivo Levin, ovvero la parte di se stesso che si libera, e continua il suo viaggio. Perché Tolstoj continua il suo viaggio, si sa, continua a vivere, a scrivere, finché un giorno scappa di casa e lo trovano morto per strada.
Ecco perché il romanzo è incompiuto, non perché non abbia un finale, ce l'ha, ma perché rappresenta un viaggio, quello di tutti e dello scrittore stesso, ancora in pieno svolgimento.

.........

cominciato Paul Auster: 'L'invenzione della solitudine', e Luigi Pintor: 'Servabo'.

Sto leggendo Papa' Goriot... responso a breve...
 
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CITAZIONE (pv @ 20/7/2004, 22:41)
CITAZIONE
Un libro imperdibile...anche se mi pare che ci siano piu' contatti tra il cinema e gli scacchi che tra scacchi e letteratura.

Comunque questo "giallo" o meglio "noir" spiega tutto quello che un giocatore prova .
Chi gioca si immedesima e chi vuole capire puo' intuirlo.

La variante di Luneburg -- Paolo Maurensig  - Adelphi
160 pg


Adatto alle vacanze,  imperdibile per chi gioca e per chi vuol capire come pensa uno scacchista.

Finito.

Non c'entra nulla con quanto scritto sopra.

Gli scacchi sono solo un espediente.
Il succo del libro e' che da un qualcosa di simile ai libri sui sui lager di Primo Levi (piu' i "sommersi e salvati" che Se questo e' un uomo o La tregua) si trae lo spunto per un dubbio.
Perche' c'e' stato il morto?

La risposta e' nelle prime 20 pagine del libro.
Sì, il finale e' all'inzio.

Poi , sembrando divagare, il cappio si stringe.
E si spiega l'esecuzione.
........leggendolo capirete di piu'...........

E gli scacchi?
Senza la "passione" per gli scacchi l' esecuzione non poteva avvenire.
Seria A voto 9

In poche parole, come da altro thread: Gli scacchi ti hanno condannato a morte, ma lo meritavi, eccome! :angry:
Anche nel settimo sigillo giochi a scacchi e muori, ma quello e' un film


Paolo Maurensig -L' ombra e la meridiana


s-l400

Maurensig sa scrivere e non ha paura dei titoli difficili.
E per sua somma fortuna ha cominciato con un capolavoro, La variante di Luneburg.

E questo gli ha concesso un po' di clemenza,dato che quest' ultimo libro e' 'na ciofeca.
Senza senso.
Comincia pure bene, un fotografo strambo comincia a fotografare un poveraccio in carrozzella finche' muore.
Poi comincia a straparlare della morte, di sua madre, pare si fosse pure sposato e poi va via, quando non piove...

Libro inutile di chi non aveva niente da dire

Serie B voto 6, solo per quanto detto all' inizio.

Edited by pv - 11/6/2022, 12:03
 
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Papà Goriot Honoré de Balzac 1835 Francia

balzac

Per fortuna ho fatto decantare il commento altrimenti sarei stato piu' duro.
Questo libro ce lo troviamo in tutte le liste dei libri piu' importanti.
Capisco ( poco) nei primi mille, ma tra i primi cento e' davvero eccessivo.
Il brutto e' che i francesi nell' ottocento hanno scritto troppo, e dopo un po' le categorie sono 2 e mezzo: la classe alta, la classe bassa, la mezzo sono quelli che dalla classe bassa vogliono passare alla classe alta o quelli che dalla classe alta passano loro malgrado a quella bassa, che poi tanto bassa non e' dato che sarebbe il villone in Normandia, in compagnia del parroco e della natura. In effetti ci sarebbero pure i miserabili... e poi ci sono i romanzi fantasiosi, dai moschettieri a Montecristo passando per Notre Dame, ma lì non ci si confonde.
Per fare un po' di chiarezza: l' avessi saputo prima sarebbe stato meglio:
dopo Napoleone c'e' stata la restaurazione, dopo di che una monarchia costituzionale tra il '30 e il ' 48, poi nel '48 un po' di barricate e la repubblica, dopo di che il secondo impero di Napoleone III.
Lasciando perdere Zola, che per un momento era in ballottaggio con Balzac, ho fatto bene a lasciarlo dopo , dato che ha scritto 20 libri narrando una saga familiare nel secondo impero. Puo' aspettare.

Il brutto e' che pensavo che durante la rivoluzione la ghigliottina avesse fatto compiutamente il suo dovere, sradicando tutto il nobilume, invece, e qua arriviamo a Goriot, ci sono piu' conti, duchi, duchesse, mesdames, principesse, contesse e altro che cavalli per strada.
E siamo nel 1835, monarchia semicostituzionale e ognuno faceva un po' quello che voleva.
Anche l' ultimo degli studenti di provincia che ambiva piu' che allo studio all' ascesa sociale, ha la sua cugina nobilotta a Parigi.
E gia' l' ambientino cominciava a starmi sui marroni...
Cambiando punto di vista diciamo che il valore dell' opera e' riconosciuto per lo struggente rapporto di amore filiale. ( riversato su due immani teste di minchia: le sue adorate figliole).
Ce ne stanno di romanzi in cui ci si tirano dieto le sfighe: diario di una prostituta, madame Bovary, I numeri primi solitari, e tanti altri .
Se uno e' scemo e' scemo ... ricchissimo commerciante di Granaglie, commerciava molto pure con l 'Ucraina, facendo ottimi affari dato che là il grano costava poco, ha dato tutto per l' ascesa sociale delle due "figliole" ( una settimana fa avrei scritto baldracche ma adesso non lo faccio) che davano in smancerie solo quando avevano bisogno di altri soldi.

Non vi rovino il finale, ma ve lo rovino lo stesso: sara' tragico tra atroci sofferenze.

Giudizio . Vabbe' , essendo il primo libro di Balzac che leggo lo metto in serie A tra quelli da leggere assolutamente.
Il voto... non saprei dato che a trattare questi temi sono stati tanti se fosse il primo voto 5 se e' l' ultimo della lista voto 3. Facciamo a mezzo:
Serie A voto 4.

Edited by pv - 13/7/2022, 14:31
 
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516psMOpdKL._SY264_BO1,204,203,200_QL40_ML2_
Buzzati: La boutique del mistero
Buzzati: Il colombre
jpg

Buzzati: 60 racconti
41CetEPoowL._SX320_BO1,204,203,200_
Alla fin fine Buzzati 180 racconti:
s-l1600

Letto La boutique del mistero.
Voto 10 serie A
Racconti fantastici.
Alla fin fine la cosa piu' intelligente sarebbe comprare i 180 racconti.
Così non ci sono doppioni : ma rileggere Il colombre o Il cane che ha visto dio o I sette piani e' da libidine.
 
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Letto nel 2017.... ma a seguire Ubu ! ;)

Titolo:Gesta e opinioni del dottor Fausroll, patafisico
Autore:Alfred Jarry
Anno:1911
Editore:Adelphi
Pagine:140
Descrizione:
CITAZIONE (pv @ 29/8/2017, 07:07) 
Alfred Jarry - Gesta e opinioni del dr Faustroll, Patafisico.
E' un capolavoro, ma per apprezzarlo bisogna esser degli eruditi: sia in campo scientifico che letterario, che umanistico.
Da do trae origine la patafisica?
Naturalmente da Rabelais...
Ok , al Faustroll gli hanno pignorato la casa, e che libri ci trovano?
27 perintanto...
1) Baudelaire: traduzione da Edgar Allan Poe
2) Bergerac - Opere, tomo 2
3) San Luca - Vangelo ( in greco)
4) Bloy - Le Mendiant ingrat ( totalmente sconosciuto )
5) Coleridge -The rime of the ancient mariner ( reminescenze dal liceo)
6) Darien - Le voleur ( totalmente sconosciuto )
7) Desbordes-Valmore -Le serment des petits hommes ( totalmente sconosciuto )
8) Elskamp -Enluminures ( totalmente sconosciuto )
9) Florian - Theatre ( un volume)
10) Le mille e una notte - volume scompagnato - traduzione Galland
11) Grabbe - Scherz, Satire, Ironie und Bedeutung ( totalmente sconosciuto )
12) Kahn - Le conte de l' or et du silence ( totalmente sconosciuto )
13) Lautréamont - Les chantes de Maldoror ( totalmente sconosciuto )
14) Maeterlinck - Algavaine et Sélysette ( totalmente sconosciuto )
15) Mallarmé - Versi e prosa
16) Mendes - Gog ( totalmente sconosciuto )
17) L' Odissea
18) Péladan - Babylone ( totalmente sconosciuto )
19) Rabelais
20) Jean de Chilra - L' heure sexuelle ( totalmente sconosciuto )
21) Henry de Réginier - La canne de jaspe (totalmente sconosciuto)
22) Rimbaud - Les illuminations
23) Schwob - La croisade des enfants (totalmente sconosciuto)
24) Ubu roi ( Indovinate scritto da chi :woot: )
25) Verlaine - Saggezza
26) Verhaeren - Les campagnes hallucinées (totalmente sconosciuto)
27) Verne - Viaggio al centro della terra

P.S molte sono opere teatrali, probabilmente è per questo che non le conosco.

Ok e' uno dei capolavori della lettura universale, incredibilmente uscito postumo nel 1911, a 4 anni dalla sua morte.
E' il libro, e' il manifesto, delle scienze delle soluzioni immaginarie.
Che prende spundo dalle altre scienze: matematica ( la formula di DIO , da sola , vale la pena di essere sopravvissuti per averla ricevuto in dono . E' questa: ~ - 0- a + a + 0 = ~ cioe' Dio e' il punto tangente di zero e infinito), per la fisica, la chimica, il magnetismo, la tettonica, la deriva dei continenti, la dinamica dei fluidi, la termodinamica e tutte le altre scienza allora conosciute e pure quelle non ancora note.
Se si hanno delle basi scientifica il delirio patafisico e' ancora piu' godibile.
Altrimenti studiate !
Da qua sono nati poi il futurismo, il surrealismo, Topor, Enrico Baj, Dario Fo, Queanau, Pennac...
Classifica: fuori concorso: uno dei 10 capolavori della letteratura universale.


 
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CITAZIONE (pv @ 5/9/2022, 20:44) 
Letto nel 2017.... ma a seguire Ubu ! ;)

Titolo:Gesta e opinioni del dottor Fausroll, patafisico
Autore:Alfred Jarry
Anno:1911
Editore:Adelphi
Pagine:140
Descrizione:
CITAZIONE (pv @ 29/8/2017, 07:07) 
Alfred Jarry - Gesta e opinioni del dr Faustroll, Patafisico.
E' un capolavoro, ma per apprezzarlo bisogna esser degli eruditi: sia in campo scientifico che letterario, che umanistico.
Da do trae origine la patafisica?
Naturalmente da Rabelais...
Ok , al Faustroll gli hanno pignorato la casa, e che libri ci trovano?
27 perintanto...
1) Baudelaire: traduzione da Edgar Allan Poe
2) Bergerac - Opere, tomo 2
3) San Luca - Vangelo ( in greco)
4) Bloy - Le Mendiant ingrat ( totalmente sconosciuto )
5) Coleridge -The rime of the ancient mariner ( reminescenze dal liceo)
6) Darien - Le voleur ( totalmente sconosciuto )
7) Desbordes-Valmore -Le serment des petits hommes ( totalmente sconosciuto )
8) Elskamp -Enluminures ( totalmente sconosciuto )
9) Florian - Theatre ( un volume)
10) Le mille e una notte - volume scompagnato - traduzione Galland
11) Grabbe - Scherz, Satire, Ironie und Bedeutung ( totalmente sconosciuto )
12) Kahn - Le conte de l' or et du silence ( totalmente sconosciuto )
13) Lautréamont - Les chantes de Maldoror ( totalmente sconosciuto )
14) Maeterlinck - Algavaine et Sélysette ( totalmente sconosciuto )
15) Mallarmé - Versi e prosa
16) Mendes - Gog ( totalmente sconosciuto )
17) L' Odissea
18) Péladan - Babylone ( totalmente sconosciuto )
19) Rabelais
20) Jean de Chilra - L' heure sexuelle ( totalmente sconosciuto )
21) Henry de Réginier - La canne de jaspe (totalmente sconosciuto)
22) Rimbaud - Les illuminations
23) Schwob - La croisade des enfants (totalmente sconosciuto)
24) Ubu roi ( Indovinate scritto da chi :woot: )
25) Verlaine - Saggezza
26) Verhaeren - Les campagnes hallucinées (totalmente sconosciuto)
27) Verne - Viaggio al centro della terra

P.S molte sono opere teatrali, probabilmente è per questo che non le conosco.

Ok e' uno dei capolavori della lettura universale, incredibilmente uscito postumo nel 1911, a 4 anni dalla sua morte.
E' il libro, e' il manifesto, delle scienze delle soluzioni immaginarie.
Che prende spundo dalle altre scienze: matematica ( la formula di DIO , da sola , vale la pena di essere sopravvissuti per averla ricevuto in dono . E' questa: ~ - 0- a + a + 0 = ~ cioe' Dio e' il punto tangente di zero e infinito), per la fisica, la chimica, il magnetismo, la tettonica, la deriva dei continenti, la dinamica dei fluidi, la termodinamica e tutte le altre scienza allora conosciute e pure quelle non ancora note.
Se si hanno delle basi scientifica il delirio patafisico e' ancora piu' godibile.
Altrimenti studiate !
Da qua sono nati poi il futurismo, il surrealismo, Topor, Jonesco, Enrico Baj, Dario Fo, Queanau, Pennac...
Classifica: fuori concorso: uno dei 10 capolavori della letteratura universale.



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Apparte che il "padre della patafisica" dovrebbe essere questo:
Impressioni d’Africa: Raymond Roussel (padre della patafisica)
Locus Solus: Raymond Roussell

L' Ubu e' quello illustrato sopra.
Il libro sono 4 testi teatrali ,in cui l' ultimo in cui sta sulla collina, e' un sunto di quando faceva il re.
Belli e lo hanno giustamente reso famoso ma incredibilmente tra i 1001 libri da leggere prima della morte che ne sono due di Roussel e manco uno di Jarry.
Belli a livello di Jonesco ad es e di quegli altri succitati.
Ora il voto: da leggere e dunque in serie A, voto 8.
Non al livello mitico di Faustroll.

Edited by pv - 6/9/2022, 12:44
 
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flatlandia
Edwin Abbott - Flatlandia - Adelphi 7
Tanto per risparmiare tempo allego un' interessante discussione:
"
L'ho letto qualche mese fa. Molto interessante anche se forse un po' troppo tecnico in alcune parti. Si vede che l'intento era quasi didattico (anche perché è chiaramente molto noioso se non interessati, quindi risponde perfettamente ai requisiti di un testo scolastico). Personalmente mi è piaciuto, l'ho vista come una rilettura geometrica del mito della caverna di Platone, decisamente intrigante. Ma capisco bene che possa risultare molto noioso (nonostante sia breve).
A me personalmente sta piacendo, certo, è molto particolare e l'intento didattico è palese, però è divertente e per me che non ho mai studiato certe cose a livello un po' più approfondito è anche abbastanza illuminante!!

Beh, è geometria di base, eh, roba delle medie...


No, vabbè... non intendo linee, piani o solidi... ma in generale l'approccio alle dimensioni, ovvero l'idea della quarta dimensione... un ipersolido che nel nostro mondo a 3 dimensioni si manifesterebbe come una sfera sempre più grande man mano che attraversa il nostro spazio così come il quadrato è percepito come un punto che appare/scompare a linealandia e la sfera come un cerchio più grande - più piccolo a flatlandia.... non so se parlerà di questo quando il nostro quadrato approderà a spaziolandia, ma di sicuro i trip che mi ci sto facendo non sono pochi!

Quadrato o un cubo?
Sembra interessante, chissà dove l'ho salvato...

Per me la quarta dimensione è come l'ultimo esempio qui sotto... non facile da spiegare...

letto lo scorso anno, ad esser sincero mi aspettavo di più, però c'è da dire che ormai il concetto cardine lo conoscevo, quindi probabilmente questo ha privato la mia lettura della scoperta di quello che in fondo il testo stesso rappresentava.

Mi piacque molto quando lo lessi, almeno otto anni fa... fu il primo romanzo del genere che avvicinai, dove per "del genere" intendo romanzi con ribaltamenti di visione repentini, con eventi che ti costringono a rivedere sotto tutt'altra luce ciò che fino a quel momento hai dato per scontato e immobile. E da lì mi innamorai di questo modo di raccontare le cose ^^
Però ho ancora il dubbio sul suo modo di vedere le donne... certo non mi dovrei stupire nel caso la sua visione fosse più vicina alla verità di quanto il suo sarcasmo faccia intendere, sarcasmo che poi è riservato a tutta la società, però mi urta lo stesso -.- per quanto fosse un uomo sicuramente acuto e il racconto molto intelligente, qualcosa mi fa pensare che l'autore non calcolasse molto le donne. D'altronde sarebbe molto in linea col pensiero dell'epoca.

grandissima opera!!!!
per me la parte migliore è quella del mondo a zero dimensioni... col monologo del Punto! hahaha

CITAZIONE (absolute @ 24/1/2012, 11:48)
L'ho letto qualche mese fa. Molto interessante anche se forse un po' troppo tecnico in alcune parti. Si vede che l'intento era quasi didattico (anche perché è chiaramente molto noioso se non interessati, quindi risponde perfettamente ai requisiti di un testo scolastico). Personalmente mi è piaciuto, l'ho vista come una rilettura geometrica del mito della caverna di Platone, decisamente intrigante. Ma capisco bene che possa risultare molto noioso (nonostante sia breve).

Quoto praticamente tutto il commento di Abso. Devo dire che l'ho trovato divertente, anche se forse sarebbe stato più carino leggerlo alle superiori, piuttosto che all'università. Però quando senti in sessione d'esame un prof che chiede "Lei ha presente Flatlandia? No perchè vorrei farle dimostrare questa cosa in dimensioni inferiori..." dici LOL :D
Si sente comunque lo stile dell'epoca. A me ha ricordato molto Swift come stile.

Un trattato di matematica e geometria, travestito da satira sociale... o viceversa.
Sotto pseudonimo e descrivendo le ferree regole di un mondo a due dimensioni, l'autore si prende gioco delle regole sociali dell'Inghilterra vittoriana, dalle rigide caste sociali alla posizione delle donne nella società.
Nel frattempo mostra la visione ristretta di chi vive in un certo sistema, una ristrettezza di vedute che colpisce sia chi vive a livelli più bassi (gli abitanti del mondo a una dimensione non concepiscono altra vita oltre la loro, situazione portata all'eccesso dal solo abitante puntiforme dell'universo puntiforme), che gli abitanti dell'universo a due dimensioni (che segregano o uccidono chi osa parlare di altre realtà), che quelli a tre... che faticano a concepire una quarta dimensione o la relegano nel mondo dell'immaginazione.
A seconda di come si considera lo scritto, si potrà essere soddisfatti da un lato o dall'altro della rappresentazione. Oppure trovare gradevole la satira e divertenti le spiegazioni matematiche.
Mi chiedo cosa avrebbe scritto Abbot se fosse nato dopo la scoperta della fisica quantistica e la creazione di nuove regole matematiche e geometriche.
Forse non avrebbe avuto tempo per la satira.

Anch'io l'ho trovata una lettura molto divertente: la parte migliore è secondo me il dialogo tra il buon Quadrato e il Monarca del regno unidimensionale.
Sinceramente non ho ritrovato granché della critica sociale e della satira che gli si associano abitualmente. Mi sembra che Flatlandia sia un mondo che, più che i difetti, ricalca i pregi della società vittoriana (nell'accezione che avevano all'epoca): a me l'autore è sembrato estremamente compiaciuto nell'esporre come le donne-linee siano per natura inferiori agli uomini e creature stupide, ma anche nell'illustrare l'efficienza dell'eliminazione o condanna all'ergastolo delle figure irregolari che sono per natura portate a delinquere, evidente riferimento all'eugenetica a cui i vittoriani non erano estranei. Invece è molto chiara la condanna alla cecità di chi ignora di proposito ciò che non comprende e condanna qualunque interpretazione diversa dalla propria, come fanno i Cerchi in relazione alla Sfera.
Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che Abbott tiri in ballo le dimensioni superiori alla terza. Sebbene per tutto l'ultimo anno delle superiori la mia prof. di fisica abbia provato a spiegarmi come dovrei figurarmi queste dimensioni "extra" (a quanto pare la teoria delle superstringhe postula che ci siano ben 10 dimensioni spaziali!), a me sono sempre e solo sembrati degli esperimenti mentali, legati molto più alla matematica che al mondo fisico: quindi l'idea che un corpo tridimensionale aspiri a conoscere la quarta dimensione è per me meno efficace di un corpo bidimensionale che ha un'illuminazione e vede il mondo così come lo vediamo noi, in tre dimensioni."

Detto cio' questo prete di fine ottocento capira' qualcosa di geometria ma e' un totale analfabeta in aritmetica: non so perche' ma si mette a parlare dell' anno duemila e non sa che il terzo millennio comincia nel 2001, la seconda decina nel' 11 , e il quarto centinaio nel 301.
Detto cio' concordo pienamente su quello che pensa delle donne. Non e' satira, sono proprio così: degli aculei insopportabili.
A parte la digressione sulle dimensioni inferiori tipo punto, interessantissima e' quella sulla dimensione superiore, la quarta.
Che non e' quella che noi pensavamo: lunghezza, larghezza, altezza e TEMPO.
Ma una quarta dimensione lineare.

Detto cio' non so che voto dare: piuttosto che 6 in seie A, gli darei
9 in serie B.

Edited by pv - 18/9/2022, 16:36
 
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Dio li fa, Chuck Norris li distrugge, Mc Gaiver li aggiusta

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CITAZIONE (pv @ 18/9/2022, 16:13) 
flatlandia
Edwin Abbott - Flatlandia - Adelphi 7
Tanto per risparmiare tempo allego un' interessante discussione:
"
L'ho letto qualche mese fa. Molto interessante anche se forse un po' troppo tecnico in alcune parti. Si vede che l'intento era quasi didattico (anche perché è chiaramente molto noioso se non interessati, quindi risponde perfettamente ai requisiti di un testo scolastico). Personalmente mi è piaciuto, l'ho vista come una rilettura geometrica del mito della caverna di Platone, decisamente intrigante. Ma capisco bene che possa risultare molto noioso (nonostante sia breve).
A me personalmente sta piacendo, certo, è molto particolare e l'intento didattico è palese, però è divertente e per me che non ho mai studiato certe cose a livello un po' più approfondito è anche abbastanza illuminante!!

Beh, è geometria di base, eh, roba delle medie...


No, vabbè... non intendo linee, piani o solidi... ma in generale l'approccio alle dimensioni, ovvero l'idea della quarta dimensione... un ipersolido che nel nostro mondo a 3 dimensioni si manifesterebbe come una sfera sempre più grande man mano che attraversa il nostro spazio così come il quadrato è percepito come un punto che appare/scompare a linealandia e la sfera come un cerchio più grande - più piccolo a flatlandia.... non so se parlerà di questo quando il nostro quadrato approderà a spaziolandia, ma di sicuro i trip che mi ci sto facendo non sono pochi!

Quadrato o un cubo?
Sembra interessante, chissà dove l'ho salvato...

Per me la quarta dimensione è come l'ultimo esempio qui sotto... non facile da spiegare...

letto lo scorso anno, ad esser sincero mi aspettavo di più, però c'è da dire che ormai il concetto cardine lo conoscevo, quindi probabilmente questo ha privato la mia lettura della scoperta di quello che in fondo il testo stesso rappresentava.

Mi piacque molto quando lo lessi, almeno otto anni fa... fu il primo romanzo del genere che avvicinai, dove per "del genere" intendo romanzi con ribaltamenti di visione repentini, con eventi che ti costringono a rivedere sotto tutt'altra luce ciò che fino a quel momento hai dato per scontato e immobile. E da lì mi innamorai di questo modo di raccontare le cose ^^
Però ho ancora il dubbio sul suo modo di vedere le donne... certo non mi dovrei stupire nel caso la sua visione fosse più vicina alla verità di quanto il suo sarcasmo faccia intendere, sarcasmo che poi è riservato a tutta la società, però mi urta lo stesso -.- per quanto fosse un uomo sicuramente acuto e il racconto molto intelligente, qualcosa mi fa pensare che l'autore non calcolasse molto le donne. D'altronde sarebbe molto in linea col pensiero dell'epoca.

grandissima opera!!!!
per me la parte migliore è quella del mondo a zero dimensioni... col monologo del Punto! hahaha

CITAZIONE (absolute @ 24/1/2012, 11:48)
L'ho letto qualche mese fa. Molto interessante anche se forse un po' troppo tecnico in alcune parti. Si vede che l'intento era quasi didattico (anche perché è chiaramente molto noioso se non interessati, quindi risponde perfettamente ai requisiti di un testo scolastico). Personalmente mi è piaciuto, l'ho vista come una rilettura geometrica del mito della caverna di Platone, decisamente intrigante. Ma capisco bene che possa risultare molto noioso (nonostante sia breve).

Quoto praticamente tutto il commento di Abso. Devo dire che l'ho trovato divertente, anche se forse sarebbe stato più carino leggerlo alle superiori, piuttosto che all'università. Però quando senti in sessione d'esame un prof che chiede "Lei ha presente Flatlandia? No perchè vorrei farle dimostrare questa cosa in dimensioni inferiori..." dici LOL :D
Si sente comunque lo stile dell'epoca. A me ha ricordato molto Swift come stile.

Un trattato di matematica e geometria, travestito da satira sociale... o viceversa.
Sotto pseudonimo e descrivendo le ferree regole di un mondo a due dimensioni, l'autore si prende gioco delle regole sociali dell'Inghilterra vittoriana, dalle rigide caste sociali alla posizione delle donne nella società.
Nel frattempo mostra la visione ristretta di chi vive in un certo sistema, una ristrettezza di vedute che colpisce sia chi vive a livelli più bassi (gli abitanti del mondo a una dimensione non concepiscono altra vita oltre la loro, situazione portata all'eccesso dal solo abitante puntiforme dell'universo puntiforme), che gli abitanti dell'universo a due dimensioni (che segregano o uccidono chi osa parlare di altre realtà), che quelli a tre... che faticano a concepire una quarta dimensione o la relegano nel mondo dell'immaginazione.
A seconda di come si considera lo scritto, si potrà essere soddisfatti da un lato o dall'altro della rappresentazione. Oppure trovare gradevole la satira e divertenti le spiegazioni matematiche.
Mi chiedo cosa avrebbe scritto Abbot se fosse nato dopo la scoperta della fisica quantistica e la creazione di nuove regole matematiche e geometriche.
Forse non avrebbe avuto tempo per la satira.

Anch'io l'ho trovata una lettura molto divertente: la parte migliore è secondo me il dialogo tra il buon Quadrato e il Monarca del regno unidimensionale.
Sinceramente non ho ritrovato granché della critica sociale e della satira che gli si associano abitualmente. Mi sembra che Flatlandia sia un mondo che, più che i difetti, ricalca i pregi della società vittoriana (nell'accezione che avevano all'epoca): a me l'autore è sembrato estremamente compiaciuto nell'esporre come le donne-linee siano per natura inferiori agli uomini e creature stupide, ma anche nell'illustrare l'efficienza dell'eliminazione o condanna all'ergastolo delle figure irregolari che sono per natura portate a delinquere, evidente riferimento all'eugenetica a cui i vittoriani non erano estranei. Invece è molto chiara la condanna alla cecità di chi ignora di proposito ciò che non comprende e condanna qualunque interpretazione diversa dalla propria, come fanno i Cerchi in relazione alla Sfera.
Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che Abbott tiri in ballo le dimensioni superiori alla terza. Sebbene per tutto l'ultimo anno delle superiori la mia prof. di fisica abbia provato a spiegarmi come dovrei figurarmi queste dimensioni "extra" (a quanto pare la teoria delle superstringhe postula che ci siano ben 10 dimensioni spaziali!), a me sono sempre e solo sembrati degli esperimenti mentali, legati molto più alla matematica che al mondo fisico: quindi l'idea che un corpo tridimensionale aspiri a conoscere la quarta dimensione è per me meno efficace di un corpo bidimensionale che ha un'illuminazione e vede il mondo così come lo vediamo noi, in tre dimensioni."

Detto cio' questo prete di fine ottocento capira' qualcosa di geometria ma e' un totale analfabeta in aritmetica: non so perche' ma si mette a parlare dell' anno duemila e non sa che il terzo millennio comincia nel 2001, la seconda decina nel' 11 , e il quarto centinaio nel 301.
Detto cio' concordo pienamente su quello che pensa delle donne. Non e' satira, sono proprio così: degli aculei insopportabili.
A parte la digressione sulle dimensioni inferiori tipo punto, interessantissima e' quella sulla dimensione superiore, la quarta.
Che non e' quella che noi pensavamo: lunghezza, larghezza, altezza e TEMPO.
Ma una quarta dimensione lineare.

Detto cio' non so che voto dare: piuttosto che 6 in seie A, gli darei
9 in serie B.

ricordo che ce ne consigliò la lettura il nostro prof di fisica alle superiori.
secondo me è un gioiellino a l'idea di fondo è geniale
 
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9788807033483_0_536_0_75
Kaho Nashiki - Un' estate con la strega dell' ovest.

Forse potrebbe piacere a qualcuno.
Magari glie lo regalo.

La storia del possesso del libro: come molti libri qua succitati, vengono da uno scambio di libri , o casette dei libri, o bancherelle... qua la storia e' : il circolo culturale "viviilpaesello", per la festa del paese al banchetto ha organizzato una raccolta di libri che saranno venduti a Natale a 10€ al kilo per beneficenza. Ne ho portati una decina , pero' almeno uno glie l' ho fregato senza aspettare di comprarlo a Natale.

Ma perche' questo, tra tanti altri?
Perche' in un qualsiasi banchetto o libreria o casetta ci sono il 90% di libri italiani o americani che essenzialmente fanno cagare.
Il restante , se interessante l' ho gia letto. ( Ho appena visto che era in scambio Maggiani - La regina disadorna, fantastico) . I pochi rimanenti mi sono sconosciuti, ma ... i libri asiatici o africani che arrivano, necessariamente devono essere i migliori, scremati dal loro 90% di porcheria.
Dunque di solito pesco roba buona.

Torniamo a Kaho: e qua si torna al due per uno. nella stessa recensione pure Va dove ti porta il cuore - Susanna Tamaro
E qua la cosa si intriga particolarmente: entrambe hanno scritto i due libri nello stesso anno, il 1994, abbastanza giovani, infatti sono nate nel '57 e nel '59.
E hanno scritto lo stesso libro: il rapporto affettuoso tra nipote e nonna. O forse la Tamaro ha scritto l' inverso: tra nonna e nipote.
Forse appunto, perche' di Va dove ti porta il cuore, ricordo solo che è stato un successo snervante, e che l' ho snobbato e non l' ho letto per lustri, poi l' ho letto e in fondo non era male, meno sdolcinato di quanto pensassi, ma di cui non ricordo nulla.
La strega dell' ovest l' ho appena finito e mi ricordo qualcosa: e' lo stesso libro della Tamaro, solo che e' ambientato in Giappone, e la cosa e' molto piu' interessante. Peccato che la nonna fosse inglese e che quello che cucinava era molto british, apparte le foglie di nasturzio che non manchero' di coltivare e di gustare. ( Un misto tra senape e wasabi).
Veloce e leggerino.
Di streghesto c'e' pochino, giusto un pizzico di mistero.
Serie B , voto 7

Edited by pv - 24/9/2022, 12:36
 
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Alcuni appunti su Le 1000 e una notte:
200 racconti
Allah
Cina
Vino
2 e 3 ancelle
Amori sdolcinati
Maghi, streghe, gin e robe strane
Citta' e paesi mediorientali , Bassora porto, Bagdad la dotta, Damasco la ricca.
Viaggi e ricchezze.
ecc..
 
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